Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Dolce Kagghy    31/12/2011    1 recensioni
/ Piccola fic centrata sui nostri eroi preferiti, un po' diversa dal solito. Questa storia sarà intrisa di amore, amicizia, e spunteranno fuori inevitabilmente anche le prime gelosie. A narrare questa piccola vicenda sarà l'alterego della nostra protaonista, inevitabilmente dal carattere opposto da quello reale. Sfacciato, non si fa problemi a tenersi tutto dentro. Esprime i fatti, senza pensare a quello che la genete possa pensare. Kagome è un'Otaku dall'animo docile dolce, e gentile. Molte sorprese l'attenderanno al secondo anno di liceo...... Allora? Vi ho almeno un po' incuriositi? Se la risposta è si, allora che aspettate? Leggete! =D Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate. Tengo moltissimo alle vostre opinioni =D vi auguro Buona Lettura.... un bacione dalla vostra: Dolce Kagghy /
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Arrivata da Kagome, Sango si accorse che stava ancora ridendo e si unì anche lei a quella sonora risata, la quale attirò un orecchio un po’ speciale. Due occhi ambrati osservavano quel che stava accadendo senza neanche pensare di risultare troppo interessato o altro, d'altronde chi mai poteva contraddire lui? Chi mai avrebbe osato voltargli le spalle con aria offesa? Una c’è stata ed era proprio quella ragazza che ai suoi occhi quella mattina sembrava diversa, più bella di quanto mai avrebbe potuto aspettarsi, lei Kagome. Da lontano si sentivano ancora delle flebili risa che subito dopo svanirono quando una di loro, la diretta interessata incrociò il suo sguardo curioso. Subito lui Inuyasha Taisho, si proprio lui non avete letto male, distolse lo sguardo con aria strafottente, lasciando quello di lei sorpreso.

- Sango! Indovina un po’ chi ci stava guardando ? - Disse lei con fare soddisfatto rivolgendosi alla bella castana.

- Chi? Oddio che figura mi hanno sentito urlare, no e adesso ?- Sango era nella disperazione più nera quando Kagome la tranquillizzò sorridendo.

- Inuyasha Taisho, e stava guardando proprio me capisci?? Inuyasha guardava me!- Stavolta era Kagome quella da calmare, scoppiava dalla gioia forse non tutto era perso, poteva ancora far avverare il suo sogno da liceale innamorata.

Sango la abbracciò forte e ridendo pronunciò la frase che tutti amano dire

- Te l’avevo detto! –

Grandi soddisfazioni queste, eh già. In tanto, il cagnolino soggetto delle fantasie della nostra bella Kagome, con la coda dell’occhio la guardava di soppiatto senza perderla di vista, doveva ancora vendicarsi per averlo contraddetto davanti alla sua squadra lui non era uno da sottovalutare, era il capo in assoluto accidenti e lo avrebbe reso noto di nuovo a tutti così che anche i nuovi arrivati avrebbero saputo che era lui che comandava lì, non il club dei secchioni anche se una di loro era diventata un po’ carina, ok bella ma questo non aveva importanza o forse si, chissà avrebbe avuto un po’ di clemenza per quel nuovo angelo. Magari avrebbe potuto fargliela pagare in maniera diversa, e chissà avrebbe avuto persino beneficio nel frattempo doveva solo meditare, poi le cose sarebbero cambiate.  

La campana come ogni mattina squillò vivace per annunciare agli studenti che era il momento di entrare e di iniziare le lezioni. Quella mattina Kagome avrebbe avuto due ore di storia antica altre due di matematica e una di disegno, una giornata da incubo meno che l’ora di disegno perché le piaceva.

Con suo grande stupore la giornata passò in fretta, fra una spiegazione all’altra da parte degli insegnanti. A fine giornata salutò Sango e si avviò verso un fitto bosco dove scrosciava un limpido ruscello. Adorava quel posto magico, da bambina credeva che lì ci abitassero creature come fate e folletti e ancora oggi lì qualcosa ha quel fascino mistico, quel fascino che viene descritto sempre nei libri di favole. Così si sedette a piedi dell’albero più grande della foresta, che imponente portava di volta in volta i lunghi rami fin su al cielo attraversati dai caldi raggi del sole.

Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo, prese la sua borsa e ne estrasse un libro ma non un semplice libro, quello era scritto da William Shakespeare il suo autore preferito insieme ad Arthur Conan Doyle. Oltre i fumetti amava leggere ogni sorta di libro e quello che aveva fra le mani era il romanzo di Romeo e Giulietta. Per lei quello era amore, non quelle misere manifestazioni a cui doveva assistere ogni giorno fuori al cortile della scuola. Forse la sua rovina sentimentale erano proprio quei libri, perché le facevano avere una visione dell’amore che purtroppo in questi tempi non esiste più. Come aveva detto già in precedenza il mondo è pieno zeppo di persone ed uno per forza maggiore lo dovrà trovare, ma in fondo al suo animo cercherà sempre il suo Romeo chissà forse con gli occhi dal colore di una pietra preziosa e dai capelli fatti fili d’argento.

 

 

 

 Note:

Salve a tutte mie care lettrici ed innanzitutto Felice Capodanno a voi che mi siete mancate tanto in questo lungo periodo di asenza. Spero che questo capitolo vi piaccia, e che riesca a farmi perdonare per la scarsa frequenza. Scusate se non rispondo ai vostri bellissimi commenti, prometto che mi farò perdonare nei prossimi capitoli.

Un tenero bacio dalla vostra

Dolce Kagghy

   
 
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