Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: RoShanimal    29/12/2011    0 recensioni
Questa è la mia prima FF e quindi sono ancora inesperta xD Vick è una ragazza innamorata della musica specialmente dei Mars. Conoscerà dopo un concerto Jared Leto, che con la sua meravigliosa voce, ha aperto il suo cuore. Non ho altro da dire, spero che la leggerete e che vi piacerà!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per chi legge questa FF mi scuso per aver pubblicato solo ora il capitolo, ma impegni vari me l'hanno impedito. Ne approfitto anche per farvi tanti auguri *w*

Arrivammo nella discoteca: fuori c'era un casino tremendo, ragazze con tacchi vertiginosi e ragazzi già sballati che facevano la fila per entrare e godersi la serata.
Ci fecero entrare dall'entrata secondaria. Shannon subito andò alla postazione da Antoine, che si dimenava già nel remix di quella musica assordante. Mi piaceva molto ballare, perdermi nella confusione, ma in quel momento ne avrei fatto a meno...volevo solo stare con Jared.
Jared si guardò intorno e, prendendomi per mano, mi portò in pista a ballare: ballammo prima un po' distanti, poi sempre più vicini, lui mi teneva stretta sui fianchi e io lo abbracciavo al collo.
Sembrava che il tempo non finisse mai, c'eravamo solo io e lui e quella musica sconosciuta. Ci baciavamo, incuranti degli altri che facevano lo stesso, ci guardavamo, ci perdevamo.
Mi resi conto di aver perso Sara, ma poco dopo la vidi che ballava con un ragazzo, biondo, alto, un tipo all'apparenza davvero carino. Menomale, le faceva bene un po' di divertimento.
Continuammo a ballare per un bel po' quando gli chiesi di andare a prendermi un drink non molto forte. Mi fece un cenno e si perse nella folla.
Andai a sedermi sui divanetti e riposai i piedi, doloranti per i tacchi che non ero abituata a portare spesso.
Vedevo Shannon scatenarsi vicino ad Antoine e altre ragazze che lo fissavano con la bava alla bocca, sperando in una notte con lui e certe che poi non lo avrebbero più risentito: alcune si illudevano, altre volevano solo quello.
Passarono i minuti e di Jared neanche l'ombra, così decisi di alzarmi e di andare a cercarlo, facendomi spazio tra quella folla soffocante, lo vidi.
Una bionda, alta, snella, con un fisico da urlo, gli stava praticamente appiccicata addosso e a lui non dispiaceva, anzi. Vedere quella scena mi fece piangere, ma non tanto per il fatto in sè, ma per aver creduto nell'illusione, aver litigato con mia madre pur di seguirlo, aver lasciato il mio paese per vedere cosa? Un uomo che doveva ancora crescere.
Rimasi lì, imbambolata, quando finalmente si accorse di me e mi lanciò uno sguardo di scuse. Subito lasciò la biondina e mi si avvicinò, ma, dopo avergli pestato "casualmente un piede" me ne andai, uscii di corsa dalla discoteca, in lacrime e cercai un taxi. Non sapevo dove andare, non avevo soldi a sufficienza, ma dovevo andarmene di lì.
Mi sentivo solo una ragazzina patetica, per lui quella era la routine e io, illusa, credevo di poterlo cambiare.
Non aspettai neanche il taxi, mi tolsi le scarpe e iniziai a correre per le strade sperdute di Los Angeles.

Jared pov.
"Che coglione che sono! Sono solo questo, un emerito coglione!" pensai, arrabbiato.
Quello che avevo fatto stasera..non mi avrebbe mai perdonato e me lo meritavo, cavolo.
Cercai subito Shannon che trovai avvinghiato ad una ragazza dai capelli lunghi neri e con addosso qualcosa di simile ad un vestitino.  Lo chiamai e, scocciato, lasciò la sua conquista di quella sera per ascoltarmi.
"Brò, ho combinato un casino, devi aiutarmi" dissi,cercando con lo sguardo il suo aiuto.
"Che è successo? E dove sono le ragazze?!" mi domandò allarmato.
"Eh..Vick è scappata via, mi ha visto flirtare con una.." risposi, sentendomi ancora più in colpa.
"Jared! So che non sono un ottimo modello, ma hai sbagliato brò e pure tanto. Quella ragazza è qui solo per te e tu che fai? Ci provi con una che manco ti interessa?!? urlò, anche se con un filo di comprensione.
"Lo so, ho sbagliato, non ho ragionato con la testa, ma con il..." mi giustificai " solo che ora dobbiamo trovarla, chissà dove è andata, non conosce la città!"
A quelle parole mi prese per un braccio e andammo a cercare Sara che, sapendo quanto era successo, iniziò a urlarmi contro e a cercare di picchiarmi.
"Si quando troveremo Vick, mi picchierai quanto vorrai, ma ora dobbiamo cercarla!" urlai, facendola smettere.
"La troveremo e poi ti ucciderò con le mie stesse mani, Leto" aggiunse solamente e le diedi ragione.


 

  
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