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Autore: Makeitorbreakit    02/01/2012    2 recensioni
Vidi i suoi occhi chiudersi, sentii il suo cuore stopparsi. Caddi. Piansi. Lasciai che le emozioni mi si sciogliessero negli occhi. Cercai di non pensare ad Angel come ad un vero e proprio angelo, ma come quella ragazza che mi strappò il cuore dal petto, viva, felice e sorridente.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4
I’m gonna be crazy
 
Dal capitolo precedente:
Con i fiori avvolti nella plastica sfrigolante, mi avvicinai alla ragazza, che con un malinconico sorriso piantò i suoi occhi nei miei. Per qualche secondo rimasi immobile, a fissarla; smisi di cantare e, di conseguenza, la musica, lo staff, le beliebers, tutti si ammutolirono ed il tempo sembrò fermarsi per un attimo ed io, colto dall’emozione, le sussurrai: “Angel, sei viva”.
 
“Angel, parlami.” sbraitai. La presi per le spalle e la percossi appena, nella speranza di sentirla rispondere. Ma lei mi fissava imperterrita, con gli occhi sgranati fissi sui miei e la bocca aperta dallo stupore. 
“Angel” urlai di nuovo, alzando le mani al cielo, incurante degli spettatori atterriti che  osservavano la scena confusi.  “Ti prego Angel, parlami. Io ti amo. Perché non mi rispondi?” continuai, gettando a terra le rose rosse che ancora stringevo in mano. “Angel! Rispondi! Ti prego! Angel! Angel”. 
Lentamente alzai il braccio e quando fui certo di averlo teso per bene lo feci scattare, come una molla, lasciai che fendesse l’aria e che portasse la mano sulla guancia di Angel, che, allo “SCIAF” prodotto dall’impatto, mugugnò e cadde a terra, toccandosi la zona colpita con la punta delle dita. Un “oh” di disappunto provenne dalle tribune, seguito poi dal mormorio crescente di voci stranite.
“Perché mi hai tirato uno schiaffo?” domandò Angel, sommersa dalle lacrime. 
“Perché ti amo, Angel.”. Quasi faticai nel pronunciare quelle parole; forse perché ero stanco di urlare, o forse perché le emozioni pesavano su di me come un macigno. 
“Io-non-sono-Angel”.
Alle sue parole il mio perse un battito. Il buio che m’avvolgeva sembrò allontanarsi e tutto si fece più chiaro: Angel scomparve. Il suo volto fu sostituito da quello vivido e reale della vera “One less lonely girl”.  I fulvi capelli biondi dell’ormai defunta amata, si scurirono, divennero neri come la pece; gli occhi cerulei si tramutarono in fazzoletti virenti di terra ed io, colto dall’esasperazione, caddi a terra, in un sonoro pianto.
Un mormorio di sincera preoccupazione dilagò tra le mie fans. La “One less lonely girl” accorse da me, chiedendomi se stessi bene. Mi si mise accanto, in ginocchio, ed iniziò ad accarezzarmi la nuca, spettinandomi i capelli. “Justin, ti senti bene? Vuoi che venga chiamata l’ambulanza?” mi chiese con la dolcezza d’una mamma. Io smisi per un attimo di piangere ed alzai lo sguardo su di lei, scuotendo la testa in risposta alla sua domanda. Notai un qualcosa sbrilluccicare nei suoi occhi; lo vidi crescere e trasformarsi in lacrime. Sentii la punta della mia lingua vibrare e le corde vocali in attesa di essere percosse. Sollevai leggermente le labbra ma, proprio quando stavo per parlare, Scooter si catapultò sul palco portandomi via. Un altro mio assistente si scusò per l’accaduto e giurò di rimborsare il costo di ogni singolo biglietto.
 
 
“Justin non possiamo andare avanti così. Ti stai rovinando. Da qui a qualche settimana le critiche aumenteranno a dismisura. Il ricordo della tua ‘scenata’ rimarrà nella mente dei tuoi fans per moltissimo tempo e nella mente di coloro che ti odiano  e ti criticano per l’eternità. Con la cazzata di oggi ti sei rovinato la carriera. Nessuno ti prenderà più sul serio, te ne rendi conto?”. Scooter si stoppò per un attimo, deglutendo rumorosamente. Poi proseguì: “Ti devi ripigliare se vuoi continuare a cantare e a guadagnare soldi. Cazzo, Justin, ma cosa avevi in testa quando hai schiaffeggiato quella povera ragazza?”. I suoi occhi si piantarono nei miei. Sentivo la rabbia voltarsi e rivoltarsi nel suo stomaco. Vedevo la delusione nel suo sguardo. Mi sentii morire e travolgere dalle emozioni. Cercai di ignorarle, conficcandomi un unghia nella carne e tentando di concentrare tutta la mia attenzione su quell’unico punto dolente. Ma Scooter sembrava volermi vedere annegare nel rimorso e nei sentimenti. “Farai un video in cui ti scuserai per l’accaduto. Poi smetterai di cantare per uno o due anni. Dopodichè vedremo il da farsi.”. CRASH. Il mio cuore si ruppe. Tentai di replicare, non volevo rinunciare alla musica,  ma già Scooter stava scomparendo al di là dello stipite d’una porta. L’unica cosa che riuscii ad urlare fu: “Angel, mi hai rovinato la vita!”.

 
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Note dell'autore:
Sciao belle :D Ma da quanto tempo non ci sentiamo? In anzi tutti buon anno a tutti, ai belli e ai brut...Ok, basta, sto degenerando D: Comunque questo capitolo è particolarmente orribile, ma accontentatevi per ora. Aspettatevi, invece, grandi colpi di scena nel prossimo capitolo :DDD Yeah xD ahahah fcuierqghuiwuhx Non so più che dire... vabbe', recensite mi raccomando.
Mi dileguo.

Kiss,
Giuly.
  
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