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Autore: Unsub    19/12/2011    0 recensioni
Missing-moment, raccolta di one-shot sul rapporto controverso di queste due tipine tutto pepe. Amiche-nemiche, ma che si adorano a vicenda (ma non se lo diranno mai in faccia XD)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sarah Collins '
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gift Autore: Ronnie89
Titolo: Gift
Rating: Verde
Categoria: commedia
Personaggi/coppia: Cameron Leane, Sarah Collins
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, sono di Jeff Davis. Criminal Minds appartiene alla CBS. Questa storia non è a scopo di lucro.
Note: si svolge dopo Skeletons in the closet di Ronnie89. Tutta dedicata a Unsub

Non le era mai piaciuto il Natale, forse perché non l’aveva mai festeggiato come dovrebbe fare una qualsiasi bambina felice che non vede l’ora di addobbare l’albero con i genitori e scartare i regali la mattina del 25 dicembre. Per Cameron il Natale era un giorno qualunque, una scusa in più che trovavano gli altri per spendere soldi in regali forzati e dare il contentino ai propri figli o a chi consideravano degno di un pensierino incartato con un fiocchetto, quando lei voleva fare un regalo lo faceva quando ne sentiva il bisogno e non perché glielo chiedeva la tradizione. A Washington era nevicato ed era l’unica cosa che adorava di quel periodo: la neve e quel senso di serenità che riusciva a darle quando guardava cadere lenti i fiocchi.
Si alzò il colletto del cappotto per ripararsi dal freddo pungente, infilò le mani in tasca e si strinse mentre passeggiava per la via principale alla ricerca di un regalo per l’unica persona a cui non avrebbe mai pensato di farlo. Era in giro da quasi tre ore e ancora non aveva trovato niente che potesse essere adatto a lei, qualsiasi cosa le sembrasse carino diventava un oggetto da scartare nel giro di pochi secondi. Si rese conto in quel momento di non conoscere affatto Sarah e in un certo senso era così, sapeva solo quello che mostrava fuori, non sapeva realmente chi fosse, cosa le piaceva, quali erano i suoi gusti, cosa pensava di questo o quello... sbuffò spazientita, non sapeva fare regali e oltremodo a lei, frequentava casa sua come ospite e amica solo da pochi mesi e sarebbe stata in grado di azzeccare solo un tappeto per l’arredamento.
Continuò a camminare senza meta con aria sconfitta e nervosa, le era rimasto poco tempo visto che sarebbe dovuta essere alla loro cena di Natale nel giro di un’ora. Stava quasi pensando di ritornarsene a casa senza un bel niente in mano quando i suoi occhi caddero in una vetrina in stile d’epoca, si fermò a guardarla rapita dal modo con cui era stata decorata, le piacevano i colori autunnali che facevano da protagonisti, su ripiani di velluto rosso erano adagiati oggetti per la maggior parte fatti di legno, come un grande orologio da parete che faceva ad angolo. Tutta la vetrina sapeva di quell’aria vittoriana propria di casa Collins, osservò con attenzione tutti gli oggetti esposti e uno in particolare catturò la sua attenzione, le brillarono gli occhi solo a guardarlo, lo aveva sempre desiderato e non l’aveva mai avuto, pensò che quello era il regalo che stava cercando.
Casa Reid/Collins, Vigilia di Natale
-    Reid... puoi continuare fino a domani, tanto non cambio idea, il Natale mi fa venire mal di testa – esordì Cameron mandando giù un sorso di vino rosso.
-    Ronnie – la chiamò Derek seduto nel posto di fronte a lei – se non ti piace il Natale ci spieghi perché hai un cerchietto con orecchie e corna da renna?
Gli occhi dei commensali si posarono su quelli a fessura della ragazza.
-    Me lo ha dato Chris... e poi mi piacevano le orecchie, non ha niente a che vedere con il Natale.  
-    E se lo dici tu, noi ci crediamo – aggiunse Rossi alzando il bicchiere a mò di brindisi.
La serata continuò in quel clima caldo proprio di una vera famiglia che Cameron aveva imparato a fare sua. Era la prima vera cena di Natale che passava in compagnia di tutta la squadra a casa di quella acerrima nemica che si stava trasformando in un’inaspettata amica sincera, rimasta nascosta e sottintesa avevano da sempre celato una dipendenza l’una verso l’altra. Due anime che sembravano essere destinate a scontrarsi e che invece avevano trovato il modo di unirsi. Sorrise, pensando che il Natale infondo non era poi così male.

Mattina del 25 dicembre
Sarah era seduta tra i cuscini del salotto, aveva appena finito di scartare i regali insieme a Reid e suo figlio Chris davanti al caminetto acceso quando notò un pacco regalo dietro l’albero. Era incartato di rosso porpora e incorniciato con un grande fiocco dorato, storse le sopraciglia, era nascosto in un angolo come se non volesse essere trovato ed era sicura che almeno fino alla sera precedente quel pacco non c’era.
Possibile che suo marito le avesse nascosto un secondo regalo? Approfittò della breve assenza dei due maschi di famiglia per scartarlo. Lo prese tra le mani, era pesante e dovette lasciarlo sul pavimento per liberarlo, lo scartò con cura finché non le apparve di fronte con la sua eleganza. Era un cofanetto di mogano scuro in stile vittoriano, uno specchio all’estremità rifletteva subito l’immagine di chi aveva davanti, un grande orologio in basso affiancava tre cassettini, li aprì uno ad uno: erano foderati con velluto rosso ed erano abbastanza grandi da poter contenere fotografie, gioielli, lettere. Sarah sollevò infine l’intero ripiano che nascondeva lo spazio più ampio, una volta scoperto una ballerina le apparve davanti e cominciò a girare su se stessa accompagnata al suono lento di un carillon. Le brillarono gli occhi rapiti dalla magia surreale che emanava, sorrise emozionata, le sembrò sciocco ma aveva sempre desiderato un cofanetto-carillon fin da piccola e adesso qualcuno aveva esaudito quel desiderio messo ormai da parte.
Un biglietto bianco risaltava nel velluto rosso dell’ampio ripiano che accoglieva la ballerina, lo aprì sempre più curiosa di scoprire chi fosse il mittente di quel regalo magico e quasi malinconico. Lesse la scritta fatta con una penna a sfera:
Buon Natale e buon compleanno
               Ronnie

Sentì l’emozione arrivarle al cuore e la bocca le si aprì in un sorriso che le illuminò anche gli occhi, le uscì lenta una lacrima. Quella peste era riuscita a farla commuovere.

Fine
   
 
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