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Autore: akuby_ge    17/12/2011    5 recensioni
E' arrivato il Natale, ma a casa Sancerre qualcuno non sembra
contagiato dallo spirito delle feste. Riuscirà Etienne,
aiutato dal brillantissimo Falco, a far sorridere di nuovo l'amata
consorte?
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Etienne/Donna, Ian/Isabeau
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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natale di donna Il Natale di Donna



- Jean, ti prego, devi aiutarmi!
Ian guardò Etienne, preoccupato. Non era abituato a vedere il suo compagno d'armi così disperato.
- Non so a chi altri chiedere. - continuò Etienne - Non c'è nessuno che conosca mia moglie bene come te, e inoltre mi devi un bel po' di favori per tutte le volte che hai fatto irrruzione in casa mia nel cuor della notte, pretendendo che Donna ti spiegasse perché Marc tossiva...
- Ti aiuterei comunque, Etienne.- lo interruppe Ian, vagamente a disagio. - Cosa succede?
Etienne si agitò sul sedile della sala da pranzo. - Si tratta di Donna.
- Non sta bene?
- Non ne sono sicuro. - sospirò Etienne. - E' per questo che sono venuto da te. Mia moglie ha il temperamento di un cavaliere crociato, ma ultimamente è più malinconica di un salice d'inverno, e non capisco perché! Si stesse avvicinando la Quaresima, me lo spiegherei con un guizzo della sua sensibilità religiosa, e lo apprezzerei molto, ma ora si sta avvicinando il Natale! Persino le più umili servette sembrano improvvisamente tutte felici, dovunque vada non sento parlare che di salmi cantati e pranzi suntuosi... Solo lei è triste, in tutta la Francia!
Ian guardò pensieroso le venature del legno del tavolo. - Potrebbe avere nostalgia di casa.
- Ma non è il primo Natale dal nostro matrimonio! - esclamò Etienne, alzandosi rumorosamente in piedi - Perché soffrire di nostalgia proprio adesso? Non è felice con me?
- Ma certo che è felice, Etienne, e ti prego, siediti. La nostalgia può venire sempre, senza una ragione specifica, però le passerà presto. Magari, le passerà all'istante, se tu... - Ian esitò, guardando incerto l'amico.
- Se io cosa? - lo incalzò Etienne, leggermente isterico.
- Ecco, potresti farle un regalo come quelli che era abituata a ricevere prima...
- Tutto qui? - chiese Etienne, tra l'incredulo e il sollevato. - Sicuro che basti?
Ian lo fissò per un attimo. - Aspetta a gioire, non ti ho ancora detto cosa riceveva.

Etienne lasciò Chatel Argent alquanto turbato.
Sapeva perfettamente che le dame usavano polveri e lozioni per curare la propria carnagione, profumarsi e farsi belle, ma Donna sembrava avere scarsa predilezione per queste attività, preferendo investire in perle (la sua collezione di ornamenti per capelli sembrava aumentare ogni giorno) ed erbe medicinali, e non era del tutto sicuro di potersi fidare dell'affermazione del Falco in merito alla felicità con cui ogni Natale la giovane Donna riceveva pomate per il viso, e a nulla valeva la precisazione che si trattava di rimedi estremamente raffinati e costosi, ambiti da tutte le dame.
Ma più di ogni altra cosa, erano gli ingredienti ad inquietarlo. Non si trattava delle solite miscele, aveva detto Jean, ma di sostante particolari e molto lussuose, e sarebbe stato quasi impossibile trovarle - e, in effetti, della lista piena di cancellature che Jean gli aveva fornito, lui non aveva riconosciuto molti termini familiari, ma, trafitto dallo sguardo cupo del conte, si era dovuto impegnare a cercare degli ingredienti altrettanto raffinati.
Il suo cavallo sbuffò, come se avesse sentito i suoi pensieri, ed Etienne gli diede una pacca affettuosa sul collo.
- Coraggio, amico mio - aggiunse - almeno gli estratti so dove trovarli.

Passarono alcuni giorni, e di nuovo un trafelato Etienne andò a bussare alla porta di Ian.
- Sei sicuro che la tua lista sia esatta, Jean? Tutti gli erboristi e i mercanti che ho interrogato hanno detto che non hanno mai sentito parlare di nessuna rosa centifolia, e neanche di tristearina! L'ultimo erborista ha chiesto cosa dovevo farci, e aveva un'aria molto diffidente mentre lo diceva, e sono sicuro che sarà corso ad informare il primo chierico disponibile! Se gireranno voci di stregoneria, Jean, dovrai metterle tu a tacere!
- Nessuno potrebe mai pensare di accusarti, Etienne...
- Ma da dove hai saputo quegli ingredienti, Jean? - continuò Etienne, infervorato. -  Tolti l'estatto di giglio, che tutti volevano darmi giallo ma finalmente ho trovato bianco, e quello d'iris che ho pagato a peso d'oro, dei tuoi ingredienti non esiste niente!
- Non sono i miei ingredienti, Etienne, questa lista me l'ha stilata una persona che conosce bene queste creme. - Ian fece una pausa, per verificare la saldezza di nervi dell'amico, e coninuò: - Donna. Gliel'avevo chiesto per fare un regalo a mia moglie, proprio poco prima che tu mi chiedessi aiuto.
- Immagino che anche tu hai rinunciato al regalo. - commentò Etienne, asciutto.
- Affatto. - Ian si concesse un largo sorriso, pericolosamente soddisfatto - Ho apportato delle piccole modifiche alle fucine...
Alcune ore dopo, un boato dal cortile interno costrinse Isabeau ad abbandonare il lavoro di cucito, e spinse un certo erborista ad includere il Falco d'Argento nelle sue maligne osservazioni; fortunatamente, i due feudatari non riportarono gravi ferite, ma furono necessari diversi giorni di assoluto riposo.
- Io volevo farti felice. - pigolò una sera il conte cadetto alla moglie, che aveva deciso di raggiungerlo a Chatel Argent per Natale - E Jean è sempre stato brillante, e la lista era tua... come potevo supporre che stavamo mettendo sul fuoco un derivato... come ha detto Jean? Un derivato della... polvere da sparo?
Donna, sedendo imbronciata all'altro capo del letto, gli schoccò un'occhiataccia. - Lo sapevo che avrei fatto meglio a non dire gli ingriedienti a Jean, ma non pensavo avrebbe coinvolto anche te!
- ...
- Comunque, un regalo me l'hai fatto. - continuò Donna, allungandosi ad accarezzargli una guancia - Potrò andare alla Messa di Natale con Isabeau.



Note
La rosa centifolia, oggi molto diffusa in Francia, è frutto di un'ibridazione ottenuta dagli olandesi tra XVII e XIX secolo, per questo Etienne non poteva trovarla; riguardo alla triestina, che compare sul retro della crema per il viso che ho preso a modello (ovvero la prima pescata dal mobile del bagno), si è iniziato ad usarla molto più tardi, nell'ottocento. Controllando i gigli, wikipedia segnalava l'uso medicinale di quello giallo, ma sugli estratti di quello bianco non ho visto nulla, quindi ho pensato non fossero proprio usati, ma comunque reperibili.

Questa shot probabilmente manca di precisione storico-scientifica, originalità e certo non è un capolavoro, ma sentivo la necessità di mettere qualche addobbo natalizio nel fandom XD, e di fare un regalo a mia sorella, sperando anche d'invogliarla a continuare le nostre fanficion comuni...
Buon Natale a tutti!
  
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