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Autore: Lisbeth17    27/12/2011    4 recensioni
Una preparazione fuori dall’ordinario, e un cognome scomodo, una ragazza entra nella squadra.
“Zio, vorrei davvero provare ad entrare al FBI, sai quanto mi interessi e quanto fin da piccola volessi farlo..”
“E’ pericoloso però, e poi hai una brillante carriera accademica davanti, perché privartene, per fare un lavoro sottopagato e raramente apprezzato?"
“Dici così solo perché sei preoccupato, comunque io non sono venuta qui per chiederti il permesso.”
"La metti su questo piano, signorina? Sai, se volessi potrei farti entrare oppure non farti entrare mai, neanche in accademia.”
“Io vorrei che tu non interferissi in alcun modo.”
“Sei testarda. Allora che cosa dovrei fare io?”
“Dimmi in bocca al lupo e non interferire in alcun modo con me, facciamo finta che io non sia tua nipote.”
“Potrei aprirti un sacco di porte però.. Un lavoro al FBI, magari amministrativo di livello..”
“Ed io mi sarei laureata in Neurochirurgia, con una specializzazione in Neuropsichiatria e con un master in Neuroscienze per una vita da ufficio dietro una scrivania?”
Scandì il suo nome per intero con pronuncia italiana: “Caterina Elettra Rossi Parker dove vorresti arrivare?”
“Se ci riesco da sola, all’Unità di Analisi Comportamentale.” Disse tutto di un fiato.
“Ed io che cosa dovrei fare?”
“Fare finta che io non esista, fai come se non mi conoscessi.
Voglio riuscirci da sola, non perché sono la nipote di David Rossi.”
Alla fine acconsentì e disse “Va bene.” E l’abbracciò forte, fiero di lei.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon Natale a tutti!!





Copertina




Kat salutò tutti, si tuffò sul divano e si addormentò immediatamente.
 
“Tesoro, tesoro svegliati..”
 
La voce di Emily la stava chiamando dolcemente e aveva un’enorme tazza di caffè in mano, Kat aprì lentamente gli occhi e si stiracchiò.
 
 “Sono in ritardo?” disse poi, agitandosi
 
“No non ancora, preparati e bevi il caffè che ti porto in ospedale..” disse Emily, dolcemente
 
Kat era pronta e aspettava Emily sulla porta “Forse oggi passerà qualcuno di noi in ospedale”
 
Kat riuscì a dire “Ok farò finta di niente se per caso vi incontro, ora andiamo vorrei evitare di vedere Stunt arrabbiato”
 
“Resisti che durerà poco.” Le disse sorridendo la collega.
 

Emily lasciò Kat in ospedale e poi raggiunse gli altri al dipartimento di polizia.

 
Era l’ora di pranzo e Katherine aveva già assistito Stunt in un intervento, il tirocinante di medicina era Amy che amava parlare, si,
ma non dei colleghi bensì di cucina, finito l’intervento aveva una fame incredibile e una voglia matta di cucina indiana,
Amy le aveva fatto venire l’acquolina in bocca, alla mensa prese soltanto un frullato e un insalata, perché Stunt la stava già cercando,
il suo cerca persone non smetteva di squillare, il dottorino voleva anche il caffè, quindi prese un caffè e lo portò al suo capo.
 
Una volta che Kat ebbe raggiunto Stunt, lui le fece una ramanzina sulla puntualità e su quanto lui fosse importante e, mentre gesticolava animatamente, le rovesciò il caffè addosso.
 
“Perfetto, davvero fantastico, mi vado a cambiare e ci vediamo nella stanza del Signor Horn.” Disse Kat irritata
 
Raggiunse gli spogliatoi e aprì il suo armadietto, si tolse la maglia e mentre ne stava cercando un'altra, sentì delle mani che la presero per la spalle
e la spinsero verso la pila degli armadietti, riconobbe l’odore acre del dopobarba di Stunt, le mani di lui si spostarono sul suo seno,
erano avide, e moleste
“Ora ragazzina, forse non hai capito, sono io che ti dico quando te ne puoi andare o se devi rimanere. Stasera tu vieni a cena con me.”
 
La sua voce era bassa, sentiva il desiderio di lui crescere, mentre si strusciava sul suo corpo, una lacrima le rigò il viso,
in quel momento la porta dello spogliatoio si aprì e Stunt dicendole “Ricomponiti, ci vediamo tra 20 minuti dal signor Horn” sparì.
 
Kat respirò, velocemente si mise una maglia e andò allo specchio, aveva gli occhi gonfi e un graffio sulla fronte;
uscì dallo spogliatoio, si medicò la fronte, si sciacquò il viso e se ne andò in direzione del reparto.
 

Incontrò Reid e JJ nel corridoio, fece finta di niente tirò dritto come se niente fosse, abbassando la testa.
 
Spencer incontrò velocemente lo sguardo di Kat, aveva pianto di recente ed aveva un taglio sulla fronte,
poi si era affrettata ad abbassare la testa, era preoccupato, non sapeva che cosa fosse successo.
 
Reid rivolto verso JJ chiese “Hai notato Kat, sembrava strana, non credi?”
 
”Parker mi sembrava stanca, forse è solo il lavoro.. È anche il suo primo caso.” Disse JJ, scostante
 
Reid non curante del tono della collega proseguì sui suoi pensieri“Non credo sia questo.”
 
JJ non voleva distrazioni, dovevano parlare con la dottoressa Neil:”Spence dobbiamo andare.”
 
Reid prese il cellulare e mandò un messaggio a Kat -Non so cosa sia successo ma non abbassare mai lo sguardo, non di fronte a me, resisti finirà presto.-
 
Kat prese il telefono, una lacrima le rigò il viso mentre leggeva il messaggio, buttò fuori l’aria e ritornò di nuovo in lei, entrò nella stanza del signor Horn.
 

Dopo 10 minuti erano in sala operatoria, la dottoressa Neil non c’era, c’era Andrew con un altro anestesista,
cominciarono così l’ intervento sul signor Horn, Kat era tornata pienamente in se,
e Stunt si sentiva molto più maschio dopo quello che le aveva fatto negli spogliatoi, quindi si aprì ad un sacco di chiacchiere.
 
”Cara, sai, prima di te stavo per richiamare un mio ex tirocinante per il reparto di neurochirurgia,
anche se tu sei un neurochirurgo decisamente più interessante.” Disse Stunt con tono forzatamente malizioso.
 
Andrew decise di partecipare anche lui alla conversazione: “Dottor Stunt, ma è vero che anche Travis era un suo tirocinante prima di passare con la Neil?”
 
Stunt quasi infastidito dalle domande di quel ragazzino disse: “Si e non se la cavava male, ma aveva troppo poco rispetto per le sue mani per essere un chirurgo decente..”
 
Kat si illuminò, doveva avvisare gli altri, ma in quel momento il signor Horn ebbe un arresto e Kat si disse ‘ora sei un medico e fai il medico, poi farai l’agente del FBI’.
 

Si concentrò sul signor Horn, l’operazione finì, le condizioni erano stabili ma non era ancora fuori pericolo,
Kat si precipitò fuori dalla stanza, prese il telefono fece il numero di Reid, squillava in quel momento sentì qualcuno avvicinarsi,
dall’altro capo del telefono Spencer rispose: “Si, che succede Kat”
 
“Travis cercate Travis” disse tutto d’un fiato.
 
Sentì Reid parlare agli altri “Travis Norton, dice di cercare Travis Norton” tornando a parlare con lei disse “Kat tu stai bene?”
 
Kat era in procinto di rispondere, quando qualcuno le tolse il telefono dalle mani e lo gettò per terra, si voltò di scatto e vide Travis darle un pugno in faccia
e spingerla verso la scala antincendio, si gettò su di lui, il pugno le aveva fatto male ma non l’aveva stordita,
cominciò a ricordarsi tutte le lezioni dell’accademia sul corpo a corpo e decise che per quel giorno un’aggressione sessuale era più che sufficiente.
 
Travis era feroce, cieco di rabbia le urlava “Tu hai rovinato tutto! Sarei tornato al mio lavoro, quelle sgualdrine erano sparite, poi sei arrivata tu!  E adesso farai la loro stessa fine.”
 
Kat rispose, mentre cercava di evitare i calci e i pugni che Travis le tirava “Travis è finita, Stunt non ti vorrà mai, non sei una donna e non ti vorrà mai, non rispetti le tue mani.”
 
Kat gli diede un bel calcio negli stinchi e in quel momento il suo cercapersone si mise a squillare..
 
Kat disse “Lui mi cerca, lui mi vuole, vuole me, capito!”
In effetti Kat non sapeva neanche chi diavolo fosse, ma doveva deconcentrarlo, farlo arrabbiare e farlo confondere.
 
Travis gli si scagliò contro, Kat perse l’equilibrio e rotolarono tutti e due giù per le scale,
Kat si sentiva confusa le faceva male tutto, vide uno stantuffo, sapeva cosa voleva farle Travis,
in quel momento due mani afferrarono Kat e la tolsero da sotto Travis e lei poté vedere Morgan scagliarsi su di lui.
 
Reid ed Emily la presero tra le braccia e la trascinarono via di lì.
 
Travis aveva le manette hai polsi e un labbro spaccato, Kat non era sicura di essere stata lei a romperglielo,
era seduta accanto a Spencer e Emily che le stavano dicendo qualcosa, le faceva male tutto, poi Spencer le prese le mani e lei si concentrò sulle parole che lui le stava dicendo:
 
“Kat che cosa è successo?”
 
Kat con il tono distante disse: “Durante l’intervento ho scoperto che Travis è stato tirocinante di Stunt ma a lui non piaceva come chirurgo e lui seguì la Neil.
L’intervento si è complicato, non potevo lasciare la sala operatoria ma appena l’intervento è finito vi ho chiamato
e Travis deve aver avuto un crollo psicologico, continuava a dire che io avevo rovinato tutto”
 
In quel momento si avvicinò Derek che disse “Ehy ragazzina, sei piccoletta ma da dove hai tirato fuori tutta quella furia? sei stata grande.”
 
Kat con un tono piatto disse solamente “Non volevo essere di nuovo aggredita sessualmente..”
 
Spencer la prese per le spalle e disse:”Di nuovo? Che significa di nuovo? Che cosa è successo?!
Oggi all’ora di pranzo, avevi gli occhi gonfi e un cerotto in fronte.”
 
Kat fissò i suoi occhi in quelli di Spencer e disse: “Stunt è stato Stunt, mi ha raggiunto negli spogliatoi mi ha sbattuto contro gli armadietti”
si fermò per prendere fiato, strinse la mano di Spencer e proseguì “mi ha toccato e si è strusciato contro di me e mi ha detto che era lui che comandava e che sarei dovuta andare a cena con lui.”
 
Spencer e Derek erano furiosi.
 
Emily prese le redini della situazioni “Dobbiamo parlare con Hotch.”
 
“Ha aggredito sessualmente un agente federale, possiamo arrestarlo.” Disse Spencer
 
Kat sospirò e disse “Non mi ero identificata. Non c’è l’aggressione all’agente federale quindi.”
 
“Morgan andiamo a parlare con Hotch, Reid resta con lei, portala al Pronto Soccorso” disse Emily
 
Spencer e Kat, una volta rimasti soli, si diressero verso il Pronto Soccorso.
 
Kat disse: “Non mi va di farmi medicare da qualcuno, posso farlo da sola, se mi dai una mano tu, vieni su..”
Gli prese la mano e si infilarono in una stanzetta. Kat si sedette sul lettino e fece cenno a Spencer di avvicinarle il carrello con le medicazioni.
 
Spencer prese il carrello e si avvicinò a lei, che lo guardò dolcemente e gli disse: “Allora dottore, come sto? Qual è la situazione?”
 
Spencer le scostò i capelli dal viso “Mi sembri piuttosto ammaccata, tu come ti senti?”
 
Kat guardandolo dolcemente “ora sto bene, grazie”
 
“Ma di cosa?” chiese Spencer, stupito
 
Kat cominciò ad accarezzargli il viso “Grazie per il  messaggio di oggi pomeriggio e di essere qui adesso, con te io mi sento bene.”
Disse arrossendo leggermente.
 
Spencer fermò la mano di Kat sulla sua guancia con la sua, era felice si sentiva bene, sereno, non era mai stato meglio, in quel momento entrò JJ,
Reid ritirò la mano e Kat tolse subito la sua dal viso di Reid.
 
“Allora come stai Parker? Il medico che dice?” disse JJ con tono freddo
 
Spencer era confuso dal tono di JJ “Non vuole farsi vedere, dice che fa da sola..”
 
“Non mi pare il caso, prima di partire dobbiamo essere sicuri che tu stia bene, quindi ti devi far vedere da un vero dottore” insistette JJ, gelida.
 
Spencer guardò JJ stupito, mentre Kat la guardò male “Io sono un vero medico, e posso dirti che ho un sacco di contusioni,
devo fasciare la mano destra ma nulla di più, cerotti e disinfettante basteranno. Se volete uscire io mi medico e ci vediamo fuori.” Disse con tono freddo e duro.
 
Spencer e JJ lasciarono la stanza, Kat si medicò il viso, si spogliò e si spalmò la crema sulle contusioni che aveva sul corpo,
ne aveva sulla schiena ma non poteva far niente per quelle, la crema lì non l’avrebbe messa di certo, sentì la porta aprirsi e si coprì il petto.
 
Sentì la voce di David che dolcemente le parlava: “Ehy bambina come stai?”
 
Kat sollevata e con le lacrime agli occhi: “Bene, ora meglio, ho dei lividi sulla schiena, puoi darmi una mano?” Porgendogli una crema.
 
“Ma certo.” Disse David, dolcemente
 
E come uno zio amorevole l’aiutò a medicarsi e l’aiutò con la fasciatura alla mano.
 
“Credi di poter sparare?” le chiese David con tono preoccupato
 
“Sparo con la sinistra,” disse Kat, sorridendo
 
David la guardò stupito “Cosa?”
 
Allora la ragazza che sembrava aver ritrovato la sua allegra aggiunse
“Si, però opero con la destra, faccio le suture con le sinistra, mangio con la destra e scrivo con entrambe..”
 
David contagiato dalla sua allegria sorrise “Sei fantastica, come ti trovi con la squadra?”
 
“Direi bene, con tutti… o quasi”  disse Katherine, cupa
 
David notò il tono e si soffermò sulle parole: “Quasi?”
 
“JJ mi detesta, ma è un suo problema” mentre si rivestiva sentì bussare ed entrò Hotch che guardandola le chiese “Come vuoi procedere nei confronti di Stunt?”
 
”Una denuncia, vorrei anche che il dottor Pike venga a conoscenza del suo comportamento.” Disse Kat con tono fermo
 
“Va bene, dobbiamo sbrigarci, fra 1 ora si parte.” Disse Hotch annuendo
 

Dopo la denuncia Kat recuperò le sue cose e salì sul jet, si sedette lontano da tutti, poggiò la testa sul sedile, voleva solo dormire un po’.
 

Spencer fissava Kat che dormiva, poi si rivolse verso JJ “Perché le hai parlato in quel modo? Sembrava che tu volessi mortificarla..”
 
“Di cosa stai parlando? Tu non ti comporti oggettivamente con lei.” Disse JJ, distante
 
In quel momento il computer si illuminò e Garcia comparve sullo schermo
“Ehy bellini buona sera, avrei bisogno di Hotch e della mia piccolina tutto pepe..”
 
Kat si svegliò con la voce di Garcia, si sentì chiamare e andò verso il computer, si sedette sul bracciolo della poltrona di Morgan e Hotch li raggiunse.
 
“Dicci Garcia.”
 
“Allora ho appena ricevuto una chiamata da Cooper e hanno bisogno del peperino, mi hanno chiesto di farvi atterrare al prossimo aeroporto
e far scendere Parker, ci sarà Mick Rawson ad aspettarla..” disse Garcia con il suo solito sorriso
 
Hotch serio disse “Non erano questi gli accordi ma immagino che sia un emergenza, Parker preparati, ti faccio atterrare.” Disse Hotch, serio
 
Kat prese la borsa si avvicinò al tavolino “Chi è Mick Rawson?”
 
Emily rispose prima di altri: “Un ex agente britannico che lavora con Cooper, un tipo interessante direi”
 
Garcia che era rimasta ancora in linea “Peperino ti sto mandando il suo file sul tuo palmare, rifatti gli occhi.”
 

Spencer si irrigidì sulla poltrona, mentre Kat guardava il fascicolo di Mick.

 
Hotch porgendo pistola e distintivo a Kat disse: “Stiamo atterrando.”
 

Kat era pronta per scendere dal jet, guardò i colleghi, cercò lo sguardo di Spencer ma lui sembrava evitarla, disse un ciao generale e scese dal jet.
 

Dal finestrino Spencer la vide stringere la mano ad un uomo che l’aspettava vicino ad un Suv, salirono in macchina mentre loro si rimisero in volo.
   
 
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