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Autore: cinderella5281    11/08/2006    2 recensioni
Herwild City. Quartieri malfamati e oscuri in contrasto con quartieri alti.. Amy Jefferson, 15 anni, vive in un posto con assolutamente troppa violenza, per i suoi gusti.. Ma l'arrivo di Justin potrebbe sconvolgerle la vita.. È la prima ff che scrivo con questo carattere un po' drammatico, quindi non aspettatevi troppo.. ^-^" I consigli sono più che accettati!! :D
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

“E così questo tipo ti ha perfino chiesto scusa per come ti ha trattata l’altro giorno?” mi chiese Austin ancora un po’ incredulo.
“Esatto. Mi ha detto che era incazzato con i suoi genitori, e aveva bisogno di fare un po’ lo stronzo..”
Risi.
“Ah, bel modo di affrontare le cose..” ribatté lui.
Eravamo seduti sul suo divano, abbracciati con una ciotola di pop-corn in mezzo a noi e la tv accesa.
“Non sarai mica geloso, eh?!” scherzai.
“E perché dovrei? Tanto tu resterai sempre la mia piccola Amy, e niente ci separerà..” disse con tono teatrale, “..neanche la cotta che ti sei appena presa per questo Justin.” aggiunse con noncuranza.
“Eh, già..” dissi fra me e me. Poi realizzai quello che avevo appena detto. Cavolo, Austin mi aveva incastrata.. come sempre. Accidenti a lui. Scattai in piedi e cominciai a prenderlo a cuscinate urlando: “Cooosa?? No, no, no! Ma come osi dire che mi sono presa una cotta per lui?! Non è vero! Figuriamoci!”
E lui, riparandosi dalle cuscinate come meglio poteva e ridendo a crepapelle: “Certo, certo! ..haha.. E allora come mi spieghi la tua mitica reazione? Direi che sei più che cotta! ..dai, basta con ‘sti cuscini!..” Gli diedi un attimo di tregua. Lui si fece un po’ più serio. “Almeno hai il suo numero? O l’indirizzo? O qualcosa, insomma?”
Abbassai gli occhi. Era inutile cercare di nascondere ancora che Justin, oltre ad aver colpito quei due bastardi, aveva colpito anche il mio cuore..
“Beh.. effettivamente no. Però mi ha detto che spesso viene da queste parti.. quindi con un po’ di fortuna lo rivedrò.” Sorrisi.
“Certo che hai avuto un culo… pensa se non fosse arrivato..”
“Credi che nono ci abbia pensato? Mi viene da vomitare solo a pensarci.. Dici che dovrei denunciarlo in polizia? Lucas, intendo..” gli chiesi pensierosa.
“Non lo so.. c’è il rischio che poi qualche suo amico te la faccia pagare.. Però rischi comunque..”
“Ah, grazie dell’aiuto..” risi cercando di sdrammatizzare.
“Magari potresti parlarne con qualche professore.. Non so a cosa potrebbe realmente servire, però..”
“Ma se anche loro hanno paura di quel ragazzo! Vabbè, dai.. adesso non ci voglio pensare..”
“Ok.”
Mi rannicchiai ancora di più vicino a lui. Mi sentivo al sicuro, con lui. Austin. Ma davvero non provavo niente per lui? Ma certo che no! Era come un fratello, per me. Niente di più. Oppure no? Oddio, che confusione..
“Stai pensando a Justin?” mi chiese Austin. Non potevo di certo dirgli che stavo pensando a lui.. Rimasi zitta.
“Ecco, appunto.” scherzò lui. Ogni dubbio per dei miei possibili sentimenti nei sui confronti saprirono all'istante. No, Austin era davvero solo un amico, per me. Dovevo stare attenta a non confondere il troppo voler bene con l’amore.. pensai ridendo tra me e me. A volte sono davvero stupida.
“Che c’è?” mi chiese lui.
“Niente, niente.” Gli sorrisi. Dio solo sa il bene che gli voglio.
Lui sembrò leggermi nel pensiero. “Ti voglio bene..” mi sussurrò in un orecchio.
“Anch’io. Molto.” Lo abbracciai.
Di colpo tornò più allegro. Si staccò, mettendosi a gambe incrociate di fronte a me.
“Dobbiamo studiare una tattica per fare in modo che tu possa ancora incontrare questo tuo principe azzurro snob.” mi disse tutto eccitato all’idea.
Risi. “Ok, ok.. ma adesso calmati, eh?!”
“Ah, la mia cara, piccola, ingenua, e bla bla bla Amy..” Lo guardai fingendomi preoccupata.
“Vuoi che chiamo il manicomio? Perché ho paura che la tua sanità mentale sia andata a farsi fottere..”
“Ma quale sanità mentale? Pensavo mi conoscessi..” fece una faccia offesa, “E invece a quanto pare non mi conosci proprio. Altrimenti lo sapresti, no?, che non sono mai stato normale.. Oh, povero me.. in che abominevole mondo sono mai capitato?!”
Scoppiammo a ridere. Ma si può essere più cretini?
“Dici che lo rivedrò?” gli chiesi dopo un attimo.
Il suo viso tornò dolce. “Ne sono sicuro.”



***Mi sono data da fare e sono riuscita a finre anche questo capitolo.. Chissà che magari prima di partire riesca a scriverne ancora uno..
Ringrazio ancora tutti per i commenti, mi hanno fatto davvero molto piacere!! ^-^
Ah, e se qualcuno ha qualche consiglio su come potrebbe continuare la storia (o qualche desiderio..), lo scriva pure.. Perchè per il prossimo capitolo non so bene da dove cominciare... ^-^" (e avendo qualche spunto.. hehe.. ma se no mi invento cmq qualcosa, non preoccupatevi.. hihi!!) ***
  
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