Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: Alex Simon    02/01/2012    3 recensioni
-Bé... ma questo vuol dire che hai dei dubbi- Ecco che ricominciava a fare il dongiovanni tentatore, si avvicinava a lui sempre di più inchiodandolo con le spalle alla porta, in modo da non farlo scappare, con le sue forti dita gli alzava il mento legando gli sguardi tra loro. - E' così? Hai dei dubbi micetto? Ti stai finalmente rendendo conto di chi sia il tuo uomo? Il tuo vero ed unico amore?-
-Io ti detesto però non voglio che un bravo ragazzo come Al debba rimetterci, non farti illusioni-
-No no no tu non detesti me...- Si stava facendo fin troppo vicino, lui, le sue labbra, i suoi occhi, il suo fiato caldo -Detesti il fatto di amarmi ancora-
-Nei tuoi sogni-
-Nei miei sogni sei nudo e pazzo di me quindi no, non penso che questo sia un meraviglioso sogno-
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphons Heiderich, Edward Elric, Envy, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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La neve continuava a scendere sulla città di New York posandosi ovunque ne avesse la possibilità, guardando il paesaggio innevato fuori dalla finestra Alfonse Heiderich rise alla vista dei taxi completamente bianchi bloccati nel traffico sulle strade ghiacciate, tra gli automobilisti che starnazzavano con il clacson anziché uscire le teste dai finestrini come invece erano soliti fare, forse il freddo pungente aveva questo effetto sulle persone, imbacuccate nei loro soprabiti di pelliccia, berretti di lana e sciarpe firmate non avevano comunque il coraggio di mettere piede fuori dall'auto per lanciare insulti a destra e a manca, cosa che da alcuni punti di vista poteva essere positiva.

Ormai era calata la notte e la luce nella stanza era spenta, solo la luce dei lampioni e delle insegne pubblicitarie sui grattacieli illuminava l'ambiente e il letto dove riposava ancora Edward, che non sembrava voler riprendere conoscenza.

Gli si avvicinò preoccupato ma con un sorriso tuttavia tenero: Lo considerava sempre e comunque il suo piccolo angelo, che senza una spiegazione plausibile aveva dato quel colpo di testa perdendo i sensi proprio davanti a lui, o per meglio dire tra le sue braccia.

Era suo compito aiutarlo come meglio poteva e lo aveva fatto, seguendo scrupolosamente tutti i rigidi procedimenti medici che conosceva.

Non poteva certo diventare un dottore se non era nemmeno in grado di aiutare la persona a lui più cara prima di tutti.

-Ehi cos'è quella faccia...?-

Si ridestò sentendo la flebile ma bellissima voce del biondino che si metteva lentamente a sedere con un sorriso debole.

-Ma come cos'è questa faccia? Ti sei sentito male, ero in pensiero per te...-

-Oh... adesso ricordo...- Aveva parlato con quell'irritante individuo dopo un anno e il sangue gli stava ribollendo nelle vene accidenti a lui e alla sua faccia tosta!

-Già, ti sei stressato troppo Ed è logico che tu abbia avuto un calo, non dovevi alzarti così presto...- Povero Heide, non sapeva niente di ciò che era successo e si era preso cura di lui così affettuosamente ricoprendolo di attenzioni.

-Hai ragione sono stato uno stupido...- Si sentiva in colpa mentendogli, anche se in realtà non è che stesse dicendo chissà quale bugia... semplicemente occultava una scomoda verità che lo avrebbe inutilmente ferito.

-Non fa niente, ti ho fatto portare qualcosa da mangiare per tirarti un po' su-

-Te la sei cavata senza di me?-

-Non proprio, ho appuntato alcune frasi sul dizionario... ma per fortuna alla reception hanno un traduttore che mi è stato davvero d'aiuto- Si sporse per donargli un affettuoso bacio sulla guancia e anche per passargli un piatto pieno di delizie che lo avrebbero sicuramente rimesso in forze.

-Fantastico, ma tu come te la caverai con la nostra cucina?- Rise alludendo al piatto.

-Personalmente penso che voi americani passiate da un estremo all'altro-

-Sei nella patria dei fastfood, il posto in cui sono stati scoperti i popcorn che ti aspettavi? Qui è tutto stra fritto o troppo dolce, abituati Mr Carne e Patate-

-Almeno la carne e le patate sono cose salutari, qui non sai mai quanto olio stai immettendo nel tuo corpo, il fegato corre un grosso rischio per non parlare del mio povero stomaco, che proteggerò sicuramente ogni giorno con un antiacido-

-Ma per favore voi tedeschi bevete una marea di birra e ti preoccupi dell'olio?-

-Stai parlando con uno dei rari tedeschi che non bevono birra... quindi si mi preoccupo-

-Puoi sempre ordinare un insalata, io se permetti mi gusto la cucina con cui sono cresciuto, sono stanco di mangiare formaggio puzzolente, bere vino acido e cibi insapori...-

-Se quella me la posso condire da solo la ordinerò sicuramente... chissà se c'è il menù turistico...-

-Sei a New York Heide! Io mangiavo ogni giorno qualcosa di diverso! Uscito da scuola mi facevo un giro nei quartieri tipici, potevo scegliere quello che volevo, dall'italiano al sushi!-

-Pesce crudo che schifo...-

-Oppure cinese... o messicano!-

-Troppo piccante il messicano! Ma poi scusa tu non mangiavi alla mensa della scuola?-

-Heide Heide... la tv insegna sempre qualcosa! Che hai imparato sulle scuole americane?-

-Che se non sei un tipo forte ti sbranano come in una vasca di squali... che i gruppi più popolari sono i ragazzi che fanno sport e le ragazze della tifoseria... che se sei un tipo studioso devi nasconderti-

-E che il cibo della mensa fa a dir poco schifo...-

-A proposito tu di che gruppo facevi parte?-

Domanda dolente... dirgli o non dirgli la verità?

“Verrebbe più o meno così: Io avevo moltissimi amici e nessuno mi tormentava, perché facevo parte del gruppo dei drogati che passavano giornate all'insegna dell'amore libero, della pace e della confusione mentale” Brutta idea...

-Io? Ehm... si può dire che fossi un ragazzo... quasi comune, insomma non ero un secchione quindi la mia testa non finiva nel water praticamente ogni ora e non ero nemmeno un tipo al culmine della popolarità che partecipava agli eventi sportivi e via dicendo...-

-E allora cos'eri? Ci sono sempre dei gruppi l'hai detto tu...-

-Questo non lo saprai mai...-

-Andiamo Ed... dimmelo di che hai paura?-

-Di tutto, accontentati della spiegazione del ragazzo quasi comune e vai avanti, un giorno forse ti racconterò le mie avventure al liceo-

-Spero che questo giorno non sia poi così lontano- Si avvicinò ancora con un grande sorriso, lo abbracciò e gli baciò la fronte amorevolmente per poi tornare a sedersi al suo fianco, per vegliare su di lui in ogni istante.

-Vedremo...- Sussurrò sorridendo per pochi istanti, i dubbi lo tormentavano: Raccontargli o non raccontargli la verità? Lo avrebbe amato comunque? In cuor suo non riusciva a non dare ragione a Roy anche se lo odiava con tutto se stesso doveva ammettere che qualcosa di vero da quella boccaccia era uscito. Lui non aveva mai fatto l'amore con Heide eppure stavano insieme da un anno, con Roy -e con molti altri ragazzi prima di lui- era scattata subito la scintilla, lo aveva fatto negli spogliatoi, nell'aula di biologia, in piscina, sul prato primaverile di Central Parc di notte... perché non con Heide? Iniziava a pensare di non attrarlo... cos'avevano gli uomini europei cavolo?! Erano immuni al suo fascino? Lo sentiva così dannatamente distante, i baci piccoli e casti non lo soddisfacevano per quanto potessero essere dolci e amorevoli, lui voleva la calda passione travolgente!

Perché Heide non sentiva questo bisogno...?

La stessa sera i due innamorati si trovavano in uno dei tanti salottini privati dell'hotel, a sorseggiare una cioccolata calda, Edward tra le braccia del suo Alfonse che lo stringeva sul petto morbido, affatto atletico ma non importava perché come diceva sempre per smorzare la tensione e per rallegrarlo era il suo “Orsacchiotto” morbido, morbido come un cuscino.

-Domani ti porterò a visitare qualche quartiere tipico e a comprare dei souvenir e dei dipinti della statua della libertà, di Central Park e di qualsiasi altro monumento ti venga in mente di vedere-

-D'accordo ma ora riposa e cerca di stare tranquillo...- Lo scansò solo per un istante per posare le due tazze ormai vuote sul tavolino vicino, ma Edward si alzò e le prese entrambe.

-Le riporto io al bar torno subito- Gli fece l'occhiolino e un sorriso allontanandosi in direzione del bar.

Arrivato il ragazzo dall'altra parte del bancone gli sorrise -Il tuo amico non è americano- Constatò ridendo.

-La sua goffaggine ha già colpito?-

-Non ha un buon accento e confonde molte parole... e poi devi parlargli sempre molto lentamente così che possa seguirti sul dizionario-

-Non ci sa fare con l'inglese... viene dalla Germania, è tedesco...-

-Oh Europa... capisco, passate una bella serata-

-Ti ringrazio- Così si allontanò dal cortese barista tornando indietro ignaro di quello che aveva appena fatto: inconsciamente infatti aveva fornito alla persona sbagliata le informazioni che cercava.

Perché il barista all'apparenza socievole appena non lo ebbe più sulla sua visuale si voltò entrando in una delle salette private a parte, dove un uomo lo aspettava bevendo un Wisky abbastanza forte con ghiaccio.

-E' Tedesco signore, non sa parlare inglese e gira con un dizionario tascabile...- Riassunse il ricavato di quella sera passata ad osservare quei due ragazzi sotto richiesta di un cliente molto particolare.

-Ti ringrazio ragazzo mi sei stato di grande aiuto- Roy Mustang gli allungò una banconota da cinquanta dollari per poi alzarsi, dargli una pacca sulla spalla e uscire dalla stanza per dirigersi verso pascoli più verdi.

Edward Elric non immaginava assolutamente di essere seguito o addirittura spiato dalle varie sentinelle segretamente nascoste in vari strategici punti dell'hotel, pagate dal caro Mustang che era decisamente geloso e motivato a riaverlo con sé.

Aveva architettato un piano perfetto e quello era solamente l'inizio, si disse che forse sarebbe stato meglio aspettare per fare la prossima mossa, ma perché attendere quando quell'infimo tedesco allungava le mani su una sua proprietà?

Bevve l'ultimo sorso del suo drink e facendosi forza si diresse verso la stanza dei due fidanzatini per mettere su una scenata da attore protagonista, così entrò con fare plateale e leggermente falso.

-Ma non mi dire, mi sembrava di averti visto piccola canaglia!- Esclamò  prendendo la mano del biondino per baciarla galantemente, sotto gli occhi confusi di Alfonse che aveva capito poco o niente di ciò che il moro avesse detto, quel che però sapeva e vedeva era che sicuramente provava un certo interesse verso Edward e la cosa lo disturbava.

-Roy...- Da quelle che secondo il nuovo giunto erano labbra di pesca uscì un sibilo minaccioso e iracondo, infatti il proprietario della mano si sottrasse a quella viscida stretta bruscamente fulminandolo a dir poco con lo sguardo -Che cavolo ci fai qui?-

-Te l'ho detto, volevo salutarti oh ma forse il tuo amico non ci capisce se parliamo inglese... rimedio subito- Gli fece l'occhiolino e tendendo la mano all'altro per presentarsi iniziò a parlare un perfetto tedesco, merito della scuola linguistica e delle informazioni che aveva ricavato dal barista corrotto, altrimenti non si sarebbe lanciato in una simile impresa senza poter parlare con il suo avversario -Ciao mi presento sono Roy Mustang, un vecchio amico di El...- A quanto pare per intimidirlo e scoraggiarlo.

Però Alfonse si sentì improvvisamente più intelligente e partecipe ascoltando quelle parole, così strinse la mano del moro sorridendo cordialmente -Alfonse Heiderich piacere mio- poi rivolgendosi al biondino -Ti chiamavano El? Perché non me l'hai mai detto?-

-Era un particolare insignificante...-

-Ma come insignificante El... caro Alfonse sei fortunato a frequentarlo, era un tipo forte al liceo, ti ha mai raccontato qualcosa?- S'intromise bruscamente Roy sedendosi sul divanetto difronte al loro, manco fosse stato invitato da qualcuno, ma dopotutto non era quello lo scopo della sua visita?

Intromettersi nella loro relazione e raccontare particolari imbarazzanti e sconosciuti per fare in modo di allontanare i due.

-Veramente no-

-E' un vero peccato... non ti ha detto nemmeno di aver fatto esplodere il laboratorio di chimica al terzo anno? O di aver liberato le rane del laboratorio di biologia perché non voleva vivisezionarle e per questo essersi beccato una settimana di sospensione! El crede molto nelle sue battaglie ed è un forte difensore della natura, sai che è vegetariano?-

Appunto, stava raccontando ad un tedesco che il suo fidanzato non mangiava carne.

Edward si lanciò al suo fianco dandogli una pacca sulla coscia prima che potesse continuare. -Chiudi il becco imbranato- Sibilò in inglese.

-Ed ma tu mangi al fastfood...- Osservò confuso Alfonse, per lui si trattava di un argomento nuovo, non poteva minimamente immaginare che una persona come Edward potesse essere vegetariana.

-Ordino sempre l'hamburger vegetale o di soia Heide... non mi sembra un particolare tanto importante-

-Invece lo è, io non sapevo che tu non mangiassi carne...- E quasi provava un senso di rimorso per tutte quelle volte che aveva mangiato wustel, bistecche, salsicce e ogni tipo di affettato dinanzi a lui. 

-Già El dovevi dirglielo- Riprese Roy massaggiandosi la gamba -Pensa come l'ho scoperto io, al picnic scolastico la mia squadra di rugby aveva organizzato l'occorrente per una grigliata e visto che stavo sempre intorno ad El mi accorsi subito della sua assenza: si era rintanato nei bagni scosso dai conati di vomito per aver visto una bistecca al sangue- Rise occultando il minuscolo particolare che non gli “stava semplicemente intorno” ma gli “faceva una spudorata corte” e non perdeva nemmeno un occasione per restare solo con lui.

-Santo cielo Ed davvero hai rimesso per una bistecca? Dovevi dirmelo, io mangio carne in continuazione... aspetta è per questo che non vieni al ristorante con me?-

Si era sempre interrogato su questo fatto ma non gli aveva dato poi così tanta importanza, ogni volta che voleva portarlo in un ristorante che avesse nel menù principalmente carne -e poteva benissimo capitare- Edward si tirava indietro dicendo di avere mal di pancia... e non doveva nemmeno essere una bugia se la carne lo faceva stare male.

-Heide questa è una mia scelta non tua, cosa dovevo dirti? Non mangiare ciò che ti piace? O fallo di nascosto? Non mi crea problemi...-

-Davvero El? Sono contento che tu abbia superato questa cosa... da che ricordo io non potevi nemmeno entrare in una macelleria senza dare di stomaco...- Per questa sua affermazione in moro si beccò un altro super ceffone sulla coscia.

-Smettila di dire cavolate Roy...- Era al limite della sopportazione, quell'idiota lo stava facendo a posta e senza alcun ritegno! Voleva distruggere il loro rapporto come si schiaccia una mosca fastidiosa con l'ammazza mosche!

-D'accordo passiamo ad un altro argomento allora... come avrai capito a El piace la frutta, la verdura e quella cosa insapore chiamata soia, ma che dire dei prodotti di madre natura? Intendo quelli un po' più forti...- Sorrise di sghembo lanciando uno sguardo di sottecchi al biondino che con lo sguardo lo fulminava avendo già capito a cosa si stesse riferendo.

-Azzardati a dirgli di “quella cosa” e te la faccio pagare-

-Sfida accettata...- Sibilò per poi tornare al discorso con Alfonse -Era davvero uno forte, che sparava cavolate dalla mattina alla sera e non sapeva nemmeno quello che diceva!-

-Che intendi?-

-Non te l'ha detto El? Che al liceo faceva parte del gruppo dei drogati e che era fatto ventiquattro ore su ventiquattro, sai era molto diverso! Metteva degli assurdi stivali di pelle, dei jeans stretti e delle magliette larghe o semplici canottiere, aveva dei bellissimi capelli lunghi, lisci e pieni di ciocche rosse, poi aveva anche un piercing... dov'era El? Se non ricordo male sulla lingua o sul labbro... ma non importa, e i suoi bellissimi occhioni dorati? Non si vedevano mai, per nascondere l'effetto della droga indossava sempre gli occhiali da sole-

Alfonse non sapeva veramente che cosa dire, aveva scoperto più cose del suo presunto fidanzato quella sera di quanto avesse mai saputo in tutto il tempo trascorso insieme.

-Eh già bei tempi, è un animale da festa questo!- Il moro diede una sonora pacca sulla spalla al biondino per enfatizzare il concetto -Alloggiava nei dormitori e cavolo se si faceva festa! Birra, alcolici, droga, ragazze e lui era sempre al centro di tutto! Una volta abbiamo fatto una gara a chi beveva più birra e cavolo se l'ha vinta! Io non ho partecipato, altrimenti chi lo avrebbe riportato nella sua stanza?-

-Non montarti Mustang io non ti davo minimamente corda al liceo, è stato Envy, il mio compagno di stanza e migliore amico a riportarmi in camera! Tu sicuramente ti dilettavi con qualche cheerleader nei bagni- Ecco fatto! Almeno per un istante era stato lui a scoprire qualche carta!

Alfonse li ascoltava a bocca aperta troppo preso da quello che si stavano dicendo per intervenire, quei due nella stessa stanza erano davvero incredibili... ma in futuro si appuntò di evitare una cosa simile.

-E' vero devo dartene atto, non mi hai mai assecondato, mi cacciavi ogni volta che ci provavo con te-

Ecco il colpo di grazia, ora aveva scoperto il jolly: La loro storia.

-Avete avuto una storia?- Riuscì a chiedere quello che ormai era diventato il terzo in comodo.

-No assolutamente no- provò Edward.

-Ma certo che si, micetto che vai dicendo! Io gli andavo dietro dalla prima volta che l'ho visto nell'atrio quando ancora era una matricola, mi sono fissato, dovevo averlo ad ogni costo così gli stavo sempre intorno, ma lui mi respingeva sempre e dico sempre! In cinque anni non mi ha mai, mai, mai dato una soddisfazione, ma io non demordevo, fino a che finalmente un giorno, io ero a scuola per la riunione degli ex alunni e lui stava per ricevere il suo diploma... diciamo che siamo spariti entrambi per un po'-

Lascio che fosse l'interlocutore a cogliere ciò che stavano facendo con un velo di malizia e un sorrisetto.

-Sta zitto Mustang, è evidentemente ubriaco scusaci per un momento Heide- Edward prese il moro per un braccio trascinandolo verso la hall con tutta la forza che possedeva.

-Che stai dicendo?!-

-La verità visto che tu non ne hai il coraggio... e ho ancora tante cose da raccontargli-

-No invece hai già detto troppo... perché non te ne torni in camera? Così ti fai una bella dormita?-

-Va bene angioletto... sono stanco e sicuramente ubriaco, ma domani non lo sarò più-

-Si spera-

-Però tu sarai sempre adorabile... e nelle mani dell'uomo sbagliato- Gli alzò il mento con due dita avvicinandosi fin troppo al suo viso e alle sue labbra, faccia a faccia, nasi che per qualche millimetro si toccavano, ma il moro invece di fare il maniaco come Edward si aspettava si chinò sul suo orecchio -ci si vede- Sussurrò per poi voltarsi e prendere l'ascensore.

Il biondo restò a guardare quelle maledette porte chiudersi, ripensando alle  parole che aveva appena udito non riuscì a muovere un passo, si soffermò sulle sensazioni che lo scuotevano ancora, su quel profumo che invadeva i vestiti di quell'idiota, sul suo fiato caldo sull'orecchio... sarebbe riuscito ad affrontare Alfonse in queste condizioni?

Angolino Autrice :)

Ed eccomi qui con il secondo capitolo! Credo sia inutile a questo punto aspettare altri recensori... anche se vorrei fare un piccolo appunto.

La fic ha avuto 2 recensioni, graditissime davvero *-* e per questo ringrazio infinitamente 

MXI
Chiby Rie_chan

Ma tutti gli altri 59 individui che hanno cliccato la fic che fine hanno fatto? Non si parla di 2 o 3 persone ma di ben 59 e vorrei che vi rendeste conto che un autore ci mette impegno in tutto quello che fa, e gradirebbe un opinione o un apprezzamento o anche un "Mi piace molto brava!" non chiedo tanto.
Ma sia ben inteso che non sto evidenziando questo fatto solo per me... ma per tanti altri autori che si trovano senza uno straccio di recensione quando invece la meritano perché portano avanti qualcosa che VOI leggete!
Noi autori non ci perdiamo nulla, perché la fic ce l'abbiamo sul computer e sappiamo già tutto, come finisce, quali colpi di scena ci sono e quanti personaggi arriveranno.
Non prendetemi per egoista ma questa è una cosa che interessa tutti e ci tenevo a farvelo notare, anche perché poi siamo tutti buoni ad aspettare il nuovo capitolo di qualcosa ma se poi non ci facciamo sentire con una recensione, possiamo per caso pretendere che la fic vada avanti? Perché? Cosa abbiamo fatto noi per contribuire?

Ora, tornando alla fic... per quelli che ovviamente amano seguire, nel cuore di Ed si sta formando a sua insaputa una piccola crepa... sta iniziando a perdonare Roy? Sta ricordando vecchi sentimenti nei suoi confronti oppure ha davvero ragione Mustang....? Alfonse è davvero un rimpiazzo? E Edward chi ama veramente?
Ora ha paura di perdere Alfonse a causa delle cose dette dal suo ex... come risolveranno le cose? :)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto ragazze ^_^ non ci metterò molto ad aggiornare, credo che mercoledì avrete tutte le risposte che volete ^_^
A presto un bacione!!!!! Enjoy!

  
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