Zhalia cammina per le calli di Venezia: le luci delle lanterne delle gondole e dei lucernari delle case rendono l'atmosfera magica e le sembra di vivere in una favola, la favola che aveva sempre sognato da bambina.
Eccola lì, davanti all'ingresso, con un lungo vestito senza maniche con busto blu decorato con Swarosky e brillantini oro in modo da sembrare un cielo stellato, e una lunga gonna ampia con un po' di strascico fatta di piume bianche, blu, nere e azzurre; i suoi capelli erano in parte raccolti e in parte sciolti, e il suo volto era coperto da una semplice maschera solo occhi argento con decorazioni di pizzo argentato e di diamanti, con in cima un lungo pennacchio di piume nere, bianche, azzurre e blu.
Contò fino a 10, prese fiato ed infine entrò: la sala era piena di gente che beveva, chiacchierava e, soprattutto, ballava al ritmo di una musica ormai passata di moda da più di 2 secoli.
Tutti la guardavano mentre si aggirava per la sala: stava cercando Sophie per chiederle spiegazioni e, dopotutto, ringraziarla del regalo che le aveva fatto, anche se non ne capiva il motivo.
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" goditi la serata" Zhalia ripensò alle parole scritte da Sophie << volentieri >>.
I due ballarono la maggior parte dei brani e quando furono la 23:30 lui le chiese: << le va di andare a vedere i fuochi dal Canal grande? >>.
Presero così una gondola, e il gondoliere iniziò a remare fino al Canal grande fischiettando queste dolci note:
Tu sei per me
La più bella del mondo
E un'amore profondo
Mi lega a te...
Tu sei per me
Una cara bambina
Primavera divina
Per il mio cuor...
Splende il tuo sorriso
Sul dolce tuo bel viso
E gli occhi tuoi sinceri
Mi parlano d'amor...
Tu sei per me
La più bella del mondo
E un'amore profondo
Mi lega a te
Tutto tu sei per me...
Il cielo stellato si rifletteva sull'acqua del Canal grande, intorno a loro c'era un silenzio ed una pace contornata dai muri colorati delle case.
<< è una notte splendida, non trovi? >> Zhalia guardò prima lui, poi il cielo stellato << davvero. Non ricordo più quando è stata l'ultima volta che mi sono soffermata a guardare un cielo stellato>> << neanche io >> ammise l'uomo dalla giacca rossa, poi, guardando il riflesso della gondola sull'acqua, disse: << quanto vorrei che qui con me ci fosse una persona... >> anche Zhalia guardò l'acqua << lo vorrei anch'io >> l'uomo si girò verso di lei << e se fosse qui, che gli vorresti dire? >> Zhalia prese fiato << se ci riuscissi, gli direi che lo amo con tutta me stessa e che lo ringrazio per aver creduto in me, sempre... >> << anche io le direi che la amo, ma ho paura di un suo rifiuto, ho paura di rovinare l'amicizia che ci lega ora >> Zhalia annuì << lo stesso è per me >>.
Il primo fuoco d'artificio esplose in cielo in una pioggia di scintille verdi, seguito subito da altri due rosso e blu: era mezzanotte.
<< è arrivata la mezzanotte >> disse lui << la tradizione vuole che ci si tolga le maschere a mezzanotte >> e iniziò a togliersi la maschera.
Il cuore di Zhalia tamburellava sul lato sinistro del suo petto " non ci credo... " pensò.
L'uomo davanti a lei altri non era che Dante.
<< ora tocca a te >> disse invitandola a togliersi la maschera; lei era rimasta rigida a fissare il vuoto, ma a quelle parole sembrò risvegliarsi da un coma, guardò gli occhi di Dante, prese fiato ed infine si tolse la maschera.
Ora anche il cuore di Dante batteva all'impazzata, i suoi occhi brillavano, << Zhalia >> quel nome uscì come un sussurro dalla sua bocca, la avvicinò a se e la baciò, un bacio lungo ed appassionato, per lungo tempo sognato.
<< ti amo >> disse lui dolcemente a due millimetri dal suo viso accarezzandole una guancia << anch'io >> e ricominciarono a baciarsi.
Quello fu davvero un momento magico.