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Autore: CrystalRose    20/12/2011    3 recensioni
SEQUEL di WE ARE!! Continuano le avventure di Ville e Ginevra alle prese con concerti, figli, amici rompiscatole, parenti vari e molte novità a volte anche esilaranti....Buona lettura!!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Ville Valo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO SEI:
 

On holiday

 

Aprii gli occhi lentamente.
La prima cosa che misi a fuoco fu un intreccio di rovi, ossia il braccio sinistro di Ville, guardando più in là, sul pavimento, dei vestiti.
Richiusi gli occhi.
-Lo so che sei sveglia- sussurrò
-È solo impressione, sto dormendo-
Rise.
Sentii la risata rimbombargli nel petto.
Alzai la testa verso di lui.
-Ma lo sai che sei antipatico?-
-Io? Sei comoda?-
-Sì. E non mi schiodi- dissi stringendomi di più a lui.
-Ma davvero?-
Mi afferrò per le braccia e invertì le posizioni.
-E ora?-
Si chinò per baciarmi.
-Ti odio-
-Certo come no-
Cercai di alzarmi ma non ci riuscì.
-Dove credi di andare?-
-Mah a fare colazione ad esempio..-
-Devo darti il regalo di San Valentino prima-
Si tirò su e aprì il cassetto del comodino.
-E non potevi darmelo ieri?-
Vidi che tirò fuori una busta bianca.
-Ieri stavamo facendo altro- si voltò verso di me.
Dovevo avere una faccia perplessa perché appena voltato mi disse:
-Non fare quella faccia e aprila-
L’aprii e ci trovai dentro due biglietti aerei.
-Scusa dove dovremmo andare?-
Non credevo che avremmo messo piede fuori dalla Finlandia.
Poi lessi la destinazione: L’Avana.
-Cuba?- dissi stranita.
-Non sei contenta? A te piace il mare-
-Tu a Cuba? A prendere il sole?-
-Guarda che sono umano anch’io-
-Sì lo so ma….- scoppiai a ridere.
Mi stappò i biglietti di mano come fanno i bambini offesi.
-Scusa ma non ti ci vedo su una sdraio, in costume da bagno a Cuba-
-Nemmeno io. Ma era per farti felice-
Certo che a volte sapeva come farti sentire in colpa.
-Kiitos-
Gli buttai le braccia al collo e lo ringraziai come meglio potessi fare…  
 
3giorni dopo…
 
All’imbarco per L’Avana eravamo gli unici due che cercavano di non piangere in mezzo a tutta quella folla entusiasta per l’imminente vacanza.
Due completi idioti.
-Non ce la faccio, torno indietro a vedere come stanno. Tanto partiamo tra mezz’ora- disse Ville.
-Scordatelo. Se torniamo a vedere se piangono, sarà peggio- dissi io con il magone.
-Non pensavo fosse così traumatico. Voglio dire sono stato in tour ma non mi sentivo di aver abbandonato quelle due pesti… forse perché tu eri con loro…-
-Non dire abbandonati che mi fai stare peggio! E poi l’idea è stata tua-
-Bè non potevamo portarci dietro i bambini. Sono troppo piccoli-
-Allora siamo due fuori di testa che li abbiamo lasciati con i nonni, zii per una settimana?-
-No, ti prego! Ci stiamo facendo troppi problemi!-
-Hai ragione. Ma hai visto come piangevano?-
-Non me lo ricordare o torno indietro a prendermeli-
Lo guardai per un attimo sperando che lo facesse sul serio.
Ma non lo fece.
Una volta sull’aereo cercammo di darci un contegno.
Insomma eravamo grandi e vaccinati.
Isabella poteva partorire da un momento all’altro, Jean era in giro a promuovere la sua band e lo stesso Jesse. Quindi le due piccole pesti erano con Anita e Kari.
Insomma mi sentivo in colpa per essere partita così di punto in bianco.
-Piantala di farti problemi inutili- disse Ville.
Sospirai.
-Hai ragione. Godiamoci la vacanza-
Gli presi la mano e mi addormentai.
 
Una volta arrivati a L’Avana prendemmo un taxi, parlai io in spagnolo con il tassista.
Intanto chiamammo a casa per dire che eravamo arrivati sani e salvi. Scoprimmo che i bambini non avevano ancora chiesto di noi. Ah bè, noi qui a farci problemi e loro ci ignoravano…ah i bambini!!
Faceva un caldo assurdo.
Rimasi a bocca aperta davanti al resort a 5 stelle che Ville aveva prenotato.
-Tu sei pazzo, completamente pazzo…ma non potev…..-
Mi chiuse la bocca con un bacio.
-Così la finisci di lamentarti!-
Una volta dentro ci fissavano tutti. Più che altro le donne fissavano Luce chiedendosi se fosse un’apparizione divina o qualcosa di simile.
Ovviamente uno che se ne andava in giro con jeans scuri, una canottiera nera con un drago bianco disegnato sul davanti, una cascata di tatuaggi sulle braccia e due occhi tatuati sulle spalle che sbucavano dalla canottiera, boccoli castani (che ormai arrivavano alle spalle) raccolti in una cipolla, occhiali da sole, sorriso che avrebbe steso chiunque di certo non passava inosservato.
Notai che nemmeno io passavo inosservata tra gli uomini, nonostante dessi meno nell’occhio con i jeans e una magliettina bianca.
Forse si chiedevano come facevo a stare con un elemento del genere.
“Grande sforzo disumano” pensai sarcastica.
 
Dopo aver preso visione del meraviglioso bungalow sul mare, dotato di una Jacuzzi e un letto che ci stavamo dentro in cinquanta, scendemmo in spiaggia.
Io con un bikini rigorosamente nero.
Il cuore con i nomi di Tallulah e Ville jr che spuntavano dalla spalla destra. Il tatuaggio sul piede sinistro ormai terminato: un heartagram sul dorso del piede legato a un ramoscello di fiori che risalivano sul collo del piede e facevano il doppio giro introno alla caviglia. Occhiali da sole e capelli legati.
Valo era uno spettacolo.
Costume a bermuda nero. Bianco come la neve, i disegni neri che gli marchiavano la pelle in modo indelebile spuntavano come una decorazione perfetta del suo essere già perfetto (almeno ai miei occhi).
Anche qui in spiaggia in molte si voltarono. Non capivo se lo avevano riconosciuto o cosa.
Certo che a me la cosa divertiva da matti.
Intanto Ville si impossessò della sdraio all’ombra e aprì il libro che si era portato dietro.
-Che stai facendo?- chiesi scandalizzata.
-Leggo- disse come se fosse una cosa ovvia.
-E no signorino, non sono venuta qua per vederti leggere!- gli strappai il libro dalle mani e con poca grazia lo lanciai sulla mia sdraio al sole. Poi lo presi per una mano e cercai di farlo alzare.
-Non opporre resistenza!-
Sorrise beffardo e si alzò di scatto facendomi perdere quasi l’equilibrio.
-Chi arriva per ultimo in acqua è stupido!- disse e in un lampo si mise a correre.
Ma neanche i bambini.
-Hey!- urlai correndogli dietro.
Ovviamente arrivò prima di me.
-Non vale!-mi lagnai con l’acqua che mi arrivava alle cosce.
Lui riemerse dal mega tuffo. Grondante d’acqua.
Ora svengo.
-Vieni qui- disse con quel suo sorriso furbo
-Non ci provare-
-Oh sì invece-
-Ville, no!-
Mi prese in braccio e mi lanciò qualche metro più in là.
Riemersi togliendomi i capelli che mi si erano appiccicati sul viso.
-Lo sai che questa è una dichiarazione di guerra?-dissi
-Non aspettavo altro Sweetheart –
Sembravamo due adolescenti che si facevano i dispetti.
Se sembravamo strani così sembravamo pure infantili.
Ma chissene frega!!!
Una volta fuori dall’acqua salì in spalla a Valo stile koala.
Gli diedi un bacino sul collo.
Lui non ci pensò su due volte e mi fece cadere a terra.
-Ville- dissi a denti stretti,  completamente ricoperta di sabbia.
Si voltò ridendo.
-Sei proprio sexy! Sembri una cotoletta-
-Se ti prendo!- dissi rincorrendolo per tutto il bagnasciuga.
 

To be continued…

 

Spazio autrice:
Cori di “Aleluja” si levarono da lontano!!! xD
Lo so vi ho fatto penare un po’ per questo capitolo. Non vi aspettate aggiornamenti rapidi come una volta, anche perché sono un po’ a corto di idee!!
E non mi svenite a immaginare il Valo che esce come un sirenetto dall’acqua! Declino ogni responsabilità di svenimenti e malori!! LOL
Ringrazio chi segue so che siete tanti, kiitos!!!!! Grazie a chi a ha recensito il capitolo precedente (RocketQueen_ e Lau)!
Auguro a tutti Buone Feste e Buon 2012 (magari un capitoletto prima della fine dell’anno, ci scappa, non so..non ci sperate troppo..)
Soundtrack: Enya – Carribean blue (bè ci stava ;) ), Flo Rida feat. David Guetta – Club can’t handle me (colpa della mia vena tamarra che ogni tanto prende il sopravvento xD)
Besos
Lalla.

   
 
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