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Autore: Nimue_    27/12/2011    8 recensioni
Alec sentì qualcosa pungergli la gola e il cuore. Pensò a sua madre quando una volta, da piccolo, gli aveva detto che le parole feriscono più di qualunque spada. Sono ferite che non si vedono, aveva aggiunto, ma le cicatrici rimango per sempre, come i segni bianchi lasciati dallo stilo.
[Malec natalizia]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Clockwork City'
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Mince pie & sherry
Alla mia parabatai, Charly.
Ricordati che, come tale, noi due siamo una persona sola.

Mince pie & Sherry

 


There's a glass of sherry and a big mince pie.
 There's an empty stocking waiting.

Come down the chimney, don't be shy !


- Non penso sia stata una buona idea. Venire qui, voglio dire. -
- Mmh? -
- Forse dovrei tornare a casa e scusarmi con tutti, dargli una spiegazione sul perché sono scomparso proprio la sera di Natale. Sì, ormai sanno da un pezzo che stiamo insieme e avranno immagianato che sono qui, ma di solito non passiamo la notte insieme e..insomma potrebbero pensare che.. Dai, hai capito. E comunque si staranno preoccupando non vedendomi rientrare. -
Due occhi verdi da gatto lo studiarono, soffermandosi sui muscoli scolpiti delle braccia e sui capelli neri e disordinati che gli incorniciavano il viso. Era bello, bello e delicato come un fiocco di neve.
- Tu non vuoi tornare all'istituto - lo stregone accarezzò distrattamente le orecchie del presidente Miao e una sinfonia dolce di fusa risuonò per tutta la stanza.
- Hai ragione, voglio rimanere nell'appartamento, non mi va di discutere con i miei gen..-
- Alexander, tu non vuoi tornarci perché c'è Jace. Con Clary. - Magnus scandì lentamente ogni parola, pronunciando quei nomi con freddezza. Quel nome, si disse; era solo uno il nome di cui gli importava.

- Cos..che c'entra Jace ? È una storia vecchia, quella! - 
- Con te c'entra sempre Jace. C'entra solo Jace. Credi che sia stupido? Non si dimentica una persona che hai amato con tutto te stesso da un momento all'altro. -
Alec sentì qualcosa pungergli la gola e il cuore. Pensò a sua madre quando una volta, da piccolo, gli aveva detto che le parole feriscono più di qualunque spada. Sono ferite che non si vedono, aveva aggiunto, ma le cicatrici rimango per sempre, come i segni bianchi lasciati dallo stilo.
- Io ci sto provando, Magnus. Ci sto provando come tu hai fatto con Will. - 

Avrebbe dovuto fargli capire che si stava sforzando per davvero, che ce l'aveva quasi fatta, che se era corso lì, quella sera, era solo perché voleva passarla con lui e col presidente Miao. Avrebbe dovuto scansare il gatto mezzo addormentato e sedersi al suo posto, stretto allo stregone, sussurrandogli quanto fosse felice di festeggiare con lui. Ma avrebbe detto una bugia, in parte, e lo sapeva.
L'amore rende bugiardi, lo aveva detto proprio Jace.
Jace, Jace, Jace. Con te c'entra solo Jace, ma Jace non ti ha mai voluto, te ne eri fatto una ragione da tempo.
Alec si allontanò verso la porta, senza sapere con certezza dove sarebbe andato. Di certo non a casa, non quando tutti lo avrebbero riempito di domande vedendolo sbucare dall'ascensore, non quando il suo parabatai lo avrebbe appena degnato di uno sguardo, troppo impegnato a sbavare per Clarissa.
Allora era vero, se la vista di Clary lo disturbava un motivo doveva esserci di sicuro.
- Alexander, dove credi di andare ? Non ti ho cacciato di casa, mi sembra - la traccia di ostilità nella voce dello stregone era quasi completamente scomparsa; adesso riusciva a distinguere il leggero accento che la caratterizzava.
- Non volevo attaccarti in quel modo, so che ti stai sforzando di lasciartelo alle spalle, che lo fai per me - il Warlock si passò una mano tra i capelli. Erano talmente pieni di brillantini rossi che sembrava indossasse un cappello natalizio.
- Resta per favore, non voglio passare la notte di Natale col presidente. 
C'è il rischio che mi molli per spassarsela con qualche gatta di periferia. -
Alec si sforzò di non sorridere, continuando a dargli le spalle. Sua madre gli aveva detto che le parole feriscono più di qualunque spada, ma gli aveva anche detto che possono curare meglio di qualunque iratze.
- Avevo già preso un Mince pie per il vecchio Santa Claus, sarebbe un peccato se non lo assaggiassi - con uno schiocco delle dita ingioiellate, il dolce comparve sul tavolo. Il presidente Miao si leccò i baffi, drizzando le orecchie.
- Diciamo che l'hai preso adesso - al cacciatore sfuggì un risolino divertito. 

- C'è anche dello Sherry, non ricordo un solo Natale senza il Mince pie e lo Sherry ! - una bottiglia si materializzò nelle mani di Magnus tra uno sfolgorio di scintille azzurrine.
- Beh, se mi lasci la fetta più grande.. - Alec tornò a sedersi sul divano dorato, le guance leggermente arrossate dall'imbarazzo. 

- Mi sa che per St.Nicolas, Claus o come si chiama, non rimarrà niente. Non ci lascerà nemmeno i regali quando vedrà che ci siamo mangiati tutto. -
- Non mi importa, può tenersi i regali, ho già tutto quello che mi serve -
Magnus sgranò gli occhi da gatto, sorpreso. Alec era talmente timido che sentire quelle parole da lui appariva strano, ma allo stesso tempo terribilmente piacevole.
- Senza Jace ? - azzardò.
- Te l'ho detto, ho già tutto quello che mi serve -
- Ecco, lo sapevo, mi hai fregato. Sei troppo irresistibile perché io possa competere - Magnus lo attirò a sé, ma prima che riuscisse ad avventarsi sulle sue labbra il cacciatore si scostò.  
- Che hai capito, stregone. Intendevo che ho già tutto quello che mi serve con il Mince pie e lo sherry ! -

Il Presidente Miao li guardò ridere e festeggiare, accoccolato sul pavimento. Sgranocchiò compiaciuto la sua fetta di torta, dondolando la coda avanti e indietro e lasciando che Magnus facesse le fusa al posto suo. C'era già qualcun altro a tenergli compagnia quella sera di Natale, lo aveva lasciato in buone zampe





Angolo autrice: mi dispiace per il ritardo perché la storia era già pronta, ma nei giorni passati non avevo il Pc e sono riuscita a pubblicarla solo oggi; mi sembrava carino inaugurare la mia comparsa nel fandom di Shadowhunters con una Malec natalizia quindi ho deciso di postarla comunque. Si svolge dopo "Città degli Angeli caduti" ed è basata su una particolare usanza inglese ( l'ho appresa da mio cugino che è italoamericano, quindi immagino sia diffusa anche in America ) che ritroviamo nel nostro paese. Io stessa, da piccola, lasciavo a Babbo Natale un bicchiere di latte e un piatto di biscotti! Ebbene loro lasciano il Mince pie, torta ripiena di frutta secca e cibo preferito di St. Nicolas, e un bicchiere di Sherry, vino spagnolo.
Vorrei spendere altre due parole sul rapporto che lega Alec e Jace. Sinceramente trovo assurdo che lo abbia dimenticato come se nulla fosse e la Clare, nell'ultimo libro, sembra avermi dato ragione. Almeno un po' perlomeno. Detto questo vi faccio gli auguri di buon Natale (passato) e di buon anno.
PS: si è capito che amo il presidente Miao ?



 
   
 
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