AVVISO: questo capitolo sarà interamente
dedicato a
Spirit e forse anche il prossimo… dopo di che continuerò col viaggio di
Diane.
Spero di non avervi deluso aggiornando così in ritardo. Chiedo
umilmente
perdono a tutti voi.
Le
parti scritte in
azzurro, sono
da parte di Eris.
Le
parti scritte in
petrolio sono da parte di
Spirit.
Se vi va, mentre leggete, ascoltate
questa musica: http://www.youtube.com/watch?v=rWpJtN0-sO8&feature=related
è molto adeguata alla storia.
Capitolo VII
- Pietà! – implorò ancora la mia nuova vittima.
-
Troppo tardi, ormai non ti perdono più – ironizzai un tono offeso
strappandogli
l’ultimo respiro, inghiottendo l’anima di un semplice barbone.
Mi
allontanai senza destare sospetti, come al solito. Notai da lontano una
macchina, Pontiac Trans Am lucida nera, molto costosa e molto di moda
in quel
periodo. Io l’avrei paragonata alla macchina di Batman. Oltre che ad
avere un
bell’aspetto, emetteva uno strano profumo, più o meno lo stesso che
sentii
quando incontrai per la prima volta Diane: il profumo che emettono
tutte quelle
persone disperate e traumatizzate che nonostante la depressione
continuano a
sperare semplicemente perché sono angeli... Ma niente raggiungerà il
profumo di
Diane, di un angelo inconsapevole e
demotivato.
Dall’auto
scese prima il signore che sedeva al volante, di corsa, raggiungendo la
portiera al suo fianco, l’aprì con violenza, e con la stessa poca
delicatezza
fece scendere una ragazza dall’aria annoiata ed infuriata nello stesso
momento.
Un essere incantevole, dalla pelle lattea e capelli biondi chiarissimi,
un
rossetto rosso accesso che si notava anche a 3 km di distanza, un
fisico
abbastanza formoso, anche se nella mia lunga vita, ho visto molto di
meglio, ed
infine un vestito rigorosamente bianco. Notai nei suoi occhi color del
mare un
velo di tristezza, e lì mi balenò in mente un’idea geniale a parer mio.
Lei era
bella, era debole psicologicamente, percepivo le stesse onde che
sentivo con
Diane, ottima aiutante finchè non è voluta diventare una santarellina,
seppur
tali onde fossero meno decifrabili. Era perfetta come sostituta, tutto
dipendeva da come si sarebbe comportata appena l’avessi messa alla
prova.
Bellissimo
esemplare d’angelo … in cerca di vendetta.
- Papà! Non sono una bambina, potresti anche
smetterla di
decidere le cose al posto mio! – continuavo ad essere tirata con la
forza verso
il mio destino, e mio padre ne era il responsabile.
-
Tu lo sposerai perché è benestante, non ha problemi economici, ed èil
figlio di
un importante aziendiere! Ci serve questo matrimonio, punto e basta!
L’argomento è chiuso! – si fermò finalmente mio padre davanti al
portone di una
villa abbastanza grande da farci entrare volendo anche un centro
commerciale.
Ero
costretta a sposare una persona che non amavo, per problemi economici,
mi
sembra di essere tornata all’età del Medioevo.
L’incontro
col mio futuro sposo avvenne tranquillo … e tutto quel che voleva mio
padre, ma
qualcuno si preoccupava di quel che volevo io?
Mentre
tutti chiarivano i particolari del matrimonio, mi avviai fuori, in quel
giardino immenso che sembrava solo uno spreco di terreno, perché
sostanzialmente non c’era nient’altro se non erba e qualche albero.
Passeggiavo
pensando al mio futuro. Cosa mi sarebbe
davvero piaciuto fare nella vita? Avrei fatto per sempre la ragazza
madre
(perché per prima cosa papà vorrà un nipotino! Sicuro!), e la moglie di
un
ricco aziendiere, destinata a non lavorare e a continuare a badare solo
ed
esclusivamente alla famiglia ed ai soldi? Maledetti angeli! Se non
fosse stato
per loro, a quest’ora non starei qui a fare accordi per un matrimonio
che non
voglio! Sarei ancora benestante, felice e contenta! Maledetti!
E
mentre pensieri sempre più tristi offuscavano la mia mente ed il mio
cuore, una
figura slanciata ed affascinante mi comparve davanti senza che me ne
accorgessi
e fece un leggero inchino presentandosi.
-
Piacere, io mi chiamo Spirit, noto con piacere che è sola … - mi baciò
la mano.
-
Con … piacere? – feci una faccia un po’ disgustata.
-
Certo! Quale onore incontrare un angelo di tale bellezza e così pieno
di rabbia
… Eris, e con un nome così divino -
Coma fa a sapere che io sono
un angelo e che ne sono cosciente?! Ma
soprattutto
che sono arrabbiata con loro!?
- Coma fai a
saperle queste cose? – lo guardai
sospettosa – Hai fatto ricerche sul mio conto? –
-
Ohohoh … ma certo che no! – ridacchiò – Io sono un demone –
Fui
attraversata da un’ondata di stupore: erano anni che non vedevo più un
demone
in circolazione e poi … ho una grossa, grossissima paura dei demoni,
proprio perché
sono le uniche persone in grado di uccidermi, e considerando la loro
malvagità …
beh, ho sempre sperato di non incontrarli mai! L’ultima volta che ne ho
visto
uno sono scappata appena in tempo!
-
Io posso sentire l’odore dell’anima delle persone, altrimenti come
farei a
rubarla? – continuò.
-
Voi demoni siete davvero inquietanti … -
-
Quanto uno scheletro nell’armadio … -
Usa fin troppe cortesie e
gentilezze per essere un demone.
-
Cosa vuoi da me? – domandai veloce.
-
Ho da proporti un patto! – fece sorridente.
-
Un patto? Che tipo di patto? – mi incuriosii.
-
Tu … odi a morte qualcuno oltre che a quella specie di ameba che ti
hanno
rifilato per fidanzato, vero? –
-
Si, ma dove vuoi arrivare? –
-
Hai una rabbia così forte per quelli della tua specie o sbaglio? –
No! No! Come può capire cose
del genere solo dal mio odore?? I demoni sono ingannevoli e menzogneri,
ti
confondono, ti ammaliano … non devi dar retta a quel che dice!
-
Il patto che ti propongo è quello di diventare potente … insieme a me! –
-
Mi stai chiedendo di sposarti? –
-
No, ti sto chiedendo di conquistare il mondo insieme, perché vedi, io
so come
fare, ma con te –
-
I demoni non vogliono le persone per puro piacere, ma per scopi. Vuoi
dire che
ti servo? –
-
Forse si, forse no … io ti sto
proponendo di vendicarti degli angeli col mio aiuto ed insieme
domineremo la
terra! Se uniamo le forze niente potrà fermarci –
Proposta allettante … almeno
mi libererei di quegli stupidi impiastri … e dominerò la terra!
Distruggerò gli
angeli insieme a lui! No! No! Mente mia, non ti confondere, sei davanti
probabilmente ad uno dei più pericolosi demoni che tu abbia mai visto.
Non è da
tutti domandare cose del genere. Ragiona!
-
Non ho alcuna intenzione di accettare! Non ti seguirò mai! – detto
questo gli
sputai in faccia, feci dietrofront avviandomi verso casa.
Come ha osato?
Accidenti! Dovrò usare le maniere forte se voglio che lei mi
aiuti a sconfiggere Diane e se la voglio davvero come assistente … ne
ho
bisogno.
Velocemente presi un po’ della
mia polverina
magica, dissi una formula in latino e la soffiai su Eris trasformandola
così in
un cigno.
- Cosa mi hai fatto?! –
- Ti ho lanciato una semplice
maledizione. Finché
non accetterai di seguirmi, di giorno sarai un cigno e di notte
un’umana, ma se
per mezzanotte non sarai nell’acqua della Senna … non tornerai umana, a
meno
che io non annulli la maledizione … - il mio ghigno faceva capire alla
perfezione quanto io fossi serio sulla mia decisione.
Mi farò perdonare, lo prometto,
per tutti i ritardi che sto commettendo. Ho
in serbo parecchie sorprese. Spero continuerete a seguire la mia
storia! =) vi
lascio con un Buon Natale in ritardo e con un Buon anno nuovo in
anticipo! =)
Pace e successo (*w*) baci!
La ragazza sciarpata di verde.