Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: Cromatic Angel    28/12/2011    0 recensioni
Tre colpi.
Non aspettò nemmeno il permesso. Quello bastava per sapere che stava entrando, e poi era noto che quello fosse il suo modo per far capire che era lei che stava facendo la sua trionfale entrata.
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter number two


<< Grazie ragazzi! Per oggi abbiamo finito! Ci vediamo martedì per finire lo shooting! >> Spense la fotocamera e si avviò al tavolo, dove aveva posato il suo computer.

Aveva lavorato per cinque ore di seguito.

Era contraria a lavorare con gente inesperta e poco naturali. Poteva essere arrogante e presuntuosa, ma preferiva i professionisti. Però è pur vero che non si nasce maestri, la gavetta bisogna pur farla. E Jared teneva ad essere il numero uno in tutto, persino nelle scoperte di copertina.

Attaccò la memory card al pc e iniziò a caricare tutte le foto.

Era esausta, ma non poteva lasciare il lavoro a metà.

<< Non sono così male per essere inesperti >> Jared posò il mento sulla spalla di Alex curiosando sulle foto che stavano caricando.

<< Si, ho penato poco rispetto all'altra volta. Loro hanno recepito velocemente ciò che volevo. >> Sospirò stanca.

<< Non credi sia l'ora di tornare a casa? >> Si sollevò mettendole le mani ai lati del collo, iniziando a massaggiarle la nuca, stendendole i nervi tesi.

<< Prima devo finire di caricare le foto, così domani mi tocca solo sistemarle e fare qualche ritocco qua e là. >> Socchiuse gli occhi abbandonandosi a quel tocco delicato e rilassante.

<< Senti la prossima settimana devo andare a New York per alcune selezioni, verresti con me? >> Smise di massaggiarla e si sedette sul bordo del tavolo fissandosi le mani.

<< Quanto mi paghi? >> Lo provocò.

<< Non ti basta un hotel a cinque stelle con un panorama mozzafiato e sfilate e gente famosa ? >> Allargò le braccia per farle intendere quanto potesse avere.

<< Non me ne faccio nulla di tutto questo, lo sai bene... >> Schioccò la lingua incrociando le braccia sul petto.

<< Musei? Cinema? Ristoranti italiani? >> Iniziò ad elencare a caso.

Alex scoppiò in una pacata risata << No, verrò con te. A patto che la mia camera sia ad un piano di distanza dalla tua e che ci vedremo solo per le selezioni. >> Si fece improvvisamente seria.

<< Va bene, se è questo ciò che vuoi te lo darò >> Si fece serio anche lui, nascondendo l'amara delusione.

<< Allora puoi prenotare biglietti e hotel. Ci sarò. >> Si girò verso il monitor e fece un cenno positivo a ciò che aveva visto. Tirò fuori la memory card e spense il pc. Aveva finito per quella sera. Adesso sognava una bella doccia e poi un riposante sonnellino.

Si alzò e mise dentro la borsa il pc.

Mise in spalla la tracolla e baciò dolcemente la guancia di Jared << Cerca di riposare, dimagrisci a vista d'occhio. >> Gli carezzò i capelli.

<< Ci proverò, sperando che stasera l'insonnia mi lasci in pace. >>

<< Prova a chiamare Morfeo, magari stasera è libero! >> Sorrise la ragazza.

<< O magari chiamo te... >> La provocò alzandosi e bloccandole il polso.

<< Jay... >> Si avvicinò a lui sospirando con gli occhi socchiusi e il capo chino << Non iniziare, sai che non funziona così... >> Posò la fronte sul suo mento.

<< Lo so, ma ogni tanto mi piace tentare. Non sarei io... >> Sorrise donandole un bacio in fronte.

<< No, saresti tu comunque. Hai mille personalità...e posso dire che le conosco quasi tutte >> Sorrise dandogli un buffetto sulla guancia, riuscendo finalmente a liberarsi dalla sua morsa. << Ci vediamo mercoledì Capo! >> Gli fece un cenno con la testa.

<< Domani non ci sei? >> Chiese lui perplesso.

<< No, ho da fare alcune cose...e poi i ritocchi non chiedono troppo tempo, posso farli anche a casa. Domani ti lascio fare il capo supremo >> Gli fece l'occhiolino.

<< Vuoi o no IO sono il capo supremo >> La provocò, cosa che a lui piaceva tanto. Era l'unica che gli teneva testa. Sentiva la sua intelligenza messa in pericolo da una donna. E la cosa gli piaceva, e anche tanto. Dal suo punto di vista era eccitante...

<< Questa sì che era bella >> Scoppiò a ridere la ragazza << Ci sentiamo per aggiornarci. Bye Bye little Jay>> Lo salutò con la mano, per poi scomparire dietro la porta in vetro.

<< Goodbye Darling >> Si ritrovò a sussurrare, mentre vagava tra i suoi mille pensieri passati.





<< Home sweet Home >> Urlò mentre si richiudeva alle spalle la porta del suo appartamento.

<< Finalmente ! Avevi intenzione di dormire lì? Jay ti schiavizza! L'ho sempre detto! >> Una donna bionda sbucò da una stanza del lungo corridoio con in mano una paletta in metallo.

<< Mamma! Jay non mi schiavizza! E' solo stronzo! E poi tu che ci fai a casa mia?! Non dovevi andartene questa mattina? >> Spalancò gli occhi sorpresa.

Si avvicinò strascinando i piedi.

<< Tuo padre ha sbagliato il biglietto, parto domani mattina presto >> Urlò dall'altro lato della casa.

Alex arrivata in cucina trovò la penisola piena di teglie di varia forma, ognuna con pietanza diversa.

<< Ah ok...Mamma ma hai cucinato per tutto l'universo? >> Chiese ancor più sbalordita di prima.

<< Na! Che sarà mai qualche sformato di verdura! E poi per domani almeno ti ritrovi qualcosa da mangiare, invece dei soliti panini o pasta pronta presa al Take away! >> Sventolò la mano come per allontanare l'immagine di quei cibi spazzatura.

<< Io non mangio sempre queste cose, ogni tanto cucino...e...e che...beh non ho tanto tempo, il lavoro mi assorbe! >> Disse stremata, raggiunse uno sgabello, che attorniava la penisola, e si sedette.

<< Alexandra sei così presa dal tuo lavoro che non hai nemmeno tempo di venire a casa a trovare me e papà...Odio parlarti al telefono! Per quanto ami la tua voce , preferirei vederti. Stacca per un po' la spina. Rilassati. >> Sua madre la guardava angosciata. Era la sua unica figlia, la vedeva raramente e quando la vedeva l'assaliva la tristezza, la vedeva troppo magra, troppo stressata e poco viva. Ciò di cui aveva bisogno era proprio di mollare tutto e ricominciare daccapo, ma sapeva che sua figlia non avrebbe mai acconsentito ad una tal proposta, per questo si stava giocando la carta delle ferie. Forse l'avrebbe ascoltata, forse per una buona volta avrebbe lasciato la cocciutaggine al suo capo.

<< Tra meno di un mese sarò con Jared a New York per lavoro...finito rimango lì e vengo a stare per un paio di giorni da voi...va bene così? >> Sorrise amorevolmente alla madre.

<< E' un inizio >> Sorrise di rimando la donna. << Adesso ceniamo! Non ho cucinato per nulla eh! >> La rimproverò benevolmente la madre, cosa che fece sorridere Alex.

Le mancava casa, ma si sentiva troppo legata alla tanto sognata Los Angeles. Anche se rifiutava di dare la priorità a Jared.





Aveva preso da poco sonno quando il suo cellulare iniziò a suonare.

Pensava che stesse sognando.

Provò a girarsi dall'altro lato...ma quel rumore fastidioso continuava.

Era anche troppo presto per essere la sveglia, che poi nemmeno doveva alzarsi presto...quindi la sveglia non era.

Aprì a malapena un occhio e vide l'ora : erano le 2 del mattino!

Chi cazzo poteva essere che rompeva a quell'ora?” Pensò scocciata mentre si metteva a sedere sul letto svogliatamente.

Si grattò la fronte e prese dal comodino il cellulare che ancora continuava a squillare senza pietà.

Sbuffò e rispose << Jared dimmi che ti sta prendendo a fuoco l'appartamento! Perchè se è per una cazzata che mi hai chiamato allora preparati perchè vengo a strozzarti con le mie stesse mani >> Sbottò acida.

<< E me lo dici così? Serve solo questo per farti correre qui? Wow! Perchè non c'ho pensato prima! >> La sua voce era provocante e molto roca.

<> Si distese di nuovo.

<< Volevo solo parlarti di una cosa... >>

<< Sarebbe? >> Socchiuse gli occhi sperando che non si dilungasse troppo, aveva troppa voglia di tornare a dormire.

<< Domani mattina devo andare a Miami...mi accompagni? Emma non può deve andare a reclutare delle modelle. Mi serve un supporto... >>

<< Jay non posso, devo finire di lavorare allo shooting! E poi cavolo ci pensi alle due del mattino per dirmi queste cose??? Ma perchè non provi a dormire invece di rompere le balle alla gente! >> Sbottò nervosa.

<< Ci vieni? Ti prego Ale... >> Quando la chiamava in quel modo le metteva in luce vecchi ricordi...

Deglutì nervosamente.

<< Ok, alle otto sono sotto casa tua. Notte Jared. >> Riagganciò. Non voleva sentire altro, non voleva rievocare nient'altro. Voleva solo dormire e reprimere tutto.





<< Emma , ciao! Sono Jared, senti per domani non c'è bisogno che vieni con me. Porto Alex, le andava di vedere i nuovi campionari. Tu stai in studio e controlla che il lavoro proceda. Come? Si, certo stiamo lì due giorni. Ci sentiamo via mail. Certo, certo! Notte Emma, ciao. >> Chiuse la conversazione, adesso Morfeo poteva finalmente fargli visita.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: Cromatic Angel