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Autore: xstylesconverse    28/12/2011    1 recensioni
la ragazza era agitata. il sabato sarebbe andata al suo primo ballo,si sentiva fuori posto,non sapeva come comportarsi. era mariana esposito,meglio conosciuta come lali. sbuffò,perchè dopo molti dubbi,scelse il costume da indossare : principessa. anche se però,non aveva escluso l'idea di travestirsi da catwoman.­­
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Marianella
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Peter portò Lali all'ospedale più vicino possibile. Era stanchissimo; Lali con quel pancione pesava un quintale! 
Arrivarono all'ospedale e Peter chiese subito di vedere un medico. Si stava preoccupando seriamente per Lali e la sua bambina. 
Davanti a loro si presentò un dottore, il Dr. Soledad. Era un medico professionista e ne aveva viste di tutte i colori in quell'ospedale. Quindi sarebbe stato un caso banale quello di Lali. 
Il dottore fece accomodare i due nella sua stanza e cercò di calmare Lali con una compressa. Era una semplice contrazione. La visitò e poi si risolve a Peter.
 
 
« Qui va tutto bene. Non è successo nulla di drammatico, è stata solo una semplice contrazione. La bambina è in perfetta salute e il suo cuoricino batte regolarmente. Non c'è nulla di cui preoccuparsi, tra 4 mesi nascerà questo dolcissimo bebè. » disse il medico sorridendo e aiutando Lali a scendere dal lettino.
« La ringrazio, dottore. » disse Peter stringendo la mano al medico.
« Dr.Soledad, vorrei che lei faccia nascere la mia piccola. Confido molto in lei. » disse Lali con il suo amorevole sorrisetto.
« Ma certo, Mariana. Vi auguro tutte le fortune del mondo! Ci vediamo al parto. Arrivederci. » concluse il dottore salutando i prossimi genitori.
 
 
 
Lali e Peter si diressero a casa, dove avrebbero potuto riposare un pò. Dopo quello che era accaduto erano stanchissimi. 
Entrarono in casa e Peter si precipitò al piano di sopra per poi lasciarsi cadere a peso morto su quel letto morbido e candido. 
Lali lo guardò disgustata, non l'aveva nemmeno aiutata a salire! Ma poi lo guardò divertita e sorrise a quegli occhi color verde. Si stese con Peter sul letto, e si addormentarono tutti e due felicemente. 
 
 
 
 
Ormai erano passati i 4 mesi tanto aspettati. Le settimane erano passate molto velocemente. Lali e Peter non se ne erano nemmeno accorti. Non sapevano che quel giorno sarebbe stato memorabile e indimenticabile per loro. Non sarebbero stati più due persone in famiglia, ma ci sarebbe stata anche una terza personcina. 
 
 
Era sera, Lali voleva andare a dormire, ma il suo pancione non le permetteva di salire le scale da sola. Peter era occupato a parlare al telefono con il suo capo di lavoro. Non aveva tempo per Lali, e questo dispiaceva molto ad ella.
Lali cercò di salire da sola le scale, malgrado stesse piangendo per la sua solitudine. 
Arrivò a metà della scalinata, ma ad un certo punto si sentì morire dentro. Un dolore tremendo entrò in lei, non la mollava più. 
 
 
 
« Peter! » gridò Lali mantenendosi alla ringhiera delle scale. 
« Lali, ora non posso! Dopo vengo. Non rompere! » rispose Peter dall'altro lato della stanza.
« Peter, è urgente! Corri! » urlò Lali con gli occhi lucidissimi.
« Ok, ok. Io devo andare, capo. Ci vediamo a lavoro. Arrivederci, arrivederci. » disse Peter smettendo di parlare al telefono.
 
 
 
Peter corse da Lali, salì le scale e vide la sua fidanzata in preda ad un dolore tremendo. Vedeva un sacco di pipì che scendeva dalle scale e aiutò Lali a scendere le scale. 
 
 
« Lali! Ma cosa ti è successo? » chiese Peter spaventato.
« Si sono rotte le acque, imbecille! Portami all'ospedale! La nostra piccola sta per nascere! » rispose Lali gridando a più non posso.
« Ok! Ma non trattarmi male. Vieni, andiamo in auto! » disse Peter trasportando Lali in macchina. 
 
 
 
Peter accompagnò Lali in macchina e guidò fino all'ospedale dove erano andati 4 mesi prima. 
Era in preda al panico, non sapeva cosa fare. Non aveva mai assistito ad un parto vero e proprio. 
Arrivarono all'ospedale, e Lali stava ancora urlando come una pazza. Entrarono a tutta fretta e incontrarono proprio il Dr. Soledad.
 
 
 
« Lali! Peter! Venite, andiamo in sala parto. » disse il dottore aiutando Lali a camminare.
« AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH! » urlò Lali morendo dal dolore.
 
 
Quel dolore era infernale, più Lali urlava e più il dolore aumentava! 
Entrarono in sala parto, ma Peter non volle sfiorare quella porta. Così rimase in sala d'aspetto. 
Sentiva le urla di Lali, ancora più grandi e dolorose. Ma dopo dieci minuti sentì un pianto di un neonato. 
Era la sua bambina. 
Peter corse in sala parto ad abbracciare Lali e per conoscere sua figlia. 
 
 
Eccola. Con i suoi minuscoli occhietti color prato, come il padre del resto. E le paffute guanciotte bordeaux, come quelle della mamma. Con le sue piccole manine, che agitava felicemente in cerca di un dito da afferrare e stringere. 
Quando la piccola vide Peter, si mise a ridere con la sua dolcissima risatina senza denti. Peter si scaraventò ad abbracciare la sua bambina. 
 
 
 
« Siete bellissime. » disse Peter con le lacrime agli occhi.
« I suoi occhi sono bellissimi, proprio come i tuoi. » disse Lali guardando la bambina in ogni minimo dettaglio.
« Invece da te ha ereditato le guanciotte paffute. » disse Peter ridendo. 
« Salve. Complimenti per la bambina. Scusatemi, se vi interrompo ma.. vorrei sapere quale nome è stato assegnato al bebè. Lo devo segnare. » disse l'infermiera sorridendo.
« IL NOME? Ecco cosa ci siamo dimenticati! Il nome della bambina, Peter! » gridò Lali presa dalla ansia.
« Calmati. Secondo me, il nome di questa dolce principessa dovrebbe essere.. Esperanza. Dopotutto ci ha dato speranza. » disse Peter accarezzando il visetto ella bimba.
« Mi piace molto questo nome, sono d'accordo con te amore mio. Signorina, mia figlia si chiamerà Esperanza. » disse Lali guardando l'infermiera.
« Ottima scelta. Ancora congratulazioni. » concluse l'infermiera uscendo dalla camera.
 
 
Peter e Lali si baciarono appassionatamente. Sarebbero stati due genitori modello. La loro bambina sarebbe cresciuta educata, gentile, cortese, bella e studiosa. 
 
Era passato qualche giorno e il medico diede il permesso a Lali, di tornare a casa con la sua nuova famiglia. 
 
 
 
Ritornarono a casa e Peter si avvicinò a Lali, la strinse a sè e le sussurrò ad un orecchio: 
 
 
« Non abbandonatemi mai, voi ormai siete la mia vita. La mia anima. Il mio ossigeno. Vi amo con tutto me stesso. » 
 
 
 
 
 
 
 
buona sera <3 *-*
questo capitolo mi ha fatto commuovere, ve lo giuro :'3 
questo è il penultimo capitolo. <3
  
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