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Autore: Mala Zeta    29/12/2011    1 recensioni
Questa è la mia prima FF!
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E' come giocare al gatto col topo. O come essere dentro la favola di Cappuccetto Rosso, se serve di più a rendere l'idea.
Uchiha... Alla fine c'è sempre un Uchiha di mezzo.
Chissà perchè.
Continuo a chiedermelo, ma non trovo mai la risposta.
Sono una semplice studentessa, con una vita monotona che scorre lenta.
Lui è quello che mi ha cambiata radicalmente, in bene e in male.
Una belva feroce, un predatore, un manipolatore, qualcuno che gioca con te finchè non ti rompi.
Anche lui però è cambiato, è cambiato grazie a me, e sono sicura che prima o poi se ne accorgerà.
Mi chiamo Chiyomi Shiroga, e mi sono innamorata di Madara Uchiha.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Cap.18_Prepariamoci alla fiesta! Buonsalve, e scusate l'infinito periodo d'assenza. *inchin*
La scuola mi ha risucchiato.
MA HO VINTO IO ewe
Sono qui apposta per rimediare! °D°
Questo capitolo, dato che Mady è occupato, penso lo scriverò in gran parte io.
Poi lui mi dirà cosa correggere e voi troverete il tutto bell'eppronto! :D
_________________________________________________________________________

Dopo aver sistemato adeguatamente Hiddy (e ovviamente lasciato alle cure di pentimento di Ann), io e Akira salutammo tutti.
Avevo intenzione di parlarle a proposito di lei e Itachi, ovviamente; poi sarebbe venuto il turno di Ann e le sue spiegazioni riguardo al "rapporto" con l'albino.
Dovevamo discutere anche di un'altro fatto parecchio importante, così ci dirigemmo a casa mia.
Sasori e Ann ci avrebbero raggiunte dopo, perchè centravano anche loro.
La festa di compleanno!

Mala Zeta presents:
PREPARIAMOCI ALLA FIESTA!

Prima che arrivassero Sasori e Ann, mi misi a parlare a quattr'occhi con Akira.
-Aki... E' da un po' di tempo che vorrei parlarti.- cominciai.
-Ah sì? Di cosa, precisamente?-
Saltai i convenevoli.
-Da quando tu e Itachi state insieme?-
Lei sembrò avere un attacco di cuore e diventò paonazza.
-I-io e Itachi??? Mamamamamama che vai a dire!- cominciò a ridere forzatamente, era nervosissima.
-Piantala di metire e raccontami, dài! Avresti potuto almeno farmi la cortesia di dirmelo!- risi e la abbracciai.
Fu come una medicina per lei, che si lasciò andare e prese a ridere.
-Ah, bèh, era logico che l'avresti scoperto...- mi sciolsi dall'abbraccio e mi sedetti accanto a lei.
-Guarda che si vede lontano un chilomentro che fate i teneri, eh.- ci rimase con un palmo di naso.
-Ehm... Hehehehe...-
-Comunque, ora mi racconti come avete fatto ad arrivare al tenero.- la guardai con la mia faccia più convincente.
-E va beeeeeeeeeene... Allora, praticamente è cominciato tutto da quando tu e Madara- tossì, non le andava ancora giù quel ragazzo. Però sapevo che in fondo gli era grata per quello che mi stava per dire. -avete cominciato a frequentarvi. Itacchan era preoccupato per te e io pure.- sgranai gli occhi, e lei riprese.
-Non fare quella faccia! Era preoccupato per te perchè lo ero anch'io! E' stata una conseguenza ai miei sfoghi durante le ripetizioni. Alla fine ci siamo incontrati più volte anche in biblioteca per matematica, quando non stavo con te, ma alla fine veniva sempre fuori quel discorso...-
-Uhuuuuu-- no aspetta, che tipo di "sfoghi"?- le chiesi, perplessa.
-Sfoghi di preoccupazione. E' stato tenerissimo da parte sua!- fece una faccia pucciosissima e si mise a strapazzare un cuscino.
Risi a quell'azione.
Erano cotti l'uno dell'altra, a quanto diceva. E io ero felice per lei!
-Abbiamo cominciato ad uscire insieme, sempre quando non ero con te. Alla fine... Bèh...- ridiventò rossa.
-Ok, ok,- risposi, tra le risatine, -mi hai convinta!- le risate ci colsero di nuovo, e finalmente sapevo un po' di più sul conto dei piccioncini...
-E poi, in così poco tempo...- la guardai sorridente.
-Anche tu e Madara...-
-*coff coff*...-
Adesso mancava Ann.

---

Dopo un quarto d'ora i due che stavamo aspettando suonarono alla mia porta.
-Ho qualche idea da esporre!- fece allegro Sasori appena aprii.
-Iiiiiih...- sospirò beata Ann. La compagnia di Hidan la rendeva così tanto tenera? Tanto meglio per lei...
-Ok, entrate che vi preparo il thè.-
-Grazie mille.- entrarono e si sedettero sul divano insieme ad Aki.
Dopo aver preparato e servito il thè a tutti, la disucssione cominciò: "come facciamo ad organizzarci?"
-Io direi di posticipare la data.- disse Sasori.
Annuii, per poi parlare a mia volta.
-Direi che potrebbe andare bene il... 15? In otto giorni, se ci impegnamo, potremmo preparare tutto per bene.-
-E il tema di Halloween?- domandò Ann, speranzosa.
-Prima di parlare di questo, non sarebbe meglio parlare del luogo?- aggiunsi.
-Io per il luogo ho un'idea.- Akira fece voltare tutti noi verso di lei.
-Mio zio gestisce un locale con la moglie, potrei persino farvelo "affittare" gratis!- le zompai addosso felicissima!
-AWWWW SEI LA MIGLIORE!!!- le urlacchiai tutta contenta, tra le risate degli altri due.
-Ora che per il posto siamo... a posto...- cominciò Ann, -possiamo parlare del tema!-
-Dobbiamo organizzarci per gli addobbi, i costumi e la torta.- dissi, pensierosa.
-Per il tuo costume ci pensiamo noi!!!- strillarono in coro Ann e Akira, alzatesi in piedi, mani nelle mani e saltellanti.
-Mi state preoccupando.- mi spiaccicai a Sasori, che tratteneva a stento le risate.
-Ovviamente anche ai nostri.- aggiunse Akira, ricomponendosi.
Avevamo una caterva di cose da fare, alla fine: biglietti, musica, atmosfera e, come già detto, costumi, addobbi eccetera.
Discutemmo a lungo, fino a quando non venne il momento di separarci.
Prima che potesse scappare, bloccai Ann.
-Voi andate avanti, io e lei dobbiamo parlare!- dissi tutta sorridente.
Ann sapeva che quel sorriso era una trappola. Hohoho.
Appena quei due furono usciti, dopo altri saluti e raccomandazioni, mi chiusi la porta alle spalle e gettai Ann sul divano.
-Allooooooooora. Non pensi che dobbiamo dirci quattro cosine, giusto giusto per correttezza?- la mia faccina angelica nascondeva un paio di corna e una codina a punta.
-Non capisco di cosa tu stia parlando...- faccina imbarazzata. "Hoho, ti ho in pugno."
-Massì, non fare la tontolona!- mi sedetti vicino a lei e le tirai le guance, come fanno le nonne ai nipotini.
-Sto parlando di te e HIDDY!- alzai la voce per pronunciare il suo nome, e Ann (come previsto) avvampò senza ritegno.
-Ah, ma io, no, cioè, cosa io e lui... ma che vai a dire... no, bèh, forse sì ma non troppo... uffa, ecco...- sembrava una locomotiva, dal fumo che le usciva dalle orecchie.
La zittii tappandole la bocca con la mano, poi la guardai.
-Niente mezzi termini. Vi siete già scambiati un bel bacino? Muàh muàh!- feci finta di dare dei baci all'aria con aria parecchio stupida, mentre le toglievo la mano dalla bocca.
Lei si mise a ridere e il rossore accennò a diminuire.
-A-a dire la verità, no... Mi vergogno tanto e... non lo so... Lui mi piace, ma mi intimorisce allo stesso tempo...- aveva una faccia così tenera che se l'avesse vista Hidan, sarebbe svenuto per troppa pucciosità.
-Ma ogni tanto mi repelle pure. Gh.- la sua espressione mutò di colpo, schifatissima.
A quel cambiamento caddi dal divano e cominciai a ridere come una demente, poi mi fermai di colpo, diventando serissima.
-Fatto sta che sei cotta. Come uno strudel.- appuntai. -In fondo, non ti importa del suo essere schifoso, lo vedi sempre e comunque come un ragazzo "perfetto."-
-Freeeena frena frena. "Perfetto" mica tanto.- alzò l'indice al cielo con fare critico.
-Sarà anche MOLTO bello, pure carino con me a volte, ma... Il problema è che lui non solo è un pervertito ai livelli del vicepreside Jiraya. E'...- si interruppe.
Sapevo cosa stava per dire! "No! Non può importarti! Non deve importarti se ti piace!"
-E' BISEX!- ricadde con la schiena sul divano, mentre io scattavo in piedi.
-Aehm. Non dovrebbe importarti.- la guardai seria.
-Ma io... GH!- si mise un cuscino in faccia e a momenti tentò di soffocarsi, poi lo gettò sulla poltrona vicina e si mise a sospirare.
Rimasi in silenzio per un paio di minuti, rimbambita da tutti quei sospiri.
Poi mi venne un'idea grandiosa. Che poi non era nemmeno tanto grandiosa, era più una cosa ovvia.
-Senti, perchè non esci con lui?- la sua reazione fu rotolare giù dal divano.
-MAMAMAMAMAMAMAMAMA MA TI PARE?! N-non mi fido!- si mise le mani tra i capelli.
Sospirai io, stavolta.
Poi un'altra idea mi balenò per la testa.
-Senti, forse è meglio se ora vai a casa. Mi sembri un tantino scossa.-
-UN TANTINO?!- faccina turbatissima.
-Sì, vabbè, quello che è. Dài, parliamo domani.- sconsolata annuì e la accompagnai alla porta.
Mi addossai ad essa e scivolai piano fino a sedermi.
Il piano consisteva nel parlare a Hidan e di "istruirlo" un minimo sui comportamenti di Ann.
Alla festa poi l'avrebbe invitata ad uscire ufficialmente.
-Che stress. Devo fare sempre tutto io!- mi scappoò una mezza risata, poi mi alzai e andai in camera mia, a prendere la tracolla per fare i compiti.

---

La mattina dopo rischiai di arrivare in ritardo per le lezioni.
Il fatto era che durante la notte avevo dormito sì, e anche parecchio, ma un sogno turbolento mi aveva letteralmente sconquassato, tanto da rimbecillirmi l'orologio biologico.
Era tutto scuro, uno scenario bizzarro... Sembrava la città di Halloween nel film Nightmare before Christmas.
C'erano mele caramellate con un ghigno nero che pendevano dai rami neri di alberi rinsecchiti, bastoncini di zucchero alti quanto un uomo nero e arancio, spaventapasseri rpieni di caramelle e vermi, casupole diroccate con pezzi di tetto crollati, dai quali usciva un fumo verdognolo...
Era tutto inquietante e attraente allo stesso tempo.
Mi addentravo nella città, e dalle case provenivano risate cupe, sprezzanti o di scherno; più mi avvicinavo al centro, più aumentavano di volume.
Si aggiungevano gradualmente sguardi dai colori fluo e individui coerenti alla città: bambole gotiche senza braccia o tagliate in due, lupi mannari spelacchiati e ricoperti di sangue, streghe dallo sguardo schizzato e vampiri con un occhio solo ricoperti di ferite.
Mi sentivo confusa, mi girava la testa, ma sentivo il bisogno di andare avanti come se qualcuno mi stesse tirando con una fune invisibile.
Arrivata nella piazza centrale, tutti i personaggi comparsi fino a quel momento si erano radunati e mi osservavano impassibili.
In mezzo allo spiazzo si trovava una fontana dalla quale fuoriusciva e gorgogliava un luquido denso verde e nero melma, decorata con gargoyle di ardesia e pietra nera.
Seduta sul bordo della fontana c'era una figura femminile dai lunghi capelli castani, che si spazzolava con cura.
Era piena di cuciture, come se il suo corpo dovesse dividersi in pezzi senza di esse.
D'un tratto si girò di scatto colpendomi con uno sguardo maligno e un sorriso altrettanto maligno.
Occhi gialli, smalto giallo.
-No...- dicevo.
"Non l'ho più rivista... Cosa significa?"
E lei si alzava, camminava verso di me.
Al suo avanzare, a ogni lento passo che faceva, nasceva e aumentava di volume Sick Of It All, buttandomi completamente nel caos.
La testa mi scoppiava, mi sentivo svenire, finchè...
Arrivata davanti a me, partiva il ritornello.
Venivo avvolta dalla stessa sostanza che schiumava dalla fontana, quasi soffocata dal vischiume.
Poi esplodevo davvero, attorno a me aleggiava una strana aura rossa, che a contatto con il vischiume, lo faceva sfrigolare, bruciandolo.
Ci buttavamo l'una sull'altra, con i nostri attacchi: io con l'aura e le sue varie forme, e i pugni; lei con il liquido, la spazzola e i capelli, allungatisi di molto e mutando le punte in serpentelli velenosi.
Il sogno finiva di colpo dopo un'esplosione tra l'aura e la sostanza liquida.
-Vedi te, una cosa più traumatica di questa...- borbottai, mentre entravo in classe.
-Hei!- sbucò Ann, sorridendomi.
-Oggi Aki non viene, mi ha avvisato. Hai il cellulare spento, lo sai? Ha chiamato prima te ma non le hai risposto...-
-Oh, gomen*...- avevo una faccia da paura.
-Oddio! Che hai??- si preoccupò subito lei, mi prese per le spalle e mi scosse con forza.
-Eeeeeeeh....- emisi un suono simile a questo, e lei mi lasciò andare spaventata.
Caddi con la testa sul banco.
-Chiyo! CHIYO!- riprese a scuotermi, ancora più preoccupata.
Mi ripresi lentamente e la guardai.
-Sto benissimo, benissimissimo... Mai stata meglio...- il mio sorriso venuto male (malissimo) la fece correre fuori dalla porta.
Quasi non mi domandai nemmeno il perchè di quell'azione.
Tornò dopo pochissimo, col fiatone, con Kakuzu e con l'mp3 di lui.
-Muoviti, Kaku!-
-Anche se è un'emergenza, lo sai che non mi devi chamare Kak-- spalancò gli occhi appena mi vide.
-Oh, cazzo.- raggiunse Ann, che era tornata al mio banco.
-L'mp3! Dammi!- prese il lettore che aveva in mano Kakuzu e mi infilò gli auricolari nelle orecchie.
Cominciò a cercare una canzone qualsiasi e poi la fece partire.
Sentii il flusso benevolo di Equipement insinuarsi nel mio cervello e ridonarmi vita come una linfa.
-Che avevi?- mi chiese lui.
-Grazie dell'mp3, il mio l'ho lasciato a casa... Comunque, ho fatto un sogno tremendo.- ^-^"
-Il fattore "ho dimenticato l'mp3" indica una cosa preoccupante. Com'era il sogno?- chiese Ann.
"Oh-o."
Non potevo raccontare loro nulla, non sapevano di Chizuru.
-Aaaah, màh, una cosa molto bizzarra.... Mele caramellate dalla faccia truce che mi riducevano a brandelli...- raccontai lì per lì la prima cosa che mi venne in mente. Risatina tesa.

---

Grazie al cielo la pausa arrivò in fretta.
Presi in mano il mio bento e andai con Ann nella classe di Sasori.
Lo trovammo seduto al suo posto che parlava con Deidara; alla lavagna c'era scritto Buon Compleanno Sasori.
-Ciao!- Ann si diresse verso di loro, io rimasi intontita alla porta.
Rispetto a quella mattina mi sentivo davvero meglio, ma purtroppo un po' di rintontaggine mi era rimasta.
Madara stava frugando nella sua borsa, quando si accorse di me e mi venne incontro.
-Hei.- si appoggiò allo stipite e incrociò le braccia, sorridendomi.
-Non corri e non salti da Sasori per fargli gli auguri?- mi domandò.
-Sì, certo, ora vado. E' solo che mi sento un po' stordita...- non avevo fatto i conti con la sua presenza.
Era la cosa più vicina a "Occhi Gialli"...
Mi feci strada tra i banchi e arrivai da Sasori.
-Happy birthday dear friend!- cercai di sembrare il più allegra possibile, in fondo ero felice per lui.
-Ah, grazie Micchan!- sorrise, togliendomi un po' di nebbia dalla mente.
Andai ad abbracciarlo stretto con un sorriso, nella tranquillità dell'atmosfera intorno.
Poi entrò Hidan.
-CIAO PINOCCHIO! BUON COMPLEANNO!- mi spostai in tempo per evitare che lui mi spiaccicasse su Sasori.
Mentre lo strangolava, Ann si nascose dietro di me.
-Mannaggia mannaggia mannaggia- continuava a ripetere sottovoce.
Mentre Hidan si strusciava amorevolmente su Sasori, con una faccina quasi floreale (e intanto Sasori periva, con gli occhi a forma di X), mi guardai intorno.
Prima Ann.
Poi Hidan.
Con la faccia più neutrale del mondo mi spostai, presi per le spalle Ann, la posizionai poprio di fianco a Sasori.
Poi con uno scatto assurdo tirai giù Sasori dalla sedia e spinsi Ann al suo posto.
Sasori stava per imprecare, ma poi si accorse di ciò che avevo atuato.
Hidan si era incollato ad Ann come (e anche peggio di) una cozza.
Lei, nell'agitarsi, peggiorò la situazione: Hidan cadde con la faccia nel suo petto.
-AAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!- lei.
-SIIIIIIIIIIII!!!!!- lui.
Ehm. Forse avevo esagerato.
Indietreggiai silenziosamente e me la diedi a gambe levate.
Cioè, tentai.
Perchè Madara mi acciuffò al volo.
-Ho preso il colpevole! Ora linciamolo!- si mise a ridacchiare.
-Mollamiiiiiiii non l'ho fatto appostaaaaa!!!- *agit agit*
-Tuuuuuu...- Ann mi venne incontro con una faccia spettrale. Si stava portando addietro Hidan, tirandolo per i capelli.
Aveva ancora la faccian floreale, con l'aggiunta di un litro di sangue dal naso e un bernoccolo gigantesco.
-Madara ti supplico mollamiiiiiiiiiii- *agit agit AGIIIT*
-Al volo!- mi spinse tra le braccia della furia.
-Oooops...- sghignazzò senza ritegno.
Ann però si scansò (con mia grande sorpresa) e puntò il dito contro Madara.
-Madara! Questa me la paghi!-
-Come Madara?- disse lui.
-Come Madara?- gli feci eco io.
Poi però ci pensai un attimo e sfruttai la situazione a mio favore.
-Ah sisisisi!!! Si! E' lui è lui! E' stato lui!- cominciai a saltellare.
Sasori tra le risate mi diede corda.
-Sì sì è vero! E' lui che mi ha buttato giù!-
-No aspettate! Qui c'è un malinteso!- indietreggiò spaventato mentre Ann gli andava incontro minacciosa.
-Tòh guarda! Mi chiamano in presidenza, che peccato!- e con voce in falsetto:
-Madara Uchiha in presidenzaaa! Ecco sentite? Addiiiiooooo!!- e corse via con una nuvola di fumo.

---

Finita la giornata scolastica uscii con Ann dai cancelli.
-In realtà ho buttato giù io Sasori...-
-AAAAAAAAAAAAAHHH CHIYOMIIIIIIII!!!- prese a "picchiarmi" tutta rossa.
-Ecco vedi?! Hai condannato un Madara innocente!- spuntò da dietro l'Uchiha.
Lo guardai un attimo, poi...
-Tu non sei mai innocente.- e ghignai.
Fece una faccina stupidissima.
-Senti chi parla...- e sghignazzò pure lui.
-STAI ZITTOOOOOO!!!- gli zompai addosso e cominciai a "menarlo".
Dopo che la mia simil-furia si fu calmata, riprese.
-Almeno nessuno c'ha rimesso.- Ann lo guardò malissimo.
-Sicuro?- spuntò fuori Kakuzu, trascinando per i capelli quella massa informe che doveva essere Hidan.
Aveva la stessa espressione dalla pausa pranzo...
________________________________________________________________________

*Gomen = scusa.

Mala Zeta: Beneeee eccosi qui finalmenteH! o7o/
Sono DISPIACIUTISSIMA dell'infinito periodo di inattività...
Meno male che abbiamo rimediatoooo! *spara coriandoli*

Madara: *clap clap* E io purtroppo ho ancora dei problemi... di comunicazione. -.-"
A causa dell'account qui su EFP e di una certa inquisizione che mi ha privato di tutti i miei averi (mia madre) tranne del cellulare, con qui riesco a stento a sentire la qui presente Chiyomi. B|

Mala Zeta: Ancora scusa per gli inconvenienti e al prossimo capitolo, che mi auguro venga realizzato in tempi più stretti! ^-^"
Grazie anche per chi non ci abbandona nonostante la scostanza! ^-^""""""
   
 
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