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Autore: littlegreenhole    29/12/2011    5 recensioni
Cosa succede se a mettersi in mezzo alla storia di Kurt e Blaine ci sono il college, tanti sentimenti, ma, soprattutto Sebastian?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The biggest mistake

The confession

“Ti prego, Blaine” disse Kurt con la voce che gli era rimasta dal brusco urlo che aveva fatto due secondi prima. Doveva trattare bene le sue corde vocali, non poteva massacrarle in quel modo.

Non ci fu bisogno di altre parole. Blaine si precipitò alla porta.

Possibile che durante il periodo di tempo che non si erano visti Kurt fosse diventato ancora più bello, luminoso e affascinante?

Si guardarono negli occhi fino a quando Kurt non fu percorso da un brivido provocato dal freddo che entrava dalla porta aperta. Fu allora che distolse lo sguardo e prese la mano dell’altro per condurlo verso il salotto dove il caminetto, anche se ormai spento, emanava ancora sufficiente calore per riscaldare entrambi. Non gli interessava neanche sapere che cosa ci facesse Blaine in quel luogo a quell’ora tarda. Non aveva importanza esattamente come non si spiegava il fatto che ora lui era li pronto a farlo entrare in casa.

 

“Potrei rimanere qui tutta la notte, ma, ma – cazzo Kurt perché mi hai fatto questo? ” Blaine era sopraffatto dal turbinio di emozioni che provava in quel momento. Anche per il solo fatto di essere di nuovo in quella casa, così familiare, così calda e accogliente. Gli era mancata tanto.

Poi lui era lì e, finalmente, era tutto vero, niente più sogni o desideri.

Voleva essere arrabbiato, spaccare tutto e pretendere da Kurt per lo meno delle scuse.

Si era immaginato quel momento troppe volte, così tante che gli scenari erano stati infiniti. Di tutto quello che aveva pensato di dirgli, però, non uscì neanche una parola.

Era sul divano con indosso ancora in cappotto bagnato dalla neve e tutto quello che riuscì a fare fu abbassare la testa in modo tale che i suoi ricci potessero oscurare gli occhi che avevano iniziato a piangere dal dolore.

Kurt era accanto a lui e si sentiva semplicemente una merda.

Forse aveva fatto davvero un enorme errore quella sera. E anche la mattina successiva a nascondere tutto. Solo in quel momento, guardando la reazione di Blaine, che non riusciva neanche ad arrabbiarsi con lui da quanto stava male, capì che probabilmente aveva fatto il più grande errore della sua vita.

 

“Meriti la verità. Ho fatto un errore stupido a tenerti nascosta una cosa stupida per cercare di non farti soffrire. Invece vedo che non è servito a niente. Pensavo che tenendoti nascosta la verità sarei riuscito a non farti soffrire, che ci avrei perso solo io. Tu ti meriti qualcuno che ti ami molto di più di come faccio io Blaine” era arrivato il momento di sputare tutto in modo che Blaine potesse continuare ad odiarlo ma, questa volta, per il motivo giusto.

“Non capisco Kurt, davvero, non mi sto divertendo. Cosa fai, mi prendi in giro? Sei tu che mi hai lasciato e saresti tu quello che dovrebbe soffrire di più?” davvero Blaine non capiva più niente delle parole dell’altro ragazzo.

“Hai ragione, meriti una risposta a tutte quelle domande, e-mail, lettere e messaggi che mi hai mandato prima che partissi. Vuoi davvero sapere perché ti ho lasciato?”

“Dovesse cascare il mondo ora, si per la miseria!” rispose Blaine iniziando davvero ad alterarsi.

“Quella sera, quella prima del 25 giugno, sono stato davvero da Sebastian, ho trovato le forze e sono andato lì. L’ho aspettato dopo lacrosse e gli ho detto che i suoi giochini con te non mi facevano più divertire, che aveva superato il limite. Quella sera, Blaine, io… lui… cazzo” Kurt lo stava dicendo sul serio?

Blaine era in ascolto, gli occhi appena un po’ più aperti del normale, leggermente proteso in avanti e il cuore che sembrava volesse saltargli fuori dal petto.

“Bè, ehm… ci siamo baciati! Ecco, l’ho detto. Ora puoi arrabbiarti quanto vuoi!” sputò velocemente fuori Kurt.

L’aveva davvero detto. Si.

 

Si aspettava di tutto, veramente di tutto, tranne quello. Non aveva mai preso in considerazione quella pista. Mai.

Ora che la verità lo aveva colpito dritto in pancia non sapeva che cosa fare o dire.

Sbiancò all’improvviso e si alzò d’istinto cercandosi di allontanare da quella che ora si rivelava come la fonte di tutto il suo dolore e la cosa aveva amato di più in assoluto.

 

Kurt avrebbe voluto che Blaine lo insultasse, lo prendesse a pugni e sberle piuttosto che la reazione che invece stava avendo. Sarebbe stato molto meglio vederlo sfogarsi verbalmente e fisicamente piuttosto che il silenzio, il nulla che si ritrovava davanti in quel momento.

Il viso del ragazzo era completamente privo di qualsiasi espressione.

 

Riuscì, con estrema fermezza, addirittura a girare le spalle a Kurt, ancora seduto sul divano che continuava a fissarlo. Si appoggiò lontano, alla colonna che separava cucina e salotto con una spalla.

Da un sogno, si era trasformato tutto in un incubo. Ora Blaine avrebbe voluto svegliarsi e fare finta che non fosse mai successo niente.

Voleva correre via, ma c’era ancora qualcosa che lo tratteneva. Che cosa era?

 

Anche a Kurt iniziarono a scendere le lacrime. Era devastante il tutto. Era Natale e stava passando i minuti peggiori della sua vita.

Vide Blaine andare verso la porta e girarsi un attimo verso di lui con gli occhi pieni di disprezzo. Poi sentì la porta aprirsi, un soffio di vento gelido e il tonfo della porta che si richiudeva.

Chiuse gli occhi, le mani a coprire il volto e i gomiti appoggiati sulle cosce. Poteva solo pregare che Blaine riuscisse non a perdonarlo, non a tornare indietro, ma, almeno, a dimenticare il male che gli aveva fatto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA

Era davvero convinta di fare finire questa storia con questo capitolo. Poi però mi sono accorta che sarebbe venuto troppo lungo e, visto che già il prossimo probabilmente sarà più lungo di quelli che pubblico di solito, ho dovuto, anzi, voluto tagliare e lasciarvi questo penultimo capitolo.

Dai dai presto finirà. Vorrei finire di pubblicarlo entro il 31, così poi, con l’anno nuovo ci sarà… ah ah, non si può dire! Vedremo!

Per chi mi scrive e i complimenti, grazie di cuore, non me li merito davvero, ci sono mille autrici cento milioni di volte più brave di me! Io scrivo per gioco e perché mi fa stare bene.

Grata che tutto questo vi piaccia!

   
 
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