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Autore: MrBadCath    27/12/2011    3 recensioni
Come tributo alla morte di Freddie abbiamo deciso di non optare per il solito dramma con Roger o David che si gettano sul cadavere in lacrime, ma di proporre qualcosa di divertente, qualcosa più nello stile di vita del nostro Mercury. Vivo. Divertente. Stravagante. Grandioso.
Ed ecco a voi QueenWeek, una serie di sette racconti noti, rivisitati da noi in forma di flashfic. Sette modi per riavere Freddie in vita qui con noi. Come strappare l'idolo alla morte.
Felice anniversario di morte, Freddie. Alla tua salute.
Ed ecco a voi la programmazione della Sagra di Freddie:
giovedì 24/11/2011 – La Bella Addormentata nel Bosco
venerdì 2/12/2011- Biancaneve
sabato 10/12/2011 - Pinocchio
domenica 18/12/2011 - Twilight
lunedì 26/12/2011- Pocahontas
martedì 3/1/2012– Harry Potter
mercoledì 11/1/2012– Cappuccetto Rosso
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“Salve, sono il fantastico Roger Taylor, questa sera, quella di Santo Stefano, (o meglio, quella dopo), vi racconterò una storia magica, d'amore, lotta, e... Ma parliamo di me. Sono nato a King's Lynn il 26 luglio del 1949...”
I cameraman dietro alle loro macchine si agitarono, sottovoce suggerirono, “La storia... LA STORIA!”.
“Bene... Nel lontano...1607, dopo un tortuoso viaggio, gli inglesi giunsero nella terra lontana che cercavano: la volevano governare, sfruttare, disboscare.
La Virginia.
Black Queen, un dei governatori dell'Inghilterra, dopo numerosi fallimenti, finanziò il viaggio al fine di raggiungere lo splendore di una volta. Nell'equipaggio che egli stesso aveva allestito, (cercando nei peggiori gay club della periferia londinese), vi era il valorosissimo, quanto effemminato, Jim Hutton; egli, più che essere alto, biondo era...Era...
Insomma, non si sa perché MrBadCath non ci ha messo un ganzo alto un metro e novanta con gli addominali scolpiti.
A Porcahontas non andavano mai bene le decisioni del padre: cominciando dal nome, di fatti, quando raggiunse una notorietà musicale non irrilevante, cambiò il suo nome in Freddie Mercury.
“Io non la sposerò, padre...” affermò toccandosi i baffi, guardava con gli occhi neri l'uomo stempiato dai capelli ricci che gli aveva donato la vita
“Tua mamma avrebbe voluto che la sposassi...”, John pensò
“Ancora una volta sono qui a fare il vecchio di merda... MRBADCATH ME LA PAGHI PRIMA O POI!”
“Ma... Mary è così... E a me piacciono...”.
Lì la conversazione finì.
Cantando e ballando, la bella Porcahontas, nel suo vestito decorato di frange, si recò a chiedere consiglio alla sua nonna salice, si addentrò nella sua chioma riccia e lunga , poi la saluto sorridendo.
“Un sogno... è un po' che ne faccio uno sempre uguale, nonna”
“Sogno? Di che si tratta?”
“Baguette. Baguette piene di maionese. Quando le mordo... Loro...” fece una pausa, l'anziano albero capì al volo
“Senti la brezza, inspirala, ascoltala, vivila”.
Così Porcahontas risalì l'albero, stringendo nei pugni la chioma riccia e lunga fra le mani, facendo poi forza, in cuor suo, la nonna la malediceva con tanto amore.
“La vedo! La vedo!”
Una maestosa nave si avvicinava, lentamente.
Rimase lì a guardare, quando, però, uno dell'equipaggio, Jim, per puro caso, risalì, tutt'altro che agilmente, la chioma dell'albero, Porcahontas indietreggiò e si nascose come poté.
L'inglese osserva il resto dell'equipaggio attraccare, pensando “Che pacchia, non mi hanno visto sal...”
“Hutton! Baffuto buono a nulla, vieni qui!” era la voce iraconda del governatore, che sicuramente aveva bisogno del suo aiuto.
Dopo la canzone del cattivo, la presentazione dei due personaggi principali, che, come è ovvio, si sposeranno e procreeranno fino alla nausea, la loro canzone e il primo bacio, la fine ormai è imminente.
“Devi scegliere, Hutton! O la patria, o la morte!” Black Queen dimenava i pugni, arrabbiato all'idea che uno dei suoi uomini potesse tradirlo per aggregarsi a dei selvaggi
“Preferisco morire, se la patria è rappresentata da un governatore come lei”
“Va bene, l'hai voluto tu!” lo sguardo rabbioso si poteva notare dietro il mirino del fucile, puntò la canna verso Jim e sparò.
Mary stringeva i pugni, e, nonostante in cuor suo odiasse Jim, dopo aver visto la scena della sua morte, si sentì in colpa, urlò al governatore “Voi! Voi non avrete le nostre terre! I selvaggi non siamo noi, siete voi, che invadete i nostri territori e poi li uccidete !”.
A mo' di conversione dell'Innominato, Black Queen sentì qualcosa muoversi dentro di sé: “no, no, mettete giù i fucili, loro...Lei”.
Si avvicinò alla bionda e la baciò.
“NO! JIM NO!” Porcahontas piangeva sul petto dell'uomo che ama, guardò verso il cielo, come se quella distesa limpida e blu potesse donare il suo aiuto in qualche modo.
Sopraggiunse una brezza leggera, briosa.
“Senti la brezza, ascoltala, vivila”.
Porcahontas cominciò a cantare una dolce melodia, che come le lacrime di Fanny, la fenice di Albus Silente, richiuse la ferita di Jim, lentamente aprì gli occhi.
La Virginia non fu colonizzata, eccetto per una cosa: vennero messi in commercio certi cosi tondi e neri, con degli aggeggi da cui usciva della musica. Vinili e giradischi, così li avevano chiamati.








Le autrici si scusano per il ritardo e sperano che vi sia piaciuto questo nuovo capitolo ispirato a una donna su cui sono state create moltissime storie.
   
 
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