Tears
Le scritte sulla lapide bianca luccicavano come se fossero ricoperte di cristallo.
Harry avanzò di un passo verso di essa e rimase con gli occhi vitrei fissi su quei nomi dimenticati.
Deglutì silenziosamente, ma, prima che potesse impedirlo, lacrime calde e poi subito ghiacciate iniziarono a rigargli il volto stanco. Serrò con forza la mascella, come per cercare di trattenere quelle gocce che si facevano prepotentemente spazio sulle sue gote, quando avvertì la mano calda di Hermione infilarsi nella sua.
Alzò appena il capo e vide altre lacrime sul caro volto della sua migliore amica.
Poggiò la fronte contro la sua e si lasciò andare tra le sue braccia meravigliose.
Le loro guance, così vicine da sfiorarsi, si bagnavano a vicenda di quelle lacrime violente ed egoiste.
Non volare via.
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Eccomi! :)
Il mio primo pensiero del 2012 è per voi *-*
Anticipo che mi sono appena alzata dal letto, per cui sono un po' fusa e non mi dichiaro del tutto assennata in questo momento XD
Questa "drabble" (di 130 parole) riprende il momento del cimitero che è, a mio parere, uno dei più intensi di tutta la saga: la vicinanza di Hermione ad Harry in un ambito delicato come quello della morte dei genitori era un fattore troppo indicativo perché non lo andassi a ripescare *_*
Il titolo significa "lacrime" e la frase finale è tratta da un film a cui spesso m'ispiro per le citazione: L'amore non va in vacanza ed è tratta, più precisamente, dal dialogo del primo incontro di Miles e Iris a Los Angeles. Adoravo come ci stava a conclusione di questa schiocchezzuola.
E allora... grazie a tutti quelli che seguono e buon anno! *-*
Mary