4: CENA CON SORPRESA.

Emmett

Emmett non riusciva a credere a quello che vedeva.

C'erano parecchie donne che lo osservavano con insistenza.

Con fastidiosa insistenza.

'Alla faccia della serate di beneficenza! Ma guarda un po' queste come mi fissano!' pensava, mentre sorseggiava il drinck che l'immancabile e impeccabile cameriere gli aveva offerto.

Scosse la testa, vagamente nauseato da tutte quelle attenzioni e notò, improvvisamente, che gli uomini facevano la stessa cosa: erano tutti, più o meno palesemente, rivolti verso l'entrata.

Automaticamente seguì la direzione dei loro sguardi e la vide, ma quella non era la dottoressa Hale.

'Quante donne ci sono in te? - si chiese - la ragazzina allegra di ieri sera...l'algida dottoressa e …questa...questa bomba sexy! Chi sei realmente dottoressa Rosalie Hale?'

Rosalie indossava un abito nero – no, non è nero, si corresse Emmett osservandola con più attenzione: è blu scuro e la luce lo fa risplendere di mille riflessi – che le lasciava scoperte le braccia e le spalle candide e le sottolineava mirabilmente le forme perfette. I capelli erano acconciati sul capo in una cascata di boccoli e tirabaci che sembravano assolutamente naturali e mettevano in risalto il collo lungo e delicato, e la curva soave del mento e gli zigomi forti.

La pelle bianca pareva risplendere in contrasto col colore intenso dell'abito.

Con lei c'era lo stesso uomo alto e biondo che l'aveva baciata la sera precedente.

'É bella da far male – constatò Emm, fra se e se – É ovvio che non ci sia uomo che non la stia fissando! Lo fanno anche parecchie donne! Se io fossi quel mammalucco non permetterei a nessuno di fissare così la mia donna, ma lui....... se ne sta lì come se nulla fosse! Idiota!'

“Dottor McCarty!” era la voce del dottor Cullen.

Emmett si voltò, attento a non strozzarsi con i salatini che sgranocchiava per evitare di picchiare immediatamente l'accompagnatore di Rose.

“Dottor Cullen...” mormorò...

“Dottor McCarty vorrei presentarle mia moglie Esme” disse Carlisle.

La donna accanto a lui indossava un abito nero ed era molto graziosa: minuta, con lineamenti fini, capelli bruni e luminosi occhi dorati.

“Mio marito mi ha parlato tanto di lei” dichiarò, sorridendogli.

“Oh, grazie...lei è molto gentile... signora Cullen” balbettò Emmett.

“Esme stai mettendo in imbarazzo il dottor McCarty.” le fece notare suo marito.

“Mi scusi dottore, non era mia intenzione. Vi lascio alle vostre conversazioni mediche, allora.....e vado a salutare Rose” ribatté lei, allontanandosi.

===================================================

Rose

'Wow! Indubbiamente le donne se lo mangiano con gli occhi – pensò Rose, osservando furtivamente Emmett, che era poco lontano da lei – e se non lo conoscessi....bhè...potrei quasi dire che hanno ragione...'

I capelli corti e scuri brillavano. Lo smoking valorizzava alla perfezione il fisico alto e muscoloso. Il bianco della camicia ed il nero del completo facevano risaltare gli occhi scuri ed il sorriso abbagliante.

'Ci sono molte cose che si possono dire di Emmett McCarty, ma non che non sia affascinante. Fin troppo affascinante purtroppo!'

“Rose, cara...il signor Bingle ti ha fatto una domanda” le disse Royce.

Rose si riscosse immediatamente, ripromettendosi di prestare attenzione a ciò che Royce e i suoi amici stavano dicendo, ma non riusciva a concentrarsi.

“Io..ecco...se volete scusarmi un attimo....” balbettò, raggiungendo Esme.

======================================================

“Tra qualche giorno ricomincia la scuola...Mamma mia....per fortuna quest'anno Miles è al secondo anno e non devo sbrigare tutte quelle lunghissime pratiche” esclamò la signora Smith, sorseggiando il proprio vino.

Esme sorrise e assentì. “Già, anche per Alice è la stessa cosa” rispose, poi.

“Rose, dottor McCarty...per voi questa conversazione da vecchi genitori dev'essere tremendamente noiosa...” dichiarò Fanny Potter, lanciando loro quella che voleva essere un'occhiata complice e significativa.

Rose si limitò a fare spallucce, mentre Emmett che era proprio accanto a lei,frastornato dal suo profumo, bofonchiò : “Oh...no....affatto”

“Non sapevo fosse sposato dottore!” replicò Gail Smith.

“Non lo sono, infatti” precisò Emmett.

Tre paia d'occhi lo fissarono stupiti.

Emmett capì che si aspettavano delle spiegazioni.

“Non sono sposato ma ho dei figli.” ammise, seraficamente.

Ed in quel momento fu Rose a fissarlo, esterrefatta.

Dei figli.....

Dei figli?

Dei figli!

Figli = nome comune maschile plurale.

Plurale!

Un nome plurale indica sempre almeno due persone.

Almeno due persone, almeno due figli...

Inaspettatamente sentì le gambe diventarle molli ed ebbe quasi paura di non riuscire a stare in piedi.

“Oh andiamo non essere sciocca! - si disse – hai già chiarito che tutto ciò che riguarda la vita privata di uno di voi non è affare dell'altro!'

“Dottor McCarty lei è davvero pieno di sorprese!” esclamò Fanny.

“Se volete scusarmi mi allontano un attimo” ribadì Emmett, scoccando alle quattro signore un sorriso smagliante ed accennando una specie di riverenza, prima di dirigersi verso un gruppetto di colleghi che conversava animatamente.

“Oh mio Dio Rose! Esme! Non ce l'avevate detto!” dichiarò Gail

“Io ho conosciuto stasera il dottor McCarty e non mi sembra in vena di mettere la sua vita in piazza, Gail. Forse dovreste evitare di fargli domande a cui non vuole rispondere” disse Esme.

Gail e Fanny spostarono la loro attenzione su Rose, aspettando che dicesse qualcosa.

“Scusate ragazze, vado ad incipriarmi il naso” disse Rosalie.

========================================================

“Dottor Mccarty! - ancora Carlisle che lo chiamava – la cercavo per presentarle in dottor King”

Emmett si trovò di fronte l'imbecille, l'uomo che aveva avuto il privilegio di baciare Rosalie.

Si stampò in faccia il sorriso delle grandi occasioni e gli tese la mano.

'E così sei un dottore...' pensò, osservandolo da vicino.

Non era brutto, ma Emmett avvertì una subitanea antipatia nei suoi confronti.

“Mi chiami pure Royce”

“Ok Royce. Io sono Emmett”

“Il dottor King è un collega, di cardiologia però...” spiegò Carlisle.

“Ognuno ha le sue passioni!” specificò Royce.

' Ma allora non è la mia impressione! No: questo è proprio cretino! Non è capace di fare nemmeno una battuta! ' pensò, esasperato.

===================================================

Gail Smith, Fanny Potter.....ecc

“Noooo!!!! Ti dico di no! Lo ha detto lui poco fa!” dichiarò Fanny, con aria di chi la sa lunga.

“In effetti Julia mi ha accennato di aver sentito qualcosa, ma non era certa” rispose una donna piccola e bruna accanto a lei.

“Sarà il solito divorziato che si dichiara padre disperato per rimorchiare le donne!” aggiunse Gail, scuotendo la testa.

“Ma, dico Gail sei matta: lo hai guardato bene? Ci sarà la fila per entrare nel suo letto!” ribatté una donna alta e prosperosa con una vistosa chioma color platino.

L'occhiata che gli rivolse, se pur da lontano, mostrava chiaramente che anche lei non avrebbe disdegnato la frequentazione del letto del bel dottore....

Il fatto che lei avesse almeno dieci anni in più e lui avesse un paio di marmocchi non sarebbe stato certo un problema insormontabile!

Buon pomeriggio a tutti!!!

Come promesso ecco il 4° capitolo!

Ringrazio chiunque segue questa FF e chi, gentilmente, ha recensito:

BringerOfDevil, Camilla L, babyculle, Airi95, Prudence78 e Orsacchiotta Potta Potta.

Prox cap 99% mercoledì   ^_^
'bye, De. 

AHHH prima che mi dimentichi: Esme e Royce: