Premettendo che è fatta così breve volutamente, enjoy :)
Piccola Brittana. ♥
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Il cellulare squillò nel mezzo della notte.

Santana, stropicciandosi gli occhi, lo prese e controllò il nome sul display. Non ci volle molto prima che balzasse giù dal letto, si mettesse una giacca e corresse a casa della sua amata ragazza, ignorando il padre, che ogni volta le urlava frasi come: «Che intendi fare della tua vita?»

Arrivò a casa di Brittany in un minuto, nonostante a velocità normale ce ne mettesse cinque, ma non c'era tempo di rispettare il codice stradale, al telefono aveva sentito la voce di Brittany rotta da singhiozzi, non andava affatto bene.

Ecco, stava lì a bussare alla porta, accorgendosi dopo che poteva svegliare i genitori della bionda. E così fu, una signora sui quarant'anni, che naturalmente aveva già avuto occasione di conoscere, aveva aperto la porta e la fissava incuriosita e nervosa, a causa del sonno spezzato.

«Emh... Brittany mi ha detto di non star bene, volevo controllare che fosse tutto ok.» Si sentì una stupida, ma era così preoccupata.

«Entra, Santana.» Si spostò, lasciandola passare e correre su per le scale. Si precipitò in camera di Brittany senza nemmeno bussare, con il cuore che le batteva a mille e la fronte sudata.

«Piccola che c'è?» La guardò, senza ottenere né risposta, né uno sguardo da parte della ballerina.

«Brì?» Inclinò la testa di lato e si sedette a terra, accanto alla bionda, che osservava il suo gatto.

«Lord Tubbington ha mangiato l'ultima barretta di cioccolato.» La informò con tono seriamente preoccupato.

La latina ebbe l'istinto di arrabbiarsi, l'aveva svegliata a quell'ora per dirle una cosa del genere?! Ma Brittany era sempre Brittany, così si abbandonò a una sana e pura risata, infondo le ragazze vogliono solo divertirsi.