-The door is locked now-
FALLITO! FALLITO! FALLITO!
Lo imprimo sulla carta del mio diario, mentre, seduto dietro la porta del salone, attendo di venir convocato.
La mia mano trema, la linea è incerta e l'inchiostro dei segni si dipana sotto le lacrime che, incontrollate, si infrangono sulla pagina.
La punta della piuma gratta la cellulosa in un sibilo che mi riempie le orecchie.
Mi assorda, mi ferisce come se stessi piantando il metallo del pennino nella mia carne, invece che sul diario.
Ho paura...
-Draco, entra.-
Zia Bellatrix.
Deglutisco, chiudo gli occhi e mi ripeto che devo alzarmi, devo, ma le mie gambe non si muovono.
Rimangono inerti e disobbedienti all'ordine impartito dal cervello.
Piego appena le ginocchia e i quadricipiti stridono per i crampi dovuti alla posizione statuaria che ho tenuto per...
Oh, cielo, per quanto?
-Draco!-
Il tono si fa spazientito, irritante e sadicamente divertito.
Spera di potermi fare del male.
Infilo il diario nel taschino interno del mantello e, faticosamente, mi metto in piedi.
Le mie dita corrono sulle guance, cercando di rendere presentabile il volto.
Un puro gesto meccanico, iniquo, inutile.
Ho come l'impressione che il mondo, attorno a me, abbia iniziato a vorticare, trema, o forse sono io?
Sì, sono sicuramente io...
La maniglia è fredda.
Che cosa mi aspetta, al di là di questa porta?
Il mio salone, certo...
La serratura scatta ed io sussulto, mi rifugio indietro, con le spalle contro la parete.
Il duro granito mi dona conforto, se di conforto si può parlare, in un momento del genere.
Chi sta venendo da me?
Quella porta era l'unica cosa che mi sottraeva alle ire del fato, finché era chiusa, ero al sicuro.
-Fine capitolo-
N.d.A.: Ciao a tutti e grazie per essere arrivati sin qui, posterò le specifiche dei risultati del contest solo alla fine dell'ultimo capitolo, il quarto.
Spero vi sia piaciuta.
Un abbraccio e buon Natale.
Ros.