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Autore: Diomache    18/08/2006    5 recensioni
Lei. Dolce, solare, irascibile, maledettamente testarda. E poi c'è lui. Bellissimo, scapestrato, intrigante.
"Rose sente un piccolo nodo allo stomaco e per la prima volta percepisce un disagio con Sean, vorrebbe sentirsi ancora gli occhi di quel tipo addosso, le sue parole, i suoi sguardi, il suo sorriso.
Tom continua a fissarla. E per la prima volta, in vita sua, vorrebbe restare ancora a litigare con lei, a poter godere dei suoi occhi, del suo sorriso arrabbiato.
Rose abbassa gli occhi e si gira, continuando a camminare con Sean.
Tom infila il casco e mette in moto.
Era iniziato un giorno come tanti altri.
Ma né lui, né lei, ora, lo pensavano più."
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti!
Come vedete eccomi tornata!!!!! Le vacanze sono state stupende, la Grecia è eccezionale e ve la consiglio di cuore!!!! Due settimane da sogno!! Va beh, tornando a noi, eccovi il sospirato 26 esimo capitolo che per farmi perdonare è anche più lungo degli altri! Non vorrei che per questo vi risulti un po' noioso, spero di no, ma l'ho fatto anche per toglierci di torno il maledetto Daniel una volta per tutte…
Grazie a tutti per le bellissime recensioni!!!!!! Mi fate commuovere, ragazzi….

Ciao Damynex!!!
Grazie mille per la recensione.. eh si, il nostro momento di gloria è arrivato!!! Ma raccomando fammi sapere che ne pensi, un bacio!!!

Ciao PhoenixLupin!!!
Le tue recensioni mi fanno sempre morir dal ridere.. beh scusami se questo n°26 si è fatto attendere più del solito però finalmente eccolo qua… ed ecco la vendetta di Thomas.. fammi sapere se ti è piaciuta,
un bacio!!!!

Ciao miyu90!!!
Eh si, se non fosse stato per quelle due sceme.. si Daniel per essere innamorato è innamorato ma… aahh rischio sempre di rivelare tutto, mannaggia a me!! Comunque attenta, Daniel potrebbe fare un po' pena in questo chap… NON LASCIARTI IMPIETOSIRE!!!!fammi sapere!!!
Un bacio!!!

Ciao etoil noir!!!
Grazie mille per i complimenti e per la recensione è sempre bello scoprire nuovi lettori/lettrici!!! Spero che continuerai a recensire PdM, un bacio!!!!

Ciao Cerynise!!!!
Beh innanzitutto grazie millissime per i complimenti, sono ultra contenta che la mia storia ti abbia preso!! Mi raccomando dimmi se questo capitolo ti è piaciuto!!!
Un bacio!!!

Ciao Gio!!!
Grazie mille per la recensione… sono contenta che Odm -in qualche modo.- rispecchi qualcosa di reale, mi raccomando lascia un commentino!!
Un bacio!!!!

Ciao koneko_chan!!!!
Sono contenta che anche tu, come me d'altronde, ami la menta… eh eh, siamo in parecchi a quanto pare… beh, che dire, sono senza parole per la tua bellissima recensione, grazie per tutti i complimenti, davvero!!! Spero che continuerai a commentare la mia storia… un bacio!!!!!

Buona Lettura,
Diomache.

PROFUMO DI MENTA

CAPITOLO XXVI:

ONLY YOU

"Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna. Questa è la loro sciocca vanità. Le donne hanno un istinto più sottile per le cose: a loro piace essere l'ultimo amore di un uomo." (Oscar Wilde)

La grande ed elegante Jaguar nera sfreccia con disinvoltura per le strade buie di New York, come una pantera silenziosa che corre fendendo la notte. Gli occhi azzurri dell'uomo fissano fuori dal finestrino mentre il suo viso è continuamente illuminato dalla luce dei lampioni che si susseguono veloci sulla strada. Nick distoglie lo sguardo qualche istante dal paesaggio della città notturna e lo concentra sul figlio che, al posto del guidatore, conduce la loro costosissima auto.
Stretto in uno impeccabile e perfetto smoking, sembra serio e teso il suo Thomas: guida in maniera scattosa come se avesse dentro tanta di quella rabbia che se potesse si metterebbe ad urlare.
Inarcando un sopracciglio grigiastro l'uomo domanda. "ma a che ora è lo spettacolo?" la sua voce suona meno glaciale di quello che avrebbe voluto. Nick ci tiene ad avere un rapporto distaccato con i suoi figli, vuole che essi lo vedano come un padre severo e arcigno, non gli va che sappia quanto si tormenta per loro.
Gli occhi di Tom, azzurri esattamente come i suoi, lasciano un istante la strada e si concentrano sul genitore. "alle nove e mezzo.- fa una piccola pausa.- se ti stai chiedendo perché siamo così in anticipo ti accontento subito: devo parlare con Rose."
"anch'io! Anch'io!!" la voce allegra di Diana giunge loro dai sedili posteriori. La bambina si appoggia con il mento al sedile di Tom e sorridendo dice. "oh ti prego, Tom, posso parlarci pure io??? Eddai, guarda che faccio subito, eh? Solo il tempo di…"
"No, Diana.- la voce del fratello è glaciale e non ammette repliche.- Rose non potrà parlarti nemmeno un istante, sarà negli spogliatoi a prepararsi, no?"
Diana mette il broncio e incrocia le braccia, stropicciando un po' il suo vestito di seta blu.
"ma allora tu.."
"io devo parlarci assolutamente." La voce di Tom sembra tremare leggermente questa volta, non è poi così dura come prima. Come se improvvisamente un groppone gli abbia chiuso la gola. Nick osserva che anche i suoi occhi si sono fatti più lucidi, mentre il suo sguardo, quasi per contrappasso, è ancora più arrabbiato, gelido, teso.
Non può trattenersi: "Tom.- inizia, con un sospiro.- tutto bene tra te e Rose?"
Il ragazzo tira un sospiro profondo, mentre gira con un po' troppa energia. "sì.- sibila.- tutto bene."
Nick alza le sopracciglia in un'espressione alquanto incredula. "come mai così serio, questa sera?"
"è una serata importante per Rose, sono in tensione."
"ma è bravissima, non vedo perché dovresti." La voce di Nick sembra più polemica che altro.
Tom sospira in maniera percettibilmente irritata. "infatti.- si esibisce in un falso sorriso.- ma lo sono lo stesso." Nick vorrebbe indagare, scoprire il vero motivo riguardo l'inquietudine di suo figlio, è più che sicuro che non vada tutto bene e vorrebbe tanto che Tom si sfogasse con lui… ma la voce gli si smorza in gola perché la Jaguar frena bruscamente davanti al grande teatro, già circondato da moltissime automobili.
Tom si gira verso di lui, con uno sguardo gelido. "io vado da lei. Voi aspettatemi sul palchetto riservato. Ecco i biglietti." Dice tirando fuori dalla giacca due biglietti per lo spettacolo, biglietti che Nick prende prontamente tra le mani. Quindi il ragazzo si congeda dal padre e dalla sorella, abbozzando un sorriso ed uscendo dalla vettura subito dopo.
L'uomo osserva il figlio incamminarsi verso la bella scalinata che prelude l'entrata nella struttura. Sospira, notando come sembra ansioso e strano. Darebbe oro per sapere cos'è che lo turba ma sa benissimo che è inutile cercare di avere un rapporto più 'umano' con Thomas. È troppo tardi, ormai. Forse è sempre stato troppo arcigno, troppo serio, severo, duro. Specialmente da quando era morta sua moglie, Nick si era chiuso ermeticamente nel suo dolore escludendo i suoi figli e specialmente Tom. Come se non potesse capirlo, come se non fosse in grado di condividere il suo dolore. In quel momento in cui avrebbero dovuto abbracciarsi e affrontare insieme il dolore, si erano divisi di più, invece.
E in maniera irreversibile. E adesso con che faccia pretendeva che Thomas si confidasse con lui???
È come chiedere di prendere la prima persona che si trova per strada e spiattellare a lui tutto ciò che ci turba. Anzi, precisamente non è così. Non è così perché a volte qualcuno completamente estraneo a noi ci può essere più d'aiuto che un parente. Quindi Nick per Tom non era nemmeno un estraneo.
Era un padre finanziere, un uomo duro tutto d'un pezzo, il padre roccia, l'uomo che giudica e spara sentenze. E l'uomo che non sa nulla di lui.
Ecco cos'è Nick. Un padre che non conosce suo figlio.
Gli occhi blu di Nick si riempiono un istante di lacrime, poi, con la sua abituale freddezza, le ricaccia indietro mentre viene destato da sua figlia Diana.
"papà.- la voce della piccola sembra canzonatoria.- ma che stiamo facendo qui? Entriamo, no?"
L'uomo si volta verso sua figlia ed osserva ammaliato i suoi occhi pieni di vita. Con Tom ha sbagliato tutto, è vero. Ma forse con Diana non è ancora tutto compromesso. Forse se riuscirà, se cercherà di essere un padre migliore per Diana, potrebbe recuperare anche con il suo primogenito.
Forse, non è detto. Ma deve tentare.
Con un sorriso decisamente più benevolo, dice alla piccola. "hai ragione.- sussurra, osservando poi i biglietti per il musical 'Notre Dame de Paris'.- andiamo, non facciamo aspettare la nostra Rose."

Tom sale silenziosamente le scale del New York State Theater, con il cuore che gli martella incessantemente in testa e la rabbia che non smette di divorarlo, istante per istante. Il racconto di Hudson è stato raggelante ed illuminante allo stesso tempo. Non poteva credere alle sue parole, quando gli raccontava cosa aveva dovuto patire la sua dolce Rose per mano di quel bastardo.. non riesce a capacitarsi se pensa che la sua ragazza non gli ha mai raccontato nulla di tutto questo.. ma perché? Avrebbe potuto starle vicino, capirla… perché non le ha mai parlato di Daniel?
No, non è corretto. Rose aveva cercato di parlargli di quel fottutissimo bastardo, ma lui non l'aveva ascoltata, aveva lasciato correre tutto come cosa di poca importanza. Ed ecco a che punto erano arrivati. Non solo quello stronzo di Daniel aveva fatto soffrire la sua ragazza in passato ma ora, ritornato per qualche stranissimo motivo, ora… ora ha cercato anche di baciarla!!! Come cazzo ha solo pensato di toccarla!! Come??? Ma adesso gliela farà pagare.. e pagare con gli interessi.
Gli strapperà dal viso quel suo sguardo superiore, altezzoso, quello sguardo che gli aveva anche fatto dubitare di Rose!!! Che scemo, che scemo! Ma come aveva potuto anche solo pensare che la sua ragazza lo potesse tradire??? Che cretino….
Sa di averla ferita moltissimo. Certo, questo da lui non se lo aspettava. Rose da lui cercava affetto in quel momento, protezione forse… e cosa aveva trovato? Cinismo, ecco cosa. E tutto a causa di quello stronzo.
Ma adesso basta. Deve sparire dalla loro vita e, soprattutto, dalla vita di Rose. Ma prima di tutto deve parlare con lei, assolutamente. Deve scusarsi, cercare almeno di farsi perdonare. Sempre che lei accetti di parlare con lui.
Il giovane entra nel teatro e subito una gentilissima ragazza gli si fa incontro, chiedendogli con un sorriso angelico il biglietto. Tom glielo porge mentre i suoi occhi viaggiano nell'ingresso del teatro, osservando la magnificenza e l'eleganza di quest'ultimo. La ragazza osserva il biglietto quindi si propone di fargli strada verso il suo palchetto ma il ragazzo declina gentilmente l'invito.
"grazie, ma conosco bene il teatro." Conclude con un sorriso rassicurante.
La giovane incassa il rifiuto quindi si dirige verso altri clienti. Tom si avvia lentamente verso le scale che conducono ai piani superiori ma poi lentamente si ferma, poco prima di iniziare a salire.
I suoi occhi azzurri, freddi e decisi, osservano qualche istante l'ambiente controllando che nessuno si curi di lui, quindi con un movimento veloce e preciso entra nella piccola porta, poco distante dal lui, che conduce nei locali addetti ai teatranti.
Tom si chiude la porta alle spalle, quindi cammina velocemente per il corridoio a tratti deserto, a tratti gremito di giovani talenti che, completamente nel pallone per lo spettacolo che si avvicina, parlano animatamente tra di loro o si aggiustano i vestiti, senza fare quasi caso al bellissimo ragazzo che cammina tra di loro. Il giovane si guarda bene intorno, scrutando le porte chiuse.
Quale sarà lo spogliatoio femminile?? Bah, è una parola. E poi, una volta trovato, non può mica aprire la porta e mettersi a gridare…
Dà un ultimo sguardo all'orologio: è tardi, tra poco dovranno posizionarsi. È meglio che trovi Rose in fretta. Ferma quindi una ballerina e chiede, gentilmente. "mi scusi, dove posso trovare Rose Sandecker?"
La ragazza aggrotta la fronte quindi dice: "sicuramente nella sala trucco, ormai. È l'ultima porta a destra."
Dopo un sincero e breve ringraziamento il giovane si avvia, percorrendo il corridoio a passi svelti. Si augura con tutto il cuore di non incrociare quel testa di cazzo di Daniel per strada. Non risponderebbe delle sue azioni e rischierebbe di fare un casino. E invece no. Lui deve fare tutto perfettamente. La vendetta è un piatto freddo e molto lento.
Arriva finalmente davanti a questa porta e, dopo aver fatto un sospiro, la apre energicamente. Al suo interno, sedute davanti ad enormi specchi, si trovano decine di ragazze, tutte frementi e così agitate che non fanno altro che parlare. Gli occhi azzurri del ragazzo vagano tra i loro visi truccati o ancora acqua e sapone, tra i loro vestiti belli e ricercati da ballerina importante o semplici e modesti, da piccola comparsa. Nessuna sembra notarlo troppo, forse perché tutte abituate a strane presenze e ad imprevisti di ogni tipo.
Tom avanza lentamente tra di loro, facendosi spazio tra parrucchieri e truccatori, cercando disperatamente la sua Rose.
Ma improvvisamente è qualcun altro a trovare lui.
"e lei, signore, che cazzo ci fa qui????" il ragazzo si volta e si trova davanti Mary impersona, con le braccia conserte, un occhio mezzo chiuso e la fronte aggrottata dal disappunto.
Tom opta per una risposta un po' casual. "buonasera, lei deve essere l'insegnante. Deve essere…"
"cocco, qui le chiacchiere stanno a zero, hai capito???- dice la donna, ringhiando.- quindi hai dieci minuti per toglierti dai coglioni in maniera autonoma, prima che ci pensi io a sbatterti fuori a calci in culo, sono stata abbastanza chiara????" conclude urlando come un'ossessa.
Subito tutto il chiacchiericcio sembra spegnersi di botto e tutte le ballerine, i truccatori e i parrucchieri si voltano verso i due per assistere all'ennesima scenata di Mary.
Tom dà un ultimo sguardo intorno, cercando per l'ultima volta la sua ragazza tra la folla. Poi, con uno sguardo misto tra il dispiacere e il disappunto, mormora, sconfitto. "va bene. Vado."
Mary annuisce vittoriosa e si sposta per lasciarlo passare, con un sorriso sadico e sarcastico allo stesso tempo. Il ragazzo si avvia velocemente alla porta, con il dispiacere nel cuore. Doveva assolutamente parlare con lei, era troppo importante. Doveva farle sapere che gli dispiace, che non avrebbe mai dovuto dubitare di lei, che l'amava anche. Perché quando si mette in dubbio la fiducia, si rischia di mettere in dubbio anche l'amore. È ancora immerso in questi pensieri quando, proprio davanti a lui, la porta si apre e Rose e un costumista entrano, parlando animatamente.
Ma anche le loro chiacchiere si spengono subito.
La giovane rimane fulminata, come se una freccia le avesse attraversato il cuore, ferma, fissa ad osservare il suo ragazzo, anche lui veramente incredulo di vederla. Tom indugia qualche istante lo sguardo sul suo viso bello e reso leggermente lucido dal trucco, sui suoi occhi verde smeraldo messi ancora più in risalto dal vestito rosa perla, un vestito da ballerina ma veramente incantevole.
Tom.. sei qui…
"Rose.- mormora Mary, acida.- ROSE!"
la ragazza si disincanta subito e arrossendo lievemente, risponde. "ehm, si?"
"mi sembra di capire che questo deficiente tu lo conosci, no? Beh, digli che deve andarsene immediatamente!!!!!"
"ehi ehi, calma.- sussurra Tom con un sorriso affascinante che fa sospirare la metà delle ballerine presenti e svenire l'altra metà.- me ne vado, me ne vado." Dice regalando a Rose uno sguardo assolutamente eloquente, quindi scavalcandola e uscendo subito dopo.
Rose rimane interdetta a fissare la sua insegnante. Deve andare da Tom. Già, ma che si inventa?
Per fortuna il Signore, sotto le mentite spoglie del costumista che era con lei, le dà una zampa.
"ah Rose.- inizia, con un tono assolutamente casuale.- ti cercava Lola, prima."
La ragazza finge di essere sorpresa. "ah si?.- poi si fa prendere un po' dalla fretta.- ok, in questo caso vado da lei…"
"ALT!" l'urlo di Mary arriva puntuale, giusto in tempo per bloccarla mentre afferrava la maniglia. Poi i suoi occhi infuocati si rivolgono al costumista. "da Lola, eh?"
"proprio così!" esclama l'uomo, con aria convinta. E Kiky, capita la situazione, s'affretta ad appoggiarlo. "è vero, è vero, lo aveva detto anche a me, poco fa!!!"
Rose osserva rapidamente l'ambiente quindi mormora, decisa. "allora io vado, eh, torno subito." E senza dare il tempo a Mary di replicare, esce velocemente.
Dentro la sala trucco rimane un silenzio di tomba, tutti con il fiato sospeso, immobili perché timorosi di poter scatenare una reazione della belva anche con un piccolo movimento.
Finché la belva in questione non attacca ad urlare. "allora???? Vi siete incantati???? Rimettevi al lavoro!!!" e subito, dopo un generale sissignore, sono tutti ai loro posti, esattamente come pochi istanti prima, davanti agli specchi.
Rose esce dalla stanza e subito qualcuno a lei molto familiare la afferra delicatamente per un braccio e la fa voltare verso di se. Tom sorride di gioia, osservando il suo sguardo stralunato di felicità. "Tom…" sussurra la ragazza, come in estasi davanti al suo bellissimo uomo. I suoi occhi verdi ridono più del suo splendido sorriso, incredula e felice di vedersi Thomas lì davanti a lei.
Il biondo le prende affettuosamente la mano, senza smettere di fissarla negli occhi, quindi se la porta alla bocca e la bacia sensualmente. "amore mio.." sussurra.
Improvvisamente i passi di qualcuno interrompono il loro idillio così la ragazza si porta un dito alle labbra e sussurra. "non qui. Vieni con me." La ragazza lo prende per mano e lo conduce nel bagno delle ragazze, poco distante da loro. Tutto sotto gli occhi scuri e tristissimi di Daniel che hanno seguito la scena, con il cuore spezzato e un magone in gola. Resta in piedi lì il ragazzo, in mezzo al corridoio, con il fiato troncato, guarda quel punto del muro dove i due giovani si erano appoggiati solo intenti a fissarsi ma così intensamente che nemmeno con un bacio avrebbero espresso più passione. I suoi occhi si riempiono di nuovo di rabbia, una rabbia cieca ed assoluta.
Vorrebbe entrare nel bagno e spaccare la faccia quel bellimbusto per cui Rose va tanto in estasi, quel cretino per il quale la SUA Rose non fa che sospirare, per il quale, l'altra sera, lo aveva miseramente rifiutato.
Ma no, deve aspettare. Adesso deve pensare solo allo spettacolo, deve pensare a fare bella figura, deve dimostrare quanto vale.
Al suo odioso rivale penserà dopo. Non c'è alcuna fretta.
I due ragazzi si chiudono in bagno, mentre non smettono di mangiarsi con gli occhi.
"io..- inizia Rose, felicissima.- ho pensato a te tutta la notte…mi dispiace tanto, davvero, è stato tutto un equivoco e.."
"Rose.- il ragazzo sembra più serio ora.- Rose, davvero, sono stato uno stronzo e un deficiente. Io non avrei mai dovuto dubitare di te… io.. ti amo." La voce del suo Tom è ricca di emozione, almeno quanto la sua.
"non ti preoccupare.- sussurra la ragazza, con i suoi meravigliosi occhi lucidi.- tu.. non potevi sapere, infondo."
Tom abbassa lo sguardo, poi continua. "ora però so tutto.- la ragazza lo guarda interrogativa.- tutto quanto, sin dall'inizio di questa maledetta storia."
La giovane sembra adombrarsi un istante e distoglie lo sguardo da lui, fissandolo sulle mattonelle color crema del bagno. " chi…"
"Hudson.- spiega il ragazzo.- ma non avercela con lei. L'ho pregata di farlo. Mi dispiace, lo so, magari volevi dirmi tutto tu, però io mi sentivo impazzire, ti giuro. Avevo così tanta rabbia che…"
"non fa niente.- la giovane riprende a sorridere.- non ti preoccupare. È meglio così, sul serio. Hud ha fatto benissimo a dirti tutto…. Lo so, dovevo farlo io e molto tempo prima. Se avessi trovato il coraggio non saremmo mai arrivati a questo punto."
"sono d'accordo.- la voce di Tom è improvvisamente fredda e cattiva, tanto che Rose lo guarda, un po' impaurita.- non avrei mai permesso a quel cane di avvicinarsi a te. Ma ti giuro che pagherà per tutto! Pagherà per come ti ha trattata 4 anni fa e per come ti ha trattata ora!!!Raccontami un po', che ti ha fatto ieri sera???"
Rose deglutisce lentamente. Non ha mai visto Tom così furioso, così carico di rabbia. I suoi occhi sono di ghiaccio ma è come se ardessero di fuoco, il suo sguardo è gelido, acuto, determinato. Cosa avrà in mente?? Decide di temporeggiare un po'.
"ma…- balbetta alzando le spalle.- ci ha provato, tutto qui…"
"Rose.- esclama, dubbioso.- ieri mi hai detto che ti aveva sbattuto in un ripostiglio!"
"oh Tom, adesso è troppo tardi per spiegare." Conclude con un tono deciso. Come può riferirgli le parole di Daniel, il suo bacio forzato e le sue intenzioni a dir poco lascive?? Conoscendo il suo ragazzo, sa benissimo che come minimo sarebbe corso da Daniel e, dopo averlo riempito di botte, lo avrebbe direttamente lanciato sopra il palco o comunque ridotto così male che non avrebbe più potuto partecipare al musical, mandando in malora mesi di preparazione. No, meglio tacere.
Continua, poi, con voce più dolce. "è tardi, mi staranno aspettando.." mormora accarezzando i lineamenti duri e decisi del suo ragazzo. Il giovane si ammorbidisce lentamente, poi si avvicina per baciarla ma la ragazza, a malincuore, deve ritrarsi. "non posso, amore.- spiega.- se mi vedono con il trucco rovinato è la fine.."
Tom ride quindi l'abbraccia con vigore e la giovane contraccambia con passione, socchiudendo gli occhi, felice. L'altra sera Tom l'aveva ferita terribilmente. Lo aveva odiato lì per lì, perché non le aveva dimostrato fiducia, non l'aveva capita. Ma poi aveva riflettuto e aveva provato a mettersi nei suoi panni: lei che avrebbe fatto al suo posto?? Avrebbe reagito proprio come lui. Ricorda ancora quando lo aveva visto insieme a Ginny, nel festino a casa di Dawson. Nonostante tutto, anche a lei era affiorato quel dubbio atroce che ieri aveva sconvolto lui. Quindi l'aveva perdonato e quando, poco fa, se lo aveva ritrovato lì nella sala trucco, era stata sicura di svenire da un momento all'altro per la contentezza. Che carino che è stato.
I due si dividono quindi, a pochi centimetri l'uno dall'altro, Tom sussurra. "vai, ora altrimenti Mary mi scrocia* la prossima volta che mi vede..- Rose scoppia a ridere.- e fatti onore, mi raccomando."
La ragazza annuisce. "ci proverò. Spero che vada tutto bene."
"certo che andrà tutto bene!!!- esclama l'altro, convinto.- su, vai ora.."
Rose, nonostante il trucco e mille altre cose, gli sfiora leggermente le labbra prima di uscire, cogliendolo completamente di sorpresa. "a dopo." Sorride, prima di aprire la porta del bagno e, dopo un fugace e bellissimo sorriso, scomparire dalla sua vista.

Il suono della seconda campanella preannuncia l'inizio imminente dello spettacolo.
"ah finalmente ce l'abbiamo fatta!!-sbotta Susy aprendo la porta del loro palchetto ed entrandovi dentro.- questo posto è un labirinto, un'ora per trovare questo cavolo di palchetto!!!!!"
"vuoi parlare piano, piattola!!!!- la rimprovera suo fratello Dawson, entrando subito dopo di lei.- sei una cosa finta!! E poi se ci abbiamo messo un'ora è solo per colpa tua che non hai voluto ascoltare le indicazioni di quella ragazza!"
La ragazza mora sbuffa " capirai, quella c'aveva una faccia da'ndormita!"
"oh basta voi due!!- li rimprovera Hudson entrando nel palchetto mano nella mano di Michael- parlate piano, almeno! Vi sta ascoltando tutto il teatro!!!!"
Michael ride sommessamente al suo fianco mentre si accomoda accanto a lei. Rose ha preso per loro un bellissimo palchetto quasi centrale, in modo che vedessero nel miglior modo possibile. Per questa bella serata si sono vestiti tutti elegantemente, perfino Dawson che è praticamente allergico a qualsiasi cosa che non siano jeans e maglietta, si è vestito in un elegante e bellissimo smoking.
Al pari di Michael che, anche lui poco avvezzo agli smoking, non ha però mancato di vestire in maniera assolutamente impeccabile. Susy si aggiusta il suo elegante vestito nero mentre osserva quello bianco di Hudson a dir poco stupendo. "ehi, Hud!- esclama- hai un vestito meraviglioso!"
"Grazie.- sussurra lei, arrossendo lievemente.- è un regalo di Michael." Dice rivolgendogli un'occhiata e un bel sorriso.
Susy storce la bocca. "ecco! Le fortune tutte agli altri toccano!! Mai che lo incontri io un tipo così generoso!!! Io mi becco solo quelli di stronzi!"
"simili con simili volentieri s'accompagnano.." sussurra Dawson, mascherando poi la sua voce con un finto colpo di tosse.
La sorella si volta subito verso di lui come una tigre inferocita. "grr, che hai detto?????"
"sh!!!- questa volta è Michael a richiamare l'ordine, con un sorriso.- sta per iniziare, su!!!"
Sentono improvvisamente bussare dalla porta del loro palchetto. Susy alza gli occhi al cielo. "mamma mia, stasera proprio tutte, eh??"
Hudson si sporge per aprirla e si trova davanti quel batuffoletto di Novaly, tutta chic e brillante nel suo vestitino rosa. La piccola tiene un ditino in bocca e lo sguardo semi abbassato, imbarazzata e vergognosa
"Novaly..- esclama Hud, a bassa voce.- ma che ci fai qui?? E la mamma???"
Novaly, di soli quattro anni, si avvicina al Hud, ridacchiando. "ciao…- sussurra, sorridendo.- posso stare qui con voi???"
Susy allarga gli occhi, allarmata , sorpresa e cerca subito lo sguardo del fratello, sconfortata.
Dawson non concepisce la sua seccatura e si limita ad alzare le spalle, con noncuranza. Allora la mora prova risolvere la situazione da sé. "Hud.- urla leggermente, per richiamare la sua attenzione.- non vorrai, vero…" dice a denti stretti, sfoderando uno sguardo molto eloquente.
Hud aggrotta la fronte, come a dire ' e perché no???'.
La giovane riprende. "ma Emily la starà cercando, dobbiamo riportarla da lei! E poi i bambini vogliono la loro mamma, si mettono a piangere, non capiremo niente del musical!! Diamine, così piccola e.."
"io non sono piccola!" la replica di Novaly arriva puntuale mentre la piccola assume anche uno sguardo contrariato.
"oh, per l'amor del cielo!!- in quel piccolo affollatissimo palchetto, fa la sua comparsa anche Emily, tutta ben vestita truccata che nemmeno sembra essere lei.- sei qui, piccola birbante! Sono ore che ti cerco, mi fai preoccupare, per la miseria!!!" esclama prendendo la bambina in braccio. Novaly inizia a fare resistenza. "nooo.- inizia ad urlacchiare, scalciando.- no, voglio Hudson! Voglio stare con Hud!"
Susy si passa una mano sulla fronte. "oh, il cielo ce la scampi.."
Emily osserva un istante la ragazza riccia, poi la prega dicendo. "beh, Hud, sei sicura?? Io non vorrei che disturbi…"
"ma no!- esclama lei.- vieni, Novaly, stai qui con noi" dice subito la giovane, prendendo la bambina in braccio. Salutando tutti e ringraziando calorosamente, Emily se ne va dal loro palchetto, lasciando la figlioletta che si accomoda sulle gambe di Michael, poi sposta il suo sguardo verso l'unica persona che non avrebbe dovuto disturbare: Susy!
"Susy…" inizia, con una vocina un po' lagnosa.
"sì tesoro." La risposta di quest'altra è sicuramente sarcastica.
"perché non c'è Adrienne??" domanda, curiosa.
Susy fa un respiro grande. "perché ha un febbrone terribile!"
Novaly aggrotta la fronte. "perché?"
"perché ieri sera Adrienne ha fatto la ragazza cattiva all'aperto, ha preso freddo ed ora sta male." Spiega, sentendo piano piano la pazienza sfumarle via.
"perché ha fatto la cattiva?"
"perché Adrienne non sa fare di meglio, piccola."
Novaly annuisce e quando sembra aver chiuso tutto lì, riprende. "e perché?"
"ehm, Novaly adesso facciamo silenzio,ok? Sta per iniziare lo spettacolo!!" si intromette elegantemente Hudson prevenendo uno sfogo di insofferenza da parte dell'amica che, nervosamente, nega con il capo. "mm, odio i bambini.."

Emily rientra nel loro palchetto, di poco distante da quello dei ragazzi, dove era stata poco prima.
Formy si gira verso di lei, con un sorriso. "allora? Tutto a posto?"
Emily scoppia a ridere. "perfetto!! Novaly è stata grande, come sempre!" il marito contraccambia l'allegria, quindi le fa spazio accanto a se e la moglie si accoccola vicino a lui, appoggiando il capo sulla spalla. Dopo un po' la donna dice. "mm… un po' di tempo tutto per noi.."
"dì un po', ma hai finto bene, vero?… ti sei fatta vedere preoccupata quando dicevi di non trovarla? Hai finto di volertela portare via?"
Emily annuisce con vigore. "tranquillo, tranquillo.- lo rassicura la moglie.- tutto perfetto. Hudson non ha sospettato di nulla."
"ah bene. E Novaly? Si sta perfezionando vedo."
"altroché.- continua lei.- nostra figlia inizia a somigliare sempre di più alla zia, è furba come una volpe. Indovina cosa mi ha chiesto in cambio di restare tutta la serata con loro invece che con noi?"
Formy è incredulo e stupito: cavolo, sua figlia ha 4 anni e già fa di questi trucchetti? E quando ne avrà 16 cosa farà??? "cosa?" chiede.
"ha detto: basta che domani papà mi porta al lunapark, mi fa prendere lo zucchero filato e fa le giostre dei cavalli con me."
"ah, Emily.- si lamenta l'uomo.- lo sai che odio i lunapark! Non puoi portarcela tu?"
"no.- ribatte Emily, con un sorrisetto sadico.- i patti erano che ce la portavi tu!"
"e tu non potevi trovare un accordo meno compromettente?! Per la miseria, pure il cavalluccio delle giostre!"
La donna scoppia a ridere, divertita. "oh non lamentarti troppo! Pensa al lato positivo!"
"perché, c'è un lato positivo???"
La donna si gira a guardarlo negli occhi. "per esempio staremo tranquilli IO E TE tutta la serata." E detto questo congiunge le sue labbra a quelle dell'uomo. Formy la osserva, sorridendo.
"ma sì.- riprende.- infondo mi piace lo zucchero filato."
I due scoppiano a ridere sommessamente visto che le luci si sono abbassate e un presentatore ha fatto la sua comparsa sul palco.

Nick e Diana vedono improvvisamente la porta del loro palchetto spalancarsi e Tom che fa il suo ingresso tra di loro. "ehilà." Esordisce, con un sorriso allegro. Il padre lo osserva, incuriosito. Ma è lo stesso ragazzo che aveva visto appena dieci minuti prima??? È completamente irriconoscibile!!!
Più sereno, allegro. Anche se di sotto si vede sempre quella piccola ombra di tensione mista a rabbia, però sembra che sia in qualche modo più rilassato. Che tutto questo corrisponda perfettamente con la visita che Tom ha fatto a Rose, è una pura coincidenza naturalmente.
Ah, l'amore può fare davvero miracoli.
Tom si siede accanto a Diana e le racconta brevemente -mentendo come solo i ragazzi sanno fare.- che Rose la salutava tanto e che non vedeva l'ora di vederla, di abbracciarla. Diana batte silenziosamente le mani, entusiasta della notizia ricevuta. Le luci si sono già spente da un pezzetto e sul palco un uomo si dilunga in una che, aveva detto, doveva essere una piccola presentazione e , dopo aver fatto eseguire un'introduzione da parte di un'emozionatissima Lola, dà inizio al musical Notre Dame de Paris inizia. Gli occhi di tantissimi spettatori sono letteralmente incollati al palcoscenico che ha ancora la tenda di velluto tirata ed è completamente in silenzio.
Rose e molti altri ballerini attendono trepidanti che la musica inizi. La nostra eroina è completamente sotto choc dall'emozione: si torce le mani, nervosa, si aggiusta il vestito, i capelli, sperando che tutto inizi il più presto possibile. Questa per lei è un'occasione ENORME. Per questo che non ha mollato, ha stretto i denti tutto questo tempo, sopportando anche la scomoda presenza di Daniel.
C'è tutta la New York che conta, produttori e simili, insomma non può fare una figuraccia davanti a loro. Non è la prima volta nella storia della danza che grazie ad uno spettacolo una ballerina ha fatto successo ed ha potuto accedere più facilmente alle categorie superiori. Perché non potrebbe essere anche il suo caso, allora? È fiduciosa. È fiduciosa nelle sue capacità, nella sua voglia di fare bene. L'unica cosa che la preoccupa ogni volta che deve affrontare una prova importante (come prima della gara che poi l'ha vista vincitrice e quindi prima ballerina dello stato di New York) è la tensione, la paura.
È un ostacolo enorme per lei, qualcosa che non riesce a superare. Eppure, per la miseria, fa saggi e rappresentazioni sin da quando aveva sei anni. Possibile che non abbia ancora imparato a controllarsi?
No, niente da fare. Non riesce proprio a togliersi quel magone allo stomaco, quell'ansia pazzesca che quasi le toglie il fiato.
È ancora immersa in questi pensieri quando sente improvvisamente qualcuno che le stringe la mano. La donna si gira e, con somma sorpresa, trova dietro di se Daniel. Fa per sfilargliela via con decisione, ma il ragazzo la trattiene. "dai.- sussurra.- scusami per l'altro giorno. Non vorrei che per quello che è successo si spezzasse l'armonia tra di noi…"
Rose sfoggia uno sguardo di superiorità. "ma per chi mi hai preso?- domanda.- io sono una professionista. So lasciare da parte i problemi quando devo pensare ad altro."
Daniel le sorride, orgoglioso. "bene.- sussurra stringendole la mano.- quindi non ti dispiace se ti tengo la mano. Siamo solo due colleghi, ora. Due colleghi che si fanno coraggio."
Rose si esibisce in un falso sorriso. "non ci crederai mai, ma io so farmi coraggio DA SOLA."Dice sfilando con forza la sua mano dalla sua.
"non l'avrei mai detto." Sussurra lui. "stavi tremando prima.."
Quella strana conversazione non va avanti perché improvvisamente i ballerini sentono le prime note che si diffondono per il teatro. Nonostante l'astio, i due si scambiano uno sguardo speranzoso, e fanno il loro ingresso sul palco, con il cuore in gola.
Il musical inizia e subito prende il cuore e gli occhi degli spettatori che seguono affascinati lo svolgersi delle canzoni, dei balletti e della storia dei protagonisti che, come sempre, entusiasma l' animo di tutti. Soprattutto, tra tutti, brilla la bella Esmeralda che ha una voce eccezionale- per quanto riguarda la cantante.- e un'eleganza, una tecnica e una dolcezza da far invidia a chiunque - per quanto riguarda la ballerina. La serata va avanti liscia, senza problemi, senza storte o scivoloni. Arrivano anche i pezzi più 'caldi' dove Rose e Daniel ballano vicinissimi e si esprimono con sguardi complici e sensuali. Scene seguite con magico rapimento da tutti gli spettatori e con un dolore enorme, invece, da parte di Tom che sospira, si contorce le mani, e poi distoglie lo sguardo. È più forte di lui, si sente trafiggere.
Sì, è sciocco da parte sua, direte voi. Tanto è un musical. È finzione, non è realtà.
E invece no. È realtà.
Quando a ballare, a toccare la sua Rose era James, era stato tutto molto difficile ma poi l'aveva superato facilmente. James era un bravo ragazzo. E non era Daniel. Non era l'exragazzo della sua fidanzata, non era quel fottuto bastardo che l'aveva tradita, non era il ragazzo a cui Rose aveva dato se stessa per la prima volta ad un uomo, non era il porco stronzo che aveva osato provarci di nuovo. Non era Daniel, per la miseria.
Ora ogni gesto, ogni sguardo, tutto è vero almeno da parte sua.
Non è facile, accidenti, non è facile.
Non è facile quando senti la rabbia che riaffiora ogni istante. Non è facile quando vorresti alzarti in piedi e gridare al mondo che lei è solo TUA e di nessun altro e vorresti prendere quello stronzo, sbatterlo per terra perché l'aveva fatta piangere, soffrire.
Rabbia, anche perché semplicemente c'era Daniel quattro anni prima e non lui. Perché era Daniel ad averla vista da piccola ragazza innocente, piena di sogni e paure.
Perché non c'era stato quando lei tremante aveva detto il suo primo 'sì' importante, quando aveva deciso di diventare di un uomo.
Non c'era quando per la prima volta lei aveva sospirato, ansimato, aveva sorriso, gioito.
È stupido, è stupido recriminarsi queste cose. Eppure le sente tutte in testa e continuano ad infuriarlo.
Il musical va avanti tranquillamente, e finalmente arriva alla sua conclusione, sotto gli applausi scroscianti di tutto il teatro che sembra improvvisamente venire giù dall'entusiasmo. I ballerini si riuniscono sul palcoscenico per accogliere gli ultimi applausi. Rose viene avanti tramante, con il cuore in gola, emozionata come prima di fare lo spettacolo, solo che adesso sente anche un bel mal di testa perché la tensione inizia a calare. È andata. Ed è andata benissimo, meno male!!
Il presentatore la prende accanto a se, mentre lei è di nuovo riempita di applausi, così entusiasti che quasi le viene da piangere. I suoi occhi verdi viaggiano attraverso il pubblico che ora finalmente è sotto le luci, poi li alza verso i palchetti, dove sa, ci sono tutte le persone che ama di più.
Ecco, Michael, Hudson, Susy e Dawson. Li saluta calorosamente con la mano destra e fa altrettanto con Emily e Formy. I suoi occhi arrivano al palchetto della famiglia Bishop. Vede Nick che le applaude energicamente e Diana che saltella, tutta emozionata. Li saluta entrambi, poi finalmente vede Tom. Anche se da lontano, percepisce la sua emozione, il suo coinvolgimento. Sorridendo, gli manda un bacio appena accennato, certo, ma che arriva preciso al cuore angosciato del nostro ragazzo che contraccambia con slancio l'affettuosissimo gesto.

Rose rientra, tremante, dietro le quinte e la prima persona che vede è proprio lui. Sorridente, orgoglioso, bellissimo, elegante. Rose scoppia a ridere e correndo si butta tre le sue braccia, saltandogli letteralmente addosso, perfino allacciando le sue gambe sulla schiena di lui.
Le altre ballerine lì presenti scoppiano a ridere o applaudono, esaltate dal successo della serata e dalla coppia che l'altra sera avevano visto litigare e che ora, per fortuna, si è riappacificata.
Tom osserva trepidante il viso della sua ragazza, emozionato. È sempre più bella.
"sei stata bravissima." Sussurra e, senza lasciarle il tempo di dire qualcosa, le bacia ardentemente le labbra come avrebbe voluto fare prima solo che non poteva per qualche strano motivo di trucco. Rose gli cinge forte il collo con le braccia, poi, lentamente, scivola di nuovo in piedi.
"tremavo come una foglia.- sussurra, con gli occhi lucidi.- ma sapere che tu c'eri mi ha dato una forza che nemmeno immagini.."
Tom le accarezza il viso. "davvero?"
Rose scoppia a ridere. "certo.- esclama.- ho dato il massimo perché volevo che tu fossi orgoglioso di me.."
Tom l'abbraccia di nuovo. "Rose, io sono sempre orgoglioso di te. Sei una persona meravigliosa.. e non devi dimenticarlo mai…"
"ehi, ma non te la vorrai tenere tutta per te, questa sera, vero??" la voce allegra di Hudson li divide e li fa voltare verso il gruppetto di amici che subito si sono radunati per farle i complimenti. Rose vola anche tra le braccia di Hud, stringendola forte. "oh, Hud, è andata bene?"
"ma vuoi scherzare???- ribatte lei.- sei stata un fenomeno!"
"davvero!- concorda Michael, accanto a loro.- non ho mai visto ballare così in tutta la mia vita!"
"beh lui non ha mai proprio visto ballare!!- si intromette Susy scherzando.- ma questa sera sei stata davvero incredibile!! Mi sono quasi commossa!!!!"
Rose nega con il capo, quindi abbraccia la sua pazza amica Susy. "e Adrienne?" domanda poi accorgendosi che manca qualcuno per formare il classico quartetto.
"Adrienne sta male" a rispondere è Novaly che la tira per il vestito, implorandola di prenderla in braccio. Rose non se lo fa ripetere due volte e accoglie tra le sue braccia la dolcissima nipotina.
"mm, sta male?"
"sì.- ribatte, convinta.- ha fatto la cattiva all'aperto, ieri sera, e si è presa la febbre. Ma Rose se io faccio la bambina cattiva di fuori…se non obbedisco all'aperto, mi prendo la febbre pure io??"
Rose si volta verso Susy con un sopracciglio inarcato e la fronte aggrottata. "ma no, tesoro.- dice fissando la mora.- Adrienne è stata sfortunata!"
"meno male" risponde,contenta.
"ti è piaciuto il balletto della zia?" domanda Rose, dopo averle stampato un bacio tra i capelli.
"sì." Risponde Novaly che subito dopo esige di essere lasciata perché vuole andare a giocare chissà dove. Rose obbedisce, poi si volta verso le sue amiche e con un tono scherzoso chiede.
"ma che diavolo le avete raccontato???"
Ma le due non hanno il tempo di rispondere perché Dawson si intromette nella discussione.
"ohi, raggio di sole!!- esclama osservando la bella Rose.- nemmeno un bacio mi dai???!! Giuro che io ero il tuo primo fan , facevo un tifo da stadio!"
La ragazza scoppia a ridere e abbraccia pure lui, regalandogli un bacio sulla guancia. Dawson si gira rispettosamente verso Tom e con uno sguardo divertente che sembra chiedere 'posso?' chiede il permesso di ricambiare l'innocente bacio sulla guancia datogli dalla giovane. Il biondo inarca un sopracciglio e, con una finta aria superiore, annuisce. Dawson le prende il viso e le bacia energicamente la guancia, con aria scherzosa e spiritosa.
Non passa un secondo che Rose si sente bussare alla spalla e, girandosi, chi si ritrova??? Il tedesco ed Harry, gli ex compagni di furto di Michael, Tom e Dawson. I due, anche se non hanno per nulla pensato di lasciare la loro attività truffaldina, sono comunque rimasti in un buonissimi rapporti con tutti loro e, quando capita di uscire tutti insieme, non mancano di sicuro.
Rose sorride, stupita. Non sapeva che sarebbero venuti. "ehi, ciao.."
"bravissima!!!" esclama Harry mettendole una mano sulla spalla e anche il tedesco, nella sua freddezza, annuisce e le sorride dicendo. "già."
Per Rose che - nemmeno quand'era la fidanzata del capo aveva ricevuto un apprezzamento da lui.- è davvero un successone!!!!
Poi, con passo felpato,vede farsi largo tra i suoi amici anche Emily e Formy che subito.- senza dire nient'altro.- l'abbracciano energicamente ed iniziano a farle mille complimenti.
"oh Rose!!!!" urlicchia Emily staccandosi dalla sorella. "magari sapessi ballare come te! Anche Formy è rimasto a bocca aperta!! Pensa che non si appisolato nemmeno una volta!"
Gli occhi verdi della giovane si tingono di incredulità. "caspita, allora è andata alla grande!"
"può ben dirlo." È la voce profonda e seria di Nick a farla voltare. La giovane rimane leggermente stupita quando si ritrova davanti l'uomo e lì per lì non sa cosa dire, poi fortunatamente Diana sbuca da dietro il padre e le vola tra le braccia, coprendo il suo imbarazzo.
"Rose sei un fenomeno! Anch'io voglio ballare come fai tu!!!"
Rose sorride, un po' intimidita. "grazie, bellissima…" le due rimangono qualche secondo a parlare così, poi Nick si congeda complimentandosi di nuovo con la fidanzata di suo figlio.
"lei è davvero un giovane talento, Rose.- dice, formale come sempre e dandole la mano.- farà strada, mi creda."
La ragazza ringrazia di nuovo e accompagna il suo 'grazie' con un sorriso così bello che, per qualche istante, toglie il fiato pure al freddo e arcigno Nick Bishop.
"ehi, ragazzi, qui bisogna festeggiare!!!!!- esclama Dawson, quasi urlando.- dai andiamo da qualche parte!!!! Tu che ne dici, Rose???"
"per me va benissimo!- risponde la giovane.- a te Tom?"
"perfetto.- risponde il ragazzo, con un sorriso.- vatti a cambiare, però, non ci vorrai venire con il tutù, spero…"
"no, infatti. Volo!!!" esclama la ragazza correndo velocemente verso lo spogliatoio.

Mezz'oretta più tardi Rose esce finalmente dallo spogliatoio, salutando per l'ennesima volta le altre compagne di ballo che, elettrizzate, non fanno altro che ridere e scherzare tra di loro, cercando di mettersi d'accordo su come festeggiare il successo del musical. La giovane esce, pronta. I capelli castano chiaro le scendono lisci e puliti sulle spalle, indossa un paio di jeans chiari e una maglietta a giro manica bianca, sulla spalla destra ha il borsone di danza. Si incammina per il corridoio, poi si ferma, d'un tratto, come si accorge del ragazzo che l'aspetta, pochi metri davanti a lei, con il borsone per terra e le braccia incrociate. La sua espressione, prima rilassata, cambia di botto. Scocciata, la donna si gira e cambia direzione, imprecando mentalmente ma Daniel la richiama in tempo. "Rose!!!"
La giovane si blocca, senza sapere nemmeno lei il vero motivo di tutto ciò. Dovrebbe correre via, altro che fermarsi. "che cosa vuoi?" mormora, fredda, ancora di spalle.
"ti prego. Voglio parlarti."
La donna si volta di scatto, facendo volteggiare i suoi capelli. "Io non voglio più ascoltarti, Daniel, mi hai stancato! Ma ti rendi conto di come mi hai trattata l'altro giorno? Ma che razza di persona sei? Adesso basta con te ho proprio chiuso." I suoi occhi smeraldo vedono in una frazione di secondo la porta dell'uscita di sicurezza e, senza starci tanto a pensare, la ragazza si dirige verso di quella, la spalanca ed esce dal teatro, immettendosi nel cortile. Ma Daniel non demorde, non le lascia nemmeno il tempo di percorrerlo tutto che è già dietro di lei e la ferma per un braccio.
"tu devi ascoltarmi.- esclama, sprofondando con i suoi occhi nel verde intenso dei suoi.- io.."
"io non voglio più starti a sentire!!!- urla la ragazza, fissandolo con rabbia. -quello che penso di te mi pare d'avertelo già detto, no? Cos'altro vuoi ancora da me??? -Gli occhi di Rose sono lucidi ora.- hai rovinato la mia adolescenza e ora vuoi rovinarmi la storia con Tom? Cos'è, ti diverti a sconvolgermi la vita??"
Gli occhi neri del ragazzo la fissano, indulgenti. "io.."
"tu cosa?" lo incalza la ragazza, urlando.
"io ti amo."
Queste tre semplici parole si diffondono nell'aria del quel piccolo cortile interno, rimbombando come un eco assordante tra le pareti esterne del teatro e nella mente di Rose, sconvolgendola ancora di più, se possibile. Daniel, mi ama??? Continua a ripetersi nelle orecchie, mentre i suoi occhi verdi fissano il ragazzo che, piano piano, si avvicina a lei. Poi reagisce di nuovo. Non vuole assolutamente che quel lurido verme pensi che tutto ciò le interessa. "mi ami??" ribatte, sprezzante, verso Daniel che ormai dista da lei solo pochi centimetri.
Daniel annuisce e le prende la mano, in un silenzio teso e sofferente che si spezza solo quando sussurra. "da impazzire, Rose. Che tu mi creda o no, io.."
"io non ti credo.- la freddezza della voce della giovane è tradita dai suoi occhi che sono di nuovo pieni di lacrime.- tu hai cercato di violentarmi, ieri."
Daniel sorride tristemente. "non dire sciocchezze. Sai che non ne sarei mai capace."
"ah questa è bella.- ride la giovane, sarcasticamente.- tu che sei stato capace di tradirmi, di ingannarmi, di sbattermi dentro quel ripostiglio e di baciarmi a forza, tu mi vieni a dire che non avresti mai potuto.."
"no, mai.- la interrompe.- ho perso la testa, lo ammetto. Ma volevo solo baciarti. Volevo solo che tu .. mi amassi, Rose. Solo questo. Io mi sento morire ogni volta che Tom ti sfiora.. ogni volta che tu lo guardi, con quegli occhi così sognanti.. ma cosa ci troverai mai in lui?"
"se tu valessi solo la metà di quello che vale Tom!- urla lei.- Lui sa amare, a differenza di te. Tu non sai ancora cosa vuol dire provare amore per una donna. Dici di amarmi, ma il tuo non è amore, mettitelo in testa! Tu mi desideri e basta invece l'amore è un sentimento puro, non la violenza che hai in testa!- conclude, poi, sussurrando.- e adesso lasciami in pace." Si gira, gli dà le spalle ma Daniel, prendendola di nuovo per un braccio, la fa voltare.
"tu da qui non te ne vai.- gli occhi verdi della giovane si spalancano di stupore mentre il ragazzo stringe la presa intorno al suo braccio. -non ti permetterò di farmi diventare matto, capito? Adesso io e te ci andiamo a prendere qualcosa insieme e discutiamo con calma."
Rose è troppo terrorizzata per scoppiare a ridere. Questo è davvero pazzo. Dovrebbe acconsentire, uscire con lui dal teatro poi fare qualcosa, correre, chiamare aiuto. Adesso che sono soli contrastarlo non è cosa da fare. Questo è quello che le suggerisce la ragione ma la rabbia che ha dentro non le permette di ragionare e Rose si lascia guidare ancora una volta dall'istinto.
"ma allora non ci senti!- urla.- io non voglio più vederti, voglio che tu mi lasci in pace, hai capito? Tu mi fai schifo, sei una persona lasciva e sei.. pazzo!"
"sei tu che mi rendi pazzo, non lo capisci???" le urla in faccia il ragazzo. La tiene stretta, inizia a farle male. E sono soli. Rose deglutisce a fatica, mentre sente di nuovo la paura avvolgerla, proprio come quando si erano trovati da soli in quel ripostiglio.
"lasciami……"
"non posso.- le risponde lui.- io ti amo troppo, non posso lasciarti correre da lui!" conclude e, con uno scatto, le prende il capo, cercando di baciarla ma Rose questa volta lo prevede, si scosta di lato e - spegnendo l'interruttore del cervello.- gli sputa in faccia, con tutto il ribrezzo che prova.
Daniel rimane immobile e attonito, si tocca la guancia detergendola dalla saliva della giovane. Poi i suoi occhi neri ed infuocati si concentrano di nuovo su di lei e con una rabbia immensa la colpisce con uno schiaffo, in pieno viso.
Rose perde l'equilibrio e scivola a terra, con il viso piegato dalla forza del colpo.
Ora ha veramente paura.
Alza gli occhi e vede Daniel pronto a colpirla di nuovo, magari con un calcio. Ma il colpo non va a segno. Sente un colpo poi vede Daniel cadere a terra a qualche passo da lei. I suoi occhi verdi si alzano e, con immenso stupore, focalizzano la figura collerica di Tom. Sul suo viso si dipinge un bellissimo sorriso, mentre sussurra il suo nome. Ma il ragazzo non sembra sentirla nemmeno. I suoi occhi gelidi sono concentrati su Daniel che, lentamente ripresosi dal calcio, si è appena rialzato.
Odio.
È questo quello che sente in questo momento. Quando si era allontanato dai loro amici per intimare a Rose di sbrigarsi altrimenti non avrebbero trovato nemmeno una pizzeria aperta, non immaginava quello che stava accadendo. Per un puro e fortuito caso del destino aveva visto quella porta socchiusa e aveva sentito delle voci provenienti da quel cortile. Poi, quando aveva visto la sua ragazza a terra e quell'essere in piedi, accanto a lei, non c'aveva visto più e si era scaraventato contro di lui da dietro, con un calcio.
"vigliacco.- sussurra il ragazzo, con la voce che gli vibra di rabbia.- sei solo un bastardissimo vigliacco.."
Daniel si esibisce in un sorriso cattivo. "bene Rose, ora sì che siamo proprio tutti!! Eccolo qua il tuo cavaliere senza macchia e senza paura…"
"non ti azzardare nemmeno a nominarla di nuovo, lurido porco.." sussurra Tom avvicinandosi a lui con passi lenti e calcolati. Finalmente sono faccia a faccia, finalmente può ridurlo a brandelli e fargliela pagare. Finalmente la nostr ehm.. la sua vendetta. Daniel si avvicina a lui, continuando a sorridergli in maniera del tutto glaciale. "povero illuso.- esclama.- credi davvero che tu mi faccia paura, forse?"
"non mi interessa se ti faccio paura o meno.- ribatte l'altro.- ora voglio solo fartela pagare."
Daniel scoppia a ridere, nervoso. "cos'è, un duello?? Una sorta di scontro campale che ha Rose come premio? Io ci sto… al patto che chi vince se la scopa.." conclude poi scoppiando di nuovo a ridere. Tom, ormai a pochi passi da lui, lo afferra per la maglia, portandoselo vicino a se.
"forse.- sussurra in maniera così maledica da far venire i brividi all'aggredito.- tu non hai capito con chi hai a che fare.." termina e subito lo sbatte violentemente al muro con un tonfo così sordo da far saltare anche Rose. Daniel si contorce in una smorfia di dolore, vorrebbe ribattere ma Tom lo afferra di nuovo e lo precede. "non ti azzardare mai più ad avvicinarti a lei, mi sono spiegato? Non credi di averla fatta soffrire abbastanza, bastardo?"
Daniel cerca di rispondere ma Tom gli chiude la bocca con un pugno che fa sbattere di nuovo il ragazzo al muro. Rose si alza da terra, stralunata. "Tom…" sussurra avvicinandosi al duo.
Intanto il ragazzo continua, dicendo. "sono stato fin troppo tollerante con te.- mormora osservandolo mentre cerca di rialzarsi.- avrei dovuti ammazzarti prima del musical…" conclude con un calcio che Daniel incassa direttamente nello stomaco.
"Tom, basta!" la voce di Rose giunge al ragazzo lontana, flebile. Non c'è lei in questo istante. Ci sono solo lui, Daniel e la sua rabbia. Basta, nient'altro. Ah sì: la sua voglia di annientare.
"o forse è meglio così… almeno hai avuto il tuo momento di gloria, stronzo!" e detto ciò lo colpisce di nuovo, sullo stesso punto, strappandogli un acuto gemito di dolore.
"Tom, fermati!" questa volta Rose si mette davanti a lui, interponendosi tra Tom e Daniel. Gli occhi del ragazzo la fissano, ancora grondanti d'ira. Non appena viene a contatto con il suo sguardo rassicurante anche se spaventato, è come se tornasse in se, in qualche modo. Sente la rabbia svanire piano piano e il respiro tornare lentamente normale. Osserva l'uomo ai suoi piedi contorto dal dolore. Poi i suoi occhi si concentrano di nuovo su di lei: Rose.
"Tom…- sussurra questa.- basta ti prego. Non ne vale nemmeno la pena."
Il ragazzo lentamente annuisce poi si rivolge direttamente a Daniel. "ti andata bene, figlio di puttana, perché è intervenuta lei, altrimenti non l'avresti raccontata. E bada.- conclude con voce gelida.- di non avvicinarti più nemmeno per sbaglio. O ti ammazzo davvero."
"andiamo.." sussurra Rose prendendolo per mano e conducendolo, lentamente, via da quel maledetto cortile per rientrare quindi nel teatro ormai diventato semi deserto. I due camminano lentamente per il corridoio senza dire una sola parola. È Rose a interrompere questo pesantissimo silenzio fermandosi d'un tratto e dicendo. "Se non ci fossi stato tu.."
il ragazzo si gira verso di lei e le accarezza la guancia, sorridendo. "ma io c'ero. E ci sarò sempre amore mio.."
I due giovani si abbracciano, emettendo entrambi un profondo sospiro di sollievo. Rose si accuccia tra le braccia del suo innamorato, sprofondando nel suo profumo e nella tranquillità che il suo amore le procura. "ho avuto paura." Sussurra, non lasciandolo un solo istante. "e non solo quando c'era Daniel. Anche quando sei arrivato tu. Ho letto qualcosa nei tuoi occhi che mi ha spaventato a morte… dimmi.- si stacca da lui e lo osserva negli occhi.- perché avevi tutta quella rabbia?"
Tom distoglie lo sguardo ora e sospira profondamente. "io… io l'avrei ammazzato di botte se non fossi intervenuta tu.. perché ti ha fatto soffrire, perché ci ha provato di nuovo e…"
"e…? c'è qualcos'altro, vero?"
Il ragazzo sospira di nuovo e le accarezza i capelli. Senza nemmeno accorgersene, i suoi occhi si sono fatti lucidi lucidi. "e perché è stato lui il tuo primo uomo. E non io."
Rose lo guarda un po' stralunata, incredula.
"questa è la cosa più bella che si possa dire ad una donna…" mormora sorridendo.
Il ragazzo fa un mezzo sorriso, mentre il suo sguardo rimane basso, scontento. Rose gli alza il viso, sfiorandogli le labbra con le dita. "amore mio… anche io avrei voluto essere la tua prima donna…- si interrompe un istante mentre i due non smettono di fissarsi negli occhi.- ma il mio desiderio più grande non è essere la prima. Ma l'ultima."
Tom sorride ora e la bacia sensualmente."sei già l'ultima…."
"Thomas.- lo chiama di nuovo Rose.- nel mio cuore ci sei solo tu.. Solo tu "
il ragazzo beve letteralmente queste parole che sanano il suo spirito come un'acqua purificatrice monda le ferite di un povero malato. Questo scioglie tutte le sue angosce, questo gli dà la serenità.
Si baciano di nuovo poi i due, sospirando, mano nella mano si dirigono verso l'uscita del teatro dove tutta la troupe dei loro amici li sta aspettando, braccia conserte.
"oh, era ora!" esclama Michael, fingendosi arrabbiato.
"guardali guardali, come sono tutti dimessi!!!- esclama Dawson facendo notare agli altri i loro vestiti un po' stropicciati a causa degli ultimi avvenimenti.- chissà che cos'hanno fatto fino adesso i piccioncini!!" conclude provocando una risata generale.
Tom e Rose si scambiano uno sguardo indeciso, poi, insieme agli altri, si lasciano andare anche loro ad una bella risata.

Fine ventiseiesimo capitolo

  
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