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Autore: SARAHPOXY    30/12/2011    3 recensioni
Sono stanco... mi accascio sul divano, cercando di calmare l'agitazione e l'angoscia che mi circondano da quando Clark ha chiamato... Chiudo gli occhi sperando che a farmeli riaprire sia la voce di Victor che mi dice: 'è fatta'.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Sullivan, Oliver Queen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Innanzitutto mi scuso per l'enorme ritardo con cui posto, ma sono stati mesi un po' infernali e non ho avuto il tempo di postare... perdonatemi!
Se vorrete ancora seguire la storia, mi farà piacere, altrimenti... spero di avervi fatto almeno un po' di compagnia :D!!!

Ah, solo una piccola cosa... Jimmy non sa il segreto di Chloe nella mia storia...




 
“Dove sei?
È un addio?
Sei qui...”

 
Sono a Star City da una settimana. Sono praticamente corso qui, dopo aver lasciato tutti alla fondazione Isis. Ammetto di sentirmi un po’ infantile: non ho più risposto alle chiamate di Clark, né di nessun altro della squadra, né soprattutto alle sue!
Ok, mentre ero lì ho capito quanto sia importante lei nella mia vita e, probabilmente, è normale che ci fosse un po’ di delusione per quel segreto nascosto sul momento, ma ci sto rimuginando su da una settimana e non ho ancora capito perché fa tanto male!
Eppure non posso continuare così, ci sto troppo male!
Ma il detto “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” si piazza nella mia testa proprio nel momento in cui, quasi automaticamente, rifiuto la sua dodicesima chiamata di quest’ora...
Forse dovrei riflettere sul fatto che non mi ha fatto meno di 10 chiamate ogni ora per tutta la settimana, notte compresa... e capisco che non è rabbia o delusione quello che provo, ma che mi manca la chiarezza e la lucidità per affrontarla!
 
La cosa più strana? È una settimana che convivo con una perenne fitta allo stomaco... è una settimana che resto in attesa della sua chiamata ogni 5-6 minuti solo per guardare la sua foto comparire sullo schermo... quella foto che altrimenti mi impongo di non guardare. Se mi chiamano non posso non vedere chi è...
I ragazzi ormai non mi capiscono più, mi mandano continui messaggi per tenermi aggiornato della situazione. Mi chiedo spesso perché mi sono allontanato da loro, ma la risposta è sempre lei... ogni volta che mi ci metto a riflettere su, alla fine finisco sempre a pensare ad un momento vissuto con lei!
Dovrei essere un uomo maturo e andare a parlarci ed alla fine mi convinco... sono in viaggio per Metropolis!
Ci ho messo tempo, ma ho capito che devo essere un Uomo!
Ma a chi voglio darla a bere? La verità è che questa settimana mi ha distrutto: non dormo da giorni, non faccio un pasto soddisfacente da giorni e rivedo lei in ogni luogo e persona che incontro, per non parlare degli sguardi che mi riservano i miei dipendenti e colleghi: credo di non aver dato il meglio di me neanche a lavoro. Devo andare da lei... ne ho bisogno...
È strano! Le ho confessato di non riuscire a respirare se lei è in pericolo, eppure ora capisco che non riesco a respirare se lei non è accanto a me! Che ho semplicemente bisogno di lei! E mi torna in mente la gelosia di Bart, mentre mi arriva l’ennesima telefonata. Ormai sono davanti alla sua porta...
 
 
Credo di aver consumato le mattonelle di questo maledetto pavimento! Possibile che si sia arrabbiato così!?! Ok si sente tradito, l’ho deluso, ma non è un bambino! Perché non risponde a quel maledetto telefono!
Se penso a tutte le lacrime che ho versato in questi giorni! Giuro che gliela farò pagare...
E questo maledettissimo telefono che squilla a vuoto. E va bene che il diritto di arrabbiarsi ce l’aveva, ma adesso sono decisamente io quella furiosa: non mi può ignorare così... maledizione!
...il campanello! Che sia lui... corro alla porta, con un involontario sorriso... che mi muore sulle labbra immediatamente! Cosa decisamente condannabile, dato che sulla porta fa capolino il mio ragazzo.
 
Jimmy: "Cominciavo a pensare che ti avessero arrestata di nuovo... o rapita... o che fossi paralizzata, invece ti vedo decisamente attiva... e sei a casa tua! Quindi mi chiedo se esiste un motivo per cui mi sto preoccupando tanto!?!"
Chloe: <"Jimmy, hai ragione, ma..."
Jimmy: "No, Chloe, niente ma! Voglio solo sapere perché la mia ragazza torna da una situazione folle sotto shock e passa solo mezz’ora da me a darmi futili rassicurazioni, senza peraltro allontanare mai lo sguardo dal cellulare e sparendo subito dopo. Aggiungiamo anche che il tuo telefono è perennemente occupato, anche in piena notte. Ho pensato che avessi bisogno di un po’ di tempo per riprenderti, ma è passata una settimana e tu non hai sentito affatto il bisogno di chiamarmi, di sentire la mia voce, di passare 10 minuti con me. Che relazione è la nostra, se tu non hai bisogno di me nei momenti bui della tua vita!?!"
Chloe: "Jimmy, io... non riesco a pensare a questo adesso, mi dispiace! Ho un problema troppo importante da risolvere e non riesco a riflettere sulla nostra storia... Jimmy, mi dispiace, io..."
Cerco di avvicinarmi, ma mi scansa e non riesco a dargli torto. Vorrei, dovrei piangere, ma le lacrime non escono. Il mio ragazzo è deluso, triste, sconvolto perché lo sto mettendo all’ultimo posto ancora una volta ed io non riesco a pensare ad altro che ad Ollie, alla sua maledetta testardaggine, a quell’abbraccio e quella confessione, al suo sguardo deluso e triste.
Jimmy: "Chloe, io sono stanco di essere sempre l’ultimo dei tuoi pensieri! Non voglio sapere cosa c’è stavolta prima di me! Non voglio sapere perché neanche ti rendi conto di quanto queste parole siano distruttive per tutto ciò che siamo stati. Non voglio renderti le cose facili e non voglio dimenticare che merito di essere trattato quantomeno con un po’ di rispetto. Sono il tuo ragazzo, ma ora mi sembra di essere solo un conoscente che è venuto ad interromperti. Se mi vuoi ancora, cercami tu! Convincimi, dimostramelo, dammi una prova che anche io conto qualcosa nella tua vita! Se è così!"
 
Va via con le lacrime agli occhi! Gli ho fatto male, lo so, ma il mio pensiero torna a quegli altri occhi, quelli che non hanno lasciato mai la mia mente in questa settimana, quelli che mi hanno trafitta il cuore, quelli che mi hanno fatto capire quanto sono stata stupida, quelli che mi hanno distrutta, quelli che spero solo di rivedere.
 
Scoppio in un pianto disperato, mentre sento la porta aprirsi di nuovo, lasciando entrare proprio quegli occhi che ho tanto sognato ed agognato.
Mi butto tra le sue braccia...
Chloe: "Mi dispiace tanto, Ollie, scusami... mi dispiace... Ollie"
 
Le sue braccia mi stringono forte ed io sono di nuovo a casa.
  
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