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Autore: Rox e Mad    31/12/2011    1 recensioni
Quando qualcuno torna da un passato non particolarmente felice,
non è di certo una cosa buona...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando il tizio del rock club presentò la nostra band,ero ancora stordito per l’incontro con Bret.  Bill non voleva sentir ragioni,ovviamente credeva che io e Steve ci fossimo andati a bucare in qualche angolo dimenticato dal Padreterno.
– Signori e signori … per la prima data del loro tour … i Guns n’ Roses! – gridò il tipo nel microfono.
Osservai l’abbigliamento dei ragazzi,rendendomi conto che con la mia camicia e il mio gilet,ero quello vestito decisamente meglio.
Guardai Bill che per l’occasione aveva indossato un giubbotto di pitone sopra una canotta nera ,dei pantaloni di pelle strettissimi e un foulard azzurro a mò di bandana.
Il mio foulard azzurro.
Sorrisi brevemente,prima di essere letteralmente trascinato sul palco da Michael e Saul. Rabbrividii alla vista di tutta quella gente,lì per ascoltare noi,una banda di fottutissimi fattoni. Ci chiamavano già da tempo ‘’i cinque cattivi ragazzi di Los Angeles’’,e non avevano tutti torti,alla fine. 
Steve prese posizione tutto sorridente dietro la sua batteria,Saul si posizionò alla sinistra di Bill,che stava al centro del palco,e io e Michael alla sua destra. Fummo accolti da un boato mentre le note di It’s so easy cominciavano a riempire il locale.
Bill cominciò a cantare e agitarsi come suo solito,e addirittura io decisi che non era il caso di starmene come un coglione a suonare,ma decisi di passeggiare sul palco.
Saul e Mik erano visibilmente ubriachi,Steve,invece,sembrava particolarmente lucido : prima di arrivare lì avevamo bevuto solo un paio di birre,infondo.
Verso la fine della canzone,il rosso prese a stringere le mani della prima fila,ed io ero convinto che ne avesse adocchiata qualcuna da portare nel backstage alla fine della serata.  Quando la canzone finì,ringraziò i presenti,e presentò Mr.Brownstone.
Cominciò da solo,poi mi avvicinai al suo microfono e cantammo insieme. Da grande stronzo quale era,prese a massaggiare l’asta del microfono,ma decisi di non badarvi e mi allontanai poco dopo.
Nei secondi che precedettero la fine della canzone,ebbi la conferma che il signor Saul Hudson era ubriaco perso : appoggiò la folta chioma riccia sull’esile spalla del rosso e terminò la canzone con il suo riff finale.
Trattenni a stento le risate con Mik e Steve mentre Bill cominciava a cantare Outta get me. Notai che si era tolto il giubbotto rimanendo con la canotta,e rabbrividii di freddo pensando che era il due febbraio e di certo fuori non splendeva il sole. Andai a suonare insieme a Saul prendendolo in giro.
-Fanculo Stradlin.- fu la sua tremolante risposta,mentre me ne tornava sghignazzando accanto a Duff.
Poi fu la volta di Sweet Child o’ mine,una canzone che faceva cagare altamente sia me,sia Saul.
Odiavo dover sentire lui che definiva gli occhi di Erin come il cielo. E che ricordi d’infanzia poteva mai rievocare quella lì? Io avevo vissuto la sua fottuta infanzia. 
Durante My Michelle,Bill decise che era improvvisamente arrivata l’estate,e si svestì anche della canotta,rimanendo con i pantaloni di pelle tenuti su dalle bretelle.
Mentre suonavo,lo fissai pensando a quanto fosse incredibilmente sexy,con quei movimenti che faceva senza nemmeno rendersi conto,preso com’era dalla musica.
Era irrimediabilmente sudato e i capelli gli si appiccicavano al viso angelico,ed io ero irrimediabilmente innamorato. 
–YOU KNOW WHERE YOU ARE?YOU’RE IN THE JUNGLE,BABY! YOU’RE GONNA DIE! –gridò,e Saul partì con il riff iniziale di Welcome to the jungle.
Si scatenò tantissimo,correva qua e la sul palco,e io dovetti spostarmi un paio di volte per non essere travolto dalle sue folli corse.
Anche Saul e Mik avevano deciso che l’estate era alle porte,e così mentre Duff aveva ancora la canotta nera e il fedelissimo catenaccio al collo,Saul aveva solo i jeans.  
–Al basso,-cominciò alla fine della canzone presentandoci ,- Mr.Duff Rose 'King Beer' McKagan ; alla batteria,Mr. Steven ‘PopCorn’ Adler; alla ritmica,Mr. Izzy Stradlin … - io gli sorrisi mio malgrado - e alla fine,in un mondo che non ha creato lui,lui se ne va in giro come se tutto fosse una sua creazione … è metà uomo e metà animale,non so precisamente cosa sia,ma so che è strano,fuori di testa,e che si fa chiamare Slash!- disse presentando Saul,il quale fu accolto da applausi scroscianti e a lui toccò a sua volta presentare la prossima canzone,Nightrain.
Bill,nel frattempo si era rivestito con una canotta e un chiodo neri,e un cappello.
Lo vedevo avvicinarsi sempre più frequentemente,ma quando era ad un passo da me,puff,si allontanava per andare a cantare altrove,guardandomi sempre con quel sorriso del cazzo.
–La prossima canzone si chiama Paradise City.- disse quando ebbe ripreso fiato.
E ancora una volta tornò a scorrazzare per il palco. Un fan tentò di assalirci,ma la sicurezza intervenne in tempo per  prenderlo e scaraventarlo giù dal palco.
Ma se non era la gente a salire sul palco,era Bill ad andare dalla gente,e al culmine della canzone,il rosso si gettò tra la folla salvo poi essere tirato su dalla sicurezza del rock club,mentre Saul continuava a suonare completamente disteso a terra.
‘’Un’altra cosa da ricordare a quell’ubriacone’’,ridacchiai tra me e me. 
Durante Rocket Queen,Bill scomparve magicamente dal palco per ricomparire qualche minuto dopo con una sigaretta che accesa strappandone una dalle labbra di Saul,che nel frattempo passeggiava divertito e,sempre con molto nonchalance,sorrise all’ennesimo fan che tentò di salire sul palco.
Il ragazzo aveva un’aria vagamente familiare,e poco dopo,guardando il grosso tatuaggio sulla spalla sinistra,mi resi conto che era Bret. Porca merda. Lo sapevo. Cercai di comunicare la cosa a Bill,ma pareva troppo preso per prestarmi attenzione.
Chiudemmo la serata con Knockin’ on Heaven’s Door.
Bill si era rimesso il foulard azzurro tra i capelli ormai madidi di sudore,e delle ragazze in prima fila cercavano di afferrare le mani di Saul il quale pareva non accorgersene minimamente.

 –Gran bella serata ragazzi! Complimenti!-ci disse Bill qualche minuto dopo in camerino.
Sul divanetto nell’angolo,Saul era disteso e continuava ad abbracciare la sua Les Paul.
–Hey,Saul,sei ubriaco come un animale. Lo sai?-  gli diceva all’orecchio Steve,parecchio divertito.
Io me ne stavo sulla porta ad osservare Duff e Bill che chiacchieravano amabilmente sul concerto appena terminato. Decisi che ero stufo di stare lì dentro,e me ne andai alla ricerca di un telefono pubblico per rintracciare Holly in albergo.
–Mr.Stradlin … - mi sentii chiamare con voce suadente.
Mi voltai,e davanti a me si presentò la figura di Amy Bailey,sorellastra del rosso stronzo.
Aveva in mano un mazzo di rose,e me lo porse.
–A-Amy … - riuscii solo a dire.
Cavolo,come era cambiata! Non era più la ragazzina occhialuta di Lafayette. No. Era una Bill al femminile : avevano gli stessi occhi verdi e gli stessi capelli rossi.
Forse gli occhi di Bill erano di un verde più carico,ma gli occhi della sorella erano belli uguale.
– Sempre così … eloquente,Jeff? – mi disse sorridendo. Io le sorrisi a mia volta.
– Cosa ci fai qui? -
- Ho saputo che mio fratello e la sua band si esibiva qui stasera et voilà,eccomi qui!- 
-Ti va di fare quattro passi,fuori di qui?- le chiesi.
Lei annuì,e uscimmo dal retro del rock club. Una volta in strada respirai a pieni polmoni l’aria prima di fumo. Passeggiammo per un po’,in silenzio.
Amavo il silenzio,e con lei era sempre così perfetto. Anche da bambini a Lafayette. Lei pareva l’unica in grado di capire quando desideravo il silenzio,ma in quel momento,non lo desideravo.
– Come ve la passate,qui? –mi chiese interrompendo quel silenzio ora rassicurante,ora fastidioso.
– Beh … potrebbe andare meglio … Ti ricordi di Miller? Bret Miller? –
-Sì,certo … - mi rispose,ed io presi a raccontarle da quando l’avevamo visto la prima volta in albergo,fino a quella sera che era addirittura salito sul palco.
Amy mi guardò sconcertata,dicendomi che avrei dovuto dire tutto a Bill.
– Se ne avessi l’occasione,lo farei,credimi.-
- Ma tra di voi … - cominciò.
Io sorrisi e scossi la testa.
– Sto con una ragazza che … occazzo! – esclamai afferrandole un braccio e cominciando a correre di nuovo verso il Ritz.

–Fottuto Isbell! – mi accolse Holly.
–Scusa,honey. Stavo venendo a cercarti,quando ho incontrato lei.-le dissi indicando Amy alle mie spalle.
Holly inarcò un sopracciglio,e io sorrisi.
– Tranquilla. E’ solo la sorella di Bill … -
- Oh! Andiamo bene! Un’altra Rose tra i piedi! Non può che farmi del bene!- mi disse sarcastica.
Le diedi un leggero bacio sulle labbra,e lei parve addolcirsi un po’ .
– Aspetti qui? Accompagno Amy da Bill e poi ce ne andiamo io e te da qualche parte?- .
Mi rispose di sì,e io mi allontanai con la rossa.
–Mi spiace che tu l’abbia conosciuta adesso,ma ha qualche piccolo problema con Bill.-
- E chi non ne ha con mio fratello?- mi rispose ridendo.

Bussai con forza alla porta del camerino,dal quale proveniva un vociare indistinto.
Temendo che ci fossero della groupies,tenni Amy fuori dalla porta ed entrai io.
Come avevo immaginato : in quel momento i ragazzi erano presi da una ragazza che,in mezzo a loro,dava piacere a tutti e quattro.
Mi schiarii la voce,e poco dopo Duff alzò lo sguardo poco lucido su di me.
–Ehy,Iz! Vieni qui!- mi disse ridendo.
Io mi avvicinai a Bill,e lo strattonai.
–Che cazzo vuoi?- mi disse.
– Vieni un attimo fuori con me. Rivestiti. – gli dissi con tono indignato.
– Non avevi questa faccia l’altra sera. Eppure,ero nudo esattamente così. – mi disse.
Decisi di non cogliere la chiara provocazione,e lo trascinai fuori con me.
–Bill,guarda un po’ chi c’è!- gli dissi sorridendo.
Il rosso guardava me,Amy,e ancora me.
–Ciao,Will.- 
  
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