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Autore: luna nueva 96    27/12/2011    3 recensioni
Fanfic dedicata principalmente a Hikari-chan!
Non vi anticipo niente, voglio che siate voi a giudicare.
DAL SECONDO CAPITOLO:
E così, come se fosse ritornata indietro nel tempo, Sakura guardò quegli occhi neri in cui mille e mille volte si era persa, e gli anni più oscuri della sua vita ritornarono a galla nella sua mente, creando un subbuglio di reazioni dolorose all’interno delle sua viscere. No, non gli avrebbe mai perdonato ciò che le aveva fatto
.
-Che ci fai qui?- gli chiese con voce apparentemente calma e buia. Lui parve sorpreso da questo tipo di reazione: si aspettava davvero che gli buttasse le braccia al collo e iniziasse a saltellare come una bambina per il suo ritorno? Beh, si sbagliava.
-Che modi Sakura! Sono appena tornato e non mi dici neanche “ciao”?-
Maledetto bastardo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Casa Uchiha, quella stessa casa che lei gli aveva venduto, risultava essere la più bella di tutto il quartiere.
Già da lontano, nella loro auto, Sakura e Naruto erano riusciti a riconoscerla per il gran numero di luci che, come minimo, avrebbero causato a fine serata un black-out in tutta Osaka.
La grande atmosfera di festa, unita al soffice manto bianco che imperterrito continuava a formarsi sulla strada e sul tetto della casa, rendeva tutto così natalizio, tanto da far pensare a Sakura che quella sarebbe stata la cartolina perfetta. 

Naruto, dal canto suo, era sbigottito almeno quanto la moglie.
Se la sua memoria non lo ingannava, e questo era totalmente impossibile perché conosceva Sasuke da quando ancora indossavano entrambi il pannolino, l’Uchiha non era un grande amante del chiasso, delle luci o della presenza di altri esseri viventi accanto a lui. Quindi o questi anni passati in chissà quale parte del mondo gli avevano completamente fatto voltare facciata, o stava architettando qualcosa di davvero diabolico .

Il biondo lanciò una sguardo a Sakura, apparentemente tranquilla, seduta sul sedile del passeggero, con la cintura slacciata.

-Potrebbe sgualcirsi il vestito- aveva detto. Gli venne da ridere solo a pensarci. Cosa sarebbe potuto importare a lui su un letto di morte del suo vestito rosso perfettamente ordinato?
 


Non appena entrati, la prima cosa che videro fu la gente.
Ammassi e ammassi di gentaglia, probabilmente presa a caso, che ballava e si ubriacava ancora prima di mezzanotte.
Un tipo lurido e sudaticcio, con degli stracci al posto dei vestiti- probabilmente un barbone trovato per strada - mangiava a sbafo tutto ciò che si trovava sulle grandi tavolate, come se non avesse mai mangiato in vita sua; da tutt’altra parte, un ventenne ubriaco, con un bicchiere pieno in mano, si vantava con la sua combriccola di come si sarebbe sbattuto la sua ragazza quella sera.
Qua e là, invece, persone si potevano notare anche persone che Sakura e Naruto conoscevano benissimo, amici del liceo, dei quali con alcuni si erano persi i contatti, mentre altri che i due sposi erano soliti frequentare tutt’ora.

Dall’altra parte del tavolo, a far concorrenza al barbone,c’era Choji Akimichi, grande amico di Naruto ai tempi del liceo, il cui unico interesse era abbuffarsi; da quello che stava vedendo, certe persone non cambiavano mai.
Da tutt’altra parte, Shino Aburame faceva notare a delle persone le mille e più peculiarità del coleottero della Malesia, facendo saltare i nervi alla sua nuova compagna, Karin Hebi.
In un’ altra parte della sala, invece Rock Lee, immancabile nella sua tuta verde, che si sarebbe potuta confondere benissimo con l’albero di Natale posto in mezzo alla sala, insieme a Kankuro Sabaku, che avevano conosciuto in un programma di scambio culturale con Hiroshima al terzo anno, obbligavano due bionde alla loro compagnia.

Quando lo sguardo di Sakura cadde sulla grande scala, notai che solo una persona era là sopra, intento a osservare la scena dall’alto, e, se necessario a dirigere le redini della serata; grazie alla sua espressione compiaciuta la rosa potè giurare che stesse proseguendo tutto come aveva immaginato. L’Uchiha scandagliava la zona, come se stesse cercando qualcosa, o qualcuno, e poi, quando quelle due pozze nere, incrociarono le sue verdi, lo vide risvegliarsi dal suo torpore, e scendere in fretta le scale, mentre si dirigeva verso di loro.

-Naruto- disse scuotendogli il braccio.
Il biondo la guardò con un’espressione interrogativa, e Sakura, indicando coll’indice, gli segnalò Sasuke che con la sua solita grazia si faceva spazio tra la folla. Naruto si irrigidì all’istante ma non perse la sua calma, nemmeno quando l’ex-amico gli fu di fronte.

-Uzumaki-

-Uchiha-

I due si guardarono per un attimo interminabile, poi si strinsero forte la mano e si sorrisero come due vecchi amici. Chiunque, vedendo quella scena, avrebbe pensato che i due andassero d’amore e d’accordo, non immaginando nemmeno per niente che i due, invece, erano presi la lungi dissapori l’uno verso l’altro, e che quello era il primo vero riavvicinamento da anni.

Sakura guardò ad uno ad uno gli uomini che nella sua vita erano stati i più importanti, e non potè fare a meno di pensare che tra Sasuke e Naruto ci fosse un’alchimia tale che lei non aveva mai avuto con nessuno di loro due, e che fossero così meravigliosi che volerli entrambi, oltre ad essere un desiderio egoista, era anche totalmente legittimo.

-Sakura- disse poi l’Uchiha, accorgendosi solo in quel momento della presenza della rosa- Buon Natale!-

-Non ti pare un po’ presto, Sasuke? Non è ancora scoccata la mezzanotte del resto-

Il moro sorrise sornione. -Bene amici- disse- ho tante cose da fare, altri invitati da salutare… oh!, guarda lì per esempio- disse indicando Juugo che gli faceva segno con la mano- Sarà meglio andare. Divertitevi, mi raccomando!-

Non appena Sasuke si allontanò, Naruto tirò un sospiro di sollievo. Non era stata una situazione affatto facile, e Sakura lo capiva benissimo. Nonostante l’odio che il biondo aveva gli giurato eternamente, Sasuke sarebbe comunque rimasto in una parte del suo cuore l’amico delle pazzie del liceo, e quello stato era difficile per entrambi.

-Oh guarda!- disse proprio Naruto, in un attimo al settimo cielo, mentre si dirigeva come un razzo verso la grande tavolata.
Sakura lo seguì con lo sguardo, fino a vederlo armeggiare con chili e chili di ramen. Scosse la testa rassegnata. Non sarebbe più riuscita a portare via Naruto da quella festa, ora che aveva trovata l’unica cosa che di certo amava più lei! 


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Ok, inizio col dire che no, non sono pazza a far finire il capitolo così. In realtà ho avuto l'idea di staccare due dei capitoli perchè alla fin fine non mi andava che ci fosse un capitolo così lungo rispetto agli altri. Se mai vorrò ubblicargli insieme, lo farò come una one-short a parte, ma che indicherò come presa dalla storia "Tradimento". Non so ancora se lo farò, dipenderà dalle vostre recensioni, se saranno positive o negative. Non dovrei metterci moltissimo per il prossimo capitolo, anche perchè in parte l'ho già scritto.
Alla prossima
Baci <3
LUNA  
  
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