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Autore: Emily27    29/12/2011    3 recensioni
Una notte di passione potrà trasformarsi nella parola "amore"?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Derek Morgan, Emily Prentiss, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DICIANNOVESIMO CAPITOLO

 

 

 

Lunedì sera, prima di lasciare gli uffici della BAU, Derek mise il naso dentro alla stanza del tecnico informatico.
“Ehi piccola!”
“Ciao mio tesoro” lo salutò Garcia senza staccare gli occhi dal monitor di uno dei suoi computer.
“Ancora al lavoro?”
“Devo mettere in ordine alcuni files, è tutto un po' incasinato...”
Morgan entrò nell'ufficio e si posizionò dietro alla collega, iniziando a massaggiarle le spalle.
“Avresti bisogno di una vacanza.”
“Dovevate portarmi con voi a Santa Monica.”
“La prossima volta lo dirò a Hotch.”
“Ok. Mentre voi lavorerete io mi farò un bagno nell'oceano.”
“Senza di me?”
“Tu dovrai dare la caccia al cattivo di turno.”
Derek rise e andò a sedersi sulla poltroncina girevole accanto a Penelope.
“E' nuova questa?” le domandò prendendo in mano una penna il cui tappo aveva le sembianze di Hello Kitty.
“Di zecca, comprata sabato da Macy's.”
Morgan guardò l'oggetto da varie angolazioni, poi iniziò a fare alcuni scarabocchi su di un post-it.
“Cos'hai?” chiese Garcia.
“Io?” fece lui con aria sorpresa.
“Tu.”
“Perchè me lo chiedi?”
Penelope si voltò a guardarlo.
“Quando ti metti su quella sedia e inizi a giocherellare con le mie biro, hai sempre qualcosa” affermò sicura.
Derek sospirò e tornò a dedicarsi alle arti grafiche.
“E' per una donna vero?” sostenne lei, più che domandare, continuando il suo lavoro.
“Può darsi...”
“Ti conosco troppo bene...”
“Mi sembra di aver già sentito questo discorso un po' di tempo fa...”
“Esatto, ma allora non ne avevo la certezza.”
“Certezza di cosa?”
Penelope si girò nuovamente verso di lui, sorridendo dolcemente.
“Pasticcino, non negarlo, c'è una donna nei tuoi pensieri. Una sola questa volta.”
Anche Derek sorrise, scuotendo la testa. Era davvero inutile negare, anche se l'avesse fatto non avrebbe levato a Garcia quella convinzione, che comunque era la verità.
“Bambolina, tu impari troppe cose da noi profilers.”
“Non immagini quante...” fece lei riprendendo a battere velocemente le dita sulla tastiera. “Non farle solo del male.”
Derek lasciò cadere le penna sulla scrivania e si fece serio.
“A cosa ti riferisci?”
“A chi, vorrai dire. Tesoro, mi sono accorta di come la guardi” disse Penelope rivolgendogli un sorrisino trionfante.
L'espressione sul viso di Derek fu uguale a quella di un bambino colto con le dita nel vasetto della marmellata. Garcia aveva intuito. Forse non la sua passata relazione con Emily, ma lo stato attuale dei suoi sentimenti verso di lei di sicuro. Lo conosceva davvero bene, quella sua rivelazione l'aveva sorpreso. Non tentò di smentire la cosa, anzi, provò quasi sollievo nel potergliene parlare.
Non è mia intenzione farle del male, sono solo un po'... confuso, è difficile” le confidò.
Non sei tu quello che ama le sfide? Non è poi così difficile.”
Sarà, ma io trovo più semplice dare la caccia al cattivo di turno.”
Diciamo che ti fa meno paura...”
Lui le diede un buffetto su una guancia.
Come farei senza di te...”
Ma io sono qui.”
Derek si alzò dalla sedia e la baciò teneramente sulla testa.
Ti voglio bene.”
Attaccò il post-it sulla tastiera e se ne andò.
Penelope guardò l'artistico ritratto di loro due che lui aveva disegnato sul foglietto, e sorrise.

 
Prima di rincasare Derek decise di passare a prendere un aperitivo al solito locale, l'Holiday. Entrò, incontrando subito due agenti federali che conosceva e con i quali si fermò a scambiare due parole, poi si diresse al bancone. Lì, seduta su di uno sgabello, vide lei, Emily. Era da sola e pareva persa nei suoi pensieri. Andò a prendere posto accanto a lei.
Cosa ci fa una bella donna tutta sola?”
Lei si voltò sorpresa, non l'aveva visto arrivare.
Stavo aspettando te...”
Sul serio?”
Emily sorrise portandosi alle labbra il bicchiere che aveva davanti.
Cosa bevi?” domandò lui.
Cabernet Sauvignon.”
Derek ne ordinò uno al barman, poi osservò: “Giornata tranquilla oggi: scritto il rapporto, compilato documenti, preso il caffè.”
Non lo dire a Hotch, lui ha dovuto sorbirsi la Strauss.”
Mi dici cosa c'era che non andava nel modo in cui ha gestito il caso di Santa Monica?” disse Derek in modo sarcastico.
Assolutamente niente, ma quella donna non sa resistere senza andare ogni tanto ad affondare i suoi artigli su di lui.”
Vorrei vedere come agirebbe lei sul campo...”
Se è per questo ne abbiamo già avuto un assaggio a Milwaukee.”
Entrambi si misero a ridere alle spalle dell'odiata caposezione, poi lei diventò seria.
In ogni caso credo che tra breve vi abbandonerò da soli nelle sue grinfie.”
In che senso?” domandò Derek sorseggiando il suo vino.
Emily si sistemò meglio sullo sgabello, appoggiando le braccia sul bancone.
Quando sono andata a Houston, Steven Sheffield mi ha chiesto di entrare a far parte della sua squadra, e ora sto pensando di accettare la sua proposta.”
Se lei gli avesse dato uno schiaffo, Derek non sarebbe rimasto più di stucco.
Cosa...?”
Ho intenzione di lasciare la BAU e passare all'antiterrorismo di Sheffield” disse Emily in tono fermo.
Ma... Perchè?” fece lui, incredulo a quelle parole.
Non esiste un motivo preciso” spiegò Prentiss stringendosi nelle spalle. “A volte si ha solo bisogno di un cambiamento.”
Non stai più bene nella squadra?”
Non è questo, anzi, però mi interesserebbe fare una nuova esperienza.”
Derek le strinse leggermente una mano.
E' per causa mia?”
Non è a causa tua” rispose lei facendo cenno di no con la testa.
Lui trasse un sospiro e fissò il suo bicchiere di vino ancora pieno per metà.
Hai già deciso in modo definitivo?”
Questa mattina ho sentito Sheffield e ne abbiamo parlato, è quasi una cosa certa.”
Un giorno potresti pentirtene...”
E' un rischio che mi sento di correre.”
Derek percepì sicurezza in lei, una determinazione che non lasciava molto spazio alla speranza che potesse cambiare idea.
Questo non significa che non mi dispiaccia lasciare tutti voi...” puntualizzò Emily assumendo un'aria contrita.
Tutti voi. Tutti. Nessuno in particolare.
Se ti dispiacesse tanto non lo faresti” replicò lui con una punta di risentimento.
La scelta che andrò a fare non cambierà il bene che vi voglio, se è questo che intendi.”
Ho capito” mormorò Derek con gli occhi bassi, facendo roteare il vino nel bicchiere.
Ah, per il momento non lo sa ancora nessuno...” lo informò lei, facendogli intendere che così doveva continuare ad essere.
Lui la guardò e annuì.
Devo andare, mia madre mi aspetta a cena” disse Emily scendendo dallo sgabello. “A domani.”
Ciao.”
Derek la seguì con lo sguardo mentre se ne andava. La vide camminare fra i tavoli a passo lento, e poi uscire dal locale. Ciò che non vide fu il sorriso che aleggiava sulle sue labbra.

  
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