Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Shade Owl    28/12/2011    2 recensioni
Sei mesi dopo gli eventi della Fornace, Timothy Anderson è stato messo a capo di una squadra di apprendisti, gli stessi quattro ragazzi che ha protetto in precedenza. Ma la temibile Alleanza delle Ombre, servendosi di Julien Wings, ha dei piani da portare a termine, piani che lui deve contrastare. A complicare le cose, la sua collega Raven scompare all'improvviso. Cos'altro potrà andargli storto?
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di demone'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I rami degli alberi afferrarono Raven per i polsi e le caviglie, trascinandola a terra e bloccandola lontano da Julien, che aveva tratto in fretta da una tasca la sfera verde acqua con cui manipolava quel posto.
Si maledì mentalmente per non aver considerato la magia di controllo che permeava il bosco, ma non perse tempo a pensarci troppo: fece roteare la lancia con un rapido movimento del polso,  recidendo così i viticci che le bloccavano la mano.
Mentre era impegnata a liberarsi, tuttavia, Julien corse a recuperare la spada, ma venne ostacolato da una sfera di fuoco di Nadine, che lo prese al petto e lo scaraventò contro un albero.
- Non ci provare!- lo ammonì la ragazza, ponendosi davanti a Flynn, preparandosi a lanciarne un’altra.
Lui le scoccò un’occhiataccia senza rispondere, e puntò il palmo di una mano contro di lei.
Si sentì immediatamente sollevare e spingere indietro, finendo con lo sbattere violentemente la schiena contro un altro albero.
Troppo stordita per muoversi, vide confusamente Raven e Julien riprendere a combattere, l’Emissario che parava appena in tempo un colpo della Valchiria con la sua arma.
 
Lei spingeva con energia, il volto contratto dalla rabbia, e lui faticava a tenerle testa: sembrava gracile, ma aveva una forza incredibile. Non che potesse ucciderlo, ma lo seccava alquanto dover incassare un colpo, perché il dolore lo avrebbe sentito comunque.
Alla fine le sferrò un calcio allo stomaco che la fece indietreggiare di un passo, mentre il fiato le usciva dai polmoni assieme ad un gemito, e la spinta si smorzava. Julien cominciò a tirarsi su, puntando la mano contro la parte colpita.
- E ora ti farò male…- ringhiò.
Un incantesimo contundente la colpì di nuovo allo stomaco, già indebolito dalla precedente botta, e lei si piegò in due con un gemito ancora più forte. Crollò a terra in ginocchio, serrandosi un braccio attorno alla pancia. Cercò di usare la lancia come sostegno per rialzarsi.
Il terzo colpo le fece anche sgranare gli occhi, e quasi perse i sensi, mentre l’arma le sfuggiva di mano e lei si ritrovava con la faccia a pochi centimetri dal suolo.
Flynn, da qualche parte, lanciò un grido. Raven cercò di rispondergli per dirgli che era tutto a posto, ma non riuscì ad emettere altro suono che un lamento strozzato.
Un attimo dopo, arrivò il dolore.
 
La spada frusta di Julien sferzò l’aria per l’ennesima volta, colpendola ad un fianco e al braccio destro, aprendole una ferita più grave delle altre, con tanta forza da sollevarla da terra. Cadde e rotolò per un paio di metri, lontana da Gungnir.
Mentre cercava di rialzarsi, tenendosi lo stomaco con il braccio ferito, le arrivò un’altra sferzata, stavolta sulla schiena. Il taglio, anche lì, fu tremendamente doloroso e bruciante, smile a fuoco liquido, e mancò poco che non gridasse. Cadde di nuovo a faccia in giù, mentre dei rumori e delle grida le dicevano che Flynn stava cercando di commettere una sciocchezza.
Il bambino che aveva promesso di proteggere rischiava la propria vita per proteggere lei.
Con un urlo di rabbia si rialzò in piedi, facendo uno sforzo molto più grande di quanto non avesse mai fatto prima di allora, e si lanciò contro Julien, che aveva afferrato Flynn per il collo e l’aveva sollevato di un metro. Lo spinse a terra, facendogli mollare la presa, e lo colpì al volto con tutta la forza che ancora aveva, ma un attimo dopo fu presa lei stessa per la gola, anche se non da una mano: era qualcosa di freddo, piatto e liscio, dai bordi taglienti.
La spada frusta la strinse in una morsa invincibile, come una potente anaconda metallica, incidendole la pelle, e poi la scagliò contro un albero, che per l’urto venne scosso fino alla punta dei rami. La lesione di Raven lanciò un’altra fitta, e l’arma nemica la colpì di nuovo, ferendola dalla spalla sinistra fino a sotto l’ultima costola destra, squarciandole i vestiti e strappandole il primo, vero grido di dolore che ricordava di aver mai lanciato negli ultimi venti anni di vita.
 
Julien si avvicinò a lei, ancora dolorante: benché il frammento del cristallo guarisse costantemente il suo corpo, riusciva ancora a sentire il dolore delle ferite.
Aveva imparato a non sottovalutare la cosa, essendo un fattore assai più pericoloso di quanto non si potesse immaginare: se il cervello si fosse convinto che il corpo era stato colpito a morte, avrebbe potuto far cessare l’attività del cuore e dei polmoni causando la morte, e solo perché era convinto di doverlo fare.
Non era sicuro che queste regole valessero anche per lui, ma di solito preferiva non rischiare.
Fortunatamente, oramai non era più necessario preoccuparsi troppo: Raven era a terra, ferita ed inerme. A lungo andare l’aveva sfiancata. Normalmente sarebbe morto dopo pochi minuti, senza il frammento.
Aveva vinto.
Il cavo della spada si riavvolse, così che questa ridivenne un’unica lama intatta, e la puntò sotto il mento della Valchiria, sollevandole la testa. Lei gli rispose con uno sguardo annebbiato.
- Vuoi che finisca?- chiese - Basterà dirlo.-
Raven mugolò qualcosa, distogliendo gli occhi.
- Cosa?- fece Julien - Non credo di aver capito.-
Lei tossì.
- …o… iti…-
- Non capisco.-
- Ho… detto…- la sua voce sembrava provenire da una vecchia radio col volume al minimo, e parlare doveva costarle un grande sforzo - … fottiti…-
 
***
 
Seguendo il lupo Darth aveva sperato di trovare in poco tempo i suoi compagni. Quello, tuttavia, sembrava preferire condurlo altrove, perché era ormai mezz’ora che camminava senza una meta apparente.
- Senti, ma quanto manca?- sbuffò dopo qualche tempo.
Geri (o Freki) abbaiò una volta, senza voltarsi. Chiaro come il fango.
- Almeno stiamo andando da Raven?-
Altro “bau”. Lo interpretò come un “sì”, ma più per disperazione che altro.
- Sbaglio o ti serve una mano?- chiese all’improvviso la voce di Trys.
Per la sorpresa fece un tale salto che quasi non cadde a terra, voltandosi freneticamente finché non lo ebbe trovato, in piedi a mezzo metro da lui, apparentemente ignaro di averlo terrorizzato a morte.
- Da dove diavolo spunti?- gli chiese irritato - Sarà almeno mezz’ora che cammino! Come hai fatto a trovarmi?-
Il Folletto gli mostrò la sfera verde acqua.
- Sgraffignata.- disse - L’ho presa ad uno che andrebbe d’accordo con la Regina di Cuori di Alice.-
- Perché, gli piace il cricket?-
- No, la decapitazione.- sospirò l’amico - Mettimi la mano sulla spalla, non so se funziona standomi solo vicino. Ciao, Freki.-
- Riesci a distinguerli?- chiese sorpreso, mentre si avviava con lui e con il lupo.
- No, ho tirato a caso.- rispose.
Avanzarono nel buio del bosco per qualche secondo, in silenzio. All’improvviso, Darth si rese conto di non stare più seguendo il lupo quanto l’amico. E, per quanto fosse affidabile nelle emergenze, l’idea di essere completamente nelle sue mani lo inquietava.
- Sai almeno cos’è quell’affare?- chiese preoccupato - O come funziona?-
- No e no.- rispose Trys - Ma immagino che lo sappia Skin, vista così mi pare una qualche diavoleria per la localizzazione.-
- Lo è.- disse una voce.
Voltandosi, videro arrivare Skin, accompagnato da Xander, Jo e, inaspettatamente, da Alis, al cui fianco trotterellava l’ultimo lupo di Raven. I tre erano carichi di palloncini pieni di liquido.
- Uuuh, i gavettoni!- esclamò felice Trys, facendo per correre a prenderli, prima che Darth lo acciuffasse per il colletto della giacca e lo tirasse indietro con la massima indifferenza.
- A che serve?- chiese, prendendo al volo la sfera che il Folletto aveva involontariamente lanciato in aria.
- Ad orientarsi, per cominciare.- spiegò il Fantasma - Ora andiamo a cercare Raven e Nadine, sono sole da ore, ormai.-
- Ma state tutti bene?- chiese il Templare, adocchiando i tagli e i vestiti di Jo e Xander.
- Tutto a posto, tranquillo.- ridacchiò Jo, dandosi un colpetto sul petto - Li abbiamo sistemati, quei licantropi.-
- Già, tutti da soli…- sbuffò Alis, roteando gli occhi.
Cominciarono ad avanzare in silenzio nella selva, tenendosi tutti per mano a qualcuno che aveva una sfera d’orientamento: Darth con Trys, Skin con Jo, e lui con Xander, il quale a sua volta teneva la mano di Alis. I lupi si dileguarono poco più tardi, in silenzio. Forse avevano esaurito il loro compito.
- Pensate che stiano bene?- chiese Jo dopo poco tempo.
- Non lo so.- ammise Skin - E questo mi preoccupa parecchio.-
- Raven sa badare a sé.- lo rassicurò Trys - Anche se devo ammettere che di avversari immortali ne capitano pochi… già i Custodi dell'Eden erano una bella sfida, ed avevamo Liz… e anche lei le ha prese…-
- Trys, piantala!- sbottò Darth.
Xander ed Alis non parlarono, ma si scambiarono un’occhiata: entrambi sapevano di chi ci sarebbe stato bisogno, adesso.
 
***
 
- Fottiti?- ripeté Julien, togliendo la spada da sotto il mento di Raven, lasciandole ricadere la testa in avanti - Bene, allora lo prenderò come un sì.-
Nadine si rialzò lentamente in piedi, ancora dolorante e a malapena conscia di quanto era accaduto. Gettando solo una vaga occhiata a Flynn, steso a terra svenuto, si concentrò subito su Julien: fece per lanciargli una coppia di frecce create tramite la magia, ma aveva appena alzato un braccio che dei rami le si avvolsero attorno al polso, trascinandola violentemente indietro e facendola sbattere ancora contro l’albero, così che per poco non svenne di nuovo.
Julien la guardò scivolare lungo il tronco, ridacchiando tra sé.
- Sciocca…- disse piano.
Lei sollevò a fatica la testa, scoccandogli uno sguardo di fuoco.
- Bastardo…- gemette, alzando il braccio libero.
Stava per colpirlo con un’altra magia, ma lui fu più veloce e la precedette, scagliandole contro un Incantesimo Contundente.
Fu come se una palla di cannone lanciata a tutta velocità l’avesse colpita dritta dritta allo stomaco, privandola del respiro. Quest'ultimo colpo le fece perdere completamente i sensi.
 
- Ehi!- gridò qualcuno.
L’Emissario delle Ombre si voltò di botto, in tempo per evitare una sfera di fuoco lanciata da Skin, sopraggiunto in quel momento con tutti gli altri. Senza perdere tempo a pensare, puntò ancora la spada alla gola della Valchiria.
- Una mossa e la uccido!- esclamò - Non che debba preoccuparmi di morire…- ridacchiò poi - Bhè, abitudine… comunque restate lì.-
A giudicare dalla sua faccia, Skin avrebbe volentieri messo alla prova l’immortalità di cui Julien tanto si vantava, i tentacoli spettrali che già si agitavano attorno al suo corpo e le spalle inarcate come quelle di un toro che carica.
Fortunatamente, Darth lo afferrò per un braccio un istante prima che si scagliasse su di lui.
- Lasciala.- disse con relativa calma Trys, facendo un solo passo avanti, a braccia incrociate - Dai, Julien, qui siamo in sei e tu sei da solo. I tuoi lupi hanno fatto il bagno nell’argento e nell’aconito, e gli altri tuoi compari sono o morti o incapaci di venire. Tu sei stanco, in fuga da giorni e provato da uno scontro con la Valchiria. Immortale o no, quante possibilità pensi di avere?-
- Non molte, in effetti.- ammise lui, spingendo ancora di più la spada contro la martoriata Raven, procurandole un ennesimo taglio - Per questo mi serve lei.-
- S…kin…- gracchiò la Valchiria - A…mma…zzalo…-
Se solo avesse potuto, non c’era dubbio che l’avrebbe fatto. Tuttavia, in quella situazione non potevano certo rischiare di farsi avanti. Nadine, alle spalle di Julien, avrebbe potuto tentare di coglierlo di sorpresa, ma purtroppo sembrava riprendersi giusto in quel momento dal colpo che le aveva fatto perdere i sensi, e non reagì abbastanza in fretta, perché l’Emissario si accorse di lei e si spostò in modo da tenere sotto tiro Raven ma non perdere d’occhio nessuno. Era in vantaggio.
- Non la ucciderai.- disse qualcuno, a sorpresa.
Tutti si guardarono attorno per capire chi avesse parlato; ci volle un po’ per comprendere che era stato Flynn, al quale corsero gli sguardi di tutti.
Il coraggioso bambino si stava tirando su in quel momento, con un brutto livido all’altezza dell’occhio sinistro, e guardava risoluto Julien, verso il quale mosse qualche passo sicuro e fermo.
- Non la ucciderò, dici?- chiese lui, calmo ma con gli occhi che scintillavano in modo inquietante.
- No.- rispose Flynn, che pareva addirittura parecchio più calmo di lui - Non puoi.-
Xander aggrottò la fronte, sorpreso: cosa stava dicendo?
Poi notò che, tra i tronchi alle sue spalle, erano tornati Freki e Geri.
- Non posso?- ripeté Julien, sorpreso e ignaro - E perché mai non potrei?-
Flynn incrociò le braccia.
- Perché la storia non è ancora finita.- spiegò con semplicità disarmante - Manca qualcuno.-
- Qualcuno?- sbottò Julien, ora assolutamente incredulo - E cosa manca?-
- Manca il cattivo.- disse lui.
E qui, poco mancò che l’Emissario non scoppiasse a ridere a crepapelle. Sbuffando per non perdere il controllo e sghignazzare, tornò a rivolgersi al bambino.
- Piccolo stupido mutante…- ridacchiò divertito - Non sono così ottuso, e pensavo che neanche tu lo fossi: il cattivo sono io.-
- No.- ribatté pacato Flynn - Sei un uomo sadico ed avido, d’accordo, ma purtroppo non sei tu il cattivo.-
Julien sembrò irritarsi ancora.
- Ah, ma davvero?- chiese - E allora chi sarebbe il cattivo, sentiamo?-
Flynn alzò un dito ed indicò alle sue spalle.
- Lui.-
Istintivamente, Julien si voltò a guardare assieme a tutti gli altri. Un secondo dopo, un potentissimo pugno avvolto in una fiamma arancione lo colpì ad una guancia, esplodendo con forza.
La mascella gli si staccò di netto, i denti dell’arcata superiore vennero polverizzati, e lo zigomo divenne gelatina. La pelle di quella metà del volto si bruciò fino al muscolo, mentre lui sorvolava l’intera radura a causa dell’urto, finché non sbatté con la forza di un treno in corsa contro gli alberi. L’impatto gli frantumò un sacco di ossa, mentre un albero troppo debole per reggere il colpo si spezzava di netto.
Scrocchiando le nocche, Timmi avanzò nella radura, ignorando le grida sorprese e gli sguardi attoniti di tutti gli altri. Aveva occhi solo per l’Emissario.
- Quando le dita torneranno a funzionarti, Julien, comincia a contare.- lo ammonì freddamente.
Mentre il suo corpo si rimetteva rapidamente a posto e la mascella ricresceva assieme alla lingua, un milione di domande affollarono la mente di Julien Wings, prime tra tutte “come sei arrivato qui?” e “chi ti ha detto dov’ero?”, ma assurdamente dalla sua bocca appena guarita, mentre si rialzava indolenzito, ne uscì un’altra:
- Contare?- chiese - Contare cosa?-
Timmi fece il ghigno animalesco che in parecchi avevano imparato a temere.
- Tutti i secondi che ti restano.- ridacchiò.
 
Senza riflettere sul da farsi, senza guardare Trys, Darth, Flynn e Skin che raggiungevano Raven o Alis, Jo e Xander che correvano da Nadine, Timmi si trasformò in demone e schivò la sfera fiammeggiante di Julien con una fluidità che aveva del serpentesco, saltando sull’albero più vicino, affondando gli artigli nel successivo per evitarne un’altra, per poi tornare a terra.
Riacquistò la propria forma umana, chinandosi per evitare l’ultimo colpo, e percosse il mento nuovo nuovo dell’avversario con un montante destro che lo sollevò da terra.
Prima che ricadesse del tutto lo afferrò per la caviglia e lo lanciò al centro della radura, dove rotolò un istante, e la sua mano finì sulla lancia di Raven.
Serrando la presa, cercò di usarla per trafiggere il mezzodemone, il quale la afferrò al volo con una mano, gliela strappò via e la usò per bastonarlo sulla testa col manico, tanto forte che gli schiacciò il volto nel terreno.
Con un colpo secco, conficcò la punta di Gungnir al suolo, sollevò Julien afferrandolo per la collottola e lo colpì ancora con un pugno. Lui fu proiettato verso la sinistra del mezzidemone e sbatté con la schiena contro l’ennesimo albero, al quale lui lo appiccicò puntellandogli una gamba contro il petto. Tese la mano destra (liberata dalla mitena) contro gli alberi più vicini, sradicandoli e assorbendoli.
Poi sollevò l’altra mano…
- MI ARRENDO!-
 
***
 
Trys stava esaminando Raven sfruttando i propri rudimenti medici, dovuti sia ai tanti anni di esperienza che i suoi poteri di folletto. Accanto a lui Flynn, Darth e Skin aspettavano una sua constatazione dei danni, mentre Jo, Alis e Xander erano corsi da Nadine, ancora intontita, tutti troppo preoccupati per badare ad altro.
Quando il grido di resa di Julien si levò nell’aria, tuttavia, non poterono non voltarsi di scatto.
“Mi arrendo”.
Vigliacco.
Timmi, faccia a faccia con Julien, aveva la gamba ancora premuta sul suo petto massiccio. Pareva sorpreso.
- Ti arrendi?- ripeté, guardandolo con la fronte aggrottata.
- Sì…- ansimò l’Emissario - Sono… sono sfinito.- ammise - Basta… non ce la faccio anche con te… ti do il frammento del cristallo, e sollevo l’incantesimo del bosco.-
- Ed immagino che, in cambio, tu voglia che io ti lasci andare.- completò il mezzodemone.
- Bhè… sì.- annuì lui - Insomma… i buoni… il Sommo Concilio fa così, no?-
I due rimasero a guardarsi per qualche tempo, Julien trepidante, Timmi indecifrabile. Il fiato di tutti era sospeso.
- Vero.- disse lentamente il mezzodemone, facendo un sorrisetto - Io lavoro per il Sommo Concilio, nonostante tutto.-
- Già…- sospirò sollevato Julien.
Si avvicinò leggermente, come per confidare un segreto, ed abbassò la voce di mezza ottava
- Però non ho mai detto di essere buono.-
Si strappò la mitena dalla mano sinistra e premette il palmo sulla bocca di Julien.
 
Tutta l’energia contenuta nella mano venne scagliata con violenza nella bocca aperta di Julien e ne invase il corpo. Nel giro di pochi secondi fu saturo, ed esplose con un boato spaccatimpani che smosse l’aria tutto intorno e sradicò un paio di alberi vicini. La luce scatenata fu accecante, e qualcuno (forse Alis, forse Nadine, forse entrambe) lanciò un grido acuto di terrore.
Pochi secondi dopo tutto finì, tranne per il fischio che ancora risuonava nelle loro orecchie. Timmi era al centro della radura, vivo e vegeto, sbalzato indietro dallo spostamento d’aria, e Julien era sparito. Anzi, no, era ancora nella radura… ma un po’ sugli alberi, un po’ per terra, un po’ sulle rocce…
- Eeeeeevvvvvaaaaai!- gridò Timmi, balzando a sedere, sollevando i pugni in segno di trionfo - Ah! Sono tornato! Ahah! Fanculo l’Alleanza, ah, ahahah… ah… ah… aaaah!- gemette, guardandosi bene - Bleah… che schifo, sono tutto coperto di frattaglie…-
- Colpa tua che hai voluto strafare…- sbottò Darth, alzandosi frastornato - E poi scusa, non avevi perso i poteri?-
- Ma non rompere…- grugnì Timmi, rialzandosi a sua volta, le braccia larghe - Ehi, qualche anima misericordiosa mi dà una pulitina?-
Alis si avvicinò e fece sparire sangue e brandelli con un incantesimo.
- Sta diventando un’abitudine, sai?- ridacchiò.
- Zitta o ti assaggio!- sbottò il mezzodemone.
- Ma cos’è successo?- chiese Jo - Insomma, come hai…?-
- Parliamone dopo!- esclamò Skin - Timmi, trova subito il cristallo, presto! Trys dice che Raven ha…-
- … emorragie multiple, esterne ed anche interne.- completò in fretta il Folletto - Con possibile avvelenamento. Serve un guaritore immediatamente. E anche un cono gelato, è da ieri sera che…-
- Un attimo.- annuì Timmi, guardandosi attorno - Ah, ecco…-
Il frammento di cristallo era a poca distanza da lui, misericordiosamente lontano da qualsiasi parte del corpo di Julien e misteriosamente immacolato. Emanava una lieve lucentezza color cobalto. Timmi lo raccolse, osservandolo con la fronte aggrottata.
- No, un attimo…- sbottò irritato - Tutto ‘sto casino per una scheggia più piccola di Alis?- lei gli diede una botta - Ahi… mi aspettavo di meglio!-
- Lascia stare e dammelo!- ringhiò Skin, la mano tesa - Le dimensioni non contano, e guai a chi fa battute!- aggiunse, scoccando un’occhiata a Trys, che fece una faccia innocente da “chi, io?”.
- Un attimo.- intervenne Flynn - Timmi, non usiamo quel frammento.-
Tutti, persino Skin, si voltarono a guardarlo.
- Perché?- chiese Xander.
- È maledetto.- spiegò il bambino - Tutto il Cristallo di Atlantide lo è. I Custodi dell'Eden costrinsero così gli Atlantidei a nasconderlo, maledicendolo. Chiunque lo usi per guarirsi perde progressivamente il suo sistema immunitario, e ne diventa dipendente. Anche gli altri suoi poteri sono nocivi. Per questo volevo distruggerlo completamente.- guardò Skin - Farai meglio a portarla da un guaritore.-
Timmi annuì e, senza aspettare obiezioni o secondi pareri, strinse il frammento nella mano fino a polverizzarlo.
- Ecco.- disse - Ora che la chiave non c’è più, manca una tessera del puzzle.- si rivolse a Flynn e gli fece un sorrisetto - Ti sta bene?-
Lui annuì.
- Grazie.-
Skin, intanto, superò Trys e Darth e prese una ormai incosciente Raven tra le braccia, sollevandola con attenzione.
- Io vado a portare Raven al sicuro.- disse - L’incantesimo dovrebbe essere rotto ora che Julien è morto, e potreste riuscire ad andarvene anche da soli.-
- Vengo con te.- disse Flynn - Ah, Timmi… ecco… purtroppo ho parlato dei demoni dell’Estrattore…- aggiunse, in tono di scusa.
- Andati.- fu la pronta risposta del mezzodemone - Ho… avuto una riunione di famiglia delle mie, sai com’è…- ridacchiò - Non credo che quei cosi siano utili per qualcuno che non si occupa di pulire i pavimenti dalla melma, ormai.-
- Bene.- annuì Darth - Non so di cosa stiate parlando, ma va bene.- passò un braccio attorno al collo di Trys ed afferrò la spalla di Skin - Forza, veniamo anche noi.-
E così, il Fantasma, i bambino, il Templare ed il recalcitrante Folletto (- No, voglio sentire le scuse lacrimose!-) sparirono tutti insieme, portando al sicuro la Valchiria ferita.
Timmi ed Alis si scambiarono un’occhiata, poi guardarono il trio di amici ancora al limitare della radura, lì dove l’avevano lasciato.

Ormai abbiamo quasi finito. Dopo questo, solo un ultimo capitolo più l'epilogo, come faccio sempre. Quindi, ringrazio Ely79 che, come al solito, ha recensito tutta la storia. Ma tanto lo so, lo fa solo per i punti bonus del programma recensioni, non perchè le piacciono :P

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Shade Owl