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Autore: darkside_of me    21/12/2011    2 recensioni
Era il primo giorno dell'ultimo anno di liceo quattro ragazzi stavano facendo il loro ingresso nel campus,ormai tutti i ragazzi che andavano in quella scuola avevano fatto l'abitudine alla loro presenza..
Genere: Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Passarono due settimane da quel giorno e Charity rimase con Tom,Georg e Gustav.
Per motivi di sicurezza si trasferirono in un paesino dell'est della Germania,ogni tanto tornavano a controllare la situazione e,quando non potevano,David li teneva informati.
-Tom..-
-Si Char?-
-Credi che Bill e Selina saranno al sicuro a Mosca?-chiese la biondina.
-Sono più che sicuro e,chi lo sa,magari li ritroveremo insieme.-
-Ti sei reso conto di aver detto una cretinata vero Tom?-chiese sarcasticamente la ragazza.
-Credo proprio di si.-disse l'altro ridendo..
-Già immaginati la scena,Selina e Bill che parlano senza azzuffarsi.-continuò la bionda.
-Oppure Selina che non gli punta un coltello alla gola,quella si che sarebbe pura utopia.-
-Voi due la smettete di parlare e state attenti alla lezione?-chiese la professoressa della loro nuova scuola.
-Ci scusi professoressa.-disse la biondina.
-Che questa sia l'ultima volta che vi sento parlare,altrimenti vi giocate il diploma.-
“Se sapesse che tutti e due potremmo essere i suoi nonni,immaginati la faccia.”disse il rasta continuando la conversazione con la bionda.
“Io potrei essere sua nonna,ma tu caro mio saresti di più un vecchio antenato.”a quel commento Tom la guardò torvo ed aggiunse:
“Appena torniamo a casa te la faccio pagare.”si leccò il piercing vicino al labbro.
“Mm non vedo l'ora...SexGot”gli fece l'occhiolino.
“E pensare che ti credevo una santarellina.”
“Tom se ero una santarellina non sarei resistita più di un giorno come vampiro.”

Intanto nella tenuta dei Tremere a Berlino,un Sergei abbastanza infuriato:
-Com'è possibile che non riusciate a trovare dei ragazzini insulsi che giocano a fare i vampiri?!?-
-Ti prego Sergei calmati,li troveremo,ti riporteremo Charity e..-
-Della biondina non mi interessa!!Quelli importanti sono il capo clan e Selina mi servono!!!-sembrò calmarsi,prese fiato e tornò a parlare tranquillamente con una delle sue guardie.
-C'è solo una soluzione..-
-Non vorrai mica liberare...-
Il russo annuì ed aggiunse:
-Non solo lo libereremo,ma faremo in modo che li scovi e che li uccida lui stesso.-
-Ma i piani?-
-Li cambiamo,infondo la cosa principale è eliminare il problema.-

Selina si svegliò si soprassalto,erano giorni che era preda di incubi spaventosi.
“Ironia della sorte,io stessa sono un incubo.”la ragazza era inquieta,sentiva che c'era qualcosa che non andava ed era preoccupata per Charity,avrebbe voluto mettersi in contatto con lei ma Bill le aveva detto esplicitamente che non potevano rischiare di essere trovati.
Improvvisamente un fruscio di tende la fece mettere allerta,la ragazza sibilò.
-Ehi calmati Sel,sono io..ho portato uno spuntino.-disse Bill mostrandole la sua preda.
-E' più difficile di quanto potessi immaginare.-disse la mora sedendosi sul letto.
-Ehi io ho avuto un secolo e passa per abituarmici,tu lo stai facendo si e no da due settimane,che pretendi?-
-Beh almeno questa volta non hai portato un ratto.-disse la ragazza storcendo il naso al solo pensiero.
-Ti è andata bene che ho preso una lepre,con il freddo che fa potevamo anche restare digiuni.-
“Ah dove sono gli umani quando servono..”sospirò la ragazza,il moro la guardò con un sopracciglio alzato.
-Che c'è che ho detto?-chiese la mora.
“Tu si che sei un'allieva con i fiocchi eh?”
La ragazza gli fece la linguaccia e dopo poco cominciarono a ridere.
“Va bene consumiamo questo “lauto” pasto e poi usciamo,sono stanca di marcire qui dentro.”
Così,dopo aver fatto quello che dovevano fare la mora andò nella sua stanza a prepararsi.
“Vorrei sapere come sta Charity.”
-Non preoccuparti lei sta bene.-la mora si voltò di colpo,si coprì velocemente.
-Non conosci la parola privacy?-
-Scusa è che..è un tatuaggio quello che vedo?-
-Kaulitz sono in reggiseno ti dispiace voltarti?-
-Ehi hai ripreso l'abitudine di chiamarmi Kaulitz?-
-Vuoi uscire o rimani ancora a guardare?-chiese nervosamente la mora,con un gesto fulmineo il ragazzo le si avvicinò e le cinse la vita con un braccio.
“Mi piacerebbe anche altro sai?”
“Ehi non si tocca maniaco.”disse Selina cercando di spostarsi,ma Bill le impedì ogni mossa.
-E' inutile che mi guardi così,non mi faccio fregare Bill.-
“Non è mia intenzione Selina”
-Fatti passare qualsiasi prurito ti sia venuto.-disse districandosi dalla presa del moro,spinse il ragazzo fuori dalla stanza e,chiudendo la porta,disse:
-Possibilmente la prossima volta evita di entrare Kaulitz.-
“Permalosa.”pensò il moro tornando in salotto ad aspettarla.
“Ti ho sentito.”
-Questa lettura del pensiero è a dir poco stressante.-sbuffò sedendosi sul divano.
“Chissà come sta Tom.”decise di uscire in strada e di chiamarlo.
-Ehi fratello.-
-Come va Tom?-
-Mm bene,e tu con la moretta te la stai spassando?-
“Sempre il solito.”
-Tomi potresti leggermente evitare di...-
-Ho capito,ti manda in bianco.-
-Tom!-riconobbe la voce di Charity.
-Ahia che ho detto?!?-
-A quanto ho capito state bene.-
-Bill come sta Selina?-
-Bene Charity,certo è un po' difficile renderla “vegetariana” ma..-
-Vegetariana?-
-Ti spiegherà Tom,adesso devo andare.-e concluse la chiamata,si voltò e vide Selina con le braccia incrociate.
-Non hai un telefono eh?-
-Ehm veramente io..-
-Forza Kaulitz,andiamo via di qui altrimenti impazzisco.-disse superandolo.
“Ah le donne.”
-Ti ho sentito Bill.-il moro le andò accanto ed insieme uscirono dalla proprietà,camminarono per le strade della gelida Mosca per un po' fin quando non arrivarono davanti ad un negozietto.
-Che ne dici diamo un'occhiata?-gli chiese la ragazza,Bill la guardò in modo scettico.
-Dai,visto che siamo qui,almeno dammi la possibilità di...-si bloccò di colpo.
-Che succede?-le chiese il moro.
La ragazza non rispose,sembrava caduta in uno stato di trance.
-Selina..-
-E' stato qui.-
-Cosa?-
-Questo è il fiume dove mi hai trovata.-disse la ragazza rattristandosi,il moro non aveva riconosciuto il posto al primo impatto,solo perché erano cambiate molte cose da allora..
-Bill andi...-il moro le bloccò la frase con un bacio.
“Vuoi finire male?”
“Qualcuno ci osserva,fai finta.”le disse,poco dopo si staccò da lei e le mise possessivamente un braccio sulle spalle.
“Credi che sia qualcuno di Sergei?”le chiese riprendendo a camminare.
“Non credo,loro non sanno che sono tornata a Mosca,credevano che avessi perso tutto.”
“Stiamo allerta lo stesso,non dobbiamo farci trovare da soli.”
“Se stiamo insieme però saremo dei facili bersagli..”
“Non credo,almeno se siamo in due mi sarà più facile tenerti d'occhio.”continuarono a camminare come se niente fosse e si fermarono in quel negozietto che prima aveva indicato.
“Comportiamoci da normali esseri umani.”disse Bill prendendola per mano ed intrecciando le dita della mora con le sue.
“Intendi come dei fidanzati?No perché è questo che stiamo dando a vedere Bill.”
“Perché hai proble...”i due furono interrotti da un anziano signore che si avvicinò e disse:
-Mio Dio,Selina sei proprio tu?-
La ragazza fece finta di niente e disse:
-Come scusi?-
-Selina Altberg,è un sogno..-
“Che succede?”
“Non lo so,non mi ricordo nemmeno di questo vecchio,anche se quegli occhi..”
-Scusa forse ti sto spaventando è che sei così identica ad una ragazza che conoscevo nel 1931.-
“Ho capito adesso...”
-In effetti le assomiglio,ma sono una sua nipote.-si giustificò la mora.
-Siete identiche,e quindi tu saresti...-
-Sono la nipote di Konstantin,Selina era una prozia.-
“E brava la nostra attrice.”
-Non riesco a crederci..-sparì momentaneamente nel retrobottega e ricomparve con una ragazzina di sei anni circa.
-Piccola Selena voglio presentarti la nipote del ragazzo che mi salvò da un brutto incontro tanti anni fa.-
“Non può essere!!”
-William Parker?-domandò la mora,il vecchio sentendo il suo nome alzò lo sguardo di scatto e chiese:
-Sai come mi chiamo?-sembrava stupito quanto la mora.
-Ehm,mio nonno mi raccontava spesso di lei.-si giustificò.
-Sai cara,è in onore della sorellina di tuo nonno se la mia nipotina si chiama così,era una ragazzina piena di vita e dal cuore grande,sono sicuro che hai preso tutto da loro,non solo fisicamente,sento che hai un grande cuore come lei.-disse il vecchio,Selina lo osservava da sotto gli occhiali scuri.
-In effetti questa ragazza ha un cuore molto grande,da come avete descritto la sua prozia è come se fosse proprio lei.-disse il moro intromettendosi nella conversazione.
“Ma sei diventato matto?!?”
-Allora stai ben attento a non ferirla ragazzo.-
-Ehm mi scusi ma adesso dovremmo andare...-disse la mora cercando di sbrogliare la situazione.
-Oh vi prego restate a pranzo da noi,mi farebbe davvero piacere se..-
-Mi scusi ma abbiamo un po' di cose da fare,magari verremo a trovarvi presto.-disse il moro stringendo la mano del vecchio,poi si abbassò e prese la mano della piccola:
-Buona giornata principessa.-disse facendole l'inchino,la bimba sorrise e fece una piccola riverenza.
Uscirono dal negozio e si incamminarono verso il rifugio.
-Quindi quell'uomo conosceva te e tuo fratello?-
-Già,William era il miglior amico di Konstantin.-
-E da cosa l'ha salvato?-
-Da alcuni teppisti che volevano fargli la pelle,quel giorno mio fratello mi portò a fare un giro,tanto per evitare di farmi rimanere chiusa in casa,a quel tempo ero già malata e rimanevo sempre a letto.-
-Eri malata?-
-Si,vedi il giorno che mi hai ripescata dal fiume ero andata con i miei,ed ero su una sedia a rotelle,l'unica cosa che poteva farmi muovere,avevo litigato con i miei genitori che cercavano di rassicurarmi del fatto che un giorno avrei ripreso a camminare,gli avevo urlato contro e non volevo ascoltarli,la malattia era progredita tanto da danneggiarmi il midollo spinale e avevo sentito il dottore che ne parlava con mio padre,disse che non sarei più potuta tornare a camminare e che mi sarebbe stato difficile guarire del tutto,in un certo senso se non fosse stato per la trasformazione in vampiro sarei morta a 17 anni.-
Era la prima volta che la ragazza parlava della sua malattia con qualcun altro,solamente suo fratello e Charity sapevano della gravità della situazione eppure non le facevano mancare nulla.
-Ero infuriata e spinsi la sedia a rotelle fino alla riva del fiume,ma c'era del ghiaccio e le ruote iniziarono a slittare,è così che sono caduta nel fiume e poi...beh il resto della storia lo sai.-concluse la ragazza,senza rendersene conto erano arrivati nella proprietà dove si rifugiavano,entrarono e Bill le chiese:
-Due settimane fa,quando c'è stata quell'aggressione avevi intenzione di venire qui vero?-
-Già,vedi questa era la mia casa prima di...era qui che vivevo quand'ero umana.-confessò.
-Per questo ti muovi in un modo tanto sicuro qui dentro.-
-Si,vedi la stanza dove dormi tu era la camera dei miei genitori...-
-Mentre quella dove dormi tu era di tuo fratello vero?-a quella domanda la mora annuì,era tornata malinconica e a Bill non piaceva vederla in quello stato,nelle due settimane che avevano passato insieme aveva imparato a conoscere un po' del suo carattere,non era la ragazza cinica e spietata che aveva incontrato a Berlino,era una ragazza fragile,che aveva il cuore indurito per colpa degli eventi,solo allora il moro si rese conto del come mai fossero così affiatati,erano praticamente uguali.
-Sai quando sono stato trasformato anch'io ero malato.-iniziò il ragazzo,si mise a sedere sul divano e la ragazza lo raggiunse.
-Vedi la mia corporatura era molto più fragile,fin da quando ero piccolo mi ammalavo spesso e quindi i miei genitori decisero che era meglio tenermi segregato in casa,piuttosto che andarmene girando con Tom...-
-Più o meno in che periodo era?-chiese la ragazza.
-Oh cara la mia Selina,non solo tu non eri ancora nata,ma anche i nonni dei tuoi genitori non lo erano,ho il corpo di un diciottenne ma,a dire la verità,ho circa duecento anni.-la ragazza spalancò gli occhi,lei ne aveva più o meno ottantaquattro...
-Vedi io e Tom non andavamo mai d'accordo,ero arrabbiato con lui perché poteva uscire e andare a divertirsi,mentre io avevo solo i miei studi,mi avevano pagato un istitutore privato e quindi non mi muovevo mai dalla mia stanza,litigavo spesso con Tom,che cercava di farmi uscire con lui,anche solo per prendere un po' di luce ma era proibito.-
Era maledettamente interessata alla storia ed il moro lo aveva capito.
-Un giorno Tom si presentò con un nuovo amico,disse che era arrivato da lontano e convinse i nostri genitori ad ospitarlo,era molto misterioso ed in un certo senso era come se fosse irresistibile..-
-Tipica caratteristica dei vampiri.-aggiunse la ragazza.
-Già,ero particolarmente attratto da quella persona,non per l'aspetto ma per l'arguzia che aveva,era molto intelligente e mi incuriosì molto,una notte decisi di andare a dare un'occhiata nelle stanze del nostro ospite e trovai degli oggetti molto strani...-
-Del tipo?-chiese la ragazza appoggiando la testa sui pugni chiusi.
-Ti interessa molto eh?-chiese il moro ridendo.
-Ehi finalmente parli un po' di te,è logico che voglio ascoltare tutto per filo e per segno-il ragazzo scosse la testa e riprese il suo racconto:
-Dicevo,trovai degli oggetti molto strani ed alcuni libri,ogni notte ne prendevo e ne restituivo uno sperando di non essere colto in flagrante ma,una notte vidi una cosa che mi traumatizzò non poco...-
La ragazza era ancora più attenta di prima...
-Sai non ho voglia di raccontartelo.-stava per alzarsi ma la ragazza gli si mise a cavalcioni e,guardandolo negli occhi,disse:
-Tu non ti muovi da qui fin quando non mi hai detto tutto!-
-Sei proprio decisa a sentire questa storia?-
-Quant'è vero che mi chiamo Selina Altberg.-la ragazza stava per tornare a sedersi sul divano,ma il moro la tenne ferma per i fianchi e riprese a parlare:
-Quella notte vidi Tom riverso sul pavimento in una pozza di sangue,vidi che aveva due buchi profondi sul collo,mi avvicinai a lui preoccupato,ero così disperato che non riuscii nemmeno a chiamare i servitori per farmi aiutare,lo portai fuori dalla stanza di quell'uomo e lo portai in camera nostra,non so come ma riuscii a metterlo a letto e gli medicai le ferite. Il giorno dopo Tom era completamente guarito ed era anche più agile di prima,capii che qualcosa non andava ma non sapevo di preciso cosa,non ho mai creduto alle voci dei popolani sull'esistenza di esseri che per vivere si nutrissero del sangue degli umani,per me era pura eresia,ma il repentino cambiamento di Tom mi fece sospettare che fosse dovuto a qualche specie di stregoneria o cose simili,iniziai così a documentarmi,ma più il tempo passava e più la mia malattia progrediva,in pochi mesi rimasi del tutto paralizzato odiandomi per non aver prestato attenzione alla mia salute,preoccupandomi più a capire cosa fosse successo a Tom...-
-Continua...-
-Una notte sentii il medico che parlava con nostro padre e gli disse che doveva ringraziare il cielo se riuscivo a superare la notte,mio padre era così disperato e mia madre sembrava assente,in un certo senso è impazzita pensando che fosse stata sua la colpa della mia salute così fragile,ma a quel tempo non esisteva nemmeno la cura per un raffreddore... Così,l'ultima notte,Tom e quel suo amico entrarono nelle mie stanze,stavo dormendo profondamente,ma quel dolore che ho sentito lo ricordo proprio come se fosse adesso,quando Wolfgang mi morse mi svegliai preda di un dolore lancinante,vidi Tom al suo fianco e gli dissi di aiutarmi,ma si avvicino e tenendomi la mano disse: “Passerà presto fratello,non preoccuparti,tra poco tornerai anche a camminare.” ovviamente non gli credevo e lo odiai ancora per avermi lasciato in pasto a quel mostro...il dolore fu tale che svenni e mi risvegliai il giorno dopo,sentivo di avere una grande forza,riuscii ad alzarmi dal letto ed uscii dalla tenuta,Tom era con nostro padre ad allenarsi ed io li raggiunsi,ovviamente mio padre iniziò a strepitare,urlava che ero troppo debole per rimanere fuori,avevo un desiderio enorme di provare che si sbagliava,che stavo bene andai nella sua direzione e gli presi la spada....-

Duecento anni prima..

-Bene bene,adesso vorresti sfidarmi eh fratello?-
-L'hai detto tu che avrei dovuto provare a tirare di spada.-
-Fammi vedere cosa sai fare.-
-Ragazzo ti prego fermati ti sentirai male,torna a letto..-
-Non sono mai stato meglio...padre..-
Iniziarono a combattere e l'agilità del moro era quasi uguale a quella di una pantera,il padre dei due giovani rimase scioccato dalla bravura del figlio...
“Allora fratello mio,come ci si sente ad essere fuori da quelle stanze polverose?”
“Mai stato meglio caro gemello,sento che potrei anche...”
“Vedi è questa la tua nuova vita,vivremo per sempre oltre la fine del mondo.”
“No caro Tomas,noi lo possiederemo..”

-Quindi i tuoi non si sono spaventati per la tua guarigione improvvisa?-chiese stupita la ragazza
-No,credevano che fosse un dono di Dio,che fosse un miracolo,ma ben presto dovemmo andarcene noi di nostra spontanea volontà,erano passati tre anni ma io e Tom non eravamo invecchiati nemmeno di un secondo,non dovevamo destare sospetti,così ci trasferimmo in due parti diverse del mondo.
Tom rimase in Germania,lontano dai nostri genitori ed io..-
-E tu invece ti sei trasferito in Russia...-
-Si,ma quando ti ho trovata nel fiume ero già deciso a tornare in Germania da Tom,intanto si erano aggregati al nostro clan anche Georg e Gustav...-
-Sai Bill,credo proprio che tu sia stato quello fortunato e che a me invece sia andato tutto storto.-disse la ragazza..
-Come scusa?-
-Beh vediamo i tuoi hanno pensato che fosse stato un miracolo quella tua guarigione,i miei invece scapparono a gambe elevate gridando “Al mostro.” tu hai avuto degli amici ed un fratello che ti hanno aiutato,mentre io l'ho seppellito due anni fa e ho dovuto guardare mentre veniva fatto fuori...insomma a te sono tutte rose e fiori e a me rimane solo merda.-si alzò spazientita,il ragazzo ci rimase di sasso sentendo le sue parole.
-Selina hai ancora Charity e adesso hai i ragazzi e...-si fermò di colpo.
-E cosa...-fece lei sospirando stancamente.
-E me,non credere che ti lascerò così..-
“L'hai già fatto una volta,perché dovrei fidarmi completamente di te?”disse prima di sparire nell'oscurità..
“Ed io che non mi ero nemmeno reso conto di quanto fosse tardi,comunque devo andare a cercarla.”
Il moro uscì dal palazzo dove si rifugiavano ed andò a cercare Selina.

“Lo so che ho Charity,so che non mi lascerà ma ho paura lo stesso,ho il terrore che Sergei la trovi,che la uccida così come ha fatto con la mia famiglia,così come ha..”
-Selina..-la mora sentì un sussurro alle sue spalle,si voltò appena riconobbe la voce del ragazzo,lo guardò con occhi spalancati.
-N-non è p-possibile t-tu sei..-
-Piccola mia sono io.-disse il ragazzo avvicinandosi
-NO!-esclamò la mora indietreggiando.
-T-tu sei m-morto,S-Sergei ti ha eliminato.-
-Ho usato uno stratagemma.-
-Tu sei morto davanti ai miei occhi.-
-Selina era un'illusione..-
-STA LONTANO DA ME!-urlò la ragazza.
-Selina sono io,Konstantin.-
“Non è lui,non è lui..”
-Non sei mio fratello,lui è bruciato davanti ai miei occhi,non sei lui.-ormai la mora era in stato catatonico,era vulnerabile.
-Sel non ti mentirei mai.-
-TU NON SEI KONSTANTIN!-sibilò ferocemente la mora.
-Ho sviluppato i miei poteri e questo non è andato giù a Sergei,per questo ha provato ad eliminarmi,ho dovuto farti credere di essere morto,ma sono davvero io.-
-N-no..-
-Selina guardami.-
-Non voglio.-
-Selina,lo sai che sono io.-
-MIO FRATELLO E' MORTO!-urlò aggredendo il ragazzo,il ragazzo cominciò a difendersi dagli attacchi della mora che,dopo un po',si trovò bloccata a terra.
Il ragazzo si alzò la manica sinistra e disse:
-Ora mi credi?-
Selina guardò stupita il segno che aveva il ragazzo sull'avambraccio.
-N-non è possibile,s-sei d-davvero..-
Konstantin si alzò e tirò su la ragazza.
-Si piccola sono davvero io.-
  
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