Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
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Autore: vale_vale_gnr    17/12/2011    1 recensioni
il personaggio più enigmatico dei Guns N'Roses comincia a ricordare le sue ormai passate esperienze una notte d'estete... Ricordi ed emozioni riaffiorano... credeva di averli quasi dimenticati e invece...
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti i miei seguaci ! :P anche questo capitolo è scritto in prima persona…. Mi scuso per il ritardo con cui posto questa parte della storia  ma ho il pc con qualche problema.
Ringrazio fin da subito  Nikitalove_ns per aver recensito e per avermi seguito fin dall’inizio e ringrazio anche  tutti i lettorii silenziosi ;)
Buona lettura!
 
Sudori freddi, crampi, vomito e lenzuola sudice…. Ecco cosa restava di una vita di eccessi.
Schifosissimo muco nasale e nemmeno un po’ di dignità.
Dentro una stanza a casa di mio padre, nell’Indiana, cercavo di ritrovare la pace perduta…. Impossibile! I pochi minuti di tranquillità erano subito stravolti da conati e crampi. I minuti sembravano settimane, le ore sembravano mesi e i giorni si travestivano in anni.
Regolarmente mio padre mi portava cibo e acqua e regolarmente gli urlavo contro, con le poche forze che avevo, di darmi una dose. Lui mi guardava tristemente , appoggiava il vassoio e usciva  chiudendo la porta a chiave. I miei compagni di gruppo erano stati avvisati della mia riabilitazione ed io avevo un sacco di tempo da dedicare a me stesso.
Dopo 2 settimane nella “stanza della tortura” decisi di uscire in giardino. Mio padre mi teneva d’occhio ma io ero sereno. Mi sedetti su una sedia e accesi una sigaretta. Mio padre fece altrettanto scroccandomene una con un sorrisetto malizioso… dopo diversi minuti di silenzio dissi: “ grazie papà di avermi salvato la vita”.
Lui rispose:” non devi ringraziarmi …era il minimo che potessi fare dopo tutta la sofferenza che ti ho causato nell’infanzia andandomene di casa e lasciandoti solo con tua madre…ora finalmente ci siamo ritrovati!”
Un’altra boccata di fumo e risposi: “ beh penso che tu ti sia sdebitato più che degnamente !!!” . Ridemmo entrambi di cuore e senza accorgermene appoggiai la mia mano sul suo braccio. Mi guardò tentando di nascondere una lacrima di gioia.
Ora ero davvero felice!
  
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