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Autore: Dreams without Hope    30/12/2011    1 recensioni
Questa è una Severus/Regulus attraverso gli anni, per mostrare quanto sono l'uno parte dell'altro.
Severus lo osservò teso , quel ragazzo era speciale, lo aveva capito subito, era diverso dal fratello, diverso da qualsiasi persona avesse mai incontrato, e voleva conoscerlo, lo voleva come non aveva mai voluto nient'altro, nemmeno essere amico di Lily Evans
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Lucius Malfoy, Regulus Black, Severus Piton, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Severus camminava tranquillamente attraverso il parco di Hogwarts, il libro di pozioni sottobraccio.
Era ormai il primo di aprile e gli esami si stavano avvicinando.
Pochi mesi e le porte di Hogwarts si sarebbero chiuse dietro di lui lasciando spazio al futuro; e,nel suo caso, un futuro da mangiamorte.
La sua relazione con Regulus proseguiva a gonfie vele, ma era preoccupato.
Lui era sempre stato al suo fianco, non erano mai stati divisi per tanto tempo, ma adesso doveva affrontare due anni senza poterlo vedere.
Due anni.
Mai.
Né durante le gite a Hogsmeade, né a King’s Cross.
Due anni fatti solo di lettere.
Cercava così di vederlo più spesso che poteva e di aiutarlo con i suoi G.U.F.O.
 
In quel momento si stava dirigendo verso il limitare del lago nero, sulla cui riva si trovava un meraviglioso salice piangente, le cui fronde arrivavano fino al prato e proteggevano chiunque gli si nascondesse sotto.
L’avevano scoperta due anni prima e ci si erano sempre nascosti sotto, ma,adesso che stavano insieme, potevano passarci interi pomeriggi indisturbati.
Il clima, sebbene fosse solo aprile, glielo permetteva.
Appena intravide da lontano il loro albero sorrise.
Solo Regulus riusciva a farlo sorridere per la felicità.
Camminò più velocemente.
Appena arrivò, sentì un rumore e due figure uscirono dall’albero.
Il suo volto fu percorso da un espressione disgustata.
Erano Black e Potter.
Appena i due lo videro si fermarono e sorrisero malignamente, adocchiandolo.
Severus tremò, sapendo troppo bene cosa quelle due smorfie significassero.
Si ritrasse velocemente, cercando di metter mano alla bacchetta, ma
Potter fu più veloce e pronunciò immediatamente un expelliarmus; un secondo più tardi e la bacchetta di Severus si trovava tra le grinfie del grifone.
- Oh, hai visto Jamie chi è venuto a farci compagnia ?-
I due ragazzi iniziarono a camminare verso di lui spalla contro spalla, puntandogli contro la bacchetta.
- Ma come sei maleducato, Sir, accogliamo il nostro ospite come si deve. Levicorpus!-
Il corpo di Severus venne appeso a mezz’aria.
Severus non sapeva cosa fare, tentò di chiamare aiuto, sebbene sapesse che erano troppo lontani e nessuno lo avrebbe sentito.
Brividi di paura cominciarono ad attraversargli la schiena  mentre cercava di divincolarsi, tirando pugni all’aria.
La mente cercava frenetica di trovare una soluzione, ben sapendo che non c’era.
Mentre socchiudeva gli occhi, sapendo esattamente cosa avrebbero usato i due malandrini come mossa successiva; un getto viola di luce colpì Potter facendolo sanguinare copiosamente dal braccio.
Il grifondoro emise un urlo straziante quando cercò di limitare l’emorragia, che sembrava continuare copiosa.
Black fu immediatamente affianco a lui e pronunciò alcuni incantesimi per placare il flusso di sangue, lo sguardo preoccupato e il viso pallido quasi quanto quello di James.
Quest’ultimo continuava a urlare di dolore, come se mille lance gli avessero colpito il braccio.
Black allora lo spronò a correre verso l’infermeria. James si mosse veloce, lanciando uno sguardo di fuoco a Severus.
Il maggiore dei Black rimase immobile, ma,al posto dello sguardo preoccupato di poco prima,adesso era comparso un ghigno.
Incrociò le braccia al petto e appoggiò il busto al tronco dell’albero, con fare rilassato.
- Allora, fratellino, dove ti nascondi ?-
Severus, ancora capovolto, alzò un sopracciglio a quell’affermazione. E stupito si domandò “Cosa c’entrava Reg??”
I suoi dubbi vennero chiariti quando davanti a lui comparve Regulus con la bacchetta puntata verso Sirius.
Quest’ultimo non sembrava minimamente preoccupato, anzi, un espressione ironica gli era comparsa sul suo volto.
L’altro non si lasciò attaccare dall’indifferenza del fratello e con voce profonda disse- Liberalo immediatamente –
Sirius mosse velocemente la bacchetta e Severus cadde al suolo.
- Vedo, Reggie, che hai imparato bene quell’incantesimo che abbiamo creato-
Severus aprì gli occhi per lo stupore e fissò immobile i due fratelli che si stavano fronteggiando.
Regulus ghignò – Trovi ? Mi sono allenato molto per poterti affrontare, fratellone –
L’ultima parola venne pronunciata con un certo tono ironico e disgustato.
- Non avresti dovuto usarlo contro un mio amico-
- Ma davvero, e cosa pensi di fare ?-
Sirius ghignò – Sicuro di volerlo scoprire ?-
Sirius tirò fuori dalla tasca una fotografia magica, che fece ricadere dolcemente sul palmo sinistro di Regulus.
A quella vista il ragazzo sbarrò gli occhi terrorizzato e le ginocchia cominciarono a tremare.
A Sirius questo non sembrò bastare.
- Sai,non vedo la vecchia da un po', ma pensavo di fare una capatina finita la scuola e raccontarle  quanto è bravo il suo caro Reggie; sarà davvero molto orgogliosa, non pensi anche tu?-
Regulus, se possibile, sbiancò ancora di più – N-no , t-ti prego…-
-Devo ammettere che è stato uno shock, all’inizio. Tu e Mocciosus?!? Mi sono detto che era impossibile. Superato lo schifo ho lentamente pensato quanto davvero questa informazione mi sarebbe stata utile.
Regulus continuò a fissare la foto – C-come..-
- Come l’ho avuta ?- ghignò Sirius- Ah, questa sì, fratellino, è una storia interessante. Ero nella camera di Mocciosus quel giorno, quello che suppongo fosse del vostro primo bacio, viste le smancerie disgustose che vi siete detti tutto il giorno.
Sono stato bravo, deduco dalle vostre facce stupite che non ve ne foste accorti.
Volevo solo fare un piccolo scherzo, ma mi sono imbattuto in ben altro…
Bè,comunque,ho iniziato a seguirvi da allora, ma ho fatto solo quella foto -
- C-chi altri lo ..-
- Oh, di questo non ti devi preoccupare, Reggie. Pensavo che fosse una cosa solo tra fratelli di sangue-
Il giovane allora non rispose, tremando più forte.
Severus fissò preoccupato Regulus,che era all’apice di una crisi di pianto,e ,fregandosene di Black, gli si avvicinò e lo baciò, cercando di allietargli tutto il dolore e lo shock.
Black li fissò disgustato e si volto verso Regulus – Mi disgusti, Reg.
Non solo sei un serpeverde, ma anche un dannato frocio.
Non vedo l’ora di sapere cosa la cara Walburga penserà di tutta questa faccenda …-
Severus non gli lasciò il tempo di dire nient’altro che gli si lanciò contro brandendo la bacchetta che Potter aveva fatto cadere a terra.
- Osa dire ancora una singola parola contro Reg e questa sarà l’ultima cosa che sentirai-
Sirius lo fissò un secondo terrorizzato per poi riprendere la sua solita maschera
sfrontata.
- Cosa intendi fare, Mocciosus ?- disse il grifondoro con un ghigno; altamente inappropriato per chi aveva una bacchetta puntata in fronte.
Severus lo fissò serio, gli occhi neri duri come il ghiaccio.
Regulus lo osservò e non poté evitare di rimanere eccitato dalla figura in nero di Severus, che,in quel momento, con quel tono duro, era estremamente sensuale.
Piton fissò il ragazzo davanti a lui e gli sorrise ironico – Una cosa che avrei dovuto fare  da tanto tempo –
Piton non disse nient’altro e velocemente spintonò Black più lontano, con una forza inaudita.
Il sorriso rimase sul volto soddisfatto del serpeverde, che finalmente poteva realizzare tutte le sue vendette.
Lanciò subito di fila un incantesimo gambe molli e uno di incarcerazione.
Sirius ormai non ghignava più, ma fissava terrorizzato il coetaneo.
Severus sentì il suo cuore gioire quando finalmente urlò l’incantesimo che aveva sempre voluto provare.
- Sectumsempra! –
Dal petto di Sirius  fuoriuscirono lunghi fiotti di sangue caldo e il corpo venne percorso da profondi sobbalzi.
Severus si mosse verso Regulus e lo strinse in un abbracciò.
Regulus fissava il corpo insanguinato del fratello con lo sguardo sbarrato, la mente era in preda della confusione.
I sentimenti che provava erano contrapposti, se da una parte voleva vendicarsi di tutto quello che Sirius aveva fatto a lui e al suo ragazzo, d’altra parte lui era suo fratello e, per quanto evitasse di ricordarlo, avevano vissuto insieme.
Alla fine l’ultimo sentiento vinse sugli altri e chiese a Severus, guardandolo con gli occhi umidi.
- Ti prego…fa’ qualcosa…-
Piton in quel momento era preoccupato – Sei deluso da me ?? – gli chiese – Io… -
-No no, Severus, non ti preoccupare; capisco cosa ti ha spinto a fare questo, ma, per favore… -
Severus non si fece ripetere altro e si chinò sul corpo del grifondoro e iniziò a sussurrare i contro incantesimi.
Il sangue smise di scorrere dalle ferite.
Poi passò la bacchetta lungo le cicatrici e i segni scomparirono.
Pulì poi il corpo insanguinato.
Alla fine, dopo il suo lavoro, sembrò che nulla fosse successo.
Si alzò poi in piedi e con lo sguardo pieno di odio puntò la bacchetta contro Sirius, svenuto,e pronunciò – Innerva –
Sirius aprì lentamente gli occhi e subito li richiuse, un espressione di dolore comparve sul volto e un gemito di dolore fuoriuscì dalle sue labbra.
Severus gli si avvicinò e gli sussurrò – Di ciao ciao ai tuoi ricordi, Black. Oblivion –
 
****
 
Regulus uscì quasi volteggiando dalla Sala Grande  e corse velocemente dietro il solito arazzo. Subito due braccia lo strinsero premurosamente e la sua bocca venne ferocemente aggredita. Regulus accolse subito quell’attacco e rispose con la stessa ferocia.
Subito le loro braccia si cercarono bramose attraverso i vestiti e Severus spostò la bocca sul collo candido del ragazzo.
I ragazzi  passarono lunghi minuti a soddisfarsi l’un l’atro finché non giunsero all’apice del piacere.
Si appoggiarono l’uno contro l’altro.
- Oggi sei davvero esaltato Reg, devo supporre che l’ultimo esame sia andato a buon fine-
Regulus stava giocando teneramente con i lunghi capelli di Severus e quando sentì quelle parole un grande sorrise gli comparve sulle labbra senza che lui potesse farci nulla – Sai, anche se non dovrei essere così fiducioso, sì, credo proprio sia andato bene.-
Anche Severus sorrise.
La tristezza cominciò ad aleggiare di nuovo tra di loro, come era successo troppe volte quegli ultimi giorni.
- Domani devo partire-
Severus sospirò alle parole dell’altro – Già –
Rimasero in silenzio a fissarsi, cercando di imparare qualsiasi particolare del volto dell’altro.
- Non mi abbandonerai appena me ne andrò, vero ? – disse Regulus, fissandolo con gli occhi da cucciolo.
- Stai scherzando. Io sarò rinchiuso con i mangiamorte, semmai sono io che mi dovrei preoccupare, con tutti i bei ragazzi che ci sono qui…-
Risero leggermente, ancora tesi.
Severus si rilassò – Siamo proprio degli stupidi –
Regulus sorrise, anche lui più tranquillo.
- Ho una sorpresa per te stasera, caro il mio neo-mangiamorte –
Severus sorrise malizioso.
- Non vedo l’ora –
- Avrai una notte indimenticabile –
Severus lo fisso e l’amore lo stravolse.
- Lo so –
I due serpeverde ricominciarono a baciarsi per memorizzare l’uno il sapore dell’altro.
Si staccarono per fissarsi entrambi negli occhi umidi.
- Ti amo, Reg –
- Ti amo, Sev –
 
****
 
 
Severus sentì il cuore fermarsi.
Il gelo lo percorse lentamente torturandolo perfidamente , mentre la paura iniziò a entrargli nelle vene.
No , non poteva avere paura , era finalmente arrivato il giorno , e doveva essere preparato. Doveva essere forte.
Ma non poteva.
Le pareti della stanza sembravano stringersi sempre di più e il soffitto appariva sempre più basso, il cuore cominciò a battergli più forte.
Il viso rimase quasi completamente impassibile, sebbene più pallido nel normale.
Chiuse gli occhi e iniziò a respirare con regolarità, cercando di calmarsi.
La sua mente venne attraversata dai ricordi.
Un attimo prima stava abbracciano Regulus nascosti dietro un salice piangente vicino al lago nero, e un minuto dopo lo baciava dolcemente sulla bocca dietro un arazzo vicino alla sala grande.
Una lacrima cercò prepotentemente di sgusciare fuori , ma allo stesso modo venne ricacciata indietro dal giovane, che intanto aveva aperto gli occhi.
Qualche secondo dopo e il suo vecchio compagno di casa Lucius Malfoy aprì la porta.
Severus si volse verso di lui.
 Il viso rigido e freddo, come se nulla fosse successo, come se mai un’emozione l’avesse solcato.
Il biondo lo salutò con un ghigno e gli fece cenno di uscire e di seguirlo.
Lo guidò lungo i gelidi e ricchi corridoi del Malfoy Manor finché non arrivarono a un imponente porta,alta più di due metri e riccamente decorata di oro e bronzo.
Severus guardò schifato quei colori e Lucius non poté non trattenere un sorriso.
<< l’oro non ti è mai andato a genio, Severus>>
L’altro gli scoccò una piccola occhiata divertita, per poi tornare immediatamente serio.
L’atro fece per stringere la maniglia, ma all’improvvisò si fermò e,guardando fisso davanti a sé, disse in un sussurro - Fa male , Sev , molto male. Preparati -
Detto questo il biondo aprì l’imponente entrata e ci entrò, seguito immediatamente da Severus.
Quest’ultimo si guardò intorno e, nell’intera sala scura, riuscì solo a scorgere un grandissimo trono posizionato al centro della sala e sedutoci sopra,il più grande mago oscuro che fosse mai esistito :  Lord Voldemort.
 
****
 
 
 
Dolore, troppo dolore. I muscoli sembravano volergli uscire dalla pelle, e le ossa sembravano essere ridotte a minuscoli pezzi. La testa gli bruciava e il braccio sembrava attraversato da fuoco vivo.
Voldemort continuava a girargli intorno e fissava con le sue pupille da serpente il braccio di Severus.
Il dolore cominciò ad affievolirsi.
Voldemort si fermò e gli ordinò di alzarsi.
- Sono stupito, giovane serpeverde. Pochi dei miei servitori sanno sopportare il dolore di ricevere il mio simbolo. Sono molto orgoglioso del tuo comportamento; sarai un mangiamorte perfetto dopo l’allenamento –
Severus rispose, tenendo la testa bassa – Grazie,mio signore –
 
 
****
Due anni dopo
 
- Severus, mio caro, alzati –
Severus si alzò e si avvicinò al Signore Oscuro, a cui si inchinò in modo reverenziale.
- Ci sono novità ? –
- E’ arrivata una nuova recluta, mio signore –
Voldemort si alzò dal suo scranno mentre disse – Ah, bene, molto bene. Portala qui, Severus-
Severus si alzò e si diresse verso l’enorme portone,che chiuse poi alle sue spalle.
Appena sentì il rumore del portone corse più veloce che poté lungo gli immensi corridoi del Malfoy Manor; il cuore che gli batteva forte nel petto.
L’unica cosa in mente : Regulus.
Pochi passi e l’avrebbe rivisto.
Appena arrivò aprì violentemente la porta per gettarsi completamente addosso al ragazzo che aspettava in mezzo alla stanza.
Regulus strinse più forte che poté il corpo di Severus.
Le loro bocche si cercarono fameliche.
Dopo due anni di astinenza finalmente poterono risentire le dolci flagranze della bocca dell’altro.
Finalmente si guardarono negli occhi e si sorrisero dolcemente.
Facendosi la promessa che non si sarebbero più separati. 
  
  
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