Ok, spero di farmi perdonare lo schifoso capitolo di prima con questa :3
Quinntana. ♥
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Non poteva credere che la bionda fosse andata a letto con qualcuno, inoltre proprio con lui, con il suo ex ragazzo, per cui ormai non provava niente, ma era incredibile. Si era sfogata con la sua migliore amica, che le aveva suggerito di andare a parlare con la diretta interessata.

Così era entrata a scuola con quel presupposto, parlare con lei.

Attraversava il corridoio affollato, con la nera coda di cavallo che svolazzava di qua e di la, provocando molti fischi di ammirazione, come ogni mattina.

L'aveva cercata per tutta la scuola e aveva quasi perso le sparanze, anzi, senza quasi, perse, andate.

La divisa delle Cheerios iniziava a darle fastidio, ed erano solo le otto e mezza di mattina, non era un buon segno, succedeva solo quando era seriamente arrabbiata.

Entrò nello spogliatoio delle cheerleaders, aprendo il suo armadietto e prendendo un cambio di vestiti. Sarebbe stato strano andare in giro senza divisa, ma era l'unica soluzione quel giorno. 

Stava per andare nel bagno dello spogliatoio per cambiarsi, quando sentì un rumore sospetto provenire dall'altra fila di armadietti. Strano, a quell'ora erano tutti a lezione, aveva sentito la campanella suonare ben dieci minuti prima.

Si avvicinò e vide una chioma bionda che guardava dentro il suo armadietto. Finalmente l'aveva trovata, probabilmente stava facendo di tutto per non farsi notare, dall'entrata di scuola.

«Non ti sei nascosta abbastanza bene, Fabray.»

L'altra nemmeno si girò, forse spaventata, o forse non le importava.

«Che cazzo ti è saltato in mente?» Continuò, aspettando una reazione.

«Di che parli?» Chiese la bionda, facendo la vaga.

«Lo sai! Con Puck, ti rendi conto?! Con Puck!»

«Che c'è di male? E' un figo, mi stavo annoiando, è finita lì, Santana.» Si girò e guardò la latina con aria di sfida, non riusciva ancora a sopportare di non poter uscire allo scoperto.

«C'è di male che lui è il mio ex ragazzo, è gli ex delle amiche non si toccano!» Pronunciò la parola "amiche" quasi disgustata.

«E allora che aspetti?» Si avvicinò a passi lenti. «Colpiscimi!» Si fermò davanti a lei. «Con il tuo colpo migliore.» Concluse in un sussurro provocatorio.

Non voleva farlo, ma non ci vedeva più dalla rabbia, Quinn Fabray non poteva essere andata a letto con Noah Puckerman, non era possibile. Alzò un braccio e la colpì con il palmo della mano in pieno viso, facendole diventare la guancia paonazza. A quel punto, conoscendo gli istinti animaleschi della biondà, iniziò a indietreggiare, tenendo gli occhi vigili.

«Ti avrò.» Quinn scattò in avanti, afferrò la mora per le spalle e la fece sbattere all'armadietto con la schiena.

Gli occhi scuri dell'ispanica incontrarono quelli verde smeraldo, così profondi, chiari, belli. Santana pensò che l'altra stesse ferma solo perché stava pianificando qualcosa di doloroso, era pronta a tutto, tranne che a quello che successe. Sentì Quinn impossessarsi delle sue labbra, avidamente, come se volesse dirle che mentre stava con Puck pensava a lei.

 

Qualche ora dopo Santana uscì dallo spogliatoio, dopo essersi rimessa la divisa delle Cheerios, che non le stava neanche più stretta, non era più arrabbiata, anzi, un sorriso soddisfatto le si era dipinto sul volto. Sfilava per i corridoi, per dirigersi verso l'aula di Spagnolo, mentre pensava alle mani della bionda, che avevano osato intrufolarsi dove nessuna ragazza era mai arrivata.