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Autore: malfoymyheart    31/12/2011    7 recensioni
Non aveva fatto domande, il viso sconvolto dell'amica parlava chiaro il biondino ne aveva combinata un altra delle sue, ne era certa in undici anni aveva visto troppe volte lui scivolare e lei giustificarlo attraverso il suo amore, ma si vede che ora il vaso era colmo è la sua ultima " bastardata ".
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Emma Watson as Aoife Pictures, Images and Photos la nostra storia tra le tue dita ..3







Questo capitolo è dedicato a Barbarak alla quale Auguro un Felice Anno Nuovo...
Tesoro come vedi ti sto accontentando continuando questa one shot..

Inoltre voglio augurare a tutti voi Un sereno 2012, Buon Anno a tutte voi, un grande bacio ed un abbraccio dalla vostra Mal...








" Una cattiva azione non ci tormenta appena compiuta, ma a distanza di molto tempo, quando la si ricorda, perchè il ricordo non si spegne.."
(J.Jaques Rosseau )





c’è una ragione di più

l’hai detto
ma che bravo
ma questa parte di te
davvero la ignoravo
non me l’aspettavo davvero
è come bere il più potente veleno
è amaro
non recuperare ti prego
tanto più parli e ancora meno ti credo
peccato
lascia al silenzio la sua verità
aspetta
voglio dirti quello che sento
farti morire nello stesso momento
BASTARDO
voglio affrontarti senza fare un lamento
voglio bruciarti con il fuoco che ho dentro
per poi vederti cenere bastardo
far soffiare su di te il vento
io spezzata in due dal dolore
mentre ti amavo tu facevi l’amore
per gioco
lasciami sognare la vita
l’hai detto tu quando è finita è finita
io vado
chissà se un giorno poi mi passerà
la rabbia che porto nel cuore
voglio dirti quello che sento
farti morire nello stesso momento
bastardo vedere gli occhi tuoi in un mare profondo
farti affogare nei singhiozzi del pianto
e spingerti sempre più giù bastardo
ma purtroppo tocca a me
soffrire gridare morire
tu hai preso senza dare mai
noi la cosa che non vuoi
maledetto sporco amore…
voglio dirti quello che sento
farti morire nello stesso momento
bastardo
e poi vederti cenere
 bastardo
ma purtroppo tocca a me
soffrire
gridare
TI AMO BASTARDO !!!


Si era rifugiata nell'unico posto dove si sentiva al sicuro dove lui non sarebbe potuto arrivare da Pansy, doveva riflettere e mentre lo faceva magari raccogliere i cocci della sua vita.
I suoi bambini come soldatini, si stavano infilando il pigiamino aiutati da lei e zia Pansy,  il tutto fu eseguito nel più religioso silenzio, Scorp diede l'orsetto ad Anthares e passò alla madre il ciuccio di Eltanin poi la fissò con i suoi occhi che erano identici a quelli del padre e  di colpo la strinse abbracciandola.
- Ti voglio bene mamma -
Hermione ricambiò l'abbraccio di Scorp, e rimboccandogli le coperte gli accarezzò il capo mentre gli poneva un bacio sulla fronte sussurrò
- Io di più cuore mio, io di più -
poi spense la luce ed augurò la buonanotte ai suoi angeli e disse
- Vi lascio la porta socchiusa, ora chiudete gli occhi e lasciatevi cullare dai vostri angioletti, la mamma vi ama e se chiamate sarà qui in un momento, notte cuccioli -
un coro di 
- Notte mammina - la seguì mentre raggiungeva Pansy in salotto, che scalpitava per avere i particolari dettagliati di quella invasione notturna, mancavano pochi giorni a capodanno e fuori una tormenta imperversava, quando si era vista comparire  Hermione ed i suoi bambini nel cuore della notte.
Non aveva fatto domande, il viso sconvolto dell'amica  parlava chiaro il biondino ne aveva combinata  un altra delle sue, ne era certa in undici anni aveva visto troppe volte lui scivolare e lei giustificarlo attraverso il suo amore, ma si vede che ora il vaso era colmo è la sua ultima " bastardata " doveva aver lasciato un segno profondo.
Sapeva che Draco l 'amava, ed anche molto, ma l'essere un Malfoy non cancellava il suo vero " IO ", e per quanto lei celasse i suoi sentimenti tutto era fatto e vissuto per lui.
Pansy la vide entrare, era pallida  e dopo averle allungato una tazza di the, battè con la mano sul divano e le disse
- Vieni qui accanto a me, e se ti va di parlare io sono qua ti ascolto -
Lei si sedette e dopo aver sorseggiato la bevanda calda presi lungo respiro e disse
- Non c'è molto da dire Pansy, mi sono presa una pausa da Draco e dal suo essere il padrone del mondo  - ridacchiando scuotendo la testa la moretta disse
- Herm, guarda che sono io, non lo devi giustificare, lo conosco forza sfogati ti farà bene, e giuro che non andrò a cruciarlo, alla fine del tuo racconto -
e mentre l'amica parlava Hermione andò indietro a poche ore prima

Flash back




- Ma sei impazzito Draco, ma che diamine ti è preso aggredire così il primo ministro quand'è che impari a controllarti?! Stavamo parlando di lavoro, semplice e puro lavoro e poi può essere mio padre - il tono di Hermione era molto alterato tanto che il figlio più grande  infilò la testa dentro per vedere che cosa stava succedendo ed entrambi i genitori si voltarono di scatto e gridarono all'unisono
- Prendi i tuoi fratelli ed andate i camera vostra, ora! -
Poi con la bacchetta lei sigillò la stanza e la insonorizzò e fu scontro aperto. 
Suo marito le dava le spalle mentre si versava da bere, ma ormai la rabbia le era montata dentro, non era la prima volta che lui faceva una delle sue piazzate per la gelosia, ma metterla così in imbarazzo era troppo, lo afferrò per il braccio e lo fece girare, ma quello che vide fu spaventoso, il viso di Draco era trasfigurato gli occhi erano socchiusi come due e lame, la mascella e la vena sul collo si muovevano ritmicamente, la bocca era piegata in una smorfia di disgusto e le parole uscirono  furono devastanti
- Tu sei solo una lurida sporca mezzosangue, che dovresti sentirti onorata di essere scopata da me, sei solo una troia che sbava dietro a chi sta seduto al potere, dimmi come era ?! -
nella stanza risuonò lo schiocco di una mano che si era infranta su di una guancia ed un gridolino di sorpresa
seguito da un balbettio 
- Scu..sami, non vo..levo.. davvero -
ma lui non aveva  sentito una sola parola, era calato come un falco sulla preda e torcendole il braccio fino a sentire uno scricchiolio le berciò furioso
- Non ci provare mai più, o il dolore che senti ora sarà niente in confronto a quello che ti farò -
Gli occhi colmi di lacrime, il cui sapore amaro era quello della delusione e della sconfitta, lo stavano fissando 
Aveva creduto che il suo amore avrebbe potuto guarirlo dentro quel suo animo devastato, insegnarle la fiducia e l'amore, ma aveva fallito miseramente..
Poi drizzando le spalle , mosse la mano e sbloccando la porta gli sussurrò
- Me ne vado Draco,  ho bisogno di riflettere, non cercare di fermarmi,peggioreresti le cose -
Malfoy, che l'aveva raggiunta e le bloccava il passaggio, si scostò  e la lasciò passare ma la seguiva in silenzio, la rabbia era svanita con le ultime parole di sua moglie.
Stavolta non scherzava, lo sapeva e mentre la vedeva scomparire sulle scale, si diede dell' idiota, ottuso  uomo folle di gelosia, che aveva distrutto quello che di buono aveva costruito grazie a lei.
A malincuore la doveva lasciare andare lo sapeva, il tempo forse avrebbe lenito le le ferite che le aveva inferto, e magari sarebbe tornata da lui.

- Allora Hermione cosa pensi di fare?! - disse Pansy quando l'amica terminò il racconto
- Non lo so, onestamente questi suoi scatti d'ira mi fanno paura, e poi.. è inutile nasconderlo le sue parole mi hanno ucciso, ha riaperto vecchie ferite, per ora in lui vedo solo il bastardo che era, e non l'uomo che ho sposato, ma lo amo Pansy -
La mora annuì, poi si diresse verso un mobiletto e le disse
- bevi è una pozione del sonno,ne hai bisogno per il resto se ti va domani possiamo riparlarne, puoi rimanere qui tutto il tempo che vuoi -
Con un mezzo sorriso prese dalle sue mani la fialetta e portandosela alle labbra, bevve tutto d'un fiato..e disse
- Grazie -
la mora facendo spallucce le fece segno di seguirla e le mostrò la camera che risultò comunicare con quella dei suoi figli, ai quali gettò un occhio.
I suoi angeli dormivano beati, ma sapeva che Scorpius era quello a cui il giorno seguente avrebbe dovuto dare spiegazioni convincenti, tra lui ed il padre per quanto si assomigliassero fisicamente non aveva nulla in comune, e lei sospettava che quel figlio sarebbe stato smistato a Grifondoro il prossimo settembre, infatti caratterialmente era più un Granger che un Malfoy.
Con un sospiro s'infilò il pigiama, dopo essersi svestita, e sopraffatta cadde in sonno privo di sogni.
Ora passeggiando nel parco cercava di venire a capo della situazione, che Draco  fosse il più grande dei bastardi era risaputo, ma lei ricordava anche momenti felici, il giorno delle nozze dove ridendo come matti avevano ballato stretti l'uno nelle braccia dell'altro, la sua prima volta, dove lui teneramente e con dolcezza l'aveva resa donna, la nascita dei loro figli e tanti altri piccoli momenti.
Ciò non toglieva, che nelle sue orecchie rieccheggiarsero le parole dure gridate quasi con odio, avrebbe meritato in quel momento di avere al suo fianco una donna come Pansy, che gli avrebbe reso pan per focaccia, una donna che lo avrebbe ferito e non solo a parole.
Voleva vederlo crollare sotto il peso delle sue stesse parole, vederlo strisciare implorare il suo perdono, ma era poi disposta a concederglielo?
Lo amava questo era innegabile, ma stavolta parole e gesta erano stati controproducenti,  ed ora la grifona faticava a digerirle, non riusciva per quanto ci provasse.
Ogni volta il ricordo, le faceva bruciare il suo essere che gridava vendetta, ma poi se socchiudeva gli occhi ecco che le appariva il Draco che lei amava, il Draco che le sorrideva, il Draco appassionato, il Draco che spesso la stupiva.
Ma poi bastava un niente per far emergere quella parte che lei odiava il Draco bastardo!!
Con un sospiro si girò verso Pansy che la stava chiamando a gran voce, e l'aveva riscossa dalle sue elucubrazioni mentali.
- Hermione..Hermione - la chiamava trafelata e da come la guardava sembrava avesse visto il diavolo, con lentezza le andò incontro e disse
- prendi fiato Pansy, respira o ti scoppierà il cuore - disse ridacchiando  all'amica che sbuffando si piegò in due e poggiando le mani sulle ginocchia ansimando come un vecchio mantice
- Sfotti tu, ma se non ti sbrighi ad andare alla porta, giurò che farò molto di più che che farmi esplodere la milza o il  cuore -
Perplessa s'incamminò verso i cancelli dove da lontano riconobbe una chioma bionda, il primo istinto fu quello di girare sui tacchi ed andarsene, ma non era da lei scappare e poi per quanto fosse stato crudele e bastardo voleva accertarsi che stesse bene, l'amore per lui prevaleva sulla rabbia che provava.
- Ciao Hermione.. Pansy non mi da il permesso di entrare, ma io volevo vederti parlare e sopratutto scusarmi -
Lei lo guardava attraverso le sbarre, e doveva dire che non aveva un bell'aspetto, le occhiaie dimostravano che riposava male, ed il viso le sembrava più scarno.
Draco sembrava muoversi a disagio, dondolava sulle gambe come fosse in trance, sembrava voler far fuoriuscire dalle sue labbra parole costruite, un discorso preparato con cura, ma riuscì solo a dire
- perdonami ti prego, torna a casa, torna da me -
e poi attraverso le sbarre le porse una rosa, che lei timidamente prese e portò alle labbra il profumo intenso che emanava la pervase, era un segno di pace era una richiesta di perdono

Pardon… oui ce qui est fait est fait mais je m’en
Excuse… Offre-moi un sourire je te tends une
Rose… Sur cette nouvelle amitié une paix se
Pose… Parce que je sais comment je suis et en effet je demande
Pardon… oui ce qui est fait est fait mais je m’en
Excuse… Offre-moi un sourire je te tends une
Rose… Sur cette nouvelle amitié une paix se
Pose… PARDON

Ici l’hivers n’a pas peur… moi sans toi j’en ai un peu
Ici la rage est sans mesure… moi sans toi… je ne sais pas
Et la nuit danse toute seule… Sans toi je ne danserai pas
Capitaine abats les murs… car tout seul je n’y arriverai pas



Perdono... si quel che è fatto è fatto io però chiedo 
Scusa... regalami un sorriso io ti porgo una 
Rosa... su questa " amicizia " nuova pace si 
Posa... perché so come sono infatti chiedo... 
Perdono... si quel che è fatto è fatto io però chiedo 
Scusa... regalami un sorriso io ti porgo una 
Rosa... su questa amicizia nuova pace si 
Posa... PERDONO 

Qui l'inverno non ha paura... io senza di te un po' ne ho 
Qui la rabbia è senza misura... io senza di te.. non lo so 
E la notte balla da sola... senza di te non ballerò 
Capitano abbatti le mura... che da solo non ce la farò

I loro sguardi si intrecciarono, l'argento liquido si fuse con l'oro degli occhi di lei, era una muta richiesta di pace, e di poter  ricominciare da lì..
Lo conosceva e sapeva che lui non avrebbe mai dato voce al tumulto di sentimenti ed emozioni che lo contrastavano internamente, lui era così, e se voleva ricominciare doveva accettarlo per quello che era.
Sapeva che l'uno senza l'altro erano erano come morti, loro si completavano.
Ma era pronta a ricominciare? Era pronta a dargli una nuova chance? Con lo sguardo abbassato su quella rosa
, capì lui ci provava a modo suo ma ci provava, erano piccoli passi ma lei non era pronta, e sapeva che aveva paura di averla persa, è il suo cuore si era congelato esattamente come l'inverno freddo e gelido che li aveva visti allontanarsi.
Hermione non riusciva a dire nulla e vedeva che lui era in attesa di una qualsiasi risposta, ma sicuramente anelava di sentire solo RICOMINCIAMO, ma le ferite fresche ancora stridevano nei suoi ricordi, le parole sibilate erano come macigni nel suo cuore, solo il tempo forse avrebbe potuto guarire i segni lasciati.
A malincuore disse
- Draco, ho bisogno di tempo per metabolizzare, è vero undici anni non si possono cancellare, ma neanche le parole dette che hanno fatto più danni delle azioni commesse, non ti prometto niente a giuro che se c'è un minimo spiraglio per poter ricominciare io lo coglierò, ora ho solo bisogno di riflettere, come tu hai bisogno di analizzare i tuoi errori causati dal tuo carattere irascibile, non voglio vivere nella paura di te -
Draco abbassò il capo sconfitto, aveva sperato, ma forse era troppo presto e disse in un sussurro
- Mi manchi Hermione, e non sai quanto, tu sei il braccio la mia mente, il mio sole al risveglio, le mie stelle il mio cielo, ho bisogno di te come dell'aria che respiro, ho bisogno di te per vivere -
Lei sorrise, quelle parole le avevano riscaldato il cuore, baciò la rosa e gliela restituì dicendogli
- Prendila e custodiscila, prometto che prima che si secchi saprai la mia decisione, ma ricordati se dovesse tornare, voglio cambiamenti e non promesse -
Poi con la punta delle dita le inviò un bacio, e girandosi si diresse verso casa, dove una Pansy ansiosa l'aspettava all'ingresso.
Sapeva che lei amava quel biondo egoista e presuntuoso, ed avrebbe fatto di tutto per farli tornare insieme, anche se lui non la meritava.
Quando le si avvicinò la strinse in un abbraccio ed insieme entrarono in casa, sapeva che per Hermione era stata dura, ma lei era al suo fianco e l'avrebbe aiutata a fare chiarezza...
In fondo ci voleva più coraggio per dimenticare, che per ricordare e la sua amica era una grifondoro, culla dei coraggiosi e sapeva che lei ne aveva da vendere di quest'ultimo, lo aveva dimostrato più e più volte, anche se il ricordo è traditore e spesso ferisce alle spalle di chi lo vive!!


"Le perdon mon amour..mes mots viennent de mon coeur, sans vous je n'ai acune raison d'exister "
( The Dragon )









  
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