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Autore: montespan    01/01/2012    1 recensioni
Gli avvenimenti più importanti della serie secondo il punto di vista di Faye. Ovviamente ciò che Faye ritiene importante.
(Mi sono permessa di distaccarmi dalla serie in alcuni punti)
'01- Resentment: Aveva così tanto risentimento in corpo che avrebbe voluto aver perso il controllo, per una volta.
'02- Government Hooker: Con un battito di ciglia quell’immagine mentale tanto minuziosa quanto peccaminosa era già scomparsa, al contrario dell’espressione compiaciuta di Nick[...]
'03 Ring The Alarm:[...]un po’ di frustrazione gli avrebbe ricordato che Faye Chamberlain non doveva mai essere data per scontata.
'04 Marry The Night: Aveva bisogno di qualcuno che la tirasse su di morale. [...] non si poteva mica ridurre alla versione femminile e ancora più emo di Adam, giusto?
'05 Disappear: E non avrebbe importato quanto forte avesse pianto, urlato, o implorato; la situazione non sarebbe cambiata di una virgola.
'06 Bad Kids:- C’è Jake di là? Perché l’ho completamente dimenticato – blaterò in un modo che la Faye sobria non si sarebbe mai concessa.
AGGIORNATO: '07 Don't You Love Me:Se fosse stata un ragazzo cinico e calcolatore, da cosa si sarebbe fatta sedurre?[...]
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Bad Kids- Cattivi Ragazzi
Fandom: The Secret Circle
Autore: SassyKat
Personaggi/Pairing: Faye Chamberlain, Melissa, Jake Armstrong, Nick Armstrong
Beta: Nessuno per ora
Rating: Pg-15
Conteggio parole: 1.434
Avvertenze: Spoiler per la 1x 05 “Slither” e 1x 06 “Wake”, uso di droghe naturali, morte di un personaggio principale.
Disclaimer: Nessuno dei componenti del Circolo mi appartiene. Neppure Jake Armstrong.

Summary: Faye è costretta ad affrontare una migliore amica sull’orlo del collasso e la veglia funebre di Nick. Il ritorno a Chance Harbor del fratello di quest’ultimo, nonché suo ex, non è esattamente il massimo per il suo umore.
 
A/N: La canzone che ha ispirato la shot è “Bad Kids”, Lady Gaga.
 
 
 
 



We don't care what people say, we know the truth
I am not a freak, I was born with my free gun
Don't tell me I’m less than my freedom!

 
Gli ultimi due giorni erano stati uno schifo. Tutti i componenti della sua cerchia erano indaffarati con la preparazione della veglia funebre per Nick alla Boathouse e Melissa passava le sue giornate nella malinconia più assoluta. Era come se il mondo che conosceva avesse smesso di muoversi e si fosse trasformato in una gara a chi fosse più depresso.
 
Persino quella sfigata di Amie Leone aveva mostrato di voler far parte della competizione, scrivendo una tragica poesia dedicata a Nick e leggendola a lezione di letteratura inglese.
 
Tremenda; e piuttosto divertente.
 
E più o meno a questo punto della storia era accaduto l’irreparabile. Una attimo prima lei e Melissa erano sedute alla Boathouse bevendo e parlando di quella ridicola poesia, quello dopo l’incubo di Chance Harbor entrava nel suddetto locale.
 
E non stò parlando di Faye, lei era già dentro, ma l’incubo per antonomasia, il grande maestro del cinismo e della provocazione. L’unico in grado di competere con Faye per quanto riguarda manipolazione e travisamento.
 
- O mio Dio. Jake Armstrong è qui.
 
Faye cercò di passare inosservata mentre lui si fermava a parlare con Adam e ringraziarlo per aver deciso di ospitare la veglia di Nick al locale che tempo addietro aveva derubato(1).
 
Pochi secondi dopo, se n’era andato e Faye poté tirare un sospiro di sollievo.
 
-Grazie a Dio non mi ha visto. Avevo un vestito pronto da due anni per questo giorno, e non era questo.
 
Melissa le lanciò uno sguardo confuso e piuttosto disinteressato. – Pensavo non ti importasse più. Ti ha trattato malissimo.
 
- Appunto, - riprese  Faye incalzante – e adesso me la deve pagare.
 
- Sembra un bel piano davvero, Faye. - rispose Melissa, quasi irritata – Devo andare.   
 
Questo comportamento non era quello a cui Faye era abituata. Anche quando avevano avuto delle divergenze in passato, in un modo o nell’altro Faye l’aveva sempre passata liscia. Forse perché era sempre stata Melissa quella insicura tra le due e quella più incline a lasciar correre, ma adesso qualcosa stava cambiando.
 
- Melissa -, Faye riportò l’attenzione dell’amica su di se – lo so che ti manca Nick. Manca anche a noi; ma non puoi passare il resto della tua vita sdraiata in camera tua ad ascoltare musica deprimente.
 
- Sono passati solo due giorni, Faye.
 
Lo sguardo con cui Melissa la congedò non lasciò spazio a nessun dubbio. Qualcosa stava cambiando.
 
________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
- Il parassita torna in città.
 
Faye gli era arrivata alle spalle, una frase incisiva e camminata da diva.
 
Jake stava lavorando ad una barca sul molo, quando si voltò per guardarla negli occhi non sembrava irritato per essere stato colto alla sprovvista.
 
- Ti sei agghindata tutta solo per venirmi a salutare.- Disse con aria saccente squadrandola da capo a piedi – Carina.
 
Se c’era una cosa che Faye aveva imparato da Jake prima che partisse, era emulare la sua faccia da poker. Aveva avuto due anni per fare pratica e adesso era sicura di saperla eseguire ancora meglio di quanto potesse fare lui.  
 
- Scendi dal piedistallo, Jake – rispose con disinvoltura – Volevo solo dirti che mi dispiace per Nick. Era un bravo ragazzo.
 
- Sei venuta fin qui per questo?
 
Il sorriso che le rivolse sembrava quello che un grande rivolge ad un bambino pestifero dopo che ha combinato un malestro.
 
Faye non poté far a meno di rispondere al suo sorriso con uno altrettanto complice.
 
- Per questo… e perché mi annoiavo. - Continuò avvicinandosi con lentezza misurata al biondo, gli occhi fissi nei suoi come in quelli di una preda, che però non sembrava suggestionata come si era immaginata.
 
- Allora, dove sei stato negli ultimi due anni? – e mentre lo chiedeva non si preoccupò di nascondere il tono curioso con il quale gli porse la domanda.
 
- Perché? Ti sono mancato? -, sembrava stesse giocando con lei, e che gli riuscisse davvero bene.
 
- No, per niente -, rispose tra i denti Faye, improvvisamente sulla difensiva.
 
-  E invece si -, l’interruppe Jake guardandola con rassegnata disapprovazione – sei sempre stata così appiccicosa, Faye.
 
E non c’era mai stato nessuno che le avesse parlato in quel modo, giudicandola così insensibilmente e dicendo il vero.

 
I'm not that cool and you hate me I'm a bad kid,
that's the way that they made me.


 
- Fottiti. – proruppe Faye voltandogli prima le spalle e poi tornando a fissarlo solo per aggiungere, con aria accusatoria – Hai appiccato tu quel fuoco oggi?
 
Jake sembrò improvvisamente serio quando le rispose – Quale fuoco?
 
- Sei stato tu, non è vero?
 
E quando lui non le rispose, fece per andarsene con aria scocciata. Ma non fece neanche un passo che Jake l’aveva già ripresa e strattonata per un braccio. – Dimmi di che diavolo stai parlando.
 
Il movimento improvviso, quasi rude, la riportò per un secondo indietro nel tempo a due anni prima quando questo suo comportamento la eccitava. Un gioco che lui aveva comandato e che lei fingeva di capire, credeva di capire. Le fece venir voglia di rivivere il passato.

 
I'm a twit, degenerate young rebel and I'm proud of it
I'm a nerd, I chew gum and smoke in your face, I'm absurd
I'm so bad and I don't give a damn, I love it when you're mad

 

- Lascia che ti chiarisca una cosa -, sussurrò a pochi centimetri dal suo viso, improvvisamente seria e senza l’ombra di ironia sul volto – Non puoi più dirmi quello che devo fare.
 
Diede uno strattone con il braccio che lui le stava tenendo fermo, e lo lasciò alla sua barca e ai suoi dubbi.

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Una goccia.
 
La cosa non le piaceva per niente.
 
Due gocce.
 
La nuova arrivata, la santarellina del gruppo Cassie-non-ho-un-difetto-Blake, aveva un tipo di legame con Jake Armstrong che non le piaceva per niente.
 
Tre gocce.
 
Una cosa era avere Melissa come ostacolo nello strano rapporto tra lei e Nick, che non era neppure durato per così tanto tempo, un’altra era vedere quella biondina sbavare per il suo primo amore. Non che lo avrebbe mi ammesso a voce alta, ovvio.
 
Quattro go…
 
- Faye…
 
Quando si parla del diavolo… -Hey, Cassie! – salutò la ragazza con una felicità che non rispecchiava la confusione che sentiva dentro. Che forse colpa di tutta la droga che aveva preso? Nah…
 
-Vuoi una goccia? E’ l’infuso speciale di Nick.
 
Cassie le rispose come se stesse parlando ad una bambina un po’ ritardata, o ubriaca.
 
– Siamo ad una veglia per ricordare Nick, Faye.
 
- E tu non lo conoscevi nemmeno -, sussurrò in risposta Faye dondolando da un piede all’altro. –Questo è il miglior modo in assoluto per ricordare Nick, fidati-, continuò indicando il contagocce che teneva in mano.
 
Poi aggiunse tra il confuso e il contrariato – Ma sei più il tipo di suo fratello, comunque.
 

I'm a bitch, I'm a loser baby maybe I should quit
I'm a jerk, wish I had the money but I can't find work
I'm a brat, I'm a selfish punk, I really should be smacked

 

Improvvisamente Faye sembrò riprendere vivacità mentre osservava la sua migliore amica avvicinarsi.
 
- Melissa! Stiamo brindando a Nick. Ne vuoi un po’?
 
La diretta interessata le lanciò un breve sguardo disinteressato, ed il “Dio, Faye…” che le uscì dalle labbra lasciava intendere quanto Faye si stesse rendendo ridicola.
 
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Le rocce sotto di lei erano abbastanza appuntite.
 
Chissà se Sally aveva sentito tanto male quanto Faye si immaginava, quando l’aveva spinta di sotto la ringhiera …
 
-  Cosa stai facendo? Sei pazza?
 
I pensieri della ragazza furono interrotti dalle grida allarmate di Melissa, mentre Faye barcollava da un piede all’altro, in piedi sulla ringhiera di legno che sovrastava gli scogli e le braccia spalancate a mo di ali.
 
Faye si era appena voltata e l’aveva guardata con sufficienza mentre le rispondeva – Secondo te insieme abbiamo abbastanza Potere per volare?
 
Ma l’altra ragazza l’aveva presa per un braccio e tirata al sicuro con un movimento rapido e preciso.
 
- C’è Jake di là? Perché l’ho completamente dimenticato – blaterò in un modo che la Faye sobria non si sarebbe mai concessa.
 
– E’ questo il problema? Jake? L’ultima volta sei quasi finita in un reparto di psichiatria; non riesci proprio a capire che gli devi stare lontana?
 
Faye mise un broncio offeso – L’ultima volta ero una bambina. Adesso sono una strega malvagia.
 
Ma l’ironia del suo comportamento non sembrava aver effetto sull’umore di Melissa -  Non riesci proprio a capire, vero? Per una volta non si tratta di te, o di Jake. Lo capisci? E’ una veglia per Nick; e io l’amavo.
 
- Lo so…Anche lui ti amava.
 
- So che lo dici pensando a te stessa e a quello che avresti voluto avere con Jake, lo sai? 
 
Due risatine soffocate risuonarono nel silenzio della notte.
 
- Ma ciononostante -, continuò Melissa - significa molto per me. Grazie.
 
E tra la nebbia che l’infuso miracoloso di Nick le aveva messo in testa, la mente di Faye riuscì a partorire un pensiero coerente e genuino. Non importava se litigassero continuamente, se ognuna avesse i suoi difetti- ok, Faye aveva la maggior parte dei difetti tra le due –ma si sarebbero accettate così come erano per sempre.
 
Melissa l’avrebbe accettata per l’egoista senza speranza che era.
 
- Mi conosci piuttosto bene…
 
-Si.
 
Si abbracciarono.
 
Don't be insecure if your heart is pure
You're still good to me if you're a bad kid baby
 
 
 

FIN





(1) Jake Armstrong e Adam non vanno daccordo non solo per il fatto che il primo ci prova con Cassie ma anche perché Jake aveva derubato il locale del padre di Adam.


   
 
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