"Piccola mia,i Malefici non sono quelli che credi...tu ti illudi dicendo che uno di loro sia diverso,ma non è così...e mai lo sarà!Ricordalo,piccola mia!"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per Leon i giorni passarono velocemente tra gli allenamenti,la scuola e i compiti.Ma ne valse la pena e di questo si accorse il sabato,ossia il giorno prima della sfida.Dopo i soliti allenamenti Pierre gli fece una proposta che Leon non potè rifiutare. -Leon che ne pensi di provare a battere me?- -Ne sei sicuro?- -Certo puoi farcela…- -Ok- Si misero in posizione e il duello cominciò.Candy osservava che le spade che si avvicinavano e si allontanavano,si scontravano e si riunivano senza fermarsi un secondo.Erano così veloci che non si riuscivano a distinguere i due fioretti.Continuarono così per una decina di minuti ma a Candy sembrarono un’eternità.Era troppo ansiosa di sapere chi avrebbe vinto. Improvvisamente il braccio di Pierre si indebolì e Leon riuscì a vincere il duello senza fatica. -Si…ho vinto…!Sono grande!!- Candy però non esultò insieme a Leon e aspettò che se andasse per parlare con Pierre. -Lo hai lasciato vincere vero?- -Si…ma mi ha tenuto testa per molto tempo ed è già qualcosa…- -Sicuro che domani vincerà?- -Si…non avrebbe potuto mai vincere contro di me…mi sono allenato per tanti anni…è impossibile!Fidati domani vincerà!- -Lo spero- Si era fatta ormai sera e Leon era steso sul suo letto a pensare.Aveva battuto suo padre,il miglior giocatore della scuola e con soltanto una settimana di allenamento! -Sono davvero bravo!- Poi pensò attentamente a ciò che era successo.Era in difficoltà…e poi dopo qualche momento aveva vinto.Ora era tutto chiaro:suo padre lo aveva lasciato vincere! -Non può essere!!E allora perderò!!- Tutto il sonno e l’entusiasmo che aveva svanirono.Erano già le unici e lui era steso sul materasso ad occhi sbarrati.Inoltre gli venne un forte mal di pancia.Sentiva di non stare bene.Sentiva un peso molto grande nello stomaco e questo peso si chiamava paura. C’era una sola soluzione.Uscì dalla stanza e bussò fuori alla porta della camera da letto di Pierre. -Posso entrare?- -Certo…Che cosa c’è?- -Non riesco a dormire…- -Preoccupato per domani vero?Dai siediti qui!- Leon si sedette sul letto insieme a suo padre e disse:-Mi hai lasciato vincere…perché lo hai fatto?- -Perché così avresti avuto fiducia in te stesso…- -Bè ora non ce l’ho!- -Ma prima si…allora Leon hai fatto tutto il possibile…e se perderai ti giuro che farò tutto il possibile affichè tu resti in questa scuola!- -Ok…-disse un po’ rincuorato -Sapere che domani ci sarà anche tua madre ti rende più tranquillo?- -Un po’!- -Vedrai che andrà tutto bene- Leon si sdraiò accanto a suo padre e chiuse gli occhi,ma subito dopo li riaprì. -Tu hai mai perso?-gli chiese -Mmmm…no…ma una volta…ho perso in un torneo di tennis che si svolgeva a Los Angeles…- -E come mai?- -Bè avevo la testa da un’altra parte e quindi ho perso…ma a te non accadrà- -Vanilla mi ha detto che hai battuto mamma- -Ah si è vero…lei voleva entrare nella squadra di scherma e io le ho proposto una sfida:se lei avesse vinto sarebbe entrata nella squadra e le avrei dato un bacio- -Ma non era giusto…lei non aveva mai giocato!- -E infatti io le ho dato un vantaggio!Avrei usato solo la mano sinistra…- -E ha perso ugualmente?- -Si…e alla fine l’hai baciata?- -Bè mi sarebbe piaciuto…ma lei non l’ha voluto!- -Hai un po’ di sonno in più?-chiese Pierre -No…- -Ho io la soluzione!-esclamò come preso da un’illuminazione Con uno schiocco delle dita fece riempire la stanza di mille stelle che fluttuavano.Le stelle brillavano nella stanza buia illuminando tutto. -Wow come facevi quando da piccolo non volevo dormire!- -Allora te lo ricordi?- -Certo…mi piaceva molto e mi piace ancora!- Dopo un paio di minuti Leon chiuse gli occhi e si addormentò pensando che forse suo padre non era tanto male. Leon era in un luogo che non aveva mia visto prima.Era tutto celeste intorno a lui e avvertiva una sensazione di freddo. Istintivamente cercò di ripararsi dal freddo ma non ci riuscì. Una ragazza davanti a lui,materializzatasi dal nulla, con i suoi capelli rossi raccolti in due codini e dai meravigliosi occhi verdi svenì.Lui la prese al volo e notò che il suo cuore fluttuava sopra di lei. -Qualcuno le sta sottraendo il cuore!- Si voltò dall’altra parte per capire chi fosse,ma non vide nessuno. Improvvisamente lo scenario cambiò.Erano in una sala del Palazzo di Extramondo.La ragazza che aveva tra le braccia era scomparsa e al suo posto c’era sua madre. -Mamma…- -Te l’ho detto che ho rischiato di morire sulla Terra- -Ma chi è stato?-chiese Leon Chocola abbassò lo sguardo con un volto deluso e frustrato. -Chi è stato?- Lei si accasciò a terra.Era evidente che ricordare le faceva molto male. -E’ stato papà?-chiese avvicinandosi cauto. Chocola lo guardò e abbassò lo sguardo. Una luce li avvolse e Leon si ritrovò sul letto steso accanto a Pierre. -E’ soltanto un sogno!-esclamò cercando di calmarsi -E’ soltanto un sogno!- Questo è il 50esimo capitolo!!Mi sto commuovendo!!Sono felice che voi mi abbiate seguito e sostenuta per tutto questo tempo!!Un ringraziamento speciale va a Remedios la bella(che nonostante sia in vacanza…continua a seguirmi…grazie!!<3), a _Kirakishou_(che toranata dalla vacanza ha letto tutti I miei cap in un pomeriggio),yuuki_love, baby ceres,kiara0,Blue Dream, Diamond_e a tutti gli altri per la vostra pazienza e costanza! Grazie di cuore! <3