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Autore: alicew in wonderland    23/12/2011    4 recensioni
Nostalgia della trilogia? Retroscena mai svelati finalmente emergono con tutti i personaggi che sono stati solo manzionati (famigliari di Dante), con quelli che hanno avuto ruoli marginali (nipoti di Dante) o con personaggi che non sono stati inseriti nella storia ma comunque importanti.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La trilogia'
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 La sera Cherit andò dai bambini “Sei finalmente uscito da quello zaino!”
“Ce ne hai messo di tempo!”
“Scusatemi ragazzi! Dante mi ha detto che avete dei nuovi titani!”
“Sì è così!”
“Vi serviranno presto! Domani saremo quasi in cima! A proposito vi voglio raccontare una storia!”
“Un’avventura della squadra?”
“Sì Clara! La storia della missione in Antartide: eravamo proprio in questo periodo dell’anno dieci anni fa… Ad affidarci la missione fu Guggenheim. Dovevamo recuperare un amuleto misterioso in una stanza segreta in Antartide, in una delle basi segrete della Spirale di Sangue appena sconfitta!
Vostro padre aveva preparato tutto nei minimi dettagli, vostra madre aveva le valige pronte, o meglio dire gli zaini, mentre Lok aveva preparato anche uno zaino nel quale io mi sarei dovuto nascondere.
Arrivammo in volo fino a Cape Town, da lì Dante noleggiò una barca e arrivò al Polo Sud. Faceva davvero freddo e nessuno sapeva bene dove fosse il titano così con l’Olotomo cercammo di orientarci e trovammo  la base, con alcuni soldati all’ingresso, batterli fu semplice ed entrammo uniti nella stanza segreta con l’aiuto di Springel.
Vostro padre  si avviò verso l’amuleto e prendendolo si legò a lui “Analizziamolo e vediamo cos’è!”
POLAR BEAR
ATK 4 DEF 3
TIPO: GUERRIEROBESTIA TITANO
DIMENSIONI: GRANDE
ABILITA’ SPECIALI: RABBIA IMPROVVISA E SOFFIO INCENDIARIO
Dan guardò Dante “Si è legato a te!”
“No! Non è legato a me!” rispose lui
Lok guardò verso di lui “Ma lo abbiamo visto tutti che si è legato a te!”
“Io non sento nessun legame!”
   Vostra madre e Sophie erano sorprese “Come puoi non sentire legami? È un tuo titano ci dev’essere una spiegazione!”
Non ci preoccupammo più di tanto e tornammo a casa.
Metz venne a trovare vostro padre il giorno dopo il ritorno per portare il titano alla base Huntik in America
“Dante non ti sarai legato a quel titano vero?”
“Sì invece si è legato!” disse vostra madre irrompendo in soggiorno
“Vorrà dire che dovrai proteggerlo tu dai restanti maniaci della Spirale!” disse Metz scuotendo il capo in segno di rassegnazione
“Non preoccuparti Metz! È un titano come tutti gli altri!”
La sera vostro padre andò a dormire. Un incubo terribile lo fece sobbalzare e gridare, era vicina la mattina, vostra madre si alzò dal suo letto e andò a vedere cosa stesse in camera di vostro padre
“Dante ti senti bene?”
“Sì era solo un brutto sogno!”
“Sei sicuro di stare bene? Hai una voce stranissima!” disse lei avvicinandosi al letto.
Lui si alzò “Sto bene! Davvero!”
“O mio Dio! Tu non stai bene!”
“Perché dici così?” disse lui ridendo
“Alzati! Capirai da solo perché se te lo dico io mi ridi in faccia!”
Vostro padre si tolse le coperte e si accorse che il pigiama gli andava grande. Appena in piedi si accorse di essere più basso di vostra madre, spaventato corse al bagno, per arrivare allo specchio salì in piedi sul gabinetto “AAHHHHHHAAAHAHHHHHAH!!!!!!!!! È un incubo!!!”
“Dante è realtà questa! Sei tornato bambino!” le disse vostra madre anche lei incredula
“Voglio tornare com’ero!! Rivoglio la barba, rivoglio i muscoli!! Voglio poterti prendere in braccio e prepararti la colazione!! Aspetta, ho 12 anni ora chi guiderà le  missioni?? Rivoglio poter guidare le macchine, le moto e le barche!!”
“Oltre ad esserci tornato fisicamente a 12 anni ci sei tornato anche mentalmente!”
Qualcuno bussò alla porta, vostro padre guardò dalla finestra chi era: Lok e Sophie. Io non avevo parlato ma decisi di andare ad aprire “Cherit io sono uscito e non tornerò presto!”
“Non dire fesserie Dante!” lo apostrofò vostra madre
“Vorrei vedere te nella mia situazione cosa faresti!”
Io aprii dicendo “Ciao ragazzi! Dov’è Dan?”
“Viene dopo, aveva bisogno di un nuovo paio di scarpe. Ci sono novità?” chiese Lok
“Una ci sarebbe… riguardo a Dante…”
“Sta male?” chiese Sophie
“No ma è meglio se lo vedete con i vostri occhi!”
Dante scese con addosso la maglietta del suo pigiama che gli faceva da vestito “Ciao ragazzi!” disse timidamente
“Dante?!” i due avevano gli occhi sbarrati
In quel momento entrò Dan “Non c’è un negozio aperto oggi! Perché quelle facce ragazzi?” poi guardò il bambino “E tu piccolino chi sei?”
“Piccolino? Ho quasi 27 anni Dan! Sono Dante!”
Dan scoppiò in una sonora risata “E io sono Metz! Raccontane un’altra! A proposito dov’è Dante?”
“Dan ce lo hai difronte! Lui è veramente Dante!” dissi io
Dan sbarrò gli occhi “Come hai fatto a…??”
Il megaschermo si illumino, erano Guggenheim e Metz “Dobbiamo comunicarvi una cosa importante sul Polar Bear! È maledetto Dante è in pericolo!” dissero d’un fiato i due uomini
“Ho già capito da un po’  di essere maledetto! Guardatemi!”
“Dante sei un bambino??” Metz era sorpreso
“C’è un modo per spezzare la maledizione?” chiese vostro padre
“Non lo sappiamo! Cercheremo qualcosa!” disse Guggenheim “Non uscire di casa!”
Lo schermo si spense e vostro padre sbuffò.
Nel corso della giornata non arrivarono notizie e vostro padre ebbe un altro incubo: il Polar Bear gli aveva chiesto di andare in Artide a sconfiggere l’ultima resistenza della Spirale da solo, in cambio la maledizione sarebbe svanita.
“Cherit tu verrai con me!” mi disse
“Tu da qui non ti muovi!” gli disse vostra madre in tono protettivo
“E’ l’ultima speranza Zhalia! Per noi!”
Dan chiese la parola “Quale compagnia aerea accompagnerebbe un bambino in Artide?”
Lok rispose subito “La Fondazione Huntik!”
Da Venezia io e vostro padre prendemmo un aereo, vostra madre prima che partisse lo aveva preso tra le braccia e baciato sulla fronte “Torna tutto intero!”
“Non sono un bambino!” la frase non calzava con la situazione
Vostro padre si comportava sempre come un adulto e arrivati a destinazione trovò la mini resistenza della Spirale “Vieni fuori a giocare Caliban!”
“Piccolo moccioso! Hogerfrost!”
“A chi hai dato del piccolo?! Honorguard!”
“Mindrone finiscilo!”
Io diedi la mia energia a vostro padre e lui sconfisse gli ultimi uomini della Spirale di Sangue.
“Dante li hai sconfitti!”
Apparve Polar Bear che ruggì contro vostro padre, una luce lo avvolse e lui tornò adulto. Polar Bear tornò nell’amuleto, la Spirale non era riuscita a impossessarsene.
“Sto congelando! Dove sarà finito lo zaino?” disse Dante senza vestiti nella neve
“Eccolo qui! Copriti o morirai congelato!”
Pochi istanti dopo un aereo ci riportò a Venezia.
Vostra madre gioì nel rivedere vostro padre!
“Sai cosa mi è mancato di più fare quando ero bambino?”
“Cosa?”
Lui la baciò “Questo!” vostra madre ricambiò il bacio e così finisce la storia!”
 “Che storia fantastica Cherit! Peccato sia finita!”
“Il titano è al sicuro ora è questo che conta!”
“ Polar Bear non pensavo avesse una storia tanto complicata!”
“Coraggio ragazzi è meglio dormire! Domani ci aspetta una bella camminata!”
“Buona notte!” 

NOTA: la storia è riferita al capitolo "La salita all'olimpo" de "La battaglia contro l'ombra"
   
 
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