La mattina dopo mi alzai alle 9.30 e dato che per quel giorno non lavoravo decisi di prendermi una giornata tutta per me.
Mi feci una doccia, mi vestii, presi borsa, cellulare, macchina fotografica e uscii.
Ah, la mia Los Angeles, quanto l'amavo.
Pur essendo di origine tedesca a 18 anni decisi di trasferirmi qui, nella città che avevo sempre sognato.
All'inizio le cose non furono facili: avevo un lavoro insulso e guadagnavo pochissimo, col tempo però riuscii a diventare più, per così dire, famosa.

Decisi di andare a far colazione da starbucks, entrai e mi sedetti ad un tavolino abbastanza isolato.
Ordinai e mentre aspettavo decisi di riguardare le foto che avevo sulla Nikon.
Erano anni che amavo la fotografia, era una sorta di religione per me. Il catturare un attimo speciale per poi mantenerlo impresso nei ricordi mi dava una sensazione quasi di gratitudine. “La fotografia è un'azione immediata” era una citazione che amavo, ci credevo davvero in quelle parole.

“Agnes!” una voce familiare interruppe i miei pensieri.

Alzai gli occhi e mi trovai davanti Tomo.

“Ehi!” dissi alzandomi e avvicinandomi a lui per abbracciarlo.

“Come stai?”

“Non mi lamento, poi oggi ho una giornata tutta per me!” risposi sorridente.

“Possiamo unirci a te?” chiese con un aria da cucciolo facendo labbruccio.

“Certo! ...aspetta, unirCI?” evidenziai l'ultima sillaba.

“Esatto, ci sono anch'io!” sbucò fuori Shannon, ero rimasta talmente sorpresa di aver trovato Tomo che non mi accorsi della sua presenza.

Salutai anche lui e si sedettero con me.
Dopo varie chiacchiere parlando del più e del meno mi accorsi che la mia Nikon non era più lì in parte a me.

“ODDIO, DOV'E'?” sbottai.

“Questa intendi?” disse Shannon ridacchiando mentre mi mostrava la mia reflex.

“Esattamente...” risposi con sguardo assassino saltandogli praticamente addosso.

*maledetto Tomo che mi distrae parlandomi della sua Vicki* pensai.

“Voglio solo vedere le tue foto!” disse Shan ridendo di gusto per la mia reazione spingendomi via.

“Rompila e io rompo qualcosa a te.” gli sussurrai a pochi centimetri dal suo viso.

Sorrise.

“Guarda che piace pure a me la fotografia - continuò - e poi sei davvero brava!”

“Grazie..” arrossii.

Continuai a parlare con Tomo quando Shannon mi richiamò.

“AGNES, CAZZO, GUARDA!” sbottò.

Mi girai di colpo e lui scattò una foto.

“T'ammazzo.” sibilai rubandogli la Nikon dalle mani.

“Promettimi che non la cancellerai.”

“Vedremo."

“Promettilo.” disse guardandomi negli occhi serio, facevo fatica a sostenere il suo sguardo.

“Lo prometto.” mi arresi.

“Brava!” batté il pugno contro il mio.

“Noi ora dobbiamo andare, abbiamo le prove..” Tomo sembrava quasi dispiaciuto di dirlo.

“Tranquilli, buone prove!” sorrisi.

“Ciao!” dissero in coro uscendo.



Pochi secondi dopo Shannon rientrò tornando da me.
Appoggiò i gomiti sul tavolo senza sedersi “Più tardi per le 18 fatti trovare qui davanti, ti porto in un bel posto dove puoi fare belle foto, ci stai?” sorrideva mostrando i suoi denti perfetti.

“Direi che... - lo lasciai in sospeso un po' – ...mi sembra perfetto!” sorrisi a 32 denti.





____________________
ed eccovi il secondo capitolo :3
Ne approfitto per dire che ho cominciato a credere in Babu.
See u soon!
                    ilaria