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Autore: Mallow92    21/12/2011    3 recensioni
>>Seguito di Whispers "“Sicura di aver fatto tutto come si deve?” Domandò subito dopo, improvvisamente allarmato.
Lei lo guardò con sufficienza con quei suoi occhi color ghiaccio.
“Ma per chi mi hai preso?”
La ragazza tirò fuori una fialetta e la scosse davanti al naso dell’altro per fargli notare il fatto che fosse vuota.
“D’accordo...”
Lui prese l’oggetto e lo mise al sicuro in tasca.
“Dovremmo sbarazzarci di questo al più presto, prima che si accorgano di cosa sia successo.”
La fanciulla annuì, dopo di che il ragazzo la baciò a fior di labbra e lei, non contenta, volle approfondire..
“Ora sarà tutto perfetto...” Le sussurrò.
Lei annuì raggiante."
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Silence'
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Capitolo quarto

 

Impossibilities

 

“Angel of Mercy
How did you find me?
Where did you read my story?
Pulled from the papers
Desperate and hardened
seeking a momentary fix

All I wanted to say
All I wanted to do
Is fall apart now
All I wanted to feel
I wanted to love
It's all my fault now”
 
Mercy – One Republic

 
Nelle puntate precedenti:
 
“D’accordo, biascicai.. Ti ascolto”
“Gli manca un pezzetto di anima..”
Mi venne il sangue freddo solo a pensare ad una cosa del genere.
“Cosa intendi dire?”
“Che la sua anima non può passare perché non è completa... Per questo è rimasto nel tuo mondo tutto questo tempo, poi stupidamente ha pensato di poter oltrepassare i confini della vita, dopo che gli avevi detto che lo perdonavi...”
[…]
“Io non lo so dove si trova...” Ripetei.
Gabriel sospirò.
“Stupendo”
Rimanemmo un po’ in silenzio ed io ebbi il tempo di riprendermi
“Questo cosa significa?”
“Significa che dobbiamo trovarlo, cara Roxanne...”

 
 
“Roxanne!!” La voce di mia madre arrivò come un fulmine a ciel sereno, tanto che mi fece sobbalzare: quasi mi ero scordata di essere a casa mia con i miei genitori, tanto quelle ultime notizie che avevo appreso poco prima mi avevano sconvolta.
“Scendi a fare colazione?”
Fissai Gabriel senza sapere cosa dirgli, quindi decisi di alzarmi e di dirigermi verso il bagno lasciandolo lì imbambolato. Non era di certo un mio problema quell’essere lì e poi, pensai, sicuramente se la sarebbe cavata senza di me.
Mi misi qualcosa addosso e scesi al piano inferiore: bene Gabriel non c’era. Con un po’ di fortuna mi avrebbe lasciata in pace.
Avvicinai il cucchiaino alla bocca distrattamente dopo averlo riempito di cereali, anche se avevo tutto lo stomaco attorcigliato sia per colpa di quello che era successo la sera prima sia per quello che mi aveva detto Gabriel.
Quindi Andrew era ancora nel mio mondo, cioè era ancora qui, ma su questo punto Gabriel era stato molto chiaro: non gli avrebbero mai permesso di tornare indietro. Perciò non serviva a niente starmene lì a preoccuparmi e a ripensare continuamente a quanto fosse stato inutile tutto quello che era successo: certo era proprio un’ironia il fatto che il destino ci avesse fatti rincontrare per poi separarci, ma senza aver risolto un bel nulla!
Però Jess aveva ragione: non potevo passare il resto dei miei giorni a rimuginare sul mio passato: dopo tutto che cos’era una vita in cambio di un’eternità da passare con Andrew? Già, non aveva senso non voler vivere. E poi ora ero sicura del fatto che ci fosse qualcosa al di là di questo mondo, quindi ero anche sicura che lo avrei incontrato. Avrei dovuto andare avanti e probabilmente anche Andrew sarebbe stato felice di questa mia nuova decisione.
“Come è andata ieri sera?” mia mamma interruppe il flusso dei miei pensieri.
Ecco! Proprio ora che mi stavo distraendo e stavo tornando in me stessa mi ritornò in mente tutto quel casino che avevo combinato!
“Oh bene!” Sperai che nessuno cogliesse l’ironia nella mia voce.
“A proposito mi sono appena ricordata che ho un appuntamento con Jess!” Finii velocemente la mia tazza di latte e cereali e mi precipitai su per le scale nella mia stanza.
“Quindi da dove cominciamo?”
Mi voltai di scatto e, sorpresa!, già: Gabriel era ancora lì.
“Perché sei ancora qui??” Gli domandai retoricamente.
“Ti prego non dirmi che devo ricominciare a spiegarti tutto da capo!” Esclamò lui.
Lo guardai in cagnesco sfoderando la mia occhiata più truce.
“Scordatelo! Non ho alcuna intenzione di aiutarti...”
Afferrai velocemente dei vestiti e mi richiusi in bagno per cambiarmi e darmi una sistemata veloce: dovevo andare da Jess a tutti i costi e, anche se probabilmente lei non voleva vedermi, parlare con lei.
Uscii dal bagno e con soddisfazione notai che non c’era nessuno, a parte me, nella mia stanza.
Salutai i miei genitori e mi diressi verso la macchina.
“Ok, sappi che non me ne andrò fino a quando non avrò quel pezzo di anima nelle mie mani!”
Trasalii.
“Non farlo mai più! O raggiungerò il tuo mondo molto presto e poi verrò a cercarti per tormentarti per tutta l’eternità!”
Una specie di sorrisino gli attraversò il viso.
“Ok, devo ammettere che hai carattere: la maggior parte delle persone sarebbe un po’ spaventata, invece tu non hai proprio paura di me?”
“Sei tu che dovresti averne di me se non mi lasci subito in pace!”
Salii in macchina lasciandolo davanti alla portiera con ancora un ghigno stampato sulla faccia.
“Per favore facciamola finita, ok?” Me lo ritrovai di fianco, seduto sul posto del passeggero, ma questa volta non mi spaventai, perché ero certa che avrebbe fatto questo gesto.
Accesi la macchina e ingranai la retromarcia, decisa ad ignorarlo fino a quando ne avrebbe avuto abbastanza.
“Dove stiamo andando?” Mi domandò ad un certo punto.
”NOI non stiamo andando da nessuna parte! E dove vado io non sono affari tuoi!” Ok la mia pazienza era definitivamente esaurita!
Sentii uno sbuffo provenire dalla mia sinistra (N.d.A. Siamo in Inghilterra quindi si guida a destra J): ok anche quello mi irritava! Perciò accesi la radio e la misi a tutto volume: magari in quel modo avrebbe capito che non avevo proprio voglia di starlo a sentire.
Grazie al cielo arrivai sotto casa di Jess abbastanza in fretta. No, un momento! Pensai che non avrei mai più potuto ringraziare nessun cielo dopo quello che mi aveva mandato giù!
Gabriel mi fissò interrogativo, ma con uno sguardo allo stesso tempo divertito.
“Dai però sei buffa!”
Che???
“Ma chi ti conosce?? Vattene via!!”
Sbattei la portiera senza tanti complimenti, poi me ne pentii e mandai delle scuse mentali alla mia povera macchinina che non aveva nessuna colpa in quella storia! Piuttosto avrei dovuto sbattere un bel pugno in faccia di Gabriel perché mi lasciasse stare per sempre!
Ma quello evidentemente era l’essere più ostinato dell’intero universo, perché mi si piazzò davanti impedendomi di continuare per la strada che avevo intrapreso.
“Su perché non ci pensi un po’? Non può non venirti in mente niente!”
Lo scansai, mi diressi verso il portoncino di Jess e mi attaccai disperata al campanello, nella speranza che mi rispondesse.
Niente.
Uff... Intanto quello lì persisteva! Avevo voglia di pestarlo e lasciarlo sul bordo della strada.
Poi miracolosamente la porta della casa di Jess si aprì e me la ritrovai davanti.
Il suo sguardo infuriato si placò subito, sostituito da uno di stupore appena si accorse di Gabriel.
“Jess, io… Sono stata un’idiota, un’egoista e una stupida e una cretina! Cioè io davvero non so cosa dirti per farmi perdonare, ma ti giuro che ho capito che hai ragione! Non posso continuare così! Perché non ha alcun senso vivere in questo modo! E ora l’ho capito e ho intenzione di dimostrartelo! Se me lo permetterai... Me lo permetterai?” Dissi tutto d’un fiato, sfoderando i miei occhioni da cucciolo abbandonato alla fine: non avrebbe potuto resistere.
Ma Jess mi fissò come se non avesse sentito nemmeno una parola di quello che le avevo detto: ed effettivamente mi accorsi che era proprio così.
“Ma chi è lui?”
“Ignoralo e se ne andrà!” Dissi io senza dare importanza alla cosa. “Quindi mi hai perdonata?” Aggiunsi speranzosa.
Jess non dava segni di starmi ascoltando: aveva ancora la bocca aperta fissando Gabriel.
Ci fu un momento di silenzio, poi lei disse “Scusaci un attimo!” Rivolta a Gabriel e mi trascinò in casa, sbattendo l’ennesima porta in faccia al ragazzo (cosa che non mi dispiacque per nulla).
“Ma chi è??” Urlò Jess.
Alzai gli occhi al cielo “Si chiama Gabriel...” Lei nemmeno mi lasciò finire.
“Ma vuoi dirmi che è un altro… un altro... Ma perché sono tutti così fighi??? E perché non me lo presenti????”
“No non è un altro fantasma! E se lo vuoi te lo regalo volentieri, guarda!! Basta che me lo togli dai piedi”
“Grazie!” Ci voltammo e ovviamente lui era entrato.
Jess era sul punto di svenire per lo spavento, mentre io lo guardai di traverso.
“Me lo dici quando sono dietro alla porta!” Aggiunse rivolto a me.
“Oh scusami hai ragione... Sei uno stronzo! Così va meglio?”
“Molto” Sorrise lui.
Non sentivo parlare Jess da più di dieci secondi: c’era qualcosa che non andava!
No, ok tutto normale: stava semplicemente sbavando per Gabriel.
“Andiamo?” Mi domandò lui.
Che stress! “No! Come te lo devo dire??”
“Andiamo dove?” Si intromise Jess, sconcertata.
“A trovare quel pezzo di anima...” Rispose Gabriel.
“Non hai ancora capito che io non ti aiuterò? Poi sono io quella lenta?!?”
“Jess???”
Tutti smettemmo di parlare.
“Dobbiamo andare, sei pronta?” Dopo un momento di smarrimento capii che quella era la voce della madre della mia migliore amica.
“S-si!” Rispose lei. “Cavoli devo andare via! No ma tu devi spiegarmi che diavolo sta succedendo!”
“è tardi!!” Di nuovo si intromise la voce di Michaela, la madre di Jess.
“Ti chiamo dopo!” Disse lei aprendo la porta “Scusa ho promesso a mia madre che l’avrei accompagnata! Scusa, scusa!”
Pochi secondi dopo mi ritrovai nuovamente sola con Gabriel.
Cercai di trovare il lato positivo della situazione: almeno Jess mi aveva perdonata!
“Perché non mi vuoi aiutare?”
Inspirai, espirai... NO! Non serviva per niente a calmarmi.
“Punto primo! Perché sei un idiota e io non ti sopporto! Punto secondo perché io non tornerò mai laggiù. Terzo perché l’ultima volta che ho tentato di fare qualcosa di giusto, ho rovinato la mia vita! Quindi non mi interessa! Penso che tu possa farcela senza di me, perché io mi chiamo fuori!!”
“Come fai a dire che hai rovinato la tua vita? Su! Era solo un ragazzo!”
Ok, giuro che lo avrei ucciso.
Lo fissai negli occhi, domandandomi come facesse a non capire, così glielo domandai.
“Come fai a dire una cosa del genere?”
“Perché direi che ho molti più anni di te per capire quanto siano stupidi i tuoi capricci!”
“Non sono capricci!” Sbottai io. “Perché ne stiamo parlando? Tanto tu non capisci me e io di certo non capisco te... Quindi addio!”
Mi voltai nuovamente, ma me lo ritrovai davanti. Barcollando qualche passo indietro, rimasi comunque ferma sui miei piedi senza volare per terra. Ci fissammo negli occhi, in una specie di tacita sfida: io di certo non avrei mai mollato.
“Io lo amavo... Non puoi capirlo, ma è così. Non posso aiutarti, perché se c’è ancora una minima speranza di rivederlo, io non voglio perderla e perché non riuscirei a rimettere piede in quel castello, dove probabilmente si trova questo pezzo di anima, nemmeno se lo volessi. Ok?” Ero stata più che ragionevole: doveva lasciarmi in pace una volta per tutte.
“Castello? Quello in Scozia? È lì che pensi che sia?”
“Ma allora non hai sentito una parola di quello che ho detto???” No Roxanne controllati! Mantieni la calma!
“Devo saperne di più! Tornerò presto!” E così svanì.
Mi guardai intorno spaventata, sperando che nessuno avesse visto niente, ma le persone intorno a me erano del tutto tranquille e intente nelle loro vite.
“Tornerò presto... Fantastico!” Sussurrai.
 
Sorseggiai la cioccolata calda che Jess mi aveva pazientemente preparato: avevo decisamente bisogno di zuccheri, dopo quella brutta esperienza insieme a quel dannato Gabriel!
“E quindi tu dovresti aiutarlo a ritrovare questo pezzetto d’anima che Andrew ha perso da qualche parte, ho capito bene?”
“Si! Ma non ti sembra una cosa assurda, insensata e impensabile??”
Jess era di nuovo nel suo mondo e non mi stava dando retta. Ma quando mai qualcuno mi dava retta??
“Roxy, secondo me dovresti farlo...”
Il mio cervello interruppe per un momento il flusso di pensieri.
“Sei impazzita?? Gabriel ha preso possesso del tuo corpo?????”
“Scusami... Se non vuoi farlo per Gabriel, ok, se non vuoi farlo per te stessa va bene lo stesso, ma almeno fallo per Andrew, o preferisci che passi il resto dell’eternità bloccato tra un mondo e l’altro? È stata una tua decisione e ora devi avere il coraggio di andare fino in fondo, per poter finalmente andare avanti.”
La guardai sconcertata: era stata lei a parlare oppure la mia coscienza?
“Oddio stai diventando più saggia di me... Il prossimo passò sarà l’apocalisse.”
Jess sorrise, ma tornò quasi subito seria.
“Sul serio, Roxy, devi farlo!”
Dannazione quanto aveva ragione! Perché non poteva semplicemente appoggiarmi??
Rimanemmo per qualche minuto in silenzio: non volevo affrontare quella realtà, tanto che mi costrinsi a non pensarci, come facevo di solito quando qualcosa mi spaventava a tal punto di impedirmi anche solo di rifletterci sopra.
“Non ci riesco, Jess...”
“Si che ci riesci,  Roxy! Devi solo volerlo e poi me lo hai promesso, ricordi?”
Si avvicinò a me nel letto su cui eravamo sedute e mi abbracciò brevemente.
“Voglio che torni quella di sempre, anche se sarà la strada più difficile... Io ti aiuterò te lo prometto!”
Wow... Mi vennero quasi le lacrime agli occhi: davvero non me lo aspettavo.
“Grazie!” Fu tutto quello che mi venne in mente da dire, ma era davvero sincero.
“Grazie davvero!” Sobbalzammo entrambe e ci voltammo verso dove quell’odiosa e oramai troppo riconoscibile voce era provenuta.
I miei poveri nervi avrebbero ceduto presto, me lo sentivo!
“Finalmente qualcuno che riesce a far ragionare questa ragazza, ci voleva tanto?”
Jess mi guardò sconcertata “Oddio è davvero odioso come dici, anzi anche peggio!”
Mi alzai per fronteggiarlo e fissarlo negli occhi (beh più o meno perché lui mi sovrastava di almeno quindici centimetri, ma l’idea era quella) “D’accordo! Ti aiuterò, ma ciò non significa che mi devi comandare, capito? E lo farò ad una condizione!”
Gabriel sollevò le sopracciglia, interrogativo.
“Smettila di comparire dal nulla!”
Fece un mezzo sorrisetto, ma mantenne la sua naturale compostezza.
“Ok abbiamo bisogno di un piano e io ho un’idea!!!” Se ne uscì Jess con una voce stridula che non mi piacque per niente.
“Un piano per cosa?”
“Beh non dobbiamo tornare in Scozia?” Asserì lei, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
“Piano piano piano! Chi ha detto questo??” Urlai io.
“Tu l’hai detto!” Ok, ci mancava soltanto che Gabriel e Jess si mettessero d’accordo contro di me “Prima... Hai detto che credi che la sua anima sia là!”
Ma porca...
“D’accordo, quindi potremo andare là, a casa tua, durante le vacanze di Natale.”
Gabriel si sedette sul letto al mio posto, interessato.
“Mi piace la tua amica, qui!” Mi disse poi.
Io la fulminai con lo sguardo, sperando che avesse capito la mia richiesta disperata di stare zitta.
“E naturalmente ci serve una scusa...” Evidentemente non aveva afferrato.
“Continua...”
Ok, ero di nuovo tornata invisibile!
“Quindi ovviamente potremmo andare lì per Capodanno e io porterei Michael, mentre voi due...” Jess indicò me e Gabriel, ma non finì la frase.
Probabilmente non ebbe il coraggio di farlo.
“Noi due cosa??????” Gridai io, completamente sconvolta.
“Eddai Roxy sarebbe per finta, dovrebbero solo crederlo i tuoi!”
“Mi sembra di essere nella stessa stanza con una ragazzina... Mica dobbiamo stare insieme sul serio!”
Erano impazziti! Impazziti tutti quanti e io ero forse l’unica rimasta sana di mente??
“Allora è deciso.” Gabriel scomparve e me lo ritrovai accanto con una mano poggiata bellamente sul fianco. “Sei d’accordo, amore?”
“No che non sono d’accordo!” Sbottai, prendendogli il braccio e spostandolo il più lontano possibile da me.
“Non pensarci nemmeno! E neppure tu!” Aggiunsi rivolta a Jess. “Io con lui non posso nemmeno far finta di stare insieme, ma nemmeno nei miei peggiori incubi!”
I due matti si scambiarono uno sguardo veloce.
“Hai un’idea migliore?”
E imprecai nella mia mente quella che doveva essere come minimimo la milionesima volta quel giorno.

 
 
Grazie mille a quelli che ancora seguono questa storia, nonostante io la aggiorni veramente di rado. Purtroppo quest’anno è andato un po’ così e questa ff era l’ultima cosa a cui pensavo, quindi ora che si torna alla normalità sto provando ad andare avanti Jma passiamo ai ringraziamenti...
Dear Juliet:Grazie mille, cara! Sono commossa! E sono davvero contenta che questa storia ti piaccia, anche se ho in mente qualche ideuzza sconvolgente XDXD. Povera Roxy con questo odioso Gabriel, io lo avrei già ucciso. Eh comunque certo, lei è ancora pazza di Andrew e non lo dimenticherà facilmente! Spero che commenterai anche questo capitoletto. Bacioni e buon Natale!
Tetide: Io non lo so con che pazienza leggi ancora quello che scrivo. LGrazie sul serio, perché io mi ricordo che tu sei stata una delle prime a commentare Whispers e sei ancora qui! Davvero sono felicissima e hai anche commentato J, grazie grazie! E aspettaaaa! Mi ricordo anche che tu hai votato la mia storia per un concorso! Cioè ti erigerò una statua prima o poi!! JDavvero immensamente grazie! Dai ho risposto alla tua domanda in questo capitolo: l’altruismo ha avuto la meglio, anche grazie a Jess, che oramai è diventata la sua coscienza! JSpero di sentirti presto, un bacione! Buon Natale!
Selina89:nono abbi fede, magari tra 40 anni la finirò XD, no dai sotto ho promesso di impegnarmi di più! È il mio buon proposito per il 2012! Grazie per il commento, Auguroni!!!
 
P.S. Ho creato un account facebook Se volete chiedermi l’amicizia sarei felicissima! Lì vi darò qualche aggiornamento, ci saranno anticipazioni e qualche mio lavoretto grafico sulle mie storie. Sei vi va di farci un salto anche solo per insultarmi direttamente lì (io lo farei XD) l’indirizzo è:
http://www.facebook.com/#!/profile.php?id=100003237027296&sk=wall (ma lo trovate anche sulla mia pagina, vicino al nome)
è ancora in work in progress quindi lo riempirò mano a mano.
Ah! E ovviamente dirò anche quando aggiorno XD
Bene se non mi faccio più viva prima, BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO A TUTTI! Vi voglio bene, ragazzi! Perché vedere che tante persone leggono questa storia mi rende davvero felice e orgogliosa... Prometto che mi darò di più da fare per aggiornare prima!
Bacioni a tutti!
   
 
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