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Autore: SheWolf95    28/12/2011    5 recensioni
Ginny Weasley, due anni dopo la guerra magica, abita in un appartamento a Londra con la sua migliore amica, Hermione Granger.
E' già da un po' che comincia ad accusare di strani sintomi, nausea, pianto facile, lunaticità..
Cosa le sta succedendo?
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter | Coppie: Ginny/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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She's pregnant

Ginny, seduta sul bordo della vasca azzurra, continuava a guardare lo stick rosa, le sue mani incapaci di non tremare.
Quel “+” azzurro, comparso sullo schermo, l’aveva sorpresa davvero nonostante lei poco prima si era preparata psicologicamente alla notizia.
“Gin?” una voce femminile interruppe i suoi pensieri, che frullavano in mente così veloci che era difficile persino per se stessa capire cosa le passava per la testa. Come avrebbe dovuto comportarsi, adesso? Era sicura di essere pronta per una cosa così grande? Era davvero sicura che quella scoperta le dava gioia?
“Ginny, per l’amor del cielo, apri questa porta se non vuoi che lanci una fattura!”
Quell’ultima imprecazione la fece ridestare dai suoi pensieri confusi, e con estrema riluttanza aprì la porta.
“Tua madre ci sta chiamando per il pranzo, quindi fammi vedere subito quel dannato test” disse un’agitatissima Hermione, facendo irruenza nella stanza.
Ginny, non avendo scelta, le consegnò il test con un’aria sconfitta, ma allo stesso tempo curiosa di vedere la reazione di Hermione, la quale dopo aver dato un’occhiata rapida allo stick, emise uno squittio di gioia e abbracciò l’amica.
“Oh, Ginny, sono così contenta per te! Dovrai dirlo ad Harry, ai tuoi, a Ron, dovrai scegliere il nome, se è maschio potresti chiamarlo…”
“Hermione, la vuoi piantare?” rispose seccamente la ragazza, prendendo il test che giaceva abbandonato sul bordo della vasca e riponendolo nella scatola.
“Cosa ti succede? Non sei contenta, per caso?”
“Non è quello è che… niente, non potresti capire. Andiamo a tavola prima che la mamma si faccia venire una crisi nervosa” concluse la Rossa.
Hermione lasciò perdere riluttante ogni tentativo di parlare con l’amica, che aveva assunto un’aria irritata che sarebbe stata più appropriata a Mirtilla Malcontenta, il fantasma del bagno delle ragazze che “viveva” a Hogwarts.
Dopo essere giunte nell’affollato soggiorno, Ginny si sedette accanto a Harry, che ingannava l’attesa del pranzo giocando con il piccolo Teddy Lupin.
La ragazza era dispiaciuta per la sua reazione di qualche minuto prima, ma per le scuse ci sarebbe stato tempo; doveva ancora capire quali fossero i suoi sentimenti verso quel bambino che portava in grembo. Forse il test era sbagliato, forse era meglio farne un altro, così tanto per esserne sicuri.
Eppure all’inizio si era sentita così euforica all’idea di avere un bambino tutto suo, credeva di non desiderare altro… e ora perché era così spaventata?
”Ecco qua, spero di non aver fatto troppo poco, siamo così tanti!” disse Molly, entrando in sala da pranzo con un pranzo avrebbe abbondantemente sfamato un numeroso esercito in tempi di guerra.
“No, Mollì, es parfè!” intervenne Fleur, che ultimamente aveva instaurato un rapporto molto stretto con la suocera, mentre cercava di tenere a bada la piccola Victoire che tentava in una serie di ripetuti e strambi balzi, di saltare addosso a Teddy, che la guardava ridendo.
Dopo che ebbero finito di gustare quel delizioso pranzo (tra le richieste di Molly che cercava di far mangiare una quarta porzione di tutto a chiunque fosse seduto a tavola) si ritrovarono tutti in salotto: Fleur chiacchierava con Arthur, Bill giocava con un’allegrissima Victoire, Harry e Ginny (quest’ultima sotto le continue occhiate furtive di Hermione) si erano dedicati a Teddy, Percy discuteva con Arthur di lavoro, guardando ogni tanto sua moglie che coccolava la piccola Molly, e “nonna” Molly chiacchierava con George e Angelina, mentre osservava con tenerezza Fred, profondamente addormentato tra le braccia della nuora.
“Hey amore, c’è qualcosa che non va? Non sembri tanto tra di noi oggi, sai?” disse Harry, notando per l’ennesima volta lo sguardo perso di Ginny.
“Mh? Oh, niente Harry, non preoccuparti è tutto ok” rispose lei, sfiorando leggermente le labbra del ragazzo, che però non le credette.
“Avanti Ginny, ti conosco e so che qualcosa ti turba e tu sai, sai benissimo che non devi tenerti tutto dentro, perché così peggiori solo le cose” continuò Harry “Insomma, non ti fidi di me, dopo tutto quello che abbiamo passato?”
”Oh, tu non capisci. Non c’entra niente tutto quello che stai dicendo, lo sai perfettamente che io mi fido ciecamente di te. E non c’è niente che non va, chiaro? E ora se vuoi scusarmi, vado un attimo in camera” rispose Ginny, con una punta di fastidio nella sua voce, e alzandosi sparì per la rampa di scale che portava ai piani superiori della Tana.
Harry rivolse uno sguardo interrogativo ad Hermione, che aveva seguito tutta la brevissima discussione, che dal canto suo gli rispose con uno sguardo preoccupato e che dopo aver dato un breve bacio a Ron seguì la Rossa.
“Perché lo tratti così? Che ti ha fatto? È preoccupato per te, lo vuoi capire?” disse Hermione spalancando la porta della camera dell’amica e afferrandola per un braccio.
”Herm, lasciami stare. Nessuno può capire” rispose la Rossa, liberandosi dalla stretta dell’amica e afferrando un cuscino blu con disegnate delle stelle.
“Per l’amor del cielo, Ginny! Aspetti un bambino, eri così felice prima! Cosa ti succede?”
”Sono affari miei, va bene? Per me è una cosa nuova e comunque..”
”Lo vuoi capire che non sei sola?” La interruppe Hermione “Non sei l’unica che avrà o che aspetta un bambino, prendi Fleur che è di nuovo incinta o anche Angelina che ha appena avuto il piccolo Fred! Non sei sola, non lo sarai mai!” concluse guardando Ginny negli occhi, il respiro irregolare e lo sguardo acceso.
“Senti, non farmi pressioni Herm, devo abituarmi all’idea e devo capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Tranquilla, mi passerà tutto questo nervosismo e comunque non scordarti che io so che ci sei e che ti voglio bene” disse la Rossa, abbracciando l’amica.
“Dai, andiamo di sotto, e stasera prometto che mi scuserò con Harry”.
”E quando hai intenzione di dirgli che sei incinta, sentiamo”.
“Appena ce ne sarà l’occasione, lo giuro”.
“Mi fido eh, non farmi scherzi Ginevra Weasley”.
“Non chiamarmi Ginevra, Hermione Jean Granger” concluse Ginny, ridendo con Hermione, e sentì che non le aveva mai voluto così tanto bene come in quel momento.

Angolo della scrittrice: Scusate il ritardo, un mese per l'attesa di questo capitolo, ma vari problemi e impegni non mi hanno permesso di continuare la storia! Anyway, spero vi piaccia questo capitolo, è abbastanza breve a dire il vero, ma il prossimo (che è in attesa di qualche ritocco) non tarderà ad arrivare.
Lasciatemi le vostre recensioni e se c'è qualcosa che non va fatemelo sapere, le critiche sono sempre ben accette!
Alla prossima!
She Wolf

  
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