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Autore: littlegreenhole    30/12/2011    5 recensioni
Cosa succede se a mettersi in mezzo alla storia di Kurt e Blaine ci sono il college, tanti sentimenti, ma, soprattutto Sebastian?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The biggest mistake

Pure like the snow

Trovò la forza di uscire da quella casa nonostante Kurt lo stesse ancora fissando.

Il suo passo era spedito e ritmico. Non sapeva che fare.

Era davvero tardi, anzi, iniziava addirittura ad intravedere l’alba all’orizzonte.

Non sapeva cosa fare. Di certo sapeva, però, che non sarebbe riuscito a guidare fino a Westerville nello stato in cui era messo. Decise di aspettare un attimo e calmarsi prima di tornare a casa.

Cosa stava facendo? Davvero stava scappando da Kurt? Dopo tutti quei mesi finalmente aveva avuto una risposta e ora, semplicemente, scappava?

Quasi gli venne un sorriso. Sebastian. Doveva capirlo che c’era di mezzo pure lui.

Ora si che aveva tutto un senso. Ecco perché iniziò a essere tremendamente insistente proprio dopo la rottura con Kurt nonostante lui non disse mai a nessuno di quella storia. Lui sapeva che Blaine era vulnerabile e per questo insisteva.

Il sole si faceva ogni minuto leggermente più alto e Blaine si ritrovò presto nel parco lì vicino. Era tutto davvero bellissimo, un soffice cuscino bianco ricoperto di neve. Il silenzio cotonato e il prato ancora completamente intonso. Il ragazzo si avventurò nella neve e si sedette proprio su quella stessa panchina di fine giugno, l’unica libera dalla neve perché riparata da un albero.

Era arrabbiato con Kurt?

In realtà no. L’arrabbiatura aveva presto fatto spazio alla tristezza e successivamente alla comprensione. Chi era lui per giudicare Kurt? Infondo pure Blaine era sempre stato attratto fisicamente da Sebastian anche se era pienamente soddisfatto dal rapporto con Kurt.

Perché non poteva essere esattamente la stessa cosa per l’altro?

Doveva essere stato davvero molto difficile da confessare per Kurt.

Sapeva che, per quanto potesse mai scappare o correre lontano, sarebbe tornato da lui.

 

Rimase li seduto per non si sa quanto tempo. Le lacrime non volevano fermarsi e continuavano a scendere nonostante Kurt sperasse che finissero il più presto possibile.

Ora non poteva fare niente. L’aveva perso.

Tornò in camera sua con una lentezza impressionante data dalle gambe fatte più pesanti che mai. Naturalmente non riuscì ad addormentarsi, ormai era quasi mattina e, anche se ancora debole, la luce del sole lo disturbava. Si rialzò e tornò alla finestra. A fianco della strada, di fronte a casa, parcheggiata, c’era ancora la macchina di Blaine, ora completamente ricoperta di neve.

Dove cavolo si era cacciato? Lì vicino, presumeva Kurt. Non poteva farlo girare ulteriormente con quel freddo per strada.

Blaine poteva pure odiarlo ma Kurt di certo non avrebbe permesso che morisse di freddo per colpa sua.

Velocemente si mise addosso tutto quello che di più pesante aveva a disposizione e prese un giubbotto in più. Ma dove cercarlo?

C’era solo un posto vicino in cui poteva essere andato. Doveva tentare.

 

“Posso?”

“Certo è libero…” rispose Blaine alla persona che gli aveva chiesto di sedersi accanto a lui.

Era distratto e non gli interessava minimamente sapere chi fosse.

All’improvviso si sentì più caldo e pesante. Ci mise un po’ per capire che gli era stato posato sulle spalle un altro giaccone. Fu solo allora che si incuriosì e alzò lo sguardo.

“K-Kurt, che ci fai qui? Come facevi a sapere che-?” disse sorpreso Blaine.

“Ho visto la macchina e mi sono preoccupato. Tu potrai odiarmi ma io ti amo ancora più della mia stessa vita” gli rispose il ragazzo con la voce più angelica del mondo, pensò Blaine.

“Solo - vieni qui vicino per favore. Mi hai ascoltato prima, ma non avevo finito di parlarti” Kurt si fece più vicino all’altro, le loro gambe quasi a toccarsi, “Sebastian non significa niente per me, ero solo, curioso, forse?!? Non lo so neanche io” quasi balbettava da quanto era nervoso e dispiaciuto.

Continuò “la cosa di cui sono assolutamente certo è che ti ho amato, ti amo e ti amerò per ancora mille anni Blaine. Ho fatto un errore, il più grande, uno stupido errore causato dalla curiosità, forse, ma lo rimpiango con ogni singola molecola del mio corpo. Se solo potessi tornare indietro e…” sospirò creando intorno ai due una nuvola di vapore.

“Ti ci sono voluti esattamente sei mesi per dirmi questa cosa?” gli chiese Blaine in modo maleducato e scortese.

“Mi vergogno così tanto per quello che ho fatto. Avrei preferito fare qualsiasi cosa piuttosto che non renderti orgoglioso di me. Mi dispiace, poi lo sai, sono così maledettamente orgoglioso, avrei dovuto ascoltare Rachel… ” Kurt continuava a tenere lo sguardo basso e a scusarsi, avrebbe usato tutte le lingue del mondo per riuscire a fare capire a Blaine la sua frustrazione per il male causatogli.

“Ah, e Rachel sapeva tutto e non mi ha mai detto niente? Mi ha sempre giurato di non sapere assolutamente niente!”

“No no. Non prendertela con lei, sono stato io a pregarla di stare zitta e, stranamente, per una volta, mi ha ascoltato. Comunque non è Rachel la questione, mi sembra.  MI DISPIACE BLAINE” disse infine cercando di guardare il ragazzo moro negli occhi.

 

“Ma tu, quando mi hai detto tutto quelle cose, sul partire e sulla lontananza, sui ragazzi a New York, la tua carriera e la nostra storia a-adolescenziale, tu - era la verità? Davvero credevi quello di noi? ” gli chiese Blaine cercando di non far emergere troppo di quelle parole che ancora scottavano nella sua memoria.

“No. NO. Assolutamente no! Ammetto di aver pensato spesso su come saremmo potuti resistere alla lontananza, ma tutto quello che ti ho detto è stato una bugia. Volevo farmi odiare per le ragioni sbagliate così che tu ti dimenticassi di me, pensavo sarebbe stata la cosa migliore” cercò di rimediare a tutte le bugie che aveva detto.

“Kurt, mi sei mancato ogni giorno. Ogni istante e ogni respiro” Blaine sospirò tranquillamente e gli prese le mani, ancora più ghiacciate delle sue, ”anche per me Sebastian non significa niente e ci ho pensato… riesco a capire l’attrazione che provoca negli altri perché è la stessa che provoca anche su di me”. Gli occhi di entrambi erano lucidi e non aveva più importanza il fatto che erano circondati da sola neve e il freddo era davvero insopportabile.

“Se tu mi giuri che non mi lascerai mai mai MAI più, posso passare sopra uno stupido bacio”.

 

Non ci fu bisogno di altre parole.

Blaine si dimostrò per quello che era sempre stato, un ragazzo buono, educato e follemente innamorato di Kurt, e questo Kurt avrebbe dovuto calcolarlo fin da subito.

“Sai, ora che ci penso,l’hai detto anche tu prima: sono esattamente sei mesi proprio oggi che ci siamo detti addio, proprio su questa stupida panchina” ricordò Kurt dopo che i due erano riusciti a staccarsi da un lunghissimo abbraccio.

Continuò, “molto prima di partire ti avevo preso un regalo che poi non ti ho più dato… quindi direi, buon Natale amore mio!” si avvicino piano piano a Blaine e gli posò le labbra sulla sua bocca.

I gesti di entrambi erano lenti e delicati, come se tutti e due avessero paura di intaccare quel momento magico e tanto desiderato in modo da poter imprimere nei ricordi perfettamente ogni millisecondo.

Allontanandosi dal viso di Blaine, Kurt gli porse una busta leggera, fine e molto sgualcita. Da mesi se la portava nel portafoglio, non sapeva neanche lui il perché.

“Aprila” disse dolcemente Kurt.

Nella busta c’era un foglio e un biglietto aereo per New York intitolato al Sig. Blaine Anderson.

“E’ di sola andata, con la speranza che, finita la scuola qui, verrai a vivere con me e non te ne andrai più” gli disse Kurt mentre Blaine era sbalordito e visibilmente commosso davanti al regalo. Poi aprì anche il foglio. Era una piccola dedica, chiaramente scritta da Kurt: la sua calligrafia ordinata e composta l’avrebbe riconosciuta tra mille.

 

Grazie di essere il più fedele tra gli amici

e il più premuroso tra gli amanti.

Ti amo.

Tuo per sempre,

Kurt

 

“Mi sa che siamo due inguaribili romantici noi due. L’ho visto in una vetrina un mesetto fa e l’ho comprato d’impulso. L’avrei tenuto anche se non ci fossimo mai più rivisti” sussurrò Blaine infilando la mano nella tasca del suo giaccone e tirando fuori una scatolina di gioielleria.

La porse a Kurt che la prese tremando.

“Un anno fa a Natale non sono riuscito a regalarti quello vero. Buona Natale e buon anniversario mio piccolo cucciolo di pinguino” gli disse Blaine sorridendo.

Kurt piano aprì la scatolina. Era proprio un anello, un piccolo anello a forma di papillon in oro e smalto rosso. Lo tirò fuori dalla scatolina per ammirarlo meglio e più da vicino: fu allora che si accorse della piccola incisione che c’era all’interno. Un semplice…

 

I love you, B.

 

Gentilmente Blaine glielo sfilò dalle mani, gli diede un dolce bacio e prese la mano sinistra di Kurt.

“Non è una promessa, solo una piccola conferma. Io sono qua e non me ne vado da nessuna parte. Se tu mi vorrai io sarò per sempre con te” gli disse infilando l’anello all’anulare del ragazzo.

“Stai sicuro. Ora non ti lascio più”.

Non riuscirono a trattenersi ulteriormente e diedero sfogo a sei mesi di lontananza con un bacio che avrebbe potuto sciogliere tutta la neve che gli era intorno.

 

Quello che era iniziato come il Natale più brutto della storia si trasformò nel loro Natale più importante e felice. Che avrebbero sicuramente ricordato per molto molto tempo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA

Come potevo fare finire una storia Klaine male?!? Mica si può!

Avrei potuto metterci molto più miele o passione, ma ho preferito lasciare spazio alla vostra immaginazione, così ognuno si può immaginare la riappacificazione come vuole.

Spero vi sia piaciuta: io mi sono divertita a lasciare spazio alla mia fantasia ad immaginare uno scenario alla possibile separazione di Kurt e Blaine del prossimo anno (se ci penso mi viene da piangere: perché RIB avete fatto di Blaine un junior, perché???).

Alcune piccole scene sono state liberamente ispirate da scene di Glee (vedi scena del palco dove si parla di orgoglio, il riferimento al “cucciolo di pinguino” e la piccola scena, in realtà tagliata, della consegna dell’anello di Blaine per Kurt)

Vi auguro un divertente fine anno… divertitevi anche per me!

Grazie ancoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa… siete troppo carine ecoccolose!

   
 
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