,ALLEGRIA.
A
NATALE NELLA VIA
C’è
UNA GRANDE ALLEGRIA,
LUCI,
ADDOBBI E STELLINE,
TANTI
BALOCCHI NELLE VETRINE,
PICCOLI
ABETI DAI RAMI IMBIANCATI,
FIOCCHI
DI NEVE TUTTI GHIACCIATI
E
UN
BABBO NATALE DA FOTOGRAFIA
PER
UNA FESTA IN COMPAGNIA.
Era arrivato al Manor in un secondo, dopo essere letteralmente scappato dall’allegria di casa Weasley.
Si
tolse con un gesto
secco il mantello, lanciandolo sul grande divano in pelle nera che
abbelliva la
sala d’inverno della sua immensa e fredda dimora. Avvolto nel
silenzio, si
sentiva bene, per la prima volta quella sera. Stava bene; ma era una
bugia, da
molto tempo non era in pace nemmeno nella sua casa natia.
Sbottonò con una
calma disarmante le maniche della camicia che gli fasciava il busto,
riavvolgendole
fino al gomito, accese poi, con un movimento deciso della bacchetta il
fuoco e
si diresse verso l’angolo bar per versarsi da bere.
Socchiuse
gli occhi un attimo, decidendo quale liquido
alcolico fosse il più indicato per dimenticare la serata,
scegliendo il whisky
incendiario più pregiato, che la sua distilleria personale
conteneva.
Prese
il bicchiere in fine cristallo di Boemia dal lungo
stelo con le sue sottili e lunghe dita bianche, versò il
liquore, scaldando poi
il cristallo tra le mani. Successivamente lo portò prima al
naso per inebriarsi
di quel profumo, cercando di scacciare così, quello di
Hermione che ancora si
insinuava nella sua testa.
Rimase
un secondo in quella posizione prima di incominciare
a sorseggiare la bevanda, che man mano che scorreva nella gola lo
scaldava.
-che
ti ho fatto?- chiese la sua voce. La voce della
donna che anche nei pensieri lo stava perseguitando, ma sbagliava Draco
convincendosi
di questo e sbuffando infastidito, cercò di scacciare dalla
mente quella voce.
-Cazzo
Draco, guardami!- disse ancora Hermione facendo
sollevare lo sguardo al biondo che la guardò stupito. Non si
aspettava di
ritrovarsela ancora di fronte, almeno non quella notte, dopo pochi
minuti in
cui se
n’era andato via dai Weasley per scappare da lei.
Non
riuscì a parlare ma i pensieri si susseguirono
febbrili: come aveva fatto ad entrare, come aveva fatto a superare le
barriere
del manor, come aveva fatto a rinunciare a quella donna senza provare
nemmeno
per un attimo a lottare per conquistarla.
-Draco-
lo incitò la riccia avanzando verso di lui
incurante dello sguardo vuoto con cui il biondo la guardava.
-che
vuoi?- chiese infine sforzandosi di reagire a quella
presenza.
-voglio
chiarire con te.-
-Non
vi è nulla da chiarire- rispose stizzito Draco
evitando di guardarla in viso e superandola per andarsi a sedere nella
sua
poltrona preferita di fianco al camino di marmo bianco, unica nota
candida in
quella stanza cupa.
-Io
invece-, disse Hermione girandosi offesa verso il
biondo – ho voglia di chiarire quello che per te non
è nulla-. riprese.
-che
noia Granger, ma non hai di meglio da fare all’una
di notte nella notte di Natale, che rompere al sottoscritto-
Hermione
boccheggiò un attimo, scossa dalle parole che il
biondo le aveva rivolto, non la chiamava Granger da anni, evitava di
guardarla
e ne era certa, aveva fatto un’allusione sul tempo che
sprecava in quel momento
a trovarsi lì invece che con qualcun altro.
-Da
quando sono tornata ad essere solo la Granger per te?-
Draco
rise freddamente buttando giù un generoso sorso di whisky,
-per
quando mi riguarda sei sempre stata "la Granger", è il
tuo cognome se non sbaglio-rispose freddo.
-spiritoso-
disse la riccia avvicinandosi a lui
-voglio
sapere che ti ho fatto Draco, mi eviti, mi
rivolgi la parola solo se sono io a parlarti. Parli per monosillabi e
non mi
guardi-
-non
pensavo di essere importante a tal punto, sei un po’
troppo egocentrica Granger-
-smettila
di chiamarmi per cognome e guardami in viso
quando ti parlo-.
-non
sei nelle condizioni giuste per venire qua e
rimproverarmi, non sono un bambino, siamo a casa mia e non ti devo
alcun che-
disse Draco infervorandosi guardandola finalmente.
La
riccia rimase spiazzata dal tono e dai modi del biondo.
Era arrabbiato, con lei era più che evidente.
Incurante
del pericolo, come solo una Grifondoro puo
essere, gli si avvicinò ancora cercando di scrutare nei suoi
occhi grigi che un
tempo la guardavano sereni, cosa passasse nella mente di
quell’emblematico
ragazzo.
Tempesta
ecco quello che dicevano quei grigi occhi.
-Draco-
disse sfiorandogli il braccio con la punta delle
dita, rimanendo stupita nel sentire il calore del suo corpo.
L’uomo si bloccò
da prima bloccato per quel piccolo contato, riprendendosi poi come in
un turbine
di emozioni, assottigliò gli occhi guardandola cattivo.
-Non
ho voglia di sprecare il mio tempo con inutili
chiacchiere con te- disse acido. – dovresti essere a casa tua
a farti sbattere
dal tuo perfetto fidanzato- Draco si ritrovò in un lampo il
viso bruciare e
cinque dita stampate sopra.
E
non trovò di meglio da fare che afferrarle
il braccio
-come
osi-disse sibilando tutto la sua rabbia piu per
quello che quella donna le causava che per quello schiaffo
-come
osi tu trattarmi in questo modo noi siamo amici-rispose
la Granger.
-cazzo
Granger io non sono tuo amico io … - cerco di dire
qualcosa ma non gli veniva nulla tranne che dirle quello che da qualche
tempo
il suo cuore celava al suo interno.
Lei
lo guardò cercando di leggere le sue emozioni
scrutando il viso, mentre lui le lasciava il braccio e si risedeva
scompostamente sulla poltrona.
-la
mia vita non è perfetta- disse la riccia sedendosi
sul tappeto – il mio fidanzato è dolce, premuroso,
gentile, amabile ma non m’interessa.
Io non ne sono innamorata-
Draco
sollevò il sopracciglio stupito dalle parole della
ragazza.
-allora
perché ne parli come fosse il principe azzurro
della fiabe babbane- sbiascicò il biondo.
-perché
magari qualcuno a cui tengo veramente, mi guardi
per una volta come una donna e non come un cervello-
-Granger,
Weasley si è sposato un po di tempo fa se
volevi prendertelo potevi pensarci prima- la interruppe Draco.
-non
parlo di Ron, Draco, smettila di insinuare cavolate-
-allora
non so di cosa tu stia parlando-
-sto
parlando di noi Draco. Noi! hai presente- disse
gesticolando come suo solito.
-non
esiste un noi-la interruppe il biondo.
-certo
perché tu rifiuti di crearlo un noi-
-che
cazzo vuoi Granger, perché sei venuta qui?-chiese
-per
te Malfoy, sono venuta per te- rispose lei guardando
l’uomo di fronte a se, che continuava a non degnarla di mezzo
sguardo.
-vattene-
disse sollevando di un tono la voce.
-no-rispose
battagliera.
-stai
dicendo una marea di cazzate, se non lo reggi
l’alcol; non bere-
-Sono
lucidissima-
-se
fossi lucida non diresti tutte queste assurdità-
-Quali
assurdità Draco? dire che mi eviti, che sei freddo
con me, che non mi guardi in faccia non sono certo cretinate ma la pura
verità.
Come è la pura verità che da un anno che sei
freddo con me, da un anno il
nostro rapporto è cambiato.
Da
quelle vacanze in montagna, il nostro rapporto è
cambiato, tu sei cambiato. Sembra che il ghiaccio dei tuoi occhi abbia
assembrato anche il tuo cuore-
-stai
dicendo solo cretinate- disse ancora. Si stava
ripetendo e questo era un brutto segno, lo stava facendo confondere.Il
suo
profumo era colpa del suo profumo.
-
ho cercato di starti lontana, come diceva Ginny, mi
sono fatta piacere uno di cui non mi frega niente come mi aveva
consigliato
Pansy. È tutto vano, ogni cosa che faccio è vana,
poiché non riesco a togliermi
i tuoi occhi dalla testa, non riesco a togliermi te dal cuore- disse la
riccia
battendosi il petto.
A
Draco cadde il bicchiere dalle mani,frantumandosi a terra. Incredulo
nel sentirla parlare così. Lei provava per lui le stesse
emozioni, gli stessi
sentimenti.
Cercò
di ricomporsi ma non riuscì a dire mezza frase, era
come impallato, stregato da quegli occhi che lo guardavano.
-Io-
disse provando a spiaccicare qualcosa per liberarsi
di lei, per scacciarla ancora.
-Lo
so tu non provi per me le stesse cose, sono una stupida,
una donnicciola cretina, una lurida mezzosangue per giunta-
Disse
asciugandosi una lacrima che solitaria aveva deciso
di scivolare via dai suoi occhi.
-Io
non posso-
Disse
infine Draco.
-Immaginavo,
sai, lo dicevo a Pansy che non potevi mai
innamorarti di una donna inutile come me-
A
Draco Bruciò il cuore quando la sentì pronunciare
quelle parole, si inchino su di lei sedendosi anch’egli sul
tappeto verde cupo
su cui la riccia era seduta. La guardò un attimo prima di
affondare le lunghe
dita tra i morbidi capelli ricci. Hermione lo guardò
spalancando i grandi occhi
color cioccolato.
-è
uno sbaglio- disse Draco quasi sussurrando – io
distruggo tutto quello che di bello mi succede non posso, non voglio
macchiarti
con queste mani sporche- concluse il biondo sfiorando il naso di
Hermione con
il suo godendo del profumo che la giovane donna emanava.
-io
ti voglio, io ti desidero Draco- rispose lei
ritrovando negli occhi dell’uomo quella dolcezza che da tempo
non vedeva.
-Ho
paura- disse lui ammettendo per la prima volta una
sua debolezza
Lei
sorrise dolcemente sollevando il mento per baciargli
il naso.
-Anche
io, ma non puoi privarmi del tuo amore senza
almeno tentare. Perché vuoi tentare Draco, vero?- chiese
speranzosa Hermione.
-
credo di essere con le spalle al muro- rispose il
biondo.
Lei
non aspettò nemmeno che finisse la frase poggiò
delicatamente le sue labbra su quelle del biondo, alcol e menta si
mischiavano
facendola rabbrividire per quel contatto mentre lui continuava ad
accarezzarle
i capelli.
Draco
insinuò la sua lingua tra le labbra della ragazza
incominciando con lei una sensuale danza, il bacio si fece sempre piu
intenso
deciso. Lei li accarezzava le possenti spalle, lui le afferrava i
fianchi
riducendo le distanze tra di loro.
Si
staccarono un poco riperdendosi uno negli occhi dell’altro.
-credo
che la fase della conoscenza la si può saltare-
disse Hermione maliziosa facendo ridere Draco.
-da
quando sei così disinibita- le sussurrò il biondo
nell’orecchio
mentre con la bocca riponeva numerosi baci dal collo alla clavicola.
-uhm,
da sempre- rispose lei sospirando un poco quando il
ragazzo le abbassava la lampo del vestito.
-bene
perché non riuscirei a trattenermi ancora- rispose
distendendosi accanto al corpo della ragazza stringendola tra le
braccia e
disponendola sopra di se.
Hermione si lasciò cullare dalle carezze dell’uomo che desiderava e amava da tempo, sentendosi finalmente bene. Draco la sentiva ansimare e strusciarsi su di lui, facendolo eccitare.
Hermione si accorse che il ragazzo era ancora vestito e scostandosi di lato ponendosi poi alle sue spalle gli sfilò la camicia accarezzando le spalle e massaggiandogli il collo, si alzò poi in piedi offrendogli la mano per farlo sollevare, non era in imbarazzo nel mostrarsi a lui in sola biancheria.
Aveva sognato quel momento da anni da quando si accorse che per lei, Draco Malfoy, non era solo un collega con il quale si trovava a meraviglia ma un uomo che le aveva rubato il cuore, l’anima.
Draco
raccolse il suo invito sollevandosi dal tappeto osservando con
circospezione
ogni lembo di pelle donna, Hermione sorrise mentre con gesti secchi e
allo
stesso tempo sensuali sganciava i pantaloni sfilandoli poi con
bramosia. Si fermò
per poterlo guardare meglio quando anche il biondo si
ritrovò con la sola
biancheria.
Non
l’aveva mai visto in quelle vesti, Draco aveva un corpo
da urlo, un autentica statua gli sfiorò con le dita prima i
pettorali
muscolosi, poi lo sterno infine gli addominali.
Sollevando
infine lo sguardo per rincontrare gli occhi di
lui che la guardava con desiderio.
-Ho
sognato per anni questo momento- disse Draco. – ma le
emozioni che provo ora non si avvicinano nemmeno lontanamente a quelle
vuote
dei miei sogni.
Sei
bellissima Hermione- concluse Draco riducendo le
distanze tra di loro. Prese così a baciarla con ardore,
quelle labbra le aveva
desiderate e ancora sembrava tutto irreale tutto magico, le
sfiorò il seno che
per tanto tempo aveva sperato di accarezzare godendo di quel contatto
tanto
intimo.
-Ti
amo- disse lei temendo di averlo turbato, ma quella
sua dichiarazione fece solo accelerare le loro effusioni amorose. Draco
la
prese su per le braccia e si smaterializzò nella sua stanza
da letto.
Le
sganciò il reggiseno, sfilando poi le mutandine, la
guardò, mentre lei con occhi languidi lo osservava in tutti
i gesti che faceva.
Gli
si coricò sopra cercando di non far peso su di lei
-dimmi
se sono pesante e mi sposto-
-non
osare spostarti da questa posizione – disse Hermione.
Draco sorrise mentre si posizionò dentro di lei Hermione socchiuse gli occhi inarcando la schiena Draco a quel gesto decise si cominciare a spingere in lei. Leggere furono le prime spinte per non turbare il corpo della ragazza, che incominciò ad accompagnare le spinte del biondo.
I mormorii e i
sospiri della riccia si fecero presenti, e Draco aumentò
l’andatura, le spinte
da dolci divennero più ritmate più penetranti.
Hermione afferrò nel turbine del
piacere le spalle del biondo invitandolo a velocizzare la penetrazione,
le
spinte si fecero decise.
La
prima gli fece sospirare mentre i loro occhi si
continuavano a guardare, l’amore che provavano uno per
l’altro trasudava da
quell’atto.
La seconda, li
fece ansimare il loro desiderio era evidente si volevano, si
desideravano si
conoscevano nell’atto più intimo.
La
terza, li portò all'estasi, facendo
urlare contemporaneamente
i loro nomi.
-Draco-
mormorò ansimante Hermione.
-Hermione-
grido Draco riversando il suo seme nel grembo
della donna.
Rimasero
per minuti, ore in quella posizione.
-Buon
Natale Amore- disse Draco ritrovando la parola.
-Buon
Natale anche a te- disse baciandolo – uomo che
voleva privarmi di tutto questo- continuò canzonandolo la
riccia.
-sai
che non sei simpatica-disse il biondo sollevando gli occhi verso il
soffitto evitando di guardare la ragazza, imbarazzato per essersi
privato di lei per cossi tanto tempo
-uhm
si lo so- rispose facendolo ridere.
Era stato uno stupido, ma ora non se la sarebbe mai più
lasciata scappare quella sarebbe stata la sua donna per sempre.
L’allegria
del Natale riecheggiava dopo anni nel grande
manor dei Malfoy. La letizia di una vita nuova, una vita
d’amore con la donna
del suo cuore faceva brillare di nuova luce lo stemma che predominava
la grande
stanza patronale.
-Benvenuta
nella tua nuova casa futura Lady Malfoy- disse
Draco riprendendo a baciare Hermione che spalancò la bocca
dallo stupore.
Quella
fu, infatti, la prima notte che passarono insieme
ma non fu l’ultima molte altre ne arrivarono.
Draco
e Hermione si sposarono esattamente un anno dopo,
alla vigilia di Natale, molti bambini allietarono la loro unione che
ancora
oggi a distanza di venticinque anni continua ad essere salda.
L’amore
vero non si scioglie, con il tempo si rafforza.
e sul blog.