Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Cassandra caligaria    20/12/2011    3 recensioni
Campi, estate del 1944. Una giovane fanciulla, figlia di un ricco proprietario di una masseria, passeggiando in un campo di grano nella tenuta di famiglia si imbatte in un giovane sconosciuto dall'accento americano. Seppur provenendo da mondi lontani e diversi, i due giovani scopriranno presto di essere spiriti affini.
La guerra, però, bussa anche alle porte della pacifica masseria e il giovane straniero cela nel suo cuore un doloroso segreto...
Tutti umani.
N.B. L'ultimo capitolo pubblicato è un extra che può essere letto anche senza conoscere tutta la storia.
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Emmett Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



CAPITOLO DICIOTTESIMO

 

 

 

 





Ottobre era arrivato e aveva portato con sé i primi segni dell’autunno. Nei giorni seguenti l’arrivo di Mike c’erano stati forti temporali, che avevano costretto tutti gli abitanti della masseria a lasciare i consueti lavori e a restare nelle proprie abitazioni, ognuno perso nei propri pensieri o impegnato in faccende domestiche.
Alice pensava a qualche nuovo abito da cucire per l’inverno, Renee aveva iniziato a ricamare lenzuola e coperte per sua figlia, quasi avesse avuto un presagio di quel che sarebbe accaduto nei mesi seguenti; Esme preparava il programma di studio per le ragazze per il nuovo anno scolastico, Carlisle aveva avuto molto da fare a curare feriti dell’esercito americano, Rosalie e sua madre preparavano conserve per l’inverno, Emmet e Jasper si erano occupati della ristrutturazione del frantoio, per evitare che la pioggia peggiorasse le condizioni delle vecchie mura; Bella era sempre più agitata perché non riusciva a trovare un momento libero per dire a Edward che era in dolce attesa. Edward, dal canto suo, aveva sempre più paura del suo rientro in guerra: temeva che non avrebbe più potuto rivedere la sua amata Bella.
Il povero Charlie era divorato dalle preoccupazioni e dai pensieri: da una parte era orgoglioso della scelta di Edward di ritornare a combattere, si fidava di lui e lo stimava molto; d’altra parte temeva per la reazione di sua figlia e per qualunque cosa sarebbe potuta accadere in guerra al ragazzo straniero, venuto da lontano, che ormai considerava come un figlio.
In una fredda mattina di ottobre, quando il sole non era ancora sorto e una fitta nebbia avvolgeva tutto quello che aveva intorno, due figure si stavano allontanando dalla masseria alla volta di Brindisi.



“Edward, questa mattina Charlie mi ha portato con sé a Brindisi. Ho incontrato il generale e gli ho parlato di te. Si è illuminato quando ha sentito il tuo nome; la tua fama dopo che sei sparito è cresciuta a dismisura. Edward, non vedono l’ora che torni a combattere con noi. Carlisle pensa che ormai mi sia ripreso e possa ritornare in campo. Tra due giorni partiamo per il Nord Italia, di notte. Domani vogliono discutere tutti i dettagli del piano e vogliono che siamo tutti presenti. Quindi …”
“Quindi questa è la mia ultima notte qui, giusto?”
“Giusto. Mi dispiace che stia accadendo tutto così in fretta, ma dobbiamo approfittare di questo momento favorevole. Un giorno in più e potrebbe essere troppo tardi per qualcuno. Sai com’è lì fuori Edward, lo sai molto meglio di me.”
“Sì, sì lo so. Lo so …”, rispose con aria mesta Edward.
“Beh.. cosa aspetti ancora qui?! Va’ da lei!”, esclamò Charlie.
Edward alzò lo sguardo e incontro due iridi color nocciola così simili a quelle che lo avevano stregato in quella lontana mattina di giugno e che fin da allora aveva amato. Carlisle dapprima guardò stupito suo cognato, poi sorrise bonariamente ed esclamò:
“Coraggio Edward, andrà tutto bene!”
“Lo spero davvero.”, rispose Edward che già pregustava l’incontro con la sua amata.
Quando stava per chiudersi la porta alle spalle, Charlie lo richiamò:
“Edward! Mi hai fatto una promessa: non farla soffrire e torna sano e salvo a casa. Noi ti aspettiamo.”
Il giovane commosso corse ad abbracciare Charlie e qualche lacrima di commozione rigò il viso di entrambi. Poi abbracciò anche Carlisle, che gli diede una pacca sulla spalla e gli sussurrò nell’orecchio: “Coraggio figliolo, sei un soldato dell’esercito americano. Noi siamo fieri di te!”



Bella era in camera sua, seduta davanti alla pettiniera si stava spazzolando i capelli con cura. Era pronta per andare a letto. Guardò il suo riflesso nello specchio e sospirò. Era molto preoccupata in quei giorni, per la sorte di Edward, per la sua partenza e per il loro bambino. Non era ancora riuscita a parlargli. Sospirò nuovamente e conservò la spazzola. Si girò sullo sgabello e fece per alzarsi quando due braccia forti la sollevarono e si ritrovò occhi negli occhi con il suo amato Edward.
“Edward”, sussurrò felice.
“Sei tornato, mi sei mancato …”
Incastrò il capo nell’incavo del suo collo e respirò il suo profumo.
Edward si sedette sul letto e portò Bella sulle sue gambe. Le accarezzò i fianchi e poi le baciò le labbra.
“Bella, ho appena parlato con Mike.”
“Oh …”
“Amore, devo partire. Domani mattina presto ci vogliono in caserma a Brindisi per discutere della strategia da adottare e poi ci muoveremo alla volta del Nord, per liberare le città dai fascisti.”
“Edward … io …”, gli accarezzava il volto, mentre cercava di trovare la cosa più giusta da dire.


Non c’era nulla di più giusto di quello che fece. Lo baciò con un ardore tale da fargli emettere mugolii di piacere e lo spinse a distendersi sul letto.
I suoi lunghi capelli gli solleticavano il collo e facevano quasi da sipario al loro amore, preservando la loro intimità perfino dalla sublime natura notturna che si stendeva placida fuori dalla finestra: la luna ridente nel manto vellutato del cielo, la civetta appollaiata sul ramo basso di un pino, il candido barbagianni che planava alto nel cielo e strideva di tanto in tanto.
Anche Edward capì che non c’erano parole giuste e che quella notte non ci sarebbe stato posto per le parole, giuste o sbagliate che fossero.
Quella notte era tutta per loro due e lui l’amò con un ardore e una perizia tali da cancellare dalle loro menti ogni pensiero e rimandare tutto all’alba del giorno seguente.
La mise a sedere, senza mai staccare le labbra dalle sue, e l’aiutò a sfilare la camicia da notte che finì sul pavimento. Dopo un po’, anche la camicia e i pantaloni di Edward fecero la stessa fine.
Contemplò, venerò, saggiò e stuzzicò i suoi seni con la lingua, per poi passare a occuparsi con la stessa pazienza e lo stesso zelo della sua intimità.
Le donò piacere, intenso piacere, prima di unirsi a lei e diventare una cosa sola, cullandosi l'uno nell'altra sulle note della melodia più antica del mondo: la sospirata melodia degli amanti.


Ancora con il respiro affannoso, Bella si adagiò sul torace di Edward e ascoltò il battito del suo cuore. Posò un bacio delicato sul suo petto e poi si addormentò.


Al suo risveglio, Edward era già vestito e la guardava con occhi colmi d’amore seduto sul letto.
“E’ già ora di andare?”, domandò mettendosi seduta e stropicciandosi gli occhi.
“Sì, torna a dormire. Ho aspettato che ti svegliassi per salutarti.”
Le accarezzò i capelli, si soffermò sul viso e poi le prese una mano tra le sue.
La portò alle labbra e baciò ogni dito.
“Perché non mi hai svegliata prima? Ho sprecato del tempo per stare insieme, dormendo … che stupida!”
“Ehi amore, abbiamo tutto il tempo del mondo per stare insieme.”
“Ma … ma …”
“Niente “ma”. Non ci sono “ma”. Ti ho fatto una promessa e la manterrò. Tornerò da te, Bella. Tornerò presto e avremo tutto il tempo per stare insieme, tranquilli e felici.”
Doveva dirglielo. Era arrivato il momento. Avvicinò le mani di Edward che ancora stringevano la sua e le posò sulla sua pancia che si mostrava leggermente più gonfia del solito.
“Farai bene a mantenere la tua promessa, perché … Noi siamo qui che ti aspettiamo. E vogliamo che torni presto.”
Sottolineò il plurale premendo con maggiore intensità la mano di Edward sul suo ventre.
Lo sguardo di Edward dapprima sorpreso, poi incredulo, infine commosso dimostrò che aveva compreso.
“Bella, oh Dio! Tu sei …”
“Sì, sono incinta.”
“Oh mio Dio!”










Edward se ne va in guerra e Bella finalmente è riuscita a dirgli la verità ...
Ma quale sarà la reazione di Edward alla notizia?! Lo scoprirete nel prossimo aggiornamento!

Avviso per chi segue I WANT TO KNOW WHAT LOVE IS : ci sono buone probabilità che aggiorni in questi giorni, prima di Natale.

Ringrazio tutte voi che leggete e seguite questa storia e vi auguro un felice e sereno Natale!
A presto!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Cassandra caligaria