Hey there Delilah

Chapter three.

Mi svegliai al suono assordante della sveglia del telefono.
Mi misi a sedere sul letto incrociando le gambe e strofinandomi gli occhi, guardai poi fuori dalla finestra vicino al letto e vidi quel coglione di Tony dalla finestra nella casa affianco alla mia, guardava con insistenza dritto a se
‘Starà guardando la solita quarantenne che gira nuda per casa ’ pensai sorridendo. Infondo mi sarebbe mancato pure Tony, anche se era uno stronzo totale.. Con tutti.
Dopo 2 secondi mi alzai, andai sotto la doccia e dopo uscii con un asciugamano intorno al corpo ed uno sulla testa, scelsi i vestiti più comodi per affrontare un viaggio. Optai per i soliti jeans chiari una maglietta bordeaux e una felpa semplice, con zip e cappuccio, grigia e le all star bianche basse tutte distrutte.

Si erano fatte già le 10.00 in punto, così scesi in cucina e feci una colazione molto veloce e silenziosa insieme ai miei genitori. Loro poi mi salutarono con un bacio e un abbraccio e andarono a lavoro normalmente come se la loro unica figlia non sarebbe partita dopo qualche ora.
Ero infuriata con loro e quasi mi mettevo a piangere mentre me ne stavo li da sola al tavolo, quando il suono del campanello mi fece ritornare il sorriso. ‘Chris’ pensai.
Andai subito ad aprire e lui si fiondò direttamente su di me per abbracciarmi forte.
“Non te ne andare Del, non mi lasciare..” sussurrò al mio orecchio.
“Non posso, Chris, godiamoci questa ultima ora insieme ti prego..” risposi con il magone.
“Si hai ragione.” Mi baciò appassionatamente, mi prese in braccio e mi posò sul tavolo della cucina, iniziò a togliermi i vestiti di dosso e io gli sfilai la t-shirt solita che indossava, in intimo tutti e due iniziò a baciarmi sul collo e in mezzo ai seni.
Fu tutto molto veloce.

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Salutai tutti gli altri, e scoppiai a piangere quando Maxxie mi abbracciò per l’ultima volta. Diedi un ultimissimo bacio a Chris e poi salii sul pullman che mi avrebbe portato verso una nuova vita.
Misi gli auricolari e tra le lacrime mi appoggiai al vetro del finestrino.

Io e Chris avevamo deciso di rompere, c’era attrazione tra di noi e gli volevo un mondo di bene, ma non sarei riuscita a mantenere una relazione seria a distanza, così avevamo fatto quella scelta. Triste ma forse molto azzeccata.

Arrivata a Londra scesi dal pullman e chiamai un taxi che mi avrebbe portato nella mia nuova e lussuosissima scuola nel quartiere di Chelsea. Ero disgustata all’idea di andare a vivere in una scuola per fighetti, ma ormai.
La scuola metteva a disposizione delle stanze/ appartamento per gli studenti che venivano da fuori o che non avevano possibilità e tempo per trovare un abitazione lì.
Scesa dal taxi varcai il cancello della King’s High School, attraversai un vialetto in mezzo ad un prato inglese molto curato ed entrai.
Dentro era tutto molto diverso da fuori, all’esterno pareva Hogwarts, le alte torri, i porticati e le alte finestre.. Ma da dentro era una normale scuola, almeno il primo piano lo era.
Una donna sulla trentina mi accolse alla segreteria. Era alta con capelli castani e lunghi, occhi verdi, aveva un bel fisico e sembrava quasi una studentessa, se non fosse stato per le piccole rughe sotto gli occhi.
“Salve sono Delilah Montgomery, la nuova iscritta.” Dissi cercando di essere carina.
La donna mi sorrise e poi si mise a frugare in mezzo a dei foglie e dentro a dei cassetti dove si intravedevano dei fascicoli.
“Temo che ci deve essere un errore signorina, ma non c’è nessun fascicolo dedicato a Delilah Montgomery.”
Rimasi scioccata e abbastanza spaventata, e se fossi dovuta tornare indietro?? Chi li sentiva poi i miei!!
“Non è possibile, i miei genitori mi hanno iscritta in questa scuola glielo posso dimostrare..” cominciai a cercare i depliant che mi avevano dato.
“Non ce ne è bisogno ho risolto, si tranquillizzi ..”
feci un respiro di sollievo
“Solo che c’è stato un piccolo errore, lei è stata registrata come Montgomery Delilah ed è stata collocata nel dormitorio maschile, siccome al momento non sono disponibili stanze nel dormitorio femminile, le verrà assegnata una stanza singola in quello maschile.” Proseguì la tizia.
‘Chi diavolo chiamava suo figlio Montgomery?!’ Mi tenni questo commento per me e risposi un po’ bruscamente.
“Va bene, fa niente, l’importante è che mi dia questa stanza perché vorrei posare le valigie.. Pesano abbastanza sa..” Indicai l borse e fissai la segretaria negli occhi.
Fece un finto sorriso e poi, finalmente, mi scortò fino alla stanza.
Nel corridoio incontrammo un ragazzo, più o meno della mia età sicuramente, dai capelli ricci e gli occhi verdi, più verdi di quelli di Chris. Ci scambiammo uno sguardo e poi rivolse un sorriso malizioso alla segretaria che gli sorrise di rimando.
In effetti quella donna era un po’ provocante, con quella camicia trasparente e abbastanza scollata, però che schifo!!
Dimenticai quell’episodio e mi misi a ridere vedendo un povero ragazzo biondo con gli occhi azzurri, che tranquillamente era uscito dalla stanza di fronte alla mia in mutande, sbadigliando.. Fissò stupito me e la segretaria accalappia adolescenti e richiuse subito la porta.
Ringraziai la tipa e entrai ridendo in camera..
Ero triste e abbattuta, ma si prospettava una giornata moooolto insolita.

#SpazioAutrice :3
Buonaseraaaaaaaaaaaaaa, prima di tutto volevo ringraziare tutte le ragazze del gruppo di facebook che hanno recensito la mia storia, poi volevo dire che, se trovate qualche difetto o qualcosa che vi infastidisce della mia storia ditelo, accetto critiche e consigli!
Il prossimo capitolo sarà un po’ meglio di queste merdine, spero.
Vi lascio.

Peace and MuchLove.

Sara.