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Autore: mikilily    23/12/2011    10 recensioni
Dramione Natalizia...Immaginate la cena della vigilia in cui dei colleghi, degli amici si riuniscono per festeggiare. Immaginate delle coppie. come Ron-Luna, Ginny- Blaise e Pansy Harry ecco non parlerò di loro... ma dello scompenso che Hermione Granger causa a Draco Malfoy.
Il titolo è forviante, almeno non ci sta molto bene con il primo capitolo, ma migliorerà lo giuro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Luna/Ron
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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,ALLEGRIA.

A NATALE NELLA VIA

C’è UNA GRANDE ALLEGRIA,

LUCI, ADDOBBI E STELLINE,

TANTI BALOCCHI NELLE VETRINE,

PICCOLI ABETI DAI RAMI IMBIANCATI,

FIOCCHI DI NEVE TUTTI GHIACCIATI

E UN BABBO NATALE DA FOTOGRAFIA

PER UNA FESTA IN COMPAGNIA.


Era arrivato al Manor in un secondo, dopo essere letteralmente scappato dall’allegria di casa Weasley.

Si tolse con un gesto secco il mantello, lanciandolo sul grande divano in pelle nera che abbelliva la sala d’inverno della sua immensa e fredda dimora. Avvolto nel silenzio, si sentiva bene, per la prima volta quella sera. Stava bene; ma era una bugia, da molto tempo non era in pace nemmeno nella sua casa natia.

Sbottonò con una calma disarmante le maniche della camicia che gli fasciava il busto, riavvolgendole fino al gomito, accese poi, con un movimento deciso della bacchetta il fuoco e si diresse verso l’angolo bar per versarsi da bere.

Socchiuse gli occhi un attimo, decidendo quale liquido alcolico fosse il più indicato per dimenticare la serata, scegliendo il whisky incendiario più pregiato, che la sua distilleria personale conteneva.

Prese il bicchiere in fine cristallo di Boemia dal lungo stelo con le sue sottili e lunghe dita bianche, versò il liquore, scaldando poi il cristallo tra le mani. Successivamente lo portò prima al naso per inebriarsi di quel profumo, cercando di scacciare così, quello di Hermione che ancora si insinuava nella sua testa.

Rimase un secondo in quella posizione prima di incominciare a sorseggiare la bevanda, che man mano che scorreva nella gola lo scaldava.

-che ti ho fatto?- chiese la sua voce. La voce della donna che anche nei pensieri lo stava perseguitando, ma sbagliava Draco convincendosi di questo e sbuffando infastidito, cercò di scacciare dalla mente quella voce.

-Cazzo Draco, guardami!- disse ancora Hermione facendo sollevare lo sguardo al biondo che la guardò stupito. Non si aspettava di ritrovarsela ancora di fronte, almeno non quella notte, dopo pochi minuti in cui se n’era andato via dai Weasley per scappare da lei.

Non riuscì a parlare ma i pensieri si susseguirono febbrili: come aveva fatto ad entrare, come aveva fatto a superare le barriere del manor, come aveva fatto a rinunciare a quella donna senza provare nemmeno per un attimo a lottare per conquistarla.

-Draco- lo incitò la riccia avanzando verso di lui incurante dello sguardo vuoto con cui il biondo la guardava.

-che vuoi?- chiese infine sforzandosi di reagire a quella presenza.

-voglio chiarire con te.-

-Non vi è nulla da chiarire- rispose stizzito Draco evitando di guardarla in viso e superandola per andarsi a sedere nella sua poltrona preferita di fianco al camino di marmo bianco, unica nota candida in quella stanza cupa.

-Io invece-, disse Hermione girandosi offesa verso il biondo – ho voglia di chiarire quello che per te non è nulla-. riprese.

-che noia Granger, ma non hai di meglio da fare all’una di notte nella notte di Natale, che rompere al sottoscritto-

Hermione boccheggiò un attimo, scossa dalle parole che il biondo le aveva rivolto, non la chiamava Granger da anni, evitava di guardarla e ne era certa, aveva fatto un’allusione sul tempo che sprecava in quel momento a trovarsi lì invece che con qualcun altro.

-Da quando sono tornata ad essere solo la Granger per te?-

Draco rise freddamente buttando giù un generoso sorso di whisky,

-per quando mi riguarda sei sempre stata "la Granger", è il tuo cognome se non sbaglio-rispose freddo.

-spiritoso- disse la riccia avvicinandosi a lui

-voglio sapere che ti ho fatto Draco, mi eviti, mi rivolgi la parola solo se sono io a parlarti. Parli per monosillabi e non mi guardi-

-non pensavo di essere importante a tal punto, sei un po’ troppo egocentrica Granger-

-smettila di chiamarmi per cognome e guardami in viso quando ti parlo-.

-non sei nelle condizioni giuste per venire qua e rimproverarmi, non sono un bambino, siamo a casa mia e non ti devo alcun che- disse Draco infervorandosi guardandola finalmente.

La riccia rimase spiazzata dal tono e dai modi del biondo. Era arrabbiato, con lei era più che evidente.

Incurante del pericolo, come solo una Grifondoro puo essere, gli si avvicinò ancora cercando di scrutare nei suoi occhi grigi che un tempo la guardavano sereni, cosa passasse nella mente di quell’emblematico ragazzo.

Tempesta ecco quello che dicevano quei grigi occhi.

-Draco- disse sfiorandogli il braccio con la punta delle dita, rimanendo stupita nel sentire il calore del suo corpo. L’uomo si bloccò da prima bloccato per quel piccolo contato, riprendendosi poi come in un turbine di emozioni, assottigliò gli occhi guardandola cattivo.

-Non ho voglia di sprecare il mio tempo con inutili chiacchiere con te- disse acido. – dovresti essere a casa tua a farti sbattere dal tuo perfetto fidanzato- Draco si ritrovò in un lampo il viso bruciare e cinque dita stampate sopra.

E non trovò di meglio da fare che afferrarle il braccio

-come osi-disse sibilando tutto la sua rabbia piu per quello che quella donna le causava che per quello schiaffo

-come osi tu trattarmi in questo modo noi siamo amici-rispose la Granger.

-cazzo Granger io non sono tuo amico io … - cerco di dire qualcosa ma non gli veniva nulla tranne che dirle quello che da qualche tempo il suo cuore celava al suo interno.

Lei lo guardò cercando di leggere le sue emozioni scrutando il viso, mentre lui le lasciava il braccio e si risedeva scompostamente sulla poltrona.

-la mia vita non è perfetta- disse la riccia sedendosi sul tappeto – il mio fidanzato è dolce, premuroso, gentile, amabile ma non m’interessa. Io non ne sono innamorata-

Draco sollevò il sopracciglio stupito dalle parole della ragazza.

-allora perché ne parli come fosse il principe azzurro della fiabe babbane- sbiascicò il biondo.

-perché magari qualcuno a cui tengo veramente, mi guardi per una volta come una donna e non come un cervello-

-Granger, Weasley si è sposato un po di tempo fa se volevi prendertelo potevi pensarci prima- la interruppe Draco.

-non parlo di Ron, Draco, smettila di insinuare cavolate-

-allora non so di cosa tu stia parlando-

-sto parlando di noi Draco. Noi! hai presente- disse gesticolando come suo solito.

-non esiste un noi-la interruppe il biondo.

-certo perché tu rifiuti di crearlo un noi-

-che cazzo vuoi Granger, perché sei venuta qui?-chiese

-per te Malfoy, sono venuta per te- rispose lei guardando l’uomo di fronte a se, che continuava a non degnarla di mezzo sguardo.

-vattene- disse sollevando di un tono la voce.

-no-rispose battagliera.

-stai dicendo una marea di cazzate, se non lo reggi l’alcol; non bere-

-Sono lucidissima-

-se fossi lucida non diresti tutte queste assurdità-

-Quali assurdità Draco? dire che mi eviti, che sei freddo con me, che non mi guardi in faccia non sono certo cretinate ma la pura verità. Come è la pura verità che da un anno che sei freddo con me, da un anno il nostro rapporto è cambiato.

Da quelle vacanze in montagna, il nostro rapporto è cambiato, tu sei cambiato. Sembra che il ghiaccio dei tuoi occhi abbia assembrato anche il tuo cuore-

-stai dicendo solo cretinate- disse ancora. Si stava ripetendo e questo era un brutto segno, lo stava facendo confondere.Il suo profumo era colpa del suo profumo.

- ho cercato di starti lontana, come diceva Ginny, mi sono fatta piacere uno di cui non mi frega niente come mi aveva consigliato Pansy. È tutto vano, ogni cosa che faccio è vana, poiché non riesco a togliermi i tuoi occhi dalla testa, non riesco a togliermi te dal cuore- disse la riccia battendosi il petto.

A Draco cadde il bicchiere dalle mani,frantumandosi a terra. Incredulo nel sentirla parlare così. Lei provava per lui le stesse emozioni, gli stessi sentimenti.

Cercò di ricomporsi ma non riuscì a dire mezza frase, era come impallato, stregato da quegli occhi che lo guardavano.

-Io- disse provando a spiaccicare qualcosa per liberarsi di lei, per scacciarla ancora.

-Lo so tu non provi per me le stesse cose, sono una stupida, una donnicciola cretina, una lurida mezzosangue per giunta-

Disse asciugandosi una lacrima che solitaria aveva deciso di scivolare via dai suoi occhi.

-Io non posso-

Disse infine Draco.

-Immaginavo, sai, lo dicevo a Pansy che non potevi mai innamorarti di una donna inutile come me-

A Draco Bruciò il cuore quando la sentì pronunciare quelle parole, si inchino su di lei sedendosi anch’egli sul tappeto verde cupo su cui la riccia era seduta. La guardò un attimo prima di affondare le lunghe dita tra i morbidi capelli ricci. Hermione lo guardò spalancando i grandi occhi color cioccolato.

-è uno sbaglio- disse Draco quasi sussurrando – io distruggo tutto quello che di bello mi succede non posso, non voglio macchiarti con queste mani sporche- concluse il biondo sfiorando il naso di Hermione con il suo godendo del profumo che la giovane donna emanava.

-io ti voglio, io ti desidero Draco- rispose lei ritrovando negli occhi dell’uomo quella dolcezza che da tempo non vedeva.

-Ho paura- disse lui ammettendo per la prima volta una sua debolezza

Lei sorrise dolcemente sollevando il mento per baciargli il naso.

-Anche io, ma non puoi privarmi del tuo amore senza almeno tentare. Perché vuoi tentare Draco, vero?- chiese speranzosa Hermione.

- credo di essere con le spalle al muro- rispose il biondo.

Lei non aspettò nemmeno che finisse la frase poggiò delicatamente le sue labbra su quelle del biondo, alcol e menta si mischiavano facendola rabbrividire per quel contatto mentre lui continuava ad accarezzarle i capelli.

Draco insinuò la sua lingua tra le labbra della ragazza incominciando con lei una sensuale danza, il bacio si fece sempre piu intenso deciso. Lei li accarezzava le possenti spalle, lui le afferrava i fianchi riducendo le distanze tra di loro.

Si staccarono un poco riperdendosi uno negli occhi dell’altro.

-credo che la fase della conoscenza la si può saltare- disse Hermione maliziosa facendo ridere Draco.

-da quando sei così disinibita- le sussurrò il biondo nell’orecchio mentre con la bocca riponeva numerosi baci dal collo alla clavicola.

-uhm, da sempre- rispose lei sospirando un poco quando il ragazzo le abbassava la lampo del vestito.

-bene perché non riuscirei a trattenermi ancora- rispose distendendosi accanto al corpo della ragazza stringendola tra le braccia e disponendola sopra di se.

Hermione si lasciò cullare dalle carezze dell’uomo che desiderava e amava da tempo, sentendosi finalmente bene. Draco la sentiva ansimare e strusciarsi su di lui, facendolo eccitare.

Hermione si accorse che il ragazzo era ancora vestito e scostandosi di lato ponendosi poi alle sue spalle gli sfilò la camicia accarezzando le spalle e massaggiandogli il collo, si alzò poi in piedi offrendogli la mano per farlo sollevare, non era in imbarazzo nel mostrarsi a lui in sola biancheria.

Aveva sognato quel momento da anni da quando si accorse che per lei, Draco Malfoy, non era solo un collega con il quale si trovava a meraviglia ma un uomo che le aveva rubato il cuore, l’anima.

Draco raccolse il suo invito sollevandosi dal tappeto osservando con circospezione ogni lembo di pelle donna, Hermione sorrise mentre con gesti secchi e allo stesso tempo sensuali sganciava i pantaloni sfilandoli poi con bramosia. Si fermò per poterlo guardare meglio quando anche il biondo si ritrovò con la sola biancheria.

Non l’aveva mai visto in quelle vesti, Draco aveva un corpo da urlo, un autentica statua gli sfiorò con le dita prima i pettorali muscolosi, poi lo sterno infine gli addominali.

Sollevando infine lo sguardo per rincontrare gli occhi di lui che la guardava con desiderio.

-Ho sognato per anni questo momento- disse Draco. – ma le emozioni che provo ora non si avvicinano nemmeno lontanamente a quelle vuote dei miei sogni.

Sei bellissima Hermione- concluse Draco riducendo le distanze tra di loro. Prese così a baciarla con ardore, quelle labbra le aveva desiderate e ancora sembrava tutto irreale tutto magico, le sfiorò il seno che per tanto tempo aveva sperato di accarezzare godendo di quel contatto tanto intimo.

-Ti amo- disse lei temendo di averlo turbato, ma quella sua dichiarazione fece solo accelerare le loro effusioni amorose. Draco la prese su per le braccia e si smaterializzò nella sua stanza da letto.

Le sganciò il reggiseno, sfilando poi le mutandine, la guardò, mentre lei con occhi languidi lo osservava in tutti i gesti che faceva.

Gli si coricò sopra cercando di non far peso su di lei

-dimmi se sono pesante e mi sposto-

-non osare spostarti da questa posizione – disse Hermione.

Draco sorrise mentre si posizionò dentro di lei Hermione socchiuse gli occhi inarcando la schiena Draco a quel gesto decise si cominciare a spingere in lei. Leggere furono le prime spinte per non turbare il corpo della ragazza, che incominciò ad accompagnare le spinte del biondo.

I mormorii e i sospiri della riccia si fecero presenti, e Draco aumentò l’andatura, le spinte da dolci divennero più ritmate più penetranti. Hermione afferrò nel turbine del piacere le spalle del biondo invitandolo a velocizzare la penetrazione, le spinte si fecero decise.

La prima gli fece sospirare mentre i loro occhi si continuavano a guardare, l’amore che provavano uno per l’altro trasudava da quell’atto.

La seconda, li fece ansimare il loro desiderio era evidente si volevano, si desideravano si conoscevano nell’atto più intimo.

La terza, li portò all'estasi, facendo urlare contemporaneamente i loro nomi.

-Draco- mormorò ansimante Hermione.

-Hermione- grido Draco riversando il suo seme nel grembo della donna.

Rimasero per minuti, ore in quella posizione.

-Buon Natale Amore- disse Draco ritrovando la parola.

-Buon Natale anche a te- disse baciandolo – uomo che voleva privarmi di tutto questo- continuò canzonandolo la riccia.

-sai che non sei simpatica-disse il biondo sollevando gli occhi verso il soffitto evitando di guardare la ragazza, imbarazzato per essersi privato di lei per cossi tanto tempo

-uhm si lo so- rispose facendolo ridere. Era stato uno stupido, ma ora non se la sarebbe mai più lasciata scappare quella sarebbe stata la sua donna per sempre.

L’allegria del Natale riecheggiava dopo anni nel grande manor dei Malfoy. La letizia di una vita nuova, una vita d’amore con la donna del suo cuore faceva brillare di nuova luce lo stemma che predominava la grande stanza patronale.

-Benvenuta nella tua nuova casa futura Lady Malfoy- disse Draco riprendendo a baciare Hermione che spalancò la bocca dallo stupore.

Quella fu, infatti, la prima notte che passarono insieme ma non fu l’ultima molte altre ne arrivarono.

Draco e Hermione si sposarono esattamente un anno dopo, alla vigilia di Natale, molti bambini allietarono la loro unione che ancora oggi a distanza di venticinque anni continua ad essere salda.

L’amore vero non si scioglie, con il tempo si rafforza.

SPAZIO AUTRICE.

vediamo questa è la fine non so come è a me piace...logico l'ho scritta io.

Un bacio care e buon Natale.

come al soltito vi invito a passare nella mia pagina fb

e sul blog.

   
 
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