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Autore: NevillePupp    30/12/2011    2 recensioni
Una fanfiction sulla coppia Neville/Hannah che spero sia di vostro gradimento.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hannah/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Neville preparava il suo bagaglio nella sua camera.Era agitato,tutto era in disordine e la sicurezza che aveva acquisito stava pian pianino scomparendo.
Si torturava il cervello con ogni genere di pensiero e preoccupazione,non trovava un attimo di relax.
Il Motivo? Doveva andare a passare le vacanze estive a casa di Han; meglio cosi,se i Mangiamorte fossero andati da lei,lui avrebbe combattuto come un vero Grifondoro per proteggerla.Ma lo preoccupava soprattutto conoscere il padre,sicuramente lo avrebbe squadrato da capo a piedi e lo avrebbe guardato malissimo; in fondo tutti i padri sono gelosi delle proprie figlie.Magari avrebbe preferito qualcuno migliore di lui o magari qualcuno che conosceva almeno un po'....ad esempio Ernie,uno dei migliori amici di Hannah.Sarebbe stato comprensibile.
Tornò a concentrarsi sul fare i bagagli e raccolse tutto ciò che serviva,infilandolo nel baule.
"Ecco fatto..." si guardò in torno e sospirò "mi pare di aver preso tutto ma vorrei tanto lasciare a casa questa mia ansia!" sorrise tra se e se nervoso.
Il suo sguardo si posò sul comodino vicino al suo letto dove luccicava qualcosa grazie alla luce che filtrava dalla finestra.Il sorriso fu spontaneo come l'avvicinarsi al comodino e al sedersi sul letto,prendendo in mano quell'oggetto: un ciondolo.
Esatto,un ciondolo d'oro con un tasso, anch'esso dello stesso materiale, con una piccola pietra nera che funzionava da occhio. Se lo rigirava tra le mani ammirandolo e arrossì al pensiero di doverglielo dare.
Lo aveva comprato qualche settimana prima alla stazione di King's Cross,dopo aver salutato Han.Era esposto in una vetrina dei negozi babbani,con la differenza che al posto del tasso vi era un coniglio. 
< Ecco perchè adoro la magia...> pensò ridacchiando, visto che poteva comodamente farlo modificare da sua nonna.
Sua nonna aveva acconsentito con piacere alla richiesta del giovane mago,sia di andare dalla ragazza,sia di modificare il ciondolo ed era allegra e sorridente.Raramente Neville la vedeva cosi ma anche se la cosa lo imbarazzava,vederla in quello stato trasmetteva una sensazione piacevole.
Immediatamente aveva avvertito Han via gufo che sarebbe venuto il prima possibile e il giorno dopo lei gli rispose entusiasta che anche da lei non c'erano stati problemi.
< Chissà se le piacerà...o meglio se lo accetterà...> pensò. 
Aveva il timore di compiere un gesto troppo grande forse non in se,ma sicuramente troppo grande per lui. Si stava sentendo tornare il ragazzino timido e impacciato di qualche anno prima,troppo poco sicuro di se e con poca autostima che si chiedeva come aveva fatto a capitare nella nobile casa di Grifondoro.
"O la va o la spacca no?" affermò a se stesso, riponendo il ciondolo nel taschino della camicia estiva.
Sentì dal piano di sotto che sua nonna lo chiamava e scese con il suo bagaglio.Era tutto pronto,si sarebbe materializzato davanti casa di Han con la nonna e poi lei sarebbe tornata subito indietro per non essere d'impiccio,anche se il nipote avrebbe preferito che rimanesse per sentirsi un po' meno in imbarazzo.
< Beh direi che ormai sono abbastanza grande da cavarmela anche in situazioni come questa,in fondo ho passato difficioltà ben peggiori....o forse no?>  sorrise.
Mise la mano su un braccio della nonna e si materializzò immediamente davanti casa della sua dolce Tassorosso.Sua nonna era già sparita,non aveva avuto nemmeno il tempo di salutarla, ma doveva aspettarselo da lei.
Osservò la casa e deglutì. 
"Ok...ci siamo...". Prese un bel respiro,si avvicinò alla porta e bussò.
 
Hannah girava per la casa come una forsennata,correndo qua e là pensando solo ad ordinare tutto,a volte riordinava la stessa cosa più volte in preda all'ansia.
< Sta per arrivare....il mio Nev sta per arrivare...>.
Era il suo unico pensiero quel giorno,non c'era spazio per altri.
Nei giorni precedenti aveva sistemato con cura la camera dove avrebbe dormito il ragazzo. La casa era più in ordine del solito,brillava e profumava come fosse nuova.
 Questo non passò inosservato agli occhi di suo padre che più volte le aveva chiesto che tipo fosse il mago che stava per arrivare,che relazione aveva con lui,cosa gli piaceva,cosa la spingeva ad essere cosi ansiosa.
La tartassava di domande,dubbioso e geloso e lei imbarazzata rispondeva semplicemente che lo avrebbe scoperto appena lui fosse arrivato. Suo padre borbottava qualcosa e la lasciava in pace,con grande sollievo di lei.
Per quel giorno si era vestita con un vestitino leggero,giallo con ricami a fiori rossi.Teneva legati i capelli in un nastrino nero a coda per stare fresca visto il caldo che faceva in quei giorni.
Aveva passato ore e ore in camera a scegliere il vestito che sembrasse più adatto all'occasione.
"Questo piacerà sicuramente a Nev!" Esclamò appena aveva trovato quel vestito.
< Arriva....arriva....arriva....> . 
Camminava avanti indietro e non trovava pace;si bloccò un momento appena sentì qualcuno bussare alla porta e poi corse ad aprire.
 
Neville era li in una camicia estiva bianca e in pantaloni leggeri neri ma lunghi.Le sorrise imbarazzato e completamente rosso e lei ricambiò felice più che mai.
"Finalmente sei arrivato...". Non riuscì a trattenersi dal dirlo.
"Finalmente ti rivedo...e sei bella più che mai". Rispose lui di rimando,a bassa voce,indicando il vestito.
Lei avvampò e ringraziò lusingata.
Non osarono abbracciarsi ed entrambi sapevano il perchè: il padre li stava osservando dalla porta della cucina.
Il giovane mago girò lo sguardo verso di lui e salutò gentilmente in completo imbarazzo.
" S-salve signore,sono Neville Paciock,è un piacere c-conoscerla..." disse con più calma possibile.
Il padre rispose al saluto formalmente e lo fece accomodare.
Per tutto il tempo sentì lo sguardo dell'uomo addosso e questo lo faceva agitare sempre di più.
Era seduto sul divano accanto alla figlia e non smetteva di far muovere il piede su e giù nervosamente.
Rispose a quelle che gli parvero mille domande e sperò che quella tortura finisse il prima possibile.Fu Han a toglierlo da quella situazione.
" Ehm Nev...vieni che ti mostro la tua stanza..." Lo prese istintivamente per mano e lo trascinò al piano superiore mentre il ragazzo si congedò in fretta dal padre.
Davanti alla porta della stanza entrambi respirarono profondamente e guardandosi negli occhi risero.
"S-scusa mio padre,Nev...l-lui è fatto cosi..." mormorò un po' in colpa.
La mise a tacere subito.
"Non preoccuparti....credo sia normale no?" Le sorrise.
"Già..." sorrise in risposta "Spero che non ti annoierai a stare qui con me..." 
"Pensò che passerà le vacanze più belle di sempre..."
Si sorrisero e si abbracciarono per un momento. 
"Credo che tuo padre,se ci vedesse,mi ucciderebbe!" Rise.
Rise anche lei.
"Allora sarà meglio non farti beccare altrimenti dovrai rimanere ad abbracciare mandragole tutta la vita!" 
Risero di gusto per cinque minuti buoni. Si prevedeva un'estate molto interessante.
  
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