Quell’estate fu una delle più divertenti della mia vita. Badavo a mio figlio insieme alla balia, e fui sorpresa e orgogliosa di vedere quant’era cresciuto. Sarebbe stato bello come suo padre, pensavo ogni volta che potevo tenerlo in braccio.
Juliàn si divertiva troppo, e mi chiese più di una volta se avessi intenzione di dare a Felipe un fratellino o una sorellina.
Purtroppo dovemmo tornare dopo appena un mese, perché Enrico di Guisa, tornando in Francia, voleva passare per l’Inghilterra e salutare la sorella del suo re.
Il principe arrivò a Londra il 26 agosto, e lo stesso re, con la principessa Mary e la principessa Margherita vennero ad accoglierlo, sulla lancia regale.
Enrico di Guisa s’inchinò a tutti e tre e parlò a lungo con la principessa Margherita e il piccolo re.
Quella sera ci furono dei fuochi d’artificio, per ricordare la parentela che univa il re Filippo I al duca di Guisa Enrico.
Poi, dopo due giorni, il principe ripartì, insieme a tutta la corte, per imbarcarsi a Dover.
Qui salutò tutti con dei modi che lo rendevano davvero un principe.
Poi si tornò a Londra, appena in tempo per l’apertura del Parlamento, il primo a cui sarebbe stato presente anche don Giovanni in qualità di Lord Protettore e di Reggente d’Inghilterra, Irlanda e Francia.