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Autore: Nini91    30/12/2011    1 recensioni
Credo ormai di essermi stufata del fatto che aggiorno sempre e nessuno la legge...quindi credo probabilmente di eliminarla questa storia, e credo anche quella sulla Crociera.
Scrivo quest'ultimo capitolo (che non è neanche a metà)
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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<Vedrai che andrà tutto bene..> Mi disse lui, dopo “l’incidente”, avevamo raggiunto l’ospedale, il pericolo non era del tutto scampato, tuttavia bisognava ancora avere una qualche speranza.
Mi tremavano le mani e non riuscivo a stento a parlare, ero terrorizzata..Non solo per quello che era successo a quella ragazza, ma ero consapevole che la vera vittima in realtà dovevo essere io..
Cosa volevano quelle persone da me?
<Signorina..>
E se cercassero ancora di farmi del male?
<Signorina..>
Non so se sarò ancora tanto fortunata come oggi..Come farò a resistere..
<Signorina..>
<Gwen!> 
Mi svegliai di colpo non appena il fantasma mi chiamò, alzai lo sguardo e notai un’infermiera di fronte a me che mi osservava con aria seria e impassibile. Mi alzai, aspettandomi dentro di me il peggio.
<Lei è una parente della paziente ricoverata poco fa?>
<S_Sì….Ehm…A dire il vero..No non la conosco..Però sono stata io a chiamare l’ambulanza e quindi..>
<Spiacente ma ogni informazione sulla sua salute è strettamente riservata ai membri della famiglia..> Fa per andarsene, ma io la raggiunsi, fermandomi di fronte a lei <Aspetti, questo significa che sta bene?! Non è più in pericolo?!>
<La prego di stare al suo posto, non mi è permesso dire nulla se non è una della famiglia..> Dopo di chè si allontanò, lasciandomi ancora più confusa e preoccupata. Mi scambiai un veloce sguardo con il fantasma, magari avesse potuto leggere il pensiero a quella viscida di un’infermiera..
Stavo quasi per arrendermi, quando notai un ragazzo raggiungere la donna di poco fa, tempestandola di domande, ma l’infermiera sembrò decisa a non rispondergli. Il ragazzo sembrò perdere la pazienza.
<Ma insomma!! Sono il suo fidanzato! Ho il diritto di sapere se la mia ragazza è viva o meno!!> urlò infuriato. A quel punto l’infermiera decise di parlare, non sentii il discorso, ma la sua espressione sembrò voler annunciare “pericolo scampato”.
Dopo che quella donna si allontanò, quello strano tipo mi si avvicinò <Sei un’amica di Bridgette?>
Mi domandò con curiosità. Scossi il capo, voltandomi verso di lui <No…Ma..ho chiamato io l’ambulanza e volevo sapere come stava>
<Sul serio?! Ma allora sei te che devo ringraziare!!> Mi abbracciò, mostrandomi un sorriso rassicurante <Sei la nostra eroina! Bridgette ha rischiato per un soffio… e bhè…Grazie>
Mi allontanai leggermente, cercando di sforzare un sorriso, non fraintendiamoci, ero contenta che quella ragazza stesse bene, ma non potevo fare a meno di pensare che se non fosse stato per quello scambio di tazze, la persona che si sarebbe trovata in quel letto all’ospedale sarei stata io..
<Sai..Hai un viso famigliare…> Mi disse il biondino <Non è che ci siamo già visti da qualche parte? Magari hai frequentato qualche mia festa> Mi sorrise <Ah e comunque, mi chiamo Geoff>
Strano, davvero strano quel ragazzo…
Come faceva a prendere confidenza, parlando del più e del meno dopo quel che è successo alla sua ragazza?! Va bene essere positivi..Ma a tutto c’è un limite! Inoltre, stesse feste?! Non sono mai stata ad una festa in vita mia, figuriamoci una organizzata da un tipo simile.
Voltai lo sguardo, incrociando quello del fantasma, mi fece cenno col capo di andarcene, e in fondo era a quello che stavo pensando..
Non avrei passato un altro minuto in compagnia di quel tizio..
Feci per andarmene, quando a Geoff venne in mente una cosa..
<Ora ci sono!!! Tu non venivi alla mia stessa scuola? Mi ricordo di te! Sbaglio...O frequentavi il corso di biologia con Bridgette?>
Ma come diamine faceva a…?
<Spiacente> Mentì <Ma credo che tu ti stia confondendo con un’altra strana ragazza>
<No ti sbagli> Continuò ad insistere <Non ti chiamavi…Jenny…Giusy….No aspetta..Giada..>
<Gwen> Dissi, freddamente.
<Gwen!! Sì esatto proprio così! Non pensavo saresti ritornata dopo tutto quel che...bhè...credo che tu ricordi il....>
Questo era troppo, dovevo andarmene, o qui avrei fatto notte, e non avevo la minima intenzione di scambiare un’altra parola in più con quel Geoff.
<Scusa ma ora devo proprio scappare> Ripresi a camminare, facendo un piccolo cenno con la mano <Salutami Bridgette..A presto>
<Ah..Ehm…Okay>
Una volta uscita dall’ospedale, tirai un sospiro di sollievo, salva dal pericolo e soprattutto, salva da un’ulteriore chiacchierata con quel ragazzo. Sembrava tutto tranquillo, finchè il fantasma “cerca guai” venne come al solito a rovinare tutto.
<Tu conosci quel tipo?>
<No>
<E allora come fa a conoscere te?>
<Non lo so>
<Ma questo non ha senso! Ha detto che andavate a scuola assieme, quindi devi per forza averlo visto prima di oggi>
<Non mi ricordo>
<Ahh ma la vuoi smettere di comportarti così?!> Mi urlò, entrambi ci fermammo, uno più arrabbiato dell’altro.
<Guarda che ho detto la verità, non mi ricordo di averlo visto prima d’ora>
<Come fai a non ricordarti di una persona?! E’ ridicolo!>
<Senti da che pulpito viene la predica…Qual è il tuo nome?> D’accordo, forse stavo esagerando, ma quel fantasma non potevo proprio reggerlo, certe volte era davvero insopportabile. <Forse ho esagerato> Sospirai <Mi dispiace, è che sono stressata per via di tutto…Tutto questo!>
Lui annuì <Sì…Posso capire..Bhè, più o meno, mi dispiace farti pressioni inutili>
<Bhè, se sei davvero il mio angelo custode, forse posso perdonarti> Tirai fuori un piccolo sorrisetto, lui ricambiò.
Dopo di chè, riprendemmo a camminare.

Purtroppo il mio appartamento era off-limits, o almeno per il momento. Se quei tizi mi avevano seguito fino al bar, probabilmente sapevano anche dove abitavo, pertanto era meglio trovare un’altra dimora per la notte, andare da mia madre era fuori discussione, era in viaggio per lavoro e mio fratello dormiva da un amico… Per tanto, decisi di optare la scelta migliore..
Suonai il campanello di una casa nei pressi della periferia più popolata di tutta Toronto, mi aprì la porta una ragazza di colore, capelli neri, legati da una lunga coda, appena mi vide mi abbracciò, entusiasta del mio arrivo.
<Gwen!! Sorella, come stai?! Non pensavo saresti arrivata in questi giorni!>
<Ciao Leshawna!>





ANGOLO AUTORE:
Lo sò..Non aggiorno da una vita, a dire il vero ero intenzionata ad eliminarla ma alla fine la mia amica mi ha convinto a continuarla ancora un pò XD
Bhò..fatemi sapere se vi piace e se volete che la continui, io non sò davvero cosa fare x°D

Adios









  
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