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Autore: ColJay__lover    24/12/2011    2 recensioni
Inizialmente avevo deciso di fare una one-shot intitolandola semplicemente "Lettera ad un amore svanito", ma poi ho deciso di aggiungere altri ( seppur pochi.) capitoli.
Spero che questo "Gioco di lettere" sia di vostro gradimento.
I nostri Jared e Colin ce la faranno a ritornare un'unica, cosa sola?
La risposta arriverà presto.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ammetto che capirti è sempre stata un impresa, ma nella tua risposta alla mia lettera non ho trovato chiarimenti, ma solo confusione su confusione.
Forse è proprio quello il tuo scopo, non dare certezze, visto che tu sei stato tradito dalle garanzie che io stesso ti avevo dato.  E’ forse vero che nella vita l’unica cosa certa è l’incertezza?
 

Devo dire che però sei prevedibile, ti conosco troppo bene per non poter prevedere  le tue azioni e le tue parole. Anche se devo ammettere che non avrei mai pensato, ai tempi in cui l’alcol e la droga erano padroni di me, generatori delle mie azioni, parole e comportamenti, che ti saresti chiuso così in te stesso.  Forse perché all’epoca eri troppo aperto ed estroverso per mostrare agli altri il tuo lato nascosto, specchio delle tue pene e sofferenze.
 

Sono forse io lo stupido a non essere riuscito a scoprire dentro di te, scavando nel tuo animo, la parte più nascosta di te? O sono stato semplicemente sciocco, tramite i miei comportamenti, ad essere RIUSCITO A TIRARE FUORI QUELLA PARTE CHE NON SAREBBE MAI ESISTITA SE NON TI AVESSI FATTO SOFFRIRE?
 

Vorrei tanto poterti raccontare tutto ciò che ho provato in questi lunghi anni, ma preferisco non proferire parola su ciò, visto che potrei passare da ipocrita, che piange lacrime di coccodrillo.
Ti ho inseguito per strade deserte, vuote come il mio animo. Ho trovato ostacoli che mi hanno allontanato sempre più da te. Sai, però, qual è stata la barriera che mi ha diviso da te. Quella barriera non esiste più, Jared, sono un uomo nuovo, cambiato, responsabile, che sa distinguere cos’è giusto e cos’è sbagliato. Oh, ma cosa le dico a fare queste cose, se proprio tu mi hai detto che non riusciresti mai più ad amare uno come me. Forse è vero che le persone non cambiano, ma perché allora io mi sento diverso e rinnovato?
 

Perché il mio animo non è riuscito in tempo a sconfiggere le mie debolezze? Alcol, droga, solitudine e arroganza, perché vi siete impadroniti di me? Mi avete fatto perdere tutto ciò che avevo, avete combattuto contro di LUI, ma io ho deciso che eravate voi a dover vincere. Voi non avete un’anima, voi non potete soffrire, ma perché allora ho lasciato che fosse LUI  a soffrire?
Potrò mai recuperare il tempo perso? Riuscirò mai a mostrare la mia bontà contro il mio egoismo di un tempo?
 

Farmi vivere nell’incertezza forse è la tua vendetta nei miei confronti, ma cosa ne ricevi in cambio?  Solo sofferenza, Jared. Questo labirinto di parole, incatenate l’una con l’altra, fanno sì che io ti capisca ancora meno, che io veda sempre più lontano il Jared di un tempo, quello che a fine riprese spuntava da dietro e mi tappava gli occhi, e che io puntualmente riconoscevo, perché era ormai parte di me.
 

Il mio inganno è stato inconsapevole. Anche io sono stato guidato da forze esterne, una concatenazione di eventi che mi hanno portato ad allontanarmi da te e allo sfogarmi con un’altra persona. Vogliamo parlare di inganno? Anche io sono stato ingannato.  Una volta non sarebbe successo, dato il carattere che mi apparteneva e visto che ero una persona che non si fidava quasi di nessuno.  Sì Jared, il mio cambiamento interiore mi ha portato ad avere fiducia nelle persone e ad essere, quindi,  ingannato.
Se solo quella sera avessi dato retta al cuore, che mi sussurrava che avrei doppiamente ferito qualcuno, invece che seguire l’istinto, forse le nostre strade sarebbero già nuovamente unite, illuminate dal sole, e distanti dalle nubi della tristezza.
 

So che la musica è stato il tuo oggetto di sfogo, il rifugio delle tue lacrime, musa ispiratrice delle tue canzoni, colei che ti ha ascoltato e ti ha fatto sfogare,  e tutto ciò l’avrei saputo anche se tu non me l’avessi mai detto. Ho studiato le tue canzoni, ho capito i tuoi sentimenti attraverso di esse, e pensi che sia stato facile ascoltare il testo di “Alibi”?
 

SOFFRIVI ED IO NON SAPEVO COME RIPRENDERTI.
 

PIANGEVI ED IO NON SAPEVO COME AVREI POTUTO ASCIUGARTI LE LACRIME
 

Ed intanto anche io piangevo, ripensando ai testi di “A Beautiful Lie”, quando ancora era tutto nuovo, quando ancora  non ti avevo ferito, quando eri te stesso, quando ancora il sole batteva su di noi, innamorati, lasciando spazio soltanto all’affetto ed eliminando i rancori.
 

Ma io riesco ancora a vederci… innamorati.
 
Colin.
 

 
  
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