“Certo.
Verrà anche Vic con noi, è
una mia amica, anche lei è una vampira. Potremo andarci ora.
Però ad una
condizione.” I suoi occhi brillano di malvagità.
Alice ha una visione confusa,
dato che non riesce a vederla bene, ma da quel poco che abbiamo visto,
posso
confermare la mia tesi, è bella, intelligente, dolce ma
anche diabolica.
“Jazzino
verrà con noi, deve farsi
perdonare qualcosa e in più ci serve un porta
borse.” Lui per poco non fa
cadere Alice dalle sue braccia e fissa trucemente la sua non tanto
più amata
sorellina che gli sorride in modo inquietante.
Due
odori ci fanno voltare il capo
verso la grande vetrata. Laurent si alza felice e Bella gli sorride.
James
e Victoria.
POV
BELLA
Ecco
i miei amici. Noto un po’ di tensione in sala.
“James,
Vic, entrate, accomodatevi.” Entrambi storcono
il naso di fronte a tutto il lusso della casa ma non dicono nulla,
anche se il
sottile ringhio di Edward fa capire che i loro pensieri non sono
proprio
innocenti.
“Ohh
un lettore di pensieri. Interessante.” Dice James
con astio.
“Dacci
un taglio James, non è il momento.” Li faccio
accomodare e tutti si fissano rigidamente.
“Non
si salutano i vecchi amici?” Bravo Laurent,
almeno serve a qualcosa. Se ripenso che ha spiattellato le mie corse
clandestine davanti a mio padre, grrr, mi viene voglia di strozzarlo,
peccato
non possa farlo, però magari tra qualche mese…
No
Bella, è un tuo amico e non lo strozzerai.
Mm
ora che ci penso la vecchia cornacchia non mi ha
chiamata più, anche se non credo che si sia arreso.
Io
e la mia enorme stupidità. Forse dovrei dire
qualcosa al resto della famiglia, no, meglio di no, non voglio che
accada loro
nulla.
Il
vecchio trio di amici si è ritrovato, che scena
commovente. Si nota il sarcasmo nella mia voce? Però devo
dire che sono
veramente molto amici, mi è dispiaciuto molto che Laurent
abbia deciso di
staccarsi dal gruppo, ma effettivamente essere il terzo incomodo con
una coppia
che tuba ovunque non è bello, e poi diciamolo anche lui
voleva una compagna da
amare e dalla quale essere amato.
“Laurent!
Cosa ci fai qui? Avevamo sentito il tuo
odore, ma non credevamo possibile che fossi tu, anche perché
c’erano altri
odori.”
“Invece
sono proprio io. È bello rivedervi. Non immaginate
la sorpresa quando ho saputo che i Cullen fossero amici della mia
famiglia. Ora
passiamo alle presentazioni. Lei è Irina, la mia adorata e
bellissima compagna.”
Oddio credo che potrei sciogliermi, sempre se prima mi passi il senso
di nausea
di fronte a questa scena. Laurent in modalità tenerone e
innamorato è veramente
inquietante. Mi arriva uno scappellotto sul capo e mi volto per vedere
in
faccia il mio aggressore, mentre soffro in silenzio e trucido con lo
sguardo
Jasper. Ops ha capito che mi stava per venire da vomitare. Forse si
voleva
anche vendicare per la sessione di shopping a cui l’ho
costretto a partecipare.
Mi
ammonisce con lo sguardo ma in cambio riceve una
smorfia che fa ridere Tanya. Quella stronza ancora non si stacca dal
braccio di
Edward.
“Molto
piacere Irina. Io sono James e lei è Victoria,
la mia compagna.”
Bleah,
come sono disgustosi.
Faccio
una smorfia e questa volta è mio padre a
riprendermi con lo sguardo, ohhh anche Vic mi ha vista e se fosse
possibile i
suoi capelli sono ancora più rossi.
“Bene,
allora, come sapete loro James e Victoria. Ragazzi
loro sono mio padre Carlisle, mia madre Esme, i miei fratelli Jasper ed
Emmett
che avete già conosciuto, e le loro mogli Alice e Rosalie, e
lui è l’altro mio
fratello, Edward.” Quanto mi è costata
quest’ultima parola. Mio fratello. Ficcatelo
in testa Bella, lui è solo tuo fratello, anzi neanche quello
dato che ha
costruito un muro intorno a se e tu non puoi avvicinarti.
“Famiglia.
Erano la tua famiglia quando ti hanno
abbandonato? O quando eri in attesa di un loro biglietto di auguri? Mm
e
pensare che i Cullen sono famosi, oltre che per la loro singolare
dieta, anche
per i valori in cui credono. Famiglia, amore, lealtà. Oh si,
gli stessi valori
che hanno messo in pratica abbandonandoti. Perciò Bella non
sperare che a me
siano simpatici o che li accetti come la tua famiglia. Per me e Vic, la
tua
famiglia siamo solo noi. Non capisco come tu li abbia perdonati, ma si
sa la
mente umana è alquanto contorta e tu sei estremamente
contorta, lo dimostra il
solo fatto di essere in una casa che pullula di vampiri. Comunque
è un piacere
conoscere le persone che hanno recato tanto dolore a Isabella,
purtroppo se vi
facessi del male lei ci soffrirebbe, perciò mi limito a
pensare a tutte le
torture che vorrei infliggervi e a tutti i modi in cui vorrei
uccidervi.” Ah mi
arrendo, James non cambierà mai, ma da una parte gli do
ragione.
“Io
concordo con il mio compagno. Il fatto che Bella
vi abbia perdonato e ancora non capisco perché
l’abbia fatto e perché così in
fretta, non significa che voi ci stiate simpatici. Ovviamente credo che
la cosa
sia reciproca. Inoltre spero per voi che la storia non si ripeta,
infondo l’avete
abbandonata una volta chi lo dice che non lo farete una seconda volta?
Sarebbe brutto
essere recidivi, nonché controproducente.”
“Rossa
tieni a freno la lingua e stai tranquilla che
non accadrà più una cosa del genere. Abbiamo
sbagliato una volta, pensavamo di
fare il suo bene facendola vivere tra gli umani, ma non rifaremo due
volte lo
stesso errore. E tanto per la cronaca anche voi non ci siete affatto
simpatici.”
Risponde il prode soldato Jasper.
Nomadi
1 – Cullen 1.
Parità,
palla al centro.
Wow
mi sembra di assistere ad un incontro, chi farà la
prossima mossa? Chi parlerà ancora?
Però
effettivamente le parole di Vic sono vere. Li ho
perdonati troppo presto? Perché li ho perdonati? Lo faranno
di nuovo? Come prenderanno
la mia partenza improvvisa senza avvisarli della mia meta e del mio
ritorno che
non avverrà mai? Mi hanno accolta nuovamente tra loro solo
perché gli facevo
pena? Solo per i sensi di colpa? Solo perché ho faticato
tanto per trovarli?
Ho
lo sguardo perso nel vuoto e non vedo e sento ciò
che mi accade intorno.
“…la.”
“…la.”
Fisso le labbra di Alice che si aprono davanti
i miei occhi, ma sono talmente presa dai miei pensieri che non ascolto
cosa
dice.
Ho
bisogno di stare sola. Mi alzo di scatto e mi avvio
alla porta.
“Dove
vai?” Mi chiedono i miei genitori insieme mentre
si avvicinano a me. noto dolore e disperazione nei loro occhi, ma io
non ci
bado. Devo pensare.
“A
fare un giro.”
“Vengo
con te.” Si propone Jasper.
“No.”
Secco e diretto.
Sento
rumori di vetri rotti, urla e ringhi provenire
dalla casa ma non me ne curo.
Entro
in macchina, infilo la chiave, accendo e parto.
Accendo
lo stereo, non voglio pensare ora, devo
liberare la mente e riordinare la confusione che vi è dentro
con calma.
Devo
andare in un posto dove loro non possono
raggiungermi, perché mi scommetto tutto che cercheranno la
mia scia per
seguirmi.
Ci
sono. Solo in un posto loro non possono metterci
piede. LaPush.
Con
un po’ di fatica arrivo alla spiaggia della
riserva, parcheggio e scendo per passeggiare in riva al mare.
Cammino
senza meta e senza esser riuscita a cavare un
ragno dal buco.
Mi
blocco quando sento diversi ringhi provenire da
dietro di me.
Lentamente
mi giro e trattengo il respiro.
Oddio,
saranno una decina di grossi, enormi, giganti,
fighissimi lupi.
“Oddio,
siete maestosi.” Dai loro ringhio non capisco
cosa sta succedendo. Poi il mio sguardo viene colpito da un lupo
rossiccio.
“Ehi
Jacob Black, sei tu? Ci siamo incontrati
stamattina, ti ricordi di me?” Sembra che il suo capoccione
sta annuendo, forse
l’ho scampata.
Ora
perché se ne vanno? Bah chi capisce queste
creature mitologiche è bravo. Senza curarmi ancora di loro
riprendo la mia
passeggiata quando sento dei passi dietro di me.
Mi
volto di nuovo e resto nuovamente scioccata. Una decina
di bellissimi, muscolosi, quasi nudi uomini fanno bella mostra davanti
ai miei
occhi.
Mm
devo rivalutare questi lupi.
Oh
ma quella è una ragazza?
“Che
fisico, complimenti.” Mi rivolgo a tutti e ricevo
una risata di scherno in cambio mentre io inarco un sopracciglio.
“Vi
faccio ridere? Mi fa piacere.”
“No
Bella, scusaci non stavamo ridendo di te, ma dell’espressione
che hai fatto appena ci hai visto.”
“Non
me ne vogliate ma credo che tutte le ragazze
avrebbero una faccia da pesce lesso di fronte a dei muscoli del genere,
poi voi
ne siete tanti e me li sbattete in faccia. Credo di esser fortunata per
non
aver iniziato a sbavare.” Ecco che ridono di nuovo mentre la
mia attenzione è
catturata dalla ragazza. Ha un’espressione indecifrabile ed
è molto vicina a
Jake. La sua ragazza.
“Tu
sei la ragazza di cui ha parlato stamattina Jacob?
La sua fidanzata? Molto piacere io sono Isabella Cullen.” Al
nome Cullen si
bloccano e mi fissano con astio.
“Non
guardatemi così, so cosa state pensando. Carlisle
ed Esme mi hanno adottata quando avevo pochi anni, i miei sono morti in
un
incidente stradale ed io sono sopravvissuta. Sono a conoscenza della
loro
natura e come sapete, loro non fanno del male agli umani,
perciò mettetevi l’anima
in pace.”
“Ecco
spiegata la puzza di succhia sangue.”
“Cane
sei pregato di non offendere la mia famiglia, o
se proprio non ci riesci, fallo quando non sono presente. Sono piccola
ma
picchio duro.”
“Ohhhhh
Paul, zittito da una ragazza, che smacco per
il tuo orgoglio.” Mm Paul, sei un bel bocconcino. Lo guardo
maliziosamente e
noto che lo sguardo è ampiamente ricambiato.
“Isabella,
io sono Sam, ci siamo incontrati questa
mattina.” Annuisco in direzione di Sam.
“Loro
sono Jake, che hai già conosciuto, Leah, Seth,
Paul, Quil, Jared, Embry, Jeremy e Asher.” Man mano che li
nomina mi fanno un
cenno del capo, solo Seth è corso ad abbracciarmi, o meglio
a stritolarmi.
“Molto
piacere io sono Isabella, ma preferisco esser
chiamata Bella. Stamattina Jake mi ha invitata ad un falò,
è un problema per
voi?”
“Assolutamente,
anzi vieni con noi, stiamo andando a
casa mia, la mia ragazza Emily ha preparato da mangiare. Hai
fame?” Ora che ci
penso non ho mangiato nulla e annuisco con piacere.
“Vieni
ci andiamo insieme.” Mi dice dolcemente Leah
mentre Jake l’abbraccia.
“No
andate avanti, vi raggiungiamo insieme.” E bravo
Paul, hai capito tutto. Entrambi ridacchiano e iniziano a correre.
“Cullen,
sei carina.”
“Anche
tu sei niente male lupo.”
“Mm
che ne dici di approfondire, fisicamente, la
nostra conoscenza?” Bravo, mi trovi sulla tua stessa
lunghezza d’onda,
mettiamoci il fatto che è da circa un mese che non ho
rapporti, lui è un figo
da paura.
“Senza
coinvolgimenti.”
“Senza
coinvolgimenti.” Mi
faccio trascinare in una
modesta ed accogliente casa e baciandoci ci dirigiamo in quella che
presumo sia
la sua camera.
Sconvolta
e ansante fisso il soffitto. Credo di aver
fatto il miglior sesso della mia vita. Questi lupi sono passionali e
caldi. Forse
questa è l’unica pecca, sono troppo caldi. Se poi
Paul fosse più magro, più
alto, con la pelle bianca, gli occhi dorati, i capelli bronzei sarebbe
perfetto
e mi innamorerei di lui, peccato che sono già innamorata di
mio fratello. A dirlo
così fa un po’ schifo.
“Wow
Cullen, sei veramente niente male, potremo
rifarlo. Anzi che ne dici di uscire con me?” Mi gelo sul
posto. Cosa diavolo ho
fatto? Ho veramente fatto sesso con lui? Merda, non ne ho abbastanza di
casini
per crearmene degli altri?
Mi
alzo velocemente e raccatto i miei vestiti sparsi
sul pavimento. Maledizione non posso indossare la biancheria
è tutta strappata,
pazienza.
“No,
mi dispiace Paul, ma anche questo non doveva
accadere e poi avevamo detto niente coinvolgimenti.” Si alza
e si mostra a me,
nudo e possente. Cazzo mi sto eccitando di nuovo. Mi prende tra le
braccia e mi
bacia languidamente il collo. Sento qualcosa di duro e possente premere
sul mio
ventre.
“Ma
io non voglio coinvolgimenti, anzi già che siamo
nudi…” Non lo lascio continuare e lascio da parte
i miei pensieri per buttarmi
insieme a lui nella danza più antica del mondo.
Fisso
nuovamente il soffitto. Questo lupo sembra una
macchina del sesso, non ho mai goduto così e ho avuto un
numero indefinito di
orgasmi.
L’ho
usato per non pensare, mi dispiace molto per lui
ma mi ha aiutato a liberare la mente, ora posso pensare con
più lucidità.
Silenziosamente
raccolgo i miei vestiti, sempre senza
intimo e mi avvio all’uscita.
È
quasi l’alba, i miei saranno preoccupati da morire.
“Ehi,
fuggi via come una ladra?”
“Jake?
Non mi sembra che tu stia in condizioni
migliori delle mie.” Scoppiamo a ridere sommessamente.
“Già,
se mi becca il padre di Leah, mi spara alle
palle.” Ridiamo di nuovo.
“Tu
e Paul…”
“Nessun
tipo di coinvolgimento Jake, io amo un altro.”
“Perché
sei andata con lui?”
“Non
posso avere l’altro e poi non mi pare che lui non
mi abbia usata, in un certo senso.”
“Hai
ragione, lui è così. Mi sei simpatica Bella e ti
consiglio di non innamorarti di un lupo, potrebbe capitare di avere
l’imprinting
con un’altra persona e tu ci staresti male.”
“Ti
giuro Jake già ci sto male, ma non per un lupo. Lupi
o vampiri siete uomini e non vi accorgete di nulla.”
“Oh
oh credo che un vampiro abbia colpito il tuo
cuore. Stai attenta.”
“Ti
ringrazio, ora scappo, anche se mi chiedo come mai
i miei genitori non abbiamo passato il confine per cercarmi.”
“In
realtà è passato un vampiro, il lettore di
pensiero, era come un cane in gabbia ed è stato bloccato da
quattro di loro
altrimenti avrebbe superato il confine. Ohhh credo che sia proprio lui
quello
che ti ha rubato il cuore e pare proprio che tu l’abbia
rubato a lui. Se non
sbaglio i vampiri si innamorano una sola volta nella loro esistenza, ed
è per
sempre, credo che si chiami cantante, mentre per noi è
imprinting.” Sono piacevolmente
colpita dalle parole di Jake. Edward mi ha cercata e voleva passare il
confine.
“Torna
a casa Bella, i tuoi erano veramente
preoccupati. Non saremo amici, ma anche io riconosco una madre in pena
per i
figli, e in quel caso non c’è distinzione tra
umani e creature mitologiche.” Abbraccio
Jacob e torno all’auto.
Si,
ho fatto bene a perdonarli, sono la mia famiglia.
Passo
vicino ad un bar e mi ricordo che ancora non ho
toccato cibo.
Parcheggio,
entro e mi siedo ad un tavolino.
“Cosa
ti porto?”
“Un
caffè lungo e una fetta di torta al cioccolato. Anzi
fai due, ho una fame da lupi.”
Ridacchiando
va via e poso la testa sul tavolo. Ho un
sonno allucinante, ma non voglio tornare a casa. Chissà cosa
diranno. Saranno veramente
arrabbiati.
“Stai
pensando se siamo arrabbiati con te?”
Sobbalzo
al suono di quella voce ma non alzo la testa, sono impresentabile.
“Lo
siete?”
“Molto.”
“Bene,
allora aspetto un altro po’ a tornare a casa.”
“Perché
sei andata via?” Alzo lo sguardo e lo fisso
trucemente. È bellissimo, ma non devo farmi incantare dai
suoi occhi.
“Ti
interessa davvero Edward? Non mi pare che fino ad
ora tu abbia fatto qualcosa per conoscermi, perciò ora non
volermene se non ho
affatto voglia di parlare con te.”
“Tu
sei solo una stupida. Non hai capito nulla.” Ora sono
rossa dalla rabbia.
“Stupida?
STUPIDA? Oh Cullen, non sai quanto tu sia
stupido, ma non te ne faccio una colpa. Probabilmente la trasformazione
ti ha
bruciato qualche neurone, ora se non ti dispiace vorrei ripristinare lo
status
iniziale. Vale a dire, io qui da sola che faccio colazione. Anzi
andando ancora
indietro, tu che non mi permetti di conoscerti ed io che mi arrendo
dopo
diversi tentativi. Questo se non l’hai capito Edward,
è un velato modo di
mandarti via.” Si alza e mi fissa quasi con dolore, ma la
rabbia mi acceca.
“Non
hai capito nulla.”
“Per
fortuna ci sei tu che capisci e conosci tutti i
saperi del mondo.”
“E
lavati che puzzi.”
“Ma
brutto stronzo che non sei altro, credo proprio
che resterò così per qualche giorno. Ed ora
sciò.” Va via senza salutarmi,
infondo l’ho cacciato. Ora però mi sento un verme,
il più viscido dei vermi, ma
ero troppo incazzata con lui. Non ci siamo mai scambiati una parola, se
non
buongiorno, buonasera, buonanotte e ciao, e ora pretende che gli dica
cosa
penso? Innamorata si, ma stupida no.
Faccio
colazione con calma e ordino anche un’altra
fetta di torta e un altro caffè. Rotolando e con un mal di
pancia da paura
torno in macchina e parto verso casa.
La
rabbia nei confronti di Edward non è scemata. Arrivo
e fermo la macchina sgommando.
Tutti
escono fuori e i miei corrono ad abbracciarmi ed
io li lascio fare.
“Vado
a dormire.”
“Bella
puzzi di cane.” Mi fermo alle parole di Jasper,
ecco a cosa si riferiva Edward. Lo guardo e noto che posa un braccio
sulle
spalle di Tanya e l’avvicina a se. Gli sorrido e lui resta
spiazzato.
Stronzo
mi hai spezzato nuovamente il cuore e non lo
sai.
Fisso
intensamente Jasper negli occhi e mi prendo la
mia vendetta nei confronti del rosso.
“Ho
fatto sesso, del sano ed appagante sesso, con uno
di loro per tutta la notte, ecco perché puzzo
così tanto di cane. Anzi in
realtà a me piace il loro odore ed ora scusatemi, ma il mio
compagno di giochi
mi ha tolto tutte le forze e sono veramente stanca. Buonanotte a
tutti.” Sento dei
ringhi impercettibili e con la coda dell’occhio noto Edward
che da un pugno al
muro lasciandoci un bel buco. Mm Cullen, Cullen, Cullen, non giocare
con il
fuoco potresti bruciarti.
“Ehi
Bella.” Mi volto verso Alice e Rose che mi
rivolgono un sorrisino malizioso e sinistro.
“Poi
ci racconterai come è andata. Dalla tua faccia
appagata sembra che ci sappia fare il lupacchiotto.”
Scoppiamo
a ridere.
“Oh
non sai quanto, ti dico solo che non indosso
intimo.”
“BELLA!”
All’urlo di mio padre scappo per le scale e
mi chiudo in camera per poi scoppiare a ridere.
Ciao
ragazze, ecco qui il capitolo, spero
sia di vostro gradimento. Eh eh eh Bella, non riesce a resistere ai
muscoli dei
lupi. In serata risponderò alle recensioni del capitolo
precedente. Aspetto i
vostri commenti e vi avviso che il prossimo capitolo
arriverà per la metà di
gennaio. A presto e Buon Natale e Buon Anno. Un bacio Mary.