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Autore: dalialio    31/12/2011    2 recensioni
Ogni osso del nostro corpo, preso da solo, può sembrare anonimo e privo di ogni utilità; in realtà ognuno di loro ha caratteristiche che lo rendono diverso l’uno dagli altri, che lo rendono speciale.
Raccolta di flash e one-shot sui personaggi di Bones.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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2. Quaranta (anni e calibro) [Booth]
Quaranta (anni e calibro)

[Booth]




Dopo quella lunga giornata di lavoro, che aveva passato quasi tutta chiuso nel suo ufficio a riempire scartoffie, Booth non desiderava altro che mettersi sul divano a guardare la partita in TV, mangiando patatine e tracannando birra fredda.
Salì sul malconcio ascensore del suo palazzo, chiuse la saracinesca e premette il pulsante del suo piano. La cabina iniziò il suo viaggio verso l’alto.
Booth si ritrovò a pensare. Quel giorno era il suo compleanno e il traguardo che aveva raggiunto non era da ignorare: aveva quarant’anni.
Cavoli, che vecchio!
Avrebbe dovuto avere la crisi degli “anni a numero tondo” – e in giro si diceva che quella dei quaranta fosse addirittura la peggiore! –, ma in quel periodo era stato talmente occupato con il lavoro da non aver pensato minimamente al traguardo che stava raggiungendo.
Sbuffò, mentre l’ascensore si fermava al terzo piano.
Non avrebbe festeggiato il suo compleanno quella sera, come d’altronde era accaduto negli ultimi anni. Ma cavoli, erano quaranta! Non voleva ammetterlo davvero, ma quel giorno aveva sperato che i suoi colleghi – soprattutto Bones – gli avessero fatto qualcosa di più dei semplici auguri.
Ma si era aspettato troppo ed ora era rimasto deluso.
Booth arrivò davanti alla porta del suo appartamento e mise la mano nella tasca della giacca per prendere le chiavi. Buttò distrattamente l’occhio verso il pavimento e si accorse che dalla fessura sotto la porta usciva della luce.
Qualcuno era entrato in casa sua.
Istintivamente portò la mano alla fondina e tirò fuori la pistola. Aprì piano la porta di casa e sgattaiolò dentro cercando di non fare rumore.
Si guardò intorno, scandagliando l’ingresso con lo sguardo e puntando la pistola di fronte a sé, pronto a ritrovarsi faccia a faccia con il presunto rapinatore.
In corridoio non c’era nessuno, nonostante la luce fosse accesa.
Ad un tratto Booth si accorse che non era solo il lampadario dell’ingresso ad essere acceso... ma anche quello della cucina.
Si diresse da quella parte, continuando a tenere la pistola di fronte a sé. All’improvviso, lei gli si parò davanti.
“Oddio, Booth!”, esclamò, sorpresa e spaventata.
“Bones!”, gridò lui. “Che diavolo...?”.
Tempe fissava la pistola che Booth teneva in mano, puntata verso di lei. L’uomo se ne accorse e la rimise nella fondina.
“Che ci fai qui?”, chiese lei, gettando occhiate nervose verso il salotto.
“Questa è casa mia, fino a prova contraria, quindi sarei io a doverti chiedere perché ti trovi qui”. La guardò di sbieco. “In effetti... come diavolo sei riuscita ad entrare?”.
“Ehm...”, farfugliò, guardando verso la porta del salotto con la coda dell’occhio.
Booth se ne accorse. “Che cosa c’è di là?”, domandò, poi, senza aspettare una risposta, si diresse verso il salotto.
Accese la luce e, mentre altre persone si alzavano dal loro nascondiglio dietro il divano, si accorse della scritta “Buon compleanno” in cartone colorato, attaccata sopra il camino.
“Che diavolo...”.
“Sorpresa”, esclamarono tutti, sforzandosi di tirare fuori il loro entusiasmo davanti all’improvviso ritorno di Booth.
Seeley si guardò in giro. C’erano proprio tutti: Angela, Hodgins, Cam, Sweets, Caroline e tutti gli assistenti di Bones. Sul tavolino basso di fronte alla tv erano ammassati dei pacchetti, con accanto dei bicchieri e una bottiglia di vino.
Bones gli si avvicinò. “Volevamo farti una sorpresa”, disse sommessamente. “Ma tu sei arrivato prima del previsto”.
Un sorriso si fece strada sul volto di Booth. “Tranquilla, Bones. La sorpresa è riuscita”. Poi la attirò a sé in un abbraccio caloroso.

573 parole









*Nota dell'autrice*

Altro momento B&B... non posso farne a meno, sono troppo carucci assieme :) d'altronde, chi non ama Seeley Booth?
Comunque, arrivo al punto :) questa shot si basa sul fatto che, facendo un saltino su Wikipedia alla pagina di Booth, ho scoperto che è del 1971, quindi quest'anno ha fatto 40 anni tondi tondi :) non potevo non festeggiare, soprattutto oggi che è l'ultimo giorno del 2011!  :)
Chi riguarderà la prossima storia? Vi lascio con la suspense e ci vediamo la prossima settimana! :)

Ne approfitto anche per augurare a tutti quanti un 2012 pieno di felicità e di ispirazione!

Chiara ♥
   
 
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