Due
“simpatiche” (?) amiche.
Capitolo
II
Viva la matematica!
Scendemmo dalla
macchina e suonammo il
campanello. Dai, in fondo cosa mai sarebbe
potuto succedere?
Come non detto: si sentì un rumore di vetro infranto,
accompagnato da un urlo
di terrore che squarciò il silenzio della notte – ma non erano le sei del pomeriggio?
Cavolo, Cecilia, come ti
è venuta la brillante
idea di guardare un film
Horror se non reggi neanche Heidi?
Quando
alla fine ci aprirono iniziarono ad urlarci contro perché
eravamo in ritardo - in
fondo, quaranta minuti aspettati dentro una
casetta accogliente non erano poi
male, no?
Ah, questione di punti di vista.
Entrati in casa, notammo che non eravamo soli: Alessia, Paolo ed Elisa,
i quali
stavano insieme, avevano deciso di farci compagnia. Perfetto.
- Perché. Siete. In. Ritardo? - chiese Alessia scandendo
bene le parole.
Bella domanda, mia cara, bella
domanda.
Io e Giulia ci guardammo profondamente negli
occhi.
Non serviva Einstein per capire che dovevamo inventarci qualcosa, e
alla
svelta!
- Alla mia vicina di casa si era bloccata la macchina sulla chiave
della mia
automobile, e lei non
riusciva ad
accendere la moto -.
Ecco a cosa servivano vent’anni di vita passati in
quell’allegrissima
città.
Stranamente non fecero domande, forse perché il telefono
della carissima Alessia
squillò in quel
momento. Era Alessandro - in pratica erano innamorati, ma
l’orgoglio ogni tanto
deve fare la sua parte, non può certo
starsene fermo lì per sempre!
Paolo agguantò il cellulare della sfortunata Alessia, mentre
Marco, il padrone
di casa, la tenne ferma contro al muro. Ah, quei due. In fatto di
carognate li
battevo solo io.
E fu proprio alla sottoscritta che lanciarono il cellulare, facendomi
cogliere
le ultime parole di Alessandro: - ..allora, ti va? -
Non ci volle molto a fare due più due…
- Certo che mi andrebbe, dove e quando? -
- Be’.. alle 20:00 al cinema fanno una replica di Titanic.. -
-Perfetto, ci vediamo lì! -
Andai a dare il cinque a Paolo e a Marco, quando Alessia ci
rivelò il resto
della telefonata:
- Idioti! Ci aveva invitati tutti! -
A quel punto mi sentii svenire. Non potevo credere di essermi
condannata a
vedere Titanic con quei cerebrolesi!
Infondo due più due è un
operazione
semplice, no?
Chiara’s
Corner:
Leggermente migliore del primo.. Grazie per il supporto!
Chiara