Film > Iron Man
Segui la storia  |       
Autore: Silvia_sic    18/12/2011    6 recensioni
Un'interesse aggiunto all'iniziale piano di conquista...
Anni passati a nascondersi, organizzando un piano d'attacco e pochi attimi per distruggere ciò che era stato costruito con amore e sincerità reciproca... Era riuscito a far crollare tutto come un castello di carte...
Tutto per colpa di quell'inganno, pianificato con infamia... c'era solo un modo per fermarlo.”
Nuova ficcy per il mondo di Iron Man! Buona lettura!
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Nuovo personaggio, Tony Stark, Un po' tutti, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 16: Piccolo eroe

 

Il casco ancora infilato senza le lucine blu all'altezza degli occhi; la corazza degli arti superiori era sparita, lasciando le braccia scoperte; il braccio sinistro ricoperto da sangue e una parte dell'armatura sul petto era disintegrata. Pepper gli sfilò l'elmo lentamente, cercando di essere il più delicata possibile. Tony aveva gli occhi chiusi e non reagiva... lei cominciò ad avere paura.

 

-Papà?!- la vocina del piccolo Anthony alle sue spalle si stava avvicinando. Pepper lanciò una veloce occhiata alla madre, che fermò il bimbo, prendendolo per mano.

 

Tony aveva un livido sotto l'occhio destro e un graffio superficiale sulla guancia opposta. Pepper gli passò le dita affusolate tra i capelli, scostandoglieli indietro.

 

-Tony... ti prego, svegliati!- sussurrò con le lacrime agli occhi. -Tony! Svegliati! Svegliati!!!- implorò disperata, temendo il peggio.

 

Non dava segni vitali... -Non ti permetto di andartene così! Se solo osi lasciarmi, non te lo perdonerò mai! Apri gli occhi!- gli urlò in lacrime, abbassando lo sguardo.

 

Quelle parole furono ascoltate.

 

Tony aprì gli occhi confuso, sbatté più volte le palpebre, osservando la compagna. -Sono morto?-

 

Pepper sollevò gli occhi, incontrando quelli di Tony, che la guardava confuso. -Tony!- era così felice che d'istinto gli diede un passionale bacio, sicuramente molto gradito dal consorte.

 

-Sì, ora sono in paradiso!- esclamò lui, sorridendo dopo che si furono staccati. Pepper lo abbracciò felice. -La prossima volta che pensi ad un piano... ci terrei ad essere informato!- gli sussurrò all'orecchio, chiudendo gli occhi e inebriandosi del suo profumo.

 

-Qualche volta si deve improvvisare signor Stark!- esclamò lei, sorridendo e guardandolo negli occhi.

 

-Papà!!!!!!!!!!!- urlò il bimbo, fiondandosi addosso al padre e abbracciandolo forte. Tony era felice di vederlo sano e salvo, però quel contatto turbolento non fu altrettanto gradito.

 

-Oioioioi! Terremoto, datti una calmata! Sono un po' messo male...- affermò dolorante.

 

-Oh scusa!- Anthony si mise alla sua sinistra, fissando il braccio insanguinato. -Ti fa male?- chiese preoccupato.

 

-Un po', ma guarirò! Non preoccuparti!- gli disse, cercando di rassicurarlo, carezzandogli la testolina.

 

I membri dei Vendicatori si erano avvicinati e per loro, vedere Tony adottare quel comportamento, era una cosa stranissima.

 

-Stark...- lo chiamò Fury, schiarendosi la voce. Tony e Anthony si girarono verso di lui all'unisono. -Non tu piccolo Stark, parlavo con tuo padre.- disse, sorridendo. -Comunque... che è successo lassù?-

 

-Mi ha attaccato, è capace di mutare forma e si è servito dei DNA dei Vendicatori per creare l'essere perfetto... è diventato Final King e...- Tony si accorse che qualcosa gli stava toccando la gamba, si girò e vide Sonny che faceva dondolare il suo piede avanti e indietro. -Ma guarda chi c'è! Il piccolo Sonny ci ha seguiti!- Sentendo il suo nome, il robottino si girò verso la sua direzione, inclinando la testa da un lato ed emettendo buffi suoni.

 

-Anche lui voleva aiutarti, papà!- affermò il bambino, annuendo soddisfatto dei progressi che faceva il suo piccolo automa.

 

-Abbiamo fatto amicizia, è un tipetto abbastanza simpatico!- enunciò Tony, ricordando il robottino che gli era stato vicino durante quel piccolo periodo di depressione, che l'aveva sorpreso la sera prima. Poi si girò di nuovo verso il comandante, ricordatasi che non aveva ancora finito il discorso. -Che dicevo? Ah sì! Ha acquisito un potere enorme! Sono riuscito a mettergli fuori uso un paio di macchinari, ma adesso si sta dirigendo al quartier generale e arriverà con un esercito. Non so se riusciremo a fermarlo.-

 

-Vorresti dire che non gli hai lasciato il drive con gli esplosivi!?!?!?- domandò con tono alterato.

 

-E come potevo darglielo, se ha deciso di combattere piuttosto di una resa!? Non è colpa mia Fury! Non so se hai notato, ma mi ha dato filo da torcere quello!- esclamò leggermente innervosito per la reazione del comandante. -Anche se riesco a battere individualmente quei tre,- disse, indicando il trio restante dei Vendicatori. -non sono in grado di sottomettere un pazzoide con tutti i nostri poteri! Che per di più voleva mia moglie e ha messo in pericolo mio figlio! Perciò non farmi incazzare più del dovuto!- rispose evidentemente irritato.

 

-Tony! Stai tranquillo! Non hai nessuna colpa e adesso io ed Anthony stiamo bene!- affermò Pepper, poggiandogli una mano sulla guancia per far sì che la guardasse negli occhi. Seguirono alcuni secondi di silenzio.

 

-Ok, manteniamo la calma... Ma ora come lo fermiamo? Non possiamo permettere che quegli alieni invadano il pianeta! Non deve avvertire i suoi simili! Fino a quando non avranno notizie, non attaccheranno!- esclamò Steve, leggermente preoccupato come tutti i presenti.

 

-Dobbiamo oltrepassare il campo magnetico beta... il corpo in attacco deve creare uno stato di neutralità tra le molecole, ciò è possibile se la tecnologia materiale del corpo è dirett...-

 

-Fermo! Il piccoletto ci ha spiegato tutto prima!- affermò Thor leggermente infastidito, interrompendo la spiegazione. Tony si girò in direzione del figlio. -Hai intenzione di soffiarmi il posto di lavoro?- gli chiese, dandogli affettuosamente un buffetto sul nasino. Anthony rise, alzando le spalle un po' in imbarazzo.

 

-Ok...- disse Tony, girandosi verso i compagni. -Dov'è?- chiese, cercando di alzarsi in piedi con l'aiuto di Pepper.

 

-Dov'è cosa?- chiese Fury, non capendo le sue parole.

 

Una volta in piedi, Tony guardò il comandante con sguardo dubbioso. -Lo strumento tecnologico dotato di una propria autonomia.- affermò con ovvietà.

 

-E cosa dovrebbe servirci?-

 

Tony rimase un po' stupito per quella domanda, poi si girò verso Anthony. -Ma gli hai spiegato tutto?-

 

-Mi hanno interrotto! Stavo per parlare dell'automa con una propria intelligenza, ma non mi ha lasciato finire!- enunciò, indicando la forma umana dell'incredibile Hulk.

 

-Bruce... Ti pare intelligente interrompere un bambino che ha la soluzione per salvare l'intero pianeta? No... non lo è...- disse Tony, alzando gli occhi al cielo esasperato, mentre Bruce si grattava il capo impacciato.

 

Tony cercò di fare qualche passo, ma lo colpì una potente fitta alla gamba destra, che era ancora avvolta nella corazza. Steve corse in suo soccorso, aiutandolo a sedersi, dopotutto era il minimo che potesse fare...

 

-Cos'hai? Sei ferito anche alla gamba?- domandò Pepper preoccupata, avvicinandosi a lui e poggiandogli delicatamente una mano sulla gamba corazzata.

 

-Credo di sì... ma resisto, non preoccuparti!- rispose, facendo un sorriso forzato.

 

-Togliti quella robaccia!- esclamò lei, mettendo le mani sui fianchi, contrariata per affermazione del marito.

 

-No, non serve!-

 

-La mia non era una domanda. Era un ordine!- affermò con tono autoritario. Tony dovette obbedire agli ordini altrimenti sarebbero stati guai seri, forse più seri di quello che stava succedendo... Pepper arrabbiata non era per niente adorabile...

 

-Finalmente abbiamo trovato qualcuno che non si fa mettere i piedi in testa da Tony Stark!- affermò Fury, stupefatto di ciò che aveva appena visto.

 

Dopo quel breve dibattito, il gruppo cominciò ad ideare un piano per fermare Final King... L'ideale sarebbe stato un automa con intelligenza propria, essendo in grado di creare uno stato di neutralità, ma purtroppo non avevano avuto abbastanza tempo per procurarselo. Dovevano trovare una soluzione il prima possibile, perchè l'astronave si stava lentamente allontanando.

 

Sonny aveva cominciato a spostare i pezzi di ferro, ragruppandoli tutti in un unico posto. Si girò verso il gruppo, ascoltando attentamente le parole, poi guardò in cielo, dove la grande astronave si preparava a lasciare l'atmosfera terrestre. Il robottino aveva trovato la soluzione.

 

Si avvicinò ad Anthony che stava in piedi vicino alla madre e al padre seduto. Il robot verde toccò la spalla del padroncino, che si girò verso l'amichetto.

 

-Bip Blip!- emise quei due suoni, attirando l'attenzione di tutti i presenti, poi afferrò il braccino di Anthony, facendoglielo sollevare. Il bambino lo lasciava fare, non capendo assolutamente cosa potesse passare per i circuiti di quel tipetto tutto strano. Si ritrovò a stare con il braccio alzato e la manina aperta.

 

Sonny, dopo aver controllato che il padroncino avesse la giusta posizione, fece combaciare la sua mano metallica a quella del bimbo.

 

-Bip! Batti cinque, bip! Amico!- pronunciò le sue prime parole. Anthony lo guardò stupito, sbattendo le palpebre incredulo. Sonny aveva imparato a schiacciare il cinque e soprattutto aveva imparato a parlare!

 

-Hai imparato!!! Papà, mamma avete visto?!- chiese entusiasta, girandosi verso i genitori che gli sorrisero. -L'ho sempre detto che un giorno avresti imparato!- disse, saltando felice.

 

Sonny gli posò la manina sulla spalla, fermandolo. Anthony si bloccò, guardando l'amichetto negli occhi... aveva uno strano comportamento... poi il robottino parlò: -Ti voglio bene! Bip!- detto questo si girò, camminando nella direzione opposta.

 

Anthony rimase lì a fissarlo, l'amico aveva uno strano comportamento. Lo guardò allontanarsi di qualche passo, poi l'automa attivò i propulsori, posti sotto i piedini blu, e volò verso l'astronave.

 

Il bimbo capì ciò che il robot voleva fare... -Noooooo! Sonny! Torna indietro! Noooo!- disse, cominciando a correre. Pepper gli corse dietro, temendo che potesse farsi del male, riuscì a fermarlo, tenendolo tra le braccia, mentre il bimbo urlava.

 

-Anthony! Calmati!- Pepper non aveva ancora capito cosa stava per accadere.

 

-No! Sonny! Dobbiamo fermarlo! Si vuole autodistruggere!- urlò in preda al panico, cercando di liberarsi dalla presa della madre. Pepper lanciò uno sguardo a Tony, che abbassò gli occhi desolato. Era vero... Sonny sarebbe riuscito ad oltrepassare lo scudo protettivo.

 

Volava velocemente verso l'astronave, fino ad incontrare la barriera del campo magnetico. Attivò i turbopropulsori, cominciando ad inglobarsi all'interno della bolla protettiva. Le molecole cominciarono a muoversi velocemente, graffiandogli la corazza. Sonny continuava a fare forza, fino a quando non riuscì a superare la barriera.

 

Salì a bordo dell'astronave. Final King si girò di scatto, sentendo un rumore e vide il piccolo automa verde che lo fissava minaccioso con gli occhioni gialli.

 

Lo spietato Skrull non ebbe nemmeno il tempo di reagire, che Sonny gli si aggrappò addosso.

 

Pepper cercava di trattenere il figlio che si dimenava e urlava disperato, quando... una serie di esplosioni illuminò il cielo.

 

Anthony fissò in alto sconvolto con gli occhi profondamente turbati. Il campo magnetico, non ancora dissolto, conteneva le fiamme che divampavano subito dopo le ripetute esplosioni. Una sfera di fuoco che avvolgeva l'intera astronave, disintegrandola come polvere... e all'interno di quell'inferno c'era anche il suo amico.

 

Sonny aveva deciso di sacrificarsi per il bene del pianeta, o meglio: per il bene dell'amichetto...

 

Le lacrime cominciarono a scendere copiose lungo le guance del bimbo. Le fiamme sopra le loro teste cominciarono a scomparire, gli unici resti erano ormai cenere.

 

La madre lo abbracciò, cercando di tranquillizzarlo. Anthony smise di opporre resistenza, piangeva disperato e tremava, scosso dai singhiozzi. Stava soffrendo molto... soffriva per la perdita del suo robottino, del suo migliore amico...

Ora non c'era più...

 

Continua...

 

Image and video hosting by TinyPic

 

 

NdA:

Lo so, lo so! Il finale di questo chappy è tristissimo! :'(

Il nostro piccolo eroe è proprio Sonny! Ha salvato il mondo per il bene del suo amichetto, dimostrandogli quanto gli volesse bene, prima di sacrificarsi (se ricordate il settimo capitolo Anthony cercava di insegnare a Sonny a battere il cinque... dopo la fine di questa storia vi consiglio di rileggerla con calma, così potete capire tutti i collegamenti che ci sn tra i vari capitoli :))

Adesso ringrazio Herry, Miri, Nico, Ale e Glu per aver recensito lo scorso capitolo e naturalmente anche tutti quelli che hanno solamente letto (lasciate qualche commentuccio, mi farebbe piacere!)

AVVISO: La prossima settimana l'aggiornamento di questa storia salta, perciò x il capitolo 17 dovete aspettare 2 settimane... E al posto dell'aggiornamento pubblicherò una one-shot natalizia (sempre in tematica Iron Man) XD

Grazie ancora a tutti!!!! Un bacione by Sic!

p.s. Ditemi che ne pensate di questo chappy! ;)

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Iron Man / Vai alla pagina dell'autore: Silvia_sic